Matematica

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faberhood
00martedì 23 marzo 2010 14:48
Che gran genio....Grigori Perelman
nel 2006 rifiutò la Medaglia Fields, una specie di Nobel istituito nel 1936.
Il genio russo della matematica e il premio da un milione di dollari. «Ci penserò su»A Grigori Perelman il riconoscimento dell'istituto Clay ma forse rifiuterà: ha risolto la congettura di Poincaré

Il genio che rifiuta un milione di dollari (7 febbraio 2007) nel 2006 rifiutò la Medaglia Fields, una specie di Nobel istituito nel 1936

Il genio russo della matematica e il premio da un milione di dollari. «Ci penserò su»

A Grigori Perelman il riconoscimento dell'istituto Clay ma forse rifiuterà: ha risolto la congettura di Poincaré


Grigori Perelman
MOSCA - Questa volta Grigori "Grisha" Perelman, il monacale genio russo della matematica che ha dimostrato la congettura di Poincaré (frutto di un'intuizione avanzata nel 1904 dal matematico francese Henri Poincaré) rifiutando finora soldi e onorificenze, non ha risposto "niet" ma si è riservato di riflettere se ritirare il prestigioso premio da un milione di dollari messo in palio dall'Istituto di matematica Clay di Cambridge, negli Usa. La fondazione privata ha già organizzato una conferenza l'8 giugno a Parigi per celebrare la soluzione della congettura e assegnare il riconoscimento, il primo dei sette problemi matematici irrisolti del Millennio individuati dal Clay.

MEDAGLIA FIELDS - Il presidente dell'istituto, James Carlson, è riuscito a mettersi in contatto con Perelman per informarlo del premio: «Mi ha detto di esserne onorato e mi ha assicurato che rifletterà se accettare». Non è poco, considerando i precedenti rifiuti e l'eremitico stile di vita del matematico russo, ma i suoi colleghi sono convinti che rinuncerà per l'ennesima volta. Perelman, 46 anni, ha avuto fin dall'adolescenza una fobia per i premi e per la ribalta: nel 1982, quando in Ungheria vinse con il punteggio massimo una medaglia d'oro alle Olimpiadi di matematica, gli fu proposta una borsa di studio per New York ma declinò. Il gesto più clamoroso risale all'agosto del 2006, quando a Madrid rifiutò la Medaglia Fields, una specie di Nobel della matematica istituito nel 1936. Volevano assegnarglielo proprio per la soluzione della congettura di Poincaré, e cioè sul perché in uno spazio tridimensionale una forma a ciambella si spezza durante la trasformazione in sfera.

VITA EREMITICA - Una svolta che apre nuove prospettive anche per lo studio dell'universo e della sua forma. Perelman pubblicò la sua ricerca su internet nel 2002 diventando una leggenda nel mondo della matematica. Ma nel 2005 si dimise dal prestigioso istituto di matematica di Steklov di San Pietroburgo, dove era ricercatore, e l'anno successivo rifiutò la Medaglia Fields: «Per me è del tutto irrilevante. Se la soluzione è quella giusta, non c'è bisogno di alcun altro riconoscimento» spiegò, ritirandosi a vivere con l'anziana madre in uno squallido monolocale alla periferia sud dell'antica capitale degli zar, dove si racconta che si nutra solo di rape e cavolo nero. Da allora è senza lavoro fisso e senza amici, non risponde alle mail né ai giornalisti, e veste da barbone, con giacche sbrindellate, jeans sporchi, scarpe da basket sformate e barba alla Rasputin.
Grigori Perelman era già un mito da ragazzo....il mio correlatore Mikail Lifitz ordinario a Kiev di Istituzioni di Fisica Matematica, ne parlava come del nuovo Eulero o del nuovo Lagrange....ma disse sempre che la sua umiltà non riuscira fargli capire la grandiosità del suo lavoro.
giove(R)
00martedì 23 marzo 2010 15:14
un pazzo scatenato... cazzarola...

mi spieghi sto quesito della ciambella nello spazio tridimensionale (ma siamo pazzi davvero qua? [SM=g27987] ) nel modo più semplcie possibile, tenendo conto che parli con me: che operazioni a mente le faccio velocemente, ma che ho preso (sbagliando) giurisprudenza, per il solo e unico motivo che era la facoltà più lontana dalla matematica della quale mi sari liberato per sempre (ma non avevo fatto i conti con Economia politica e con Scienza delle finanze..).

tanto per farti capire il tipo? [SM=g27988]
faberhood
00martedì 23 marzo 2010 15:35
Re:
giove(R), 23/03/2010 15.14:

un pazzo scatenato... cazzarola...

mi spieghi sto quesito della ciambella nello spazio tridimensionale (ma siamo pazzi davvero qua? [SM=g27987] ) nel modo più semplcie possibile, tenendo conto che parli con me: che operazioni a mente le faccio velocemente, ma che ho preso (sbagliando) giurisprudenza, per il solo e unico motivo che era la facoltà più lontana dalla matematica della quale mi sari liberato per sempre (ma non avevo fatto i conti con Economia politica e con Scienza delle finanze..).

tanto per farti capire il tipo? [SM=g27988]




Il giornalista ha sintetizzato un pò troppo nel dire "la soluzione della congettura di Poincaré, e cioè sul perché in uno spazio tridimensionale una forma a ciambella si spezza durante la trasformazione in sfera. "

in realtà in Geometria algebrica la Ciambella si chiama Toro, e la trasformazione della ciambella a livello Topologico in sfera crea la suddivisione e la scissione in due semisfere.
Una formulazione della congettura di Poincaré a n dimensioni è la seguente:

Ogni varietà chiusa n dimensionale omotopicamente equivalente alla n-sfera è omeomorfa alla n-sfera.

Questa definizione è equivalente alla congettura di Poincaré nel caso n=3.

Le difficoltà maggiori sorgono per le dimensioni n = 3 e n = 4. Il caso con n=1 è banale, e il caso con n=2 è stato dimostrato con facilità.
in particolare:
Poincaré diceva che considerando "La ciambella e la mela".
La mela è “semplicemente connessa”, mentre la ciambella non lo è.

La congettura è un problema che riguarda la topologia, nota come la matematica del “foglio di gomma” perché studia tutte le possibili deformazioni di una figura disegnata su un foglio di gomma. Più precisamente studia le proprietà che rimangono immutate quando si deforma una figura sottoponendola a torsione, stiramento o compressione: in topologia è irrilevante che una figura sia quadrata o rotonda, grande o piccola, poiché possiamo modificare le sue caratteristiche, ad esempio, con lo stiramento. I topologi si chiedono invece se una forma sia connessa, se abbia buchi, se sia aggrovigliata e questo non solo nel nostro Universo, ma anche in spazi a più dimensioni, impossibili da visualizzare.

La congettura viene da Henry Poincaré nel 1904 , il geniale matematico francese, forse il più grande matematico del secolo scorso. Poincaré è stato probabilmente l’ultimo matematico in grado di abbracciare tutti i rami della matematica pura e applicata, con profondi interessi per la filosofia della matematica, la divulgazione e la psicologia della “creatività” matematica.
Nel caso specifico:
Immaginiamo di avvolgere una mela con un elastico (come disse John Milnor, medaglia Fields e grande esperto di topologia) e poi di stringere lentamente l’elastico fino a ridurlo a un punto, senza strappi e senza mai staccarlo dalla superficie della mela. Proviamo poi ad avvolgere allo stesso modo una ciambella, sempre con un elastico. In questo caso, se non rompiamo l’elastico o la ciambella, non siamo in grado di ripetere l’operazione precedente, riducendo l’elastico a punto, senza mai staccarlo dalla superficie della ciambella.

Si dice per questo che la superficie della mela è “semplicemente connessa” mentre quella della ciambella non lo è.
Poincaré, circa cent’anni fa, sapeva che una mela o più in generale una sfera comune, quella che i topologi chiamano 2-sfera, equivalente alla mela, era caratterizzata da questa proprietà della connettività semplice, anzi sapeva che la sfera era l’unica superficie chiusa per la quale fosse possibile realizzare con l’elastico, oppure con una qualsiasi curva chiusa disegnata sulla sfera, l’operazione descritta prima.
Nel passare poi allo studio delle sfere di dimensioni più elevate, le n-sfere, Poincaré pensava che valesse anche per la n-sfera questa proprietà e inoltre che la n-sfera fosse l’unica varietà chiusa a n dimensioni dotata di questa proprietà. Ma non riuscì a trovare una dimostrazione alla sua ipotesi, che rimase quindi a livello di congettura e diventò il problema più famoso della topologia, attorno al quale negli ultimi cent’anni si sono cimentati molti grandi matematici.
lucolas999
00martedì 23 marzo 2010 15:44
non ho capito una mazza ma è bellissimo quello che hai scritto [SM=g27987]
faberhood
00martedì 23 marzo 2010 15:54
Re:
lucolas999, 23/03/2010 15.44:

non ho capito una mazza ma è bellissimo quello che hai scritto [SM=g27987]



Tutto ciò ha però un riscontro nella realtà o almeno nel futuribile.
Se a seguito di aberrazioni o torsioni o 'spostamenti' nello spazio tempo, la sfera rimane intatta la ciambella no.
Quindi non è possibile per cellule di tale geometria viaggiare nel tempo o nello spazio non subendo alterazioni.....pertanto alcune cellule del nostro corpo o di altri esseri si deformerebbero a seguito dell'aberrazione, che è nella pratica un'estesa e lunghissima temporalemente torsione.
Quindi niente Teletrasporto a meno che nos si facciano dei "trucchetti"
[SM=g27994] [SM=g27994] [SM=g27994] [SM=g27994]
giove(R)
00martedì 23 marzo 2010 16:19
grazie per la seconda parte perchè mi chiarisce la prima che mi era risultata incomprensibile.

più o meno ci sono.

se non avessi chiarito mi sarebbe rimasto il dubbio ad ogni colazione:
ciambella o Pancarrè?
[SM=g27987]
lucaDM82
00martedì 23 marzo 2010 19:00
Poi leggo questa storia della ciambella e della matematica,sono stanco stasera. [SM=g27985]
faberhood
00giovedì 15 aprile 2010 15:11
La legge dei grandi numeri
Scusatemi, ma da matematico non riesco a sopportare quando si citano leggi/Teoremi/Assiomi a cazzo.
In questo periodo, ho letto/sentito innumerovoli citazioni a sproposito relative alla Legge dei Grandi Numeri.
Il giornalista/opinionista di turno mi ripropone in modo inappropriato che per la legge dei grandi numeri se io non ho vinto per X anni una partita o un tipo di situazione non si è presentata per Y anni c'è una maggiore probabilità che tale evento si verifichi.
Niente di più falso e di più sbagliato.

La legge dei grandi numeri è detta anche legge empirica del caso e conosciuta come teorema di Bernoulli descrive il comportamento della media di una sequenza di n variabili casuali indipendenti e caratterizzate dalla stessa distribuzione di probabilità.

Ad esempio si esaminano n misure della stessa grandezza, oppure n lanci della stessa moneta , rilevando che al tendere ad infinito della numerosità della sequenza stessa (n).

In pratica, grazie a questa legge, si può eessere confidenti che la media calcolata a partire da un numero sufficiente di campioni sia sufficientemente vicina alla media vera.

Dettagliatamente , per tale legge si può affermare che:

-la media della sequenza è una approssimazione, che migliora al crescere di n, della media della distribuzione;

-viceversa, si può prevedere che sequenze di questo tipo potrebbero mostrare una media tanto più spesso e tanto più precisamente prossima alla media della distribuzione quanto più grande sarà n.

Nel particolare, un'applicazione della legge dei grandi numeri è la previsione probabilistica della proporzione di successi in una sequenza di n realizzazioni indipendenti di un evento E: per n che tende a infinito, e in questo caso la proporzione di successi converge alla probabilità di E.

Comunque tale teoria si può formulare così:
``Con l'aumentare del numero di prove effettuate nelle stesse condizioni, la frequenza relativa tende alla probabilità e la media sperimentale tende alla media teorica'

Invece le interpretazioni assolutamente scorrette di tale legge sono quelle che vengono fornite quotidianamente dai nostri pseudo esperti.



Sound72
00giovedì 15 aprile 2010 15:51
Re: La legge dei grandi numeri
faberhood, 15/04/2010 15.11:

Scusatemi, ma da matematico non riesco a sopportare quando si citano leggi/Teoremi/Assiomi a cazzo.
In questo periodo, ho letto/sentito innumerovoli citazioni a sproposito relative alla Legge dei Grandi Numeri.
Il giornalista/opinionista di turno mi ripropone in modo inappropriato che per la legge dei grandi numeri se io non ho vinto per X anni una partita o un tipo di situazione non si è presentata per Y anni c'è una maggiore probabilità che tale evento si verifichi.
Niente di più falso e di più sbagliato.

La legge dei grandi numeri è detta anche legge empirica del caso e conosciuta come teorema di Bernoulli descrive il comportamento della media di una sequenza di n variabili casuali indipendenti e caratterizzate dalla stessa distribuzione di probabilità.

Ad esempio si esaminano n misure della stessa grandezza, oppure n lanci della stessa moneta , rilevando che al tendere ad infinito della numerosità della sequenza stessa (n).

In pratica, grazie a questa legge, si può eessere confidenti che la media calcolata a partire da un numero sufficiente di campioni sia sufficientemente vicina alla media vera.

Dettagliatamente , per tale legge si può affermare che:

-la media della sequenza è una approssimazione, che migliora al crescere di n, della media della distribuzione;

-viceversa, si può prevedere che sequenze di questo tipo potrebbero mostrare una media tanto più spesso e tanto più precisamente prossima alla media della distribuzione quanto più grande sarà n.

Nel particolare, un'applicazione della legge dei grandi numeri è la previsione probabilistica della proporzione di successi in una sequenza di n realizzazioni indipendenti di un evento E: per n che tende a infinito, e in questo caso la proporzione di successi converge alla probabilità di E.

Comunque tale teoria si può formulare così:
``Con l'aumentare del numero di prove effettuate nelle stesse condizioni, la frequenza relativa tende alla probabilità e la media sperimentale tende alla media teorica'

Invece le interpretazioni assolutamente scorrette di tale legge sono quelle che vengono fornite quotidianamente dai nostri pseudo esperti.






Per quanto riguarda le interpretazioni a sproposito non nascondo di temere un pò la legge dei grandi di numeri della Roma con Tagliavento..
Per quanto riguarda invece le combinazioni dei numeri legati al calcio prima delle partite io invece do spesso un'occhiata alle tabelle dove sono riportati i risultati tutti vs tutti ( il quadrante )..o alla sequela dei risultati e precedenti tra una squadrae l'altra.
Esempio sulla roma:

atal bar bol cagl cat chie fio

2-1 3-1 2-1 --- 1-0 1-0 3-1
2-1 1-0 2-0 2-2 1-1 --- 1-0


Ora guardando questa sequenza ..non trovi dei numeri ricorrenti..?e negli spazi vuoti non sei portato a pensare ad una roma-cag 2-0 o soprattutto un chie-roma 1-2 ?!


lucolas999
00giovedì 15 aprile 2010 16:03
infatti mi fanno ride quando riportano i numeri ritardatari negli estratti al lotto.
Le probabilità di estrazione sono le stesse sia che sia uscito da un turno che ritardi da 130
faberhood
00giovedì 15 aprile 2010 16:33
Re: Re: La legge dei grandi numeri
Sound72, 15/04/2010 15.51:



Per quanto riguarda le interpretazioni a sproposito non nascondo di temere un pò la legge dei grandi di numeri della Roma con Tagliavento..
Per quanto riguarda invece le combinazioni dei numeri legati al calcio prima delle partite io invece do spesso un'occhiata alle tabelle dove sono riportati i risultati tutti vs tutti ( il quadrante )..o alla sequela dei risultati e precedenti tra una squadrae l'altra.
Esempio sulla roma:

atal bar bol cagl cat chie fio

2-1 3-1 2-1 --- 1-0 1-0 3-1
2-1 1-0 2-0 2-2 1-1 --- 1-0


Ora guardando questa sequenza ..non trovi dei numeri ricorrenti..?e negli spazi vuoti non sei portato a pensare ad una roma-cag 2-0 o soprattutto un chie-roma 1-2 ?!





Ennio,
La sequenza non è esaustiva per una completezza combinatoria.....( che dopo in questo caso ha poco senso, perchè ci sono troppe variabili e fattori in gioco).
la sequenza parte da Bol-Bar-Ata-Laz-Sam-Par-Cag-Chi
Se seguissi invece la sequenza dei risultati: varei Roma-Cagliari 2-1 e Chievo-roma 1-1.....

Ma non è possibile fare ipotesi su sequenza con troppe variabili in gioco.
Sound72
00giovedì 15 aprile 2010 16:40
Re: Re: Re: La legge dei grandi numeri
faberhood, 15/04/2010 16.33:



Ennio,
La sequenza non è esaustiva per una completezza combinatoria.....( che dopo in questo caso ha poco senso, perchè ci sono troppe variabili e fattori in gioco).
la sequenza parte da Bol-Bar-Ata-Laz-Sam-Par-Cag-Chi
Se seguissi invece la sequenza dei risultati: varei Roma-Cagliari 2-1 e Chievo-roma 1-1.....

Ma non è possibile fare ipotesi su sequenza con troppe variabili in gioco.




ah beh seguendo il calendario certo, io mi basavo sull'ordine alfabetico delle squadre.
E'chiaro che poi bisognerebbe dare un'interpretazione logica e non casuale alle variabili e scindere tra legge e casualità tipo l'ultima su morganti e roma-inter che finisce sempre 2-1
chiefjoseph
00giovedì 15 aprile 2010 17:15
ovvio che la legge dei grandi numeri sia na gran cazzata!

na cazzata che ormai passa quasi sempre quando senti parlare statisticamente di calcio qualcuno...
qualcuno che ovviamente non ha mai studiato matematica a livelli approfonditi.
come quel coglione che fa i pronostici la sera a retesport.
E_Dantes
00giovedì 15 aprile 2010 17:19
Re:
chiefjoseph, 15/04/2010 17.15:

ovvio che la legge dei grandi numeri sia na gran cazzata!

na cazzata che ormai passa quasi sempre quando senti parlare statisticamente di calcio qualcuno...
qualcuno che ovviamente non ha mai studiato matematica a livelli approfonditi.
come quel coglione che fa i pronostici la sera a retesport.




ma è un appuntamento fisso..?
io lo sentii una sera per caso.. "qualcosa tre parole"...

ti dava 4 doppie 5 triple.. dovevi sceglierne tre..
e il giorno dopo diceva.. visto.. come vi avevo detto.. io..

è come se per il super enalotto vi do 86 numeri e vi assicuro che minimo fate 5...

che gente..

chiefjoseph
00giovedì 15 aprile 2010 17:24
Re: Re:
E_Dantes, 15/04/2010 17.19:




ma è un appuntamento fisso..?
io lo sentii una sera per caso.. "qualcosa tre parole"...

ti dava 4 doppie 5 triple.. dovevi sceglierne tre..
e il giorno dopo diceva.. visto.. come vi avevo detto.. io..

è come se per il super enalotto vi do 86 numeri e vi assicuro che minimo fate 5...

che gente..





lo becco di solito il venerdi notte, mentre sto in macchina, e mi "gusto" i suoi pronostici della minchia [SM=g27987]
lucaDM82
00giovedì 15 aprile 2010 17:26
Non è una questione di statistica,è una questione di culo.
chiefjoseph
00giovedì 15 aprile 2010 17:39
Re:
lucaDM82, 15/04/2010 17.26:

Non è una questione di statistica,è una questione di culo.




non sempre...ovvio che la dose di culo sia necessaria(tipo la mia grecia giocata vincente a 90 prima dell'euro 2004 [SM=g27989] ), ma se conosci squadre o giocatori o metodi di gioco o altre variabili hai la possibilità di prendere, e spesso.
poi capita la settimana in cui ti entra tutto e quella in cui magari perdi tutte le giocate per una sola partita...ma se ci vai sempre vicino o prendi spesso non è un caso.

il fatto "statistico" è ininfluente...non è che se una squadra che non vince su un determinato campo da 25 anni ha più possibilità di vincere rispetto a una che invece ci ha vinto l'anno prima, per dire..
il discorso che poi faceva mi pare lucolas sul superenalotto...non è che se un numero non è uscito per tot estrazioni ha più possibilità di uscire con l'andare avanti delle estrazioni...sempre le stesse possibilità ha.

aggiungo...

capita ogni tanto anche a me di analizzare i precedenti, prima di giocare una determinata partita, per vedere se riesco a scovare qualche dato curioso(ad es., squadra che vince sempre in casa o che non vince da tot. tempo..insomma, cose così) e di giocarmela poi a seconda del dato curioso che ho trovato...tipo quest'anno mi era capitato di giocare a un certo punto il bayer leverkusen perdente in casa visto che non aveva mai perso...ma la statistica non c'entrava nulla, questione di sensazioni o anche di semplice "buttarsi" in quel caso, quindi di culo.
lucaDM82
00giovedì 15 aprile 2010 19:47
Plastino ha detto che per la legge dei grandi numeri la Roma perderà.
chiefjoseph
00giovedì 15 aprile 2010 20:54
Re:
lucaDM82, 15/04/2010 19.47:

Plastino ha detto che per la legge dei grandi numeri la Roma perderà.




bene, speriamo che ce pia come a inizio anno(se non sbaglio riportasti una sua previsione.."roma e lazio in b" or something like that") [SM=g27985]
lucaDM82
00giovedì 15 aprile 2010 21:50
Re: Re:
E_Dantes, 15/04/2010 17.19:



ti dava 4 doppie 5 triple.. dovevi sceglierne tre..
e il giorno dopo diceva.. visto.. come vi avevo detto.. io..

è come se per il super enalotto vi do 86 numeri e vi assicuro che minimo fate 5...

che gente..




[SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993]
Non lo conosco questo tizio.Sarà un altro amico di david rossi? [SM=g27987]
Ma tanto la gente è talmente scema che ci crede pure..."il grande esperto"..."ahooooooo,grazie m'hai fatto vince,ma come fai?"

------------

ps-plastiko aveva detto che la caduta della madonnina di montemario era un presagio brutto sia per noi che per la lazio. [SM=g28001]


faberhood
00venerdì 16 aprile 2010 08:54
Re: Re: Re: Re: La legge dei grandi numeri
Sound72, 15/04/2010 16.40:




ah beh seguendo il calendario certo, io mi basavo sull'ordine alfabetico delle squadre.
E'chiaro che poi bisognerebbe dare un'interpretazione logica e non casuale alle variabili e scindere tra legge e casualità tipo l'ultima su morganti e roma-inter che finisce sempre 2-1




Allora si. Quella di Morganti è forse una 'causalità forzata'.
faberhood
00venerdì 16 aprile 2010 08:56
Re:
lucaDM82, 15/04/2010 19.47:

Plastino ha detto che per la legge dei grandi numeri la Roma perderà.




Plastino è un esempio di pseudo esperto, che non sà neanche che cazzo vuol dire la lalegge dei grandi numeri.......perchè leggendola e interpretandola, sarebbe esattamente il contrario.
E_Dantes
00venerdì 16 aprile 2010 09:10
Re: Re:
faberhood, 16/04/2010 8.56:




Plastino è un esempio di pseudo esperto, che non sà neanche che cazzo vuol dire la lalegge dei grandi numeri.......perchè leggendola e interpretandola, sarebbe esattamente il contrario.




ieri.. di questa legge dei grandi numeri ne hanno parlato in skysport24..!!!

mostrando la pagina di wikipedia che la descrive...

comunque.. ha ragione il chief.. siamo spiati fino agli "alti" vertici del giornalismo italiano...

Sound72
00venerdì 16 aprile 2010 09:13
Re: Re:
faberhood, 16/04/2010 8.56:




Plastino è un esempio di pseudo esperto, che non sà neanche che cazzo vuol dire la lalegge dei grandi numeri.......perchè leggendola e interpretandola, sarebbe esattamente il contrario.




si è fissato col numero 23..e adesso ci sta riscirivendo sopra quest'altra favola..
una volta ricordo che la lazio segno' al 23' minuto alla prima di campionato, credo fosse con zeman, e lui disse che quello era il segno del destino che avrebbero vinto il titolo.
lucaDM82
00venerdì 16 aprile 2010 12:33
Sul forum retesport ci spiavano quelli del romanista...e quelli di RS ovviamente.
Plastino è convintissimo,eh...sto guru del nulla
faberhood
00venerdì 16 aprile 2010 13:51
Re: Re: Re:
E_Dantes, 16/04/2010 9.10:




ieri.. di questa legge dei grandi numeri ne hanno parlato in skysport24..!!!

mostrando la pagina di wikipedia che la descrive...

comunque.. ha ragione il chief.. siamo spiati fino agli "alti" vertici del giornalismo italiano...




Leo,
Si me lo hanno riferito....ma anche da altre parti, non solo Skysport.
E niente! nonostante avessero la pagina di wikipedia davanti...il nulla...possibile che non capiscono che le cose che dicono sono in antitesi?
La legge dice che se tirando due dadi esce 7 per 6 volte su 10...allora la media ponderata è 10...aumentando il numero di volte che lanci il dado il valore che esce seguirà quello della media ponderata...quindi lanciando il dado 100 volte uscirà più volte 7.
Non dice che se non si verifica un risultato allora dopo n volte esce quel risultato......ovvero non dice che esce 5 perchè sono 46 volte che non esce!
Speriamo veramente che ce spiano così se fanno 'na cultura. [SM=g27994] [SM=g27994] [SM=g27994]
lucaDM82
00mercoledì 21 aprile 2010 13:35
Il pronostico di Plastiko sul Derby non è andato a buon fine. [SM=g27989] La sua "legge dei grandi numeri" non ha funzionato.
Sound72
00giovedì 22 aprile 2010 13:35
Lo dice la matematica:
"Il Mondiale alla Germania"


Secondo i calcoli del professore tedesco Mertin Tolan, la nazionale di Loew sarebbe la candidata numero uno al trionfo in Sudafrica. Ma aveva fatto la stessa previsione anche nel 2006...

LONDRA, 22 aprile 2010 - E’ matematico: la Germania vincerà i Mondiali. E a dirlo non è una previsione del “mago” di turno, bensì un eminente fisico, che sostiene di aver sviluppato una formula trigonometrica a sostegno della sua tesi. Certo, il fatto che lo studioso in questione sia un professore dell’Università di Dortmund – quindi tedesco che più tedesco non si può - un pochino puzza di convenienza, ma, come si dice, la matematica non è un’opinione, quindi prendete carta e penna e fate anche voi due calcoli. Per giungere al risultato sperato, ovvero vedere Michael Ballack sollevare la Coppa del Mondo in Sudafrica il prossimo 11 luglio, il professor Metin Tolan ha analizzato i precedenti risultati della Germania ai Mondiali e avrebbe così avuto la prova provata che questa volta toccherà a loro: tutto parte dal fatto che i tedeschi, essendosi aggiudicati tre edizioni (1954, 1974 e 1990), hanno una media di vittoria finale di 3.7. Ecco perché il 2010 sarà il loro anno.

PRONOSTICO SICURO — “I miei calcoli sono molto semplici – ha spiegato Tolan al magazine tedesco Zeit Wissen – e provano tutti la stessa cosa. L’ultima volta che abbiamo vinto la Coppa del Mondo era il 1990 e, da allora, ci sono state altre quattro edizioni. La media della Germania è di 3.7, il che significa che vinciamo il titolo ogni quattro o cinque tornei. Di conseguenza, nessuno potrà batterci questa volta e potete già cominciare a mettere lo champagne in frigorifero”. Peccato che Tolan avesse predetto la stessa cosa anche nel 2006, ma i suoi calcoli di allora si scontrarono con la corazzata Italia il 4 luglio: una data che in Germania nessuno ha dimenticato, perché quel giorno sancì la fine dei sogni mondiali dei panzer e, fra l’altro, pure in casa loro. E proprio a Dortmund. “La mia formula è garantita per la Coppa del Mondo successiva – si è giustificato il professore – e perciò questa volta funzionerà di sicuro”. Qualcuno, però, spieghi al simpatico fisico tedesco che nel caso in cui la Germania dovesse vincere il proprio girone (che è il D, dove ci sono anche Australia, Serbia e Ghana) incontrerebbe la seconda del gruppo C (dove c’è anche l’Inghilterra) e, passasse pure questa, rischierebbe di incrociare nuovamente l’Italia in semifinale (sempre che gli azzurri finiscano primi nel loro girone e vincano contro la seconda del gruppo E). E visto com’è andata l’ultima volta, stai a vedere che Tolan ci azzecca di nuovo. Ma ancora per l’Italia…

..............


e allora non lo vincono di sicuro
faberhood
00giovedì 1 luglio 2010 14:37
Paradosso di Fermi, 50 soluzioni La provocazione di Stephen Webb

Era già in edicola un mese fa, ma credo che sia ancora reperibile in questo periodo e nelle prossime settimane. Se avete occasione di farlo, dunque, investite una dozzina di euro e acquistate il volume che la rivista scientifica "Focus" mette in vendita come iniziativa collaterale nell'ambito della collana "I saggi". Si tratta del volume di Stephen Webb, finalista all'Aventis Prize nel 2003 (titolo originale inglese: If the Universe is Teeming with Aliens...Where is everybody?), che si prende la briga di affrontare il famoso "paradosso di Fermi". E di suggerire 49 soluzioni di vario tipo: tradizionali, inedite, curiose, bislacche, seriose, simpatiche. Per tutti i gusti, insomma. La cinquantesima, invece, la offre l'autore stesso con una riflessione conclusiva particolarmente articolata. Ho appena cominciato a leggerlo e vi assicuro che è un libro molto accattivante, che cattura l'attenzione. Ma che cos'è il paradosso di Fermi? Lo ripetiamo per coloro che non lo conoscessero. La considerazione di partenza, riportata da Focus anche nella seconda di copertina, prende le mosse da un'analisi semplice: se ci sono 400 milioni di stelle solo nella Via Lattea, e forse 400 milioni di galassie nell'Universo, è ragionevole che là fuori, in un cosmo che ha 14 miliardi di anni, esista - o sia esistita - una civiltà avanzata almeno quanto la nostra: è l'enormità dei numeri a pretendere che sia così. Ma un bel giorno del 1950, chiacchierando in mensa con i colleghi fisici a Los Alamos, Enrico Fermi, pose il famoso quesito: "Dove sono tutti quanti?..."
Tutti quanti, ovviamente, nel senso degli Alieni. Il paradosso di Fermi da 60 anni strega schiere di scienziati di primo piano, ma anche filosofi, storici e autori di fantascienza. Stephen Webb, fisico teorico e appassionato collezionista delle soluzioni del paradosso, è uno di questi "avventurieri" del quesito. Le 49 ipotesi sono raggruppati in tre maxi-categorie: 1) Sono qui; 2) Esistono, ma non hanno ancora comunicato; 3) Non esistono. In ciascuna sezione, quindi, si procede con le singole proposte. Tanto per dire: a) sono qui e si fanno chiamare "ungheresi" (chissa poi perché non bulgari, ndr...); b) sono qui e si fanno gli affari nostri; c) sono stati qui e hanno lasciato prove della loro presenza; d) esistono e... siamo noi gli alieni!; e) lo scenario dello zoo; f) lo scenario dell'interdizione; g) l'ipotesi del planetario; h) Dio esiste. Non meno carini e interessanti i punti dello scenario numero 2. Tra questi: le stelle sono lontane...; non hanno avuto il tempo di raggiungerci...; siamo degli sciovinisti solari...; se ne stanno a casa... e navigano in rete...; sbagliamo strategia di ricerca...; non nutrono alcun desiderio di comunicare...; non abbiamo ascoltato abbastanza a lungo...; sono da qualche parte: l'Universo è più strano di quanto immaginiamo...; i cieli nuvolosi sono un fatto comune...; raggiungono la singolarità...; ci stanno chiamando ma noi non riconosciamo il segnale...; usano un matematica diversa...; tutti ascoltano e nessuno trasmette...
E il capitolo numero 3? Eccovi serviti con gli high lights: noi siamo i primi...; l'Universo è tutto per noi...; la vita può essersi sviluppata solo in tempi recenti...; l'intelligenza umana è fuori dal comune... (mio pensiero: mah...); la Galassia è un posto pericoloso... Va bene, avete capito che adesso vi sto chiedendo una cosa semplice: dite la vostra. Ve la sentite di aggiungere almeno la soluzione numero 51? Vi saluto con una frase proprio di Fermi, a mio avviso molto bella: "E' inutile cercare di arrestare il progresso della conoscenza. L'ignoranza non è mai migliore della conoscenza".
giove(R)
00giovedì 1 luglio 2010 15:38
per tirarne fuori una originale ammesso che possa farlo, dovrei conoscere tutte le 50 già formulate.
bisogna comprare il libro o basta wikipedia?

comunque io escludo la tesi n. 3 che non esista nessun altro che noi.

dato poi che noi siamo una parte relativamente nuova dell'universo, è molto presumibile che altre forme di vita siano in giro già da prima di noi, a volte da moltissimo prima.

da qui in poi non saprei più dare certezze, solo ipotesi.

una è che certe tecnologie esistono solo nella fantascienza (tipo possibilità di viaggaire alla velocità della luce o comunque a velocità tali da rendere "abbordabile" un viaggio così lungo, o possibilità di ibernarsi e quindi viaggiare con il navigatore per secoli per poi essere sveglaiti, ecc..), che vuol dire che nessuno ha mai comunicato con nessuno.

oppure sono già qui, e sono "relativamente" buoni.
perchès e sono qui devono esser buoni. sappiamo tutti com'è andata nell'esperiuenza umana, l'incontro tra civiltà avanzate e civiltà inferiori... le prime hanno annientato le seconde, e senza chiedere permesso.
quindi se sono qui vuol dire che sono buoni.
magari sono i nostri padri.
magari ci difendono (in una sorta di lotta intergalattica rtra buoni e cattivi) evitando di farci scoprire.

comunque se sono qui sono buoni altrimenti luomo sarebbe già sottomesso.

magari se becco le 50 ipotesi mi viene l'ispirazione per la 51.

che poi già m'è venuta: fanno il mercato della Roma!
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