Orgojoni romanisti

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giove(R)
00mercoledì 26 settembre 2012 15:20
per inaugurare questa nuova rubrica, che reclama vendetta già dai suoi natali (avrebbe dovuto essere inaugurata già da anni), scelgo una "solo apparente" quisquilia, pinzellacchera, quale nient'altro può essere che un tormentone nato da una dozzina di parole contenute in unn tweet di Valentino Rossi.

il quale ha tweettato "sul divano ad ascoltare la conferenza di Zeman, niente di meglio per conciliare il sonno" o giù di lì.

da Retesport, ma sono sicuro per ogni dove, sono partiti con il massacro per Valentino Rossi.
qualcuno (Roscioni) è arrivato persino a dire che "è pieno di gente che parla di Zeman per far parlre di se"...

eh già perchè Valentino Rossi (del quale non me ne frega un cazzo sia chiaro) è poco conosciuto e chiacchierato.
eh già perchè se vai a chiedere al polo sud di Rossi fanno tutti una faccia attonita... invece se je chiedi de Zeman eeeehhhh ti dicono tutti, pure i pinguini "4-3-3!!"

ceeeerto ceeeeerto...

quindi uno non può fare una mezza battuta, tra l'altro lecita, che parte la guerra dell'ironia (che in realtà è ironia di se stessi)...
e così giù a ogni opinionista a leggergli le "dichiarazioni di Valentino Rossi", aspettandosi il commento piccato dell'opinionista orgojone de turno.

e così forza de rosicate sul niente (come questa) de sboronate sul nulla (Valentino Rossi userebbe Zeman per avere visibilità), si educa il già sereno ed equilibrato tifoso della Roma.....

così si difende Zeman che è grande anche se non ha vinto (condivisibile) ma allo stesso tempo le stesse persone fanno come ieri faceva Von Bruck: "vabbè dai... ma Rossi non vince da 6 anni..:"

sono veramente la pochezza fatta persona, non solo loro naturalmente, ma i 7/8 di questo ambiente e di questa tifoseria di merda.
Sound72
00mercoledì 10 ottobre 2012 20:34
* Complimenti alla Fiorentina che ha vinto lo Scudetto, anche se ha gli stessi punti della Roma (Tonino Cagnucci, Rete Sport, 105.6)

un altro di quelli che siamo sempre accerchiati, che gli altri non sono meglio di noi, che siamo i piu' forti..
boh, c'è gente che stravede per questo qua..forse sa scrivere bene, ma io gli sento fare ogni volta una propaganda patetica seconda solo a quella di Fotia.Solo che mentre Fotia recita un copione questo ci crede davvero.
BeautifulLoser
00mercoledì 10 ottobre 2012 23:48
Re:
Sound72, 10/10/2012 8:34 PM:

* Complimenti alla Fiorentina che ha vinto lo Scudetto, anche se ha gli stessi punti della Roma (Tonino Cagnucci, Rete Sport, 105.6)

un altro di quelli che siamo sempre accerchiati, che gli altri non sono meglio di noi, che siamo i piu' forti..
boh, c'è gente che stravede per questo qua..forse sa scrivere bene, ma io gli sento fare ogni volta una propaganda patetica seconda solo a quella di Fotia.Solo che mentre Fotia recita un copione questo ci crede davvero.




da top ten questa tua affermazione!

e vorrei assicurarti che cagnucci non sa scrivere bene. non possiamo chiamare scrittura quei panegirici così melassosi, tronfi e pretenziosi, da diario delle scuole medie che riversa sulle pagine del romanista. inoltre lo fa con quella totale mancanza di ritegno, fingendosi in preda a chissà quale raptus creativo, che è propria solo a persone incurabilmente vanitose.
probabilmente andrebbe oltre l'ovunque e gabriele d'annunzio e, assieme alle costole, si farebbe asportare anche la spina dorsale in modo da potersi leccare il culo da solo. premesso che ne abbia mai avuta una di spina dorsale.
giove(R)
00giovedì 11 ottobre 2012 11:36
Re: Re:
BeautifulLoser, 10/10/2012 23.48:




da top ten questa tua affermazione!

e vorrei assicurarti che cagnucci non sa scrivere bene. non possiamo chiamare scrittura quei panegirici così melassosi, tronfi e pretenziosi, da diario delle scuole medie che riversa sulle pagine del romanista. inoltre lo fa con quella totale mancanza di ritegno, fingendosi in preda a chissà quale raptus creativo, che è propria solo a persone incurabilmente vanitose.
probabilmente andrebbe oltre l'ovunque e gabriele d'annunzio e, assieme alle costole, si farebbe asportare anche la spina dorsale in modo da potersi leccare il culo da solo. premesso che ne abbia mai avuta una di spina dorsale.




[SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147]
anche io mai sopportato, hai descritto bene lo stile di scrittura
Sound72
00sabato 1 dicembre 2012 01:27
Voto a Goicoechea? 3. Media tra 6 per tutto e 0 al derby (Tonino Cagnucci, Rete Sport, 105.6)

che grande romanista Cagnucci...non glielo perdona proprio l'errore contro la lazio..

però mica lo dà il voto a Danielino ...
BeautifulLoser
00sabato 1 dicembre 2012 01:37
Re:
Sound72, 12/1/2012 1:27 AM:

Voto a Goicoechea? 3. Media tra 6 per tutto e 0 al derby (Tonino Cagnucci, Rete Sport, 105.6)

che grande romanista Cagnucci...non glielo perdona proprio l'errore contro la lazio..

però mica lo dà il voto a Danielino ...




il motivo è semplice: se scrivi un libro su un tizio e vuoi vendere il libro, devi parlare bene di questo tizio. se il tizio fa grandi puttanate, taci. niente di nuovo sotto il sole. e a quest'ora nemmeno mi va di sforzarmi a trovare un'imprecazione da dedicare a cagnucci. immaginatevene una perché tanto le merita tutte.
Sound72
00sabato 1 dicembre 2012 01:38
io gli dedicherei un topic con queste perle di romanistismo [SM=x2478856]
BeautifulLoser
00sabato 1 dicembre 2012 01:44
Re:
Sound72, 12/1/2012 1:38 AM:

io gli dedicherei un topic con queste perle di romanistismo [SM=x2478856]




non lo merita. proprio perché è un autopompinaro iper-vanitoso della peggior risma. deve crogiolare assieme agli altri sui quali tenta così disperatamente di ergersi.
giove(R)
00lunedì 3 dicembre 2012 15:09
L'Orgojone Romanista è anche questo:

si è prostrato, si è genuflesso, si è messo a pelle di leopardo ai piedi di Pizarro... si è fatto sfanculare, si è fatto pisciare addosso, dare in culo e foco ai capelli, ha sorvolato, ha digerito, ha fatto pure il ruttino... quando Pizarro HA FATTO COME CAZZO JE PAREVA con Ranieri, perchè è normale no? che uno se l'allenatore non lo mette inc ampo, si dia secco, se ne vada affanculo in Cile e ci resti QUANTO CAZZO JE PARE E JE PIACE accusando fantomatici infortuni, che poi, quando arriva l'allenatore amico tuo, spariscono d'icanto...
ma il tifoso romanista dal culo squassato ha ingoiato (è proprio il caso di dirlo, con tutte le pompe che j'ha fatto al PEK) tutto, fino all'ultima goccia... persino i miliardi presi per fare COME CAZZO TE PARE...

nel frattempo però odiava Storari, perchè che sei matto, fai er portiere e ce pari contro? ha odiato Pazzini perchè ahò ma che fai sei matto che vòi annà in Championse ahò... c'hai levato lo scudetto...se l'è presa cò Candreva... cò Pepe... cò Josè Angel e pure cò Crescenzi quando st'estate ha storto la bocca per il "progetto"....

prò non sia mai che dica qualcosa di Pizarro.

anzi, L'HANNO PURE RIMPIANTO!
quanto me vergogno de esse tifoso della Roma quando è così....

ma l'Orgojone Romanista non finisce mica qui..
sennò sarebbe solo un coglionazzo dal culo rotto senza esse stato manco pagato bene...
no per essre un Vero Orgojone Romanista DOC devi esere no cojonazzo, ma cojonazzo al cubo moltiplicato per 12!

cioè devi esse uno che dopo tutto quello che (NON) ha fatto Pizarro, dopo tutti li miòni che s'è imbertato standosene a grattasse le palle affanculo a Valparaiso... resta tutto perdonato ...PERO'...!!!!

PERO'!!!! se mò fai la battuta sul "progetto solo a Roma ce l'hanno"...e cco che l'Orgojone Romanista DOC s'inalbera subito.
se sveja...

l'Orgojone Romanista DOC è così coglione al cubo moltiplicato pè 12 che finchè Pizarro je rompe, je trivella, je trapana er culo a passo de carica... l'Orgojone Romansita DOC manco se ne accorge, tanto è traforato il suo culo, abituato a penetrazioni multiple e pluriennali...
no... l'Orgojone Romanista se fa rode er culo (sfranto) mica quanno je lo rompi, ma quanno je dici che je l'hai rotto...


che masnada di cialtroni e che vergogna sentirmi un loro "collega".
Sound72
00mercoledì 5 dicembre 2012 16:53
e in alcuni casi..l'Orgojone romanista..è anche giornalista [SM=g27991]
BeautifulLoser
00giovedì 10 gennaio 2013 15:24
voto di cagnucci a de rossi: 10.
"è stato il peggior giocatore della roma ma non me frega niente perché è il miglior centrocampista al mondo. ho scritto un libro su questo. de rossi è de rossi. se lo merita."

quanto si può essere stupidi?
jandileida23
00giovedì 10 gennaio 2013 15:46
Direi più coglioni. Ma sopratutto Cagnucci chi cazzo è? Come può pretendere che uno lo prenda sul serio se spara queste cagate?
BeautifulLoser
00giovedì 10 gennaio 2013 15:56
cagnucci è il "poeta laureato" auto-eletto della roma.
e ha pure scritto un libro su de rossi.
con questo qui a roma ti ci puoi costruire un'esistenza.
giove(R)
00giovedì 10 gennaio 2013 16:57
ma del resto il mare di roma è una monnezza, il soggetto del libro gioca una monnezza da anni ...
il libro come sarà?
mah...
giove(R)
00giovedì 10 gennaio 2013 16:57
Re:
BeautifulLoser, 10/01/2013 15:24:

voto di cagnucci a de rossi: 10.
"è stato il peggior giocatore della roma ma non me frega niente perché è il miglior centrocampista al mondo. ho scritto un libro su questo. de rossi è de rossi. se lo merita."

quanto si può essere stupidi?




rispolveriamo la famosa frase di Einstein?
lucaDM82
00venerdì 11 gennaio 2013 01:34
Questa uscita di cagnucci è la peggiore che ho letto sul forum in 4 anni.Insuperabile.
BeautifulLoser
00venerdì 11 gennaio 2013 01:38
Re:
lucaDM82, 1/11/2013 1:34 AM:

Questa uscita di cagnucci è la peggiore che ho letto sul forum in 4 anni.Insuperabile.




sentire per credere:

www.retesport.it/2013/01/10/mangiantecagnucci-10012013
BeautifulLoser
00giovedì 7 febbraio 2013 19:20
mi sto rotolando per terra dalle risate! [SM=g7405]

cagnucci è un soggetto incredibile!

i suoi interventi su retesport sono da antologia della stupidità.
come perla tra le molteplici gioie di oggi potrei offrire questa:
cagnucci: "io sono più antilaziale che romanista. posso dirlo?"
palombella: "ormai l'hai detto."

cagnucci è la prova schiacciante del fatto che il linguaggio ha una sua autonomia incontrollabile da chiunque la usi. sostanzialmente questo significa che puoi essere abile a mentire come te pare, ma mentre menti racconti sempre la verità che vuoi nascondere.

quello che mi rende veramente felice è che sia proprio uno che si crede un "poeta" e un grande letterato che si dedica alla causa dell'essere romanista a cadere nelle trappole più banali e scontate dell'uso del linguaggio.

appena caricano l'intervento che sta andando in onda adesso, metto il link al podcast!
BeautifulLoser
00lunedì 11 febbraio 2013 02:14
godetevi questo copia e incolla dalla prima pagina del "romanista".


TONINO CAGNUCCI
Pensare che in serie A ci sia quel cafone di Delio Rossi e non un allenatore che prima di tutto pensava a rivolgersi ai bambini come Zdenek Zeman dà il voltastomaco. Il rammarico zemaniano finisce qua perché conta la Roma, e qui se lo stanno scordando tutti che cos’è la Roma, tutti così presi a dire che avevano ragione o che hanno subìto un torto. Oggi sarebbe troppo facile scrivere sarcasticamente che "è colpa di Zeman", che la Roma ha preso zemanianamente gol al primo tiro in porta dopo aver praticamente tenuto in mano la partita (ma trotterellando...), che De Rossi e Stekelenburg hanno sbagliato sulle reti, che la Roma s’è persa dopo lo svantaggio, che più che una squadra ci sono giocatori che pensano a fare i supereroi... E’ anche tutto vero, ma - oltre che prestare il fianco a chi strumentalizza tutto contro questa società, compiendo fra l’altro così anche un’ingiustizia nei confronti di una brava persona come Zeman - sarebbe fare lo stesso identico tipo di errore che si è fatto col Boemo: i capri espiatori così come gli alibi sono sbagliati, non servono, sono per mediocri.
Non poteva evidentemente essere tutta colpa di Zeman, così come Aurelio Andreazzoli non può essere il salvatore della patria, così come Daniele De Rossi non può essere mai un problema non solo per la Roma (che è la sua vita sempre) ma per qualsiasi squadra di calcio. Ma visto che Zeman è stato esonerato la responsabilità qualcuno se la deve prendere, almeno adesso. E non come un capriccio, non come una ripicca per dire e per far vedere che adesso la faccia ce la mette. Le "coattate" sono tutto tranne che gesti di personalità.
La personalità è anche silenzio, è soprattutto lavoro. In questo tempo meschino è soprattutto umiltà. Abbassare la testa e tenerla giù fino a quando qualcuno non reclama il tuo sguardo con un sorriso, non nella rivendicazione altezzosa di chissà quale diritto ferito.
Dopo Genova non ci sono arbitri, moduli, allenatori che tengano. Dopo aver visto quel "signore" di Delio Rossi (che l’anno scorso fece di tutto per venire alla Roma) uscire da Marassi trionfante come nel peggior remake trash del Gladiatore, tutto è troppo. Troppo per tutto. Sentire Osvaldo (ma è un esempio, l’episodio del rigore è solo la cartina di tornasole che il sole non c’è) che dice "adesso mi volteranno le spalle ma io andrò avanti" non può bastare. E’ sbagliato il pronome, ci vorrebbe il plurale non il singolare. Ci vorrebbe la Roma.
Ieri un gruppo di tifosi della Roma con regolare biglietto di gradinata (acquistato sfruttando un benedetto disguido delle rivenditorie) è stato fermato e respinto al casello perché sprovvisto di tessera pur avendo affrontato spese di viaggio. Ecco, è a loro che qualcuno da un po’ di tempo ha voltato le spalle. E sono loro che vanno avanti malgrado tutto. E’ ora che qualcuno li prenda ad esempio. Più che i poster degli idoli nelle camerette sarebbe ora di vedere le foto dei tifosi appese sugli armadietti dei giocatori. E sarebbe bello pensarli ad esclamare: "Un giorno vorrei tanto riuscire a essere come loro". A essere la Roma.
jandileida23
00lunedì 11 febbraio 2013 08:22
è proprio il più coglione sto Cagnucci. Poi usa questa prosa poetica degna di un tema di terza media: veramente urticante.
giove(R)
10martedì 12 febbraio 2013 14:34
io non ci trovo nulla di così sconvolgente rispetto al panorama medio(cre) dell'ambiente romanista.

questo articolo dice:
1) non era tutta colpa di Zeman
2) è sbagliato prendersela con i capri espiatori o affidarsi agli alibi
3) Ovaldo è un coatto (ecco il capro espiatorio)
4) De Rossi nu se tocca (ed ecco qui gli alibi e i figli e i figlaistri)
5) Delio Rossi è no stronzo.

e in mezzo un pensierino per i tifosi respinti.


un pò di tutto e un pò di niente.
una serie di argomenti senza capo nè coda (sopratutto senza finalità nè priorità di problemi, nè responsabilità) che butta tutto insieme, mischia argomenti primari con i secondari.

e fa la solita mappazza dove il Genio è quello che tira fuori l'argomento collaterale più impensabile.
l'importante è che sia superfluo. o inconcludente.

e andiamo così.

Cagnucci è il tifoso medio della Roma.
non capisce un cazzo. parla di "benaltro".
e se trova un argomento, poco male.
domani si parlerà d'altro.

come mi sento spossato [SM=g7478]
BeautifulLoser
00lunedì 18 febbraio 2013 03:00
anche questo non scherza. la prima pagina del "romanista" è una miniera di poesia... tosta, quadrata, solida, spigolosa.


VITTORIO EMILIANI

I gufi possono andarsi a riporre: la Roma c'è ed è anche una buona, solida, generosa Roma. Andreazzoli ha saputo disporla al meglio in campo e, al di là delle lamentele francamente querule di Antonio Conte, la Juventus ha potuto far pochino contro di essa. La Roma c'è ed ha subito voluto ritrovare un giusto feeling con la Curva Sud.
Era importante farlo. Del resto anche a Genova i giallorossi avevano disputato un buon primo tempo e, senza il gol regolare annullato a Lamela e il rigore sbagliato da Osvaldo, almeno un pari avrebbe anche potuto portarlo a casa contro una squadra, la Sampdoria, che ieri a casa del Napoli ha mostrato una tosta quadratura di gioco e di non essere quindi per niente facile da battere.
Giustamente lo stesso Francesco Totti, dopo il missile sparato sabato sera all'Olimpico, predica realismo: bisogna stare coi piedi per terra. Domenica prossima, fra l'altro, la Roma deve andare a Bergamo, su di un campo ostico, contro una squadra spigolosa, specie in casa, e, purtroppo, senza il suo capitano e nemmeno Daniele De Rossi che gagliardamente si va riprendendo dall'infelice (sotto ogni punto di vista) periodo zemaniano e che con la Juve ha battagliato come sa e può.
Sarà quindi una trasferta difficile, da affrontare col piglio giusto, con umiltà (stia attento Osvaldo perché i bergamaschi cercheranno sicuramente di provocarlo). Devo confessare che Aurelio Andreazzoli, alla seconda uscita, ha esibito come allenatore e persino come parlatore, nelle varie tv, la sicurezza di chi si è subito calato nei panni giusti, riuscendo a spiegare bene cosa vuole dalla squadra, dando giudizi tecnici molto sereni e precisi, anche sugli avversari, mai da sopracciò, insomma da persona seria e consapevole. E' di Massa Carrara se ben ricordo, gente solida, quadrata. Mi viene in mente che l'indimenticato presidente dello scudetto 1982-83, Dino Viola, era nato anche lui in provincia di Massa Carrara, a Terrarossa in Lunigiana. Un felice, benaugurante accostamento quanto a serietà e affidabilità. Non vi pare?



se sapessi di dover passare le settimane a sfasciarmi la cappella con sempre le stesse puttanate trite e ritrite (gufi, campi ostici, danielini gagliardi, pigli giusti, tecnici sereni, cabale geografiche, numerologiche o cronologiche), mi impiccherei!
[SM=g11561]
giove(R)
00lunedì 18 febbraio 2013 11:41
forte st'Emiliano Vittori del cazzo
lucaDM82
00lunedì 18 febbraio 2013 14:41
A parte che è di Massa,massa-carrara è il nome della provincia.Chi l'ha detto che è gente solida e quadrata?
jandileida23
00lunedì 18 febbraio 2013 14:53
Sarà uno dei soliti luoghi comuni citati a pappardella: tanto ,avrà pensato, chi cazzo vuoi che lo conosce uno di Massa?
BeautifulLoser
00lunedì 18 febbraio 2013 15:32
dai, sono quegli stereotipi che danno il colorito regionale.
il romano gioviale, il napoletano allegro, ecc. ecc. ecc.
in fondo si tratta sempre e solo di questo: creare identità (in questo caso romanismo) differenziandosi (e differenziando gli altri).
questi testi si potrebbero fabbricare con un generatore: se sostituisci gli aggettivi, il senso non cambia.
quelli di massa, nel presunto immaginario collettivo che il soggetto scrivente si inventa, sono quadrati e solidi (magari come le lastre di marmo di carrara). è l'apoteosi del provincialismo.
la cosa che scoccia è che è "cheap", da bancarella.
BeautifulLoser
00lunedì 18 febbraio 2013 18:56
cagnucci colpisce ancora.
vabbe', "colpisce" è un po' esagerato.
uno così ha la forza contundente del pomodoro marcio quando cade sull'asfalto.



oggi si è tolto qualche sassolino.
"io ancora oggi sono convinto che in quel derby fu un grave sbaglio di ranieri togliere totti e de rossi anche se alla fine abbiamo vinto perché totti e de rossi devono giocare sempre."

io, invece, sono convinto che offrirò una cena a tutti voi se un giorno in curva sud avrò il piacere di ammirare uno striscione con un classico "tonino cagnucci sempre con noi".
Sound72
00venerdì 7 marzo 2014 13:03
De Rossi, nato il 24 luglio

IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) –

Domenica. Quel giorno sul pianeta Terra, a Roma, Fiumicino, vicino al mare, stava succedendo qualcosa di particolare. Cosa? In città faceva caldissimo, 36 gradi di media, esattamente come l’ultimo 24 luglio passato. Per chi non era andato al mare (poco mosso, a Ostia quel giorno non sventolava bandiera rossa) in televisione c’era da guardare il Tour de France su Montecarlo che però – di fatto – era già stato vinto da Laurent Fignon.

Il Trofeo Matteotti e il campionato di scherma trasmessi da Rai1 a partire dalle 15 non potevano essere una grande attrazione (allora meglio il culturale con un film su Rai2 dei fratelli Taviani: “Allonsanfan”, ore 14.10). Al teatro dell’opera, a Caracalla, c’era la “Tosca”. I cinema erano quasi tutti chiusi. Quelli aperti proiettavano capolavori: al Pasquino “Blade runner” in versione originale, all’Ariston 2 “Oltre il giardino”, all’Adriano Guerre stellari di George Lucas, al Fiamma – addirittura – “Arancia Meccanica” vietato chissà perché ai minori di 18 anni. I biglietti costavano fra le 3.500 e le 5.000 lire, ma in giro c’erano pellicole come “Missing”, “Tootsie”, “Lo stato delle cose” di Wenders, “Ghandi” e “Il paradiso può attendere”. Forse.

Il paradiso poteva aspettare non oltre questo 24 luglio: stava succedendo qualcosa di particolare. Cosa? Sui giornali tracce ancora non ce ne potevano essere: stava per accadere, non era ancora successo. Il «Corriere della Sera» apriva con «Craxi, prime indiscrezioni sul programma di governo», di spalla gli esteri: «Reagan tenta il dialogo Siria-Israele». I titoli di taglio riguardavano il rapimento di Emanuela Orlandi avvenuto in quel mese e la polemica sui contratti dei metalmeccanici (la triste vicenda di Enzo Tortora arrestato il 17 giugno già non veniva nemmeno più richiamata in prima). In basso sicuramente la notizia più interessante: «I brasiliani Zico e Cerezo potranno giocare in Italia». Il Coni aveva sconfessato la Federazione e le lacrime di Sordillo, dando ragione alla Roma e all’Udinese sul tesseramento degli assi del Brasile: prodromi della globalizzazione. «Repubblica» riportava, sostanzialmente, le stesse notizie: apertura con i tentativi di formazione del governo Craxi («È sicuro di farcela»), fondo di Beniamino Placido sull’imminente quarantennale della caduta del fascismo («Signori ricordate il vostro fascismo? ») e – sempre in prima pagina ovviamente – il riquadro sulla Roma: «Il Coni dà via libera a Zico e Cerezo». Dentro a pagina un interessante pezzo di un giovanissimo Magdi Allam su Arafat che dichiara inimicizia a Gheddafi, che all’epoca non veniva ricevuto a Villa Pamphili; nello Sport a commentare la decisione della giunta del Coni un corsivo dei suoi di Mario Sconcerti. Una delle cose più interessanti quella mattina del 24 luglio 1983 la potevi leggere sul «Messaggero»: un’intervista di Fulvio Stinchelli nella sede della Lazio di via Col di Lana a Giorgio Chinaglia che gli confessa: «Ho bisogno di tifosi. Siamo a zero. Io alla Roma invidio Di Bartolomei e Bruno Conti perché sono tifosi della loro squadra».

Sul «Corsera» a pagina 5 in un articolo di taglio si legge una strana cosa: «Dopo un mese di arsura finalmente Como berrà l’acqua del suo lago resa potabile». Quella notizia sul lago di Como… Cosa stava succedendo? Ricominciamo dalla prima del «Messaggero». «Annullato il veto della Figc, Cerezo giocherà con la Roma…», era lo spallone. Ruggiero Palombo scriveva che «giustizia è fatta», Marco De Martino intervistava Dino Viola: «Ora lo posso dire: è la Roma che volevo». La Roma dei sogni nasceva il 24 luglio 1983, la Roma della Coppa dei Campioni nasceva il 24 luglio 1983. Non lo diceva soltanto il presidente, ma anche Nils Liedholm a pagina 19 del «Corsera» in un’intervista dell’allora inviato al seguito, Franco Melli: «Con Cerezo andremo lontano in Coppa dei Campioni. Ma il favorito resta il Liverpool…». Testuale. Vaticini misteriosi, verità oracolare di un allenatore che è stato e rimarrà per sempre un maestro. Quel giorno stava nascendo qualcosa. Roberto Pruzzo – l’ultimo a parlare dal ritiro di Brunico – spiegava cosa: «Avremo la migliore Roma di ogni tempo». Il 24 luglio 1983 nasceva la Roma più forte di sempre. Ma stava succedendo dell’altro, qualcosa che lo compendiava. Quel giorno se andavi ad Ostia Antica queste cose le potevi sentire nell’aria perché venivano cantate: c’era il concerto di Antonello Venditti. Quei concerti erano una festa, si cantava «A-ntonello, A-ntonello!» e «Roma-Roma», ogni tanto s’intonava pure per Falcão (come quell’urlo sordo e ritmato prima del Colonia e prima del Dundee di un popolo che consegnava qualsiasi speranza al suo re: «Falcão! Falcão! Falcão!»). A quei concerti ci andava la Curva Sud, non dello stadio Olimpico ma della città di Roma. Era il tempo in cui la comunità poteva ancora credere alla comunità: il crollo delle ideologie sarebbe arrivato solo più tardi. Ai rigori. Contro il muro del Liverpool. Ad Ostia Antica, tra Roma e il mare, Venditti cantava Sara, Le ragazze di Monaco, Attila e la stella, Grazie Roma… Era l’epoca del vavavavavavavavavavavavavavavavavavava… e ci si capiva.

Accadeva vicino al mare, mentre a Riscone di Brunico in montagna la Roma era più che mai la Roma. E quel 24 luglio stava succedendo anche un’altra cosa sul pianeta Terra, a Roma, Fiumicino, vicino vicino al mare: tornava a casa proprio lui, un vecchio amico dell’infanzia, Paulo Roberto Falcão. Quando se ne era andato un mese e mezzo prima aveva appena vinto lo scudetto, dimostrato agli atei che lui c’è, a Beckett che Godot arriva dopo 41 anni, illudendo i bambini romanisti che la vita è soltanto felicità. Ritornava dalle Americhe perché il suo agente Cristoforo Colombo aveva trovato l’accordo con il presidente Viola: un miliardo e tre caravelle. Il nuovo mondo da scoprire si sarebbe chiamato Coppa dei Campioni e lo si cantava con una canzone da spiaggia dei Righeira: Coppa dei Campioni ohoh- oh. Falcão atterrava alle ore 15 e 12 di domenica 24 luglio 1983 con il Jet Alitalia numero 1755, a Fiumicino c’erano almeno un migliaio di persone (e uno striscione più grande degli altri: «Bentornato imperatore») come quando arrivò la prima volta. Come un altro esordio. Come se, dalle stelle, stesse per arrivare qualcuno per giocare la sua prima partita con la Roma a Como. Quel giorno Roma era unita e felice: il ritorno del Divino, l’acquisto ufficiale di Toninho Cerezo, le parole di Dino Viola, quelle di Nils Liedholm e Roberto Pruzzo, Antonello Venditti che cantava Grazie Roma ad Ostia Antica… Ma in quel momento al mondo c’erano due persone più felici di tutte le altre: Alberto e Michela che per la prima volta nella loro vita vedono quella di Daniele.

Da “Il Mare di Roma”, edito nel 2009 da Limina


Sto bestseller prima o poi me lo dovrò comprà [SM=g10890]
Sound72
00lunedì 10 marzo 2014 11:56
David Rossi..:la Roma è la Grande bellezza del campionato..

Ecco, esaltiamoci a parole dopo l'ennesima illusione come se la storia della Roma e pure un pò del calcio cmq non abbia insegnato niente...

Tutti sereni, orgogliosi di questa squadra, convinti di aver subito un'ingiustizia perchè il calcio è questo etcetc..

Forse a distanza di anni comincio a capire e sposare meglio certe esternazioni di Capello.





Sound72
00lunedì 8 dicembre 2014 12:59
David Rossi a Roma Radio: "Questa è una squadra che non molla mai. Il messaggio che hanno dato è: può succedere quello che succede, ma noi non molliamo mai fino all'ultimo, anche quando gli episodi ci girano contro. E questa non è una cosa da Roma. Con la Roma di Spalletti, anche con quella di Capello, abbiamo sempre rimproverato questo difetto atavico che appena una cosa va male, poi la partita finisce malissimo. Da questo punto di vista abbiamo compiuto un'impresa".


A quando un libro con Cagnucci?
veramente rimpiango radio Maria.
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