giove(R)
00lunedì 3 aprile 2017 12:59
io come luca (distrattamente...) ma più ancora come jandi (...al punto di farmi una bella pennica).
Ma in generale la Roma ormai la seguo così, come una che non ti piace più, che ogni volta so dù cojoni così, ma sei sposato da 50 anni che fai la lasci? Te metti cò la zoccola esteuropea/cubana/asian arrampichina della situazione? E allora non la lasci, ci sei affezionato, ma te fai le peniche, vivi profondi cali di desiderio. Qui almeno, trattandosi di una squadra di calcio, questa non ti fa una capoccia così pretendendo attenzioni. Ecco l'unica cosa per la quale la Roma si discosta da un altro amore al tramonto.
E poi, in quanto entità metafisica, un giorno può tornare bella, affascinante, interessante, stimolante.
Per ora la Roma è na vecchia megera che ha tritato il cazzo dopo decenni di soddisfazioni sporadicissime, o magre, per un certo periodo ti ha fatto anche pensare "mò l'accoppo", ma poi soprassiedi e ti limiti al cazzo moscio, la noia, le penniche.
In questo quadro molto poco stimolante, della partita non ho molto da dire. Ho visto subito un paio di mezzi paperoni di Szczesny, va sottolineata, come avete fatto, la svista arbitrale a nostro favore che non è la prima. Una delle poche cose "costruttive" che porta la partita è l'ulteriore certificazione in continuità, della pippaggine di molti giocatori. Da Perotti che è un pippone immane volatile, impalpabile, inutile, evanescente (del resto un annetto al Valencia e mezzo alla Roma, sono gli unici bei voti sul curriculum, di uno che per il resto ha passato la carriera a piazzare l'allungo e fare superiorità e SUBITO DOPO NON AVERE LA PIU' PALLIDA IDEA DI COSA FARCI), a Bruno Peres.
Nota negativa per l'ultimo Rudiger, non so se dipenda da un fisiologico calo post infortunio e rientro, fatto sta che oltre alle cadute comportamentali di cui paralva Ennio la scorsa settimana, ci sono evidentissimi cali di rendimento. Ieri scherzato da Thiam più di una volta. Sono momenti in cui operare delle riflessioni. Sia da parte sua, che da parte di chi lo paga: "che cazzo hai deciso? di diventare un altro galletto coattello protagonista social ma FANTASMA in campo?". Un cazziatone che se non ti sta bene e non urli come un'aquila "SI E SISSIGNORE!" te ne vai a calcioni nel culo anche tu.
Ma lì sta sempre all'autorità della società.
Su Spalletti, ho seguito poco. Non ho le idee chiare se non su un paio di punti.
- Alla Roma regna il CAOS. E TOTALE. E' incredibile ridurre così le cose all'implosione nel giro di meno di un anno. Da Pazzi. Da Roma. Nessuno che abbia saputo riprendere le fila, rimettere tutto a minimo comun denominatore (la Roma), organizzare chiaramente, programmare chiaramente e tutto il resto. E' abbastanza evidente (a meno che no scopriamo a giugno, che Spalletti aveva già firmato con un'altra squadra.
- Spalletti si conferma uomo poco intelligente. Aveva TUTTO per farsi capire, per farsi seguire, per fare chiarezza, per tracciare le linee guida. Prima come (finalmente) "altro depositario di conoscenza calcistica" oltre Sabatini, che ne era il Monopolista. E poi come Memoria Storica Recente Daldidentro. Invece ha scelto la solita strada, quella del Subliminale, della Sibilla Cumana, della Supercazzola, del "se andiamo a guardare quelle che sono le prerogative dei vantaggi che dobbiamo andare a ricercare nell'ambito del percorso continuativo..". E senza mai prendere di petto PER NOME, questo o quello, giocatori, dirigente, o giornalista che fosse.
Lo avevo detto appena tornò. Hai tutte le armi, conosci tutto, conosci tutti, non ti manca il minimo elemento per saperti muovere, e non solo, ANTICIPARE E DETERMINARE eventi, discorsi, tendenze, arie.
Ora MENA PE' MENA', AIUTACI (!!!!), non fare le supercazzole verbali (che l'italiano non lo sai nemmeno parlare bene e si vede da come affastelli vocabli ridondanti, pernsando, tipico di tutti gli ignoranti, o meglio, poco padroni della lingua, che più parole, più termini, si traducono in maggior padronanza. No, è il contrario. Chi ti dice:
"bisogna andare a contrastare quelle che sono le qualità dell'avversario",
invece di:
"bisogna contrastare le qualità dell'avversario",
sta parlando come Aurora D'Agostino o Fabrizio Capoccia. E infatti vende aspirapolveri o auto usate, mica fa le esegesi letterarie.
E invece il "Bravo allenatore tornato tatticamente un po' peggiorato" (La sua prima Roma era TUTTA UN'ALTRA STORIA) ha lasciato intatte le sue lacune dialettiche e sopratutto caratteriali.
Aveva tutto per STRONCARE OGNI E QUALUNQUE FOCOLAIO radiofonico, mediatico, ecc. Conosceva tutti, pure i peli del culo. Era LUI il Deus ex Machina tornato a riportarci in Europa. Lo aveva fatto, aveva salvato (ancora) la Roma. Aveva tutto per mettersi come il cinese sulal riva del fiume, senza nemmeno dover aspettare i cadaveri dei nemici. li avrebbe potuti fare lui i cadaveri. Poteva GUIDARE gli eventi, anticiparli prima ancora di farsi mettere in mora.
E invece ancora una volta (stavolta COLPEVOLMENTE, perché se non lo capisci te ma chi lo deve capire?) è imploso dialetticamente e caratterialmente. SI è messo sullo stesso piano, con le battute che vi capite solo voi, a volte nemmeno voi, invece di PARLARE CHIARO, di ANDARE DIRETTO, AL PUNTO.
Ha continuato sulla strada delle frasette, della ripetizione di concetti grammaticalmente comprensibili, quanto fumosi nel concreto.
Resto se vinco... ALLORA DI, DEVI DIRE, CHI LO HA STABILITO. SE TE LO SEI DATO TU L'OBIETTIVO. SE STAI PARLANDO PER (immaginaria) bocca della Società che ti sorride davanti ma ti "sega" dietro... NON HAI MAI messo in mora la società, ANZI NE HAI AVALLATO il mercato fino a pochi mesi fa (quando era già tracciata qualche proiezione ELEMENTARE DEL TIPO: NON SI POSSONO FARE LE SQUADRE PIENE DI PRESTITI che ti costringono, SOLO PER CONFERMARE I GIOCATORI, a spendere 40 MILIONI SOLO DI RISCATTI. Perché poi PAGHI, perché poi i soldi TI BASTANO SOLO per quelli, perché TI PRECLUDI il mercato per il nuovo anno.
C'erano decine di situazioni dove "il valore aggiunto Spalletti 2.0 che torna e sa tutto di tutti, ha capito come affrontare la piazza, ha gli antidoti e le contromisure" avrebbe potuto sprigionarsi.
Era la migliore cosa che potesse succedere alla Roma.
Se solo Spalletti fosse stato un uomo leggermente intelligente.
Invece si è rivelato un bravo tecnico (con i suoi difetti: cambi in partita, difficoltà gestione turnover, perdita di cattiveria - non è più quello che prendeva Dacourt per il collo, o inseguiva De Rossi sgrindandolo per l'espulsione -) ma soprattutto un uomo che definire poco intelligente è il minimo.
Una delusione con tutto quel capoccione che si ritrova.
ma uno che HA PURE SCELTO DI TORNARE "perché lui è romanista, perché lui vuole bene, perché lui.." EVIDENTEMENTE PENSAVA DI AVER CAPITO ERRORI, MAGAGNE E ANTIDOTI.... e poi cade sin da subito sulla prima delle trappole, ci si invischia, anziché dominarla e cavalcarla e poi rotola a scatafascio senza risolverne una, ma anzi alimentando, tra le polemiche, tra le rispostine, scegliendo, cosa PIU' GRAVE che ha fatto, le supercazzole che non capisce nessuno, invece di andare GIU' DIRETTO, DRITTO AL PUNTO, CHIAMANDO LE COSE CON IL PROPRIO NOME, svelando, rivelando, parlando CHIARO.
Lui invece, COGLIONE CHE E', ha creduto di poter risolvere le cose con le solite frasettine che non fanno capire, fanno al massimo intuire.
Cosa che poi si traduce, il giorno dopo, o anche il giorno stesso, in un miliardo di interpretazioni, voci, correnti, sulle radio e per la città.
Non c'è riuscito a capirlo, questo bravo tecnico, molto stupido.