Damiano Tommasi sfida Giove

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
E_Dantes
00giovedì 17 giugno 2010 17:47
TOMMASI: ´LO SCUDETTO DEL 2001 NON FU MERITO DELLA CONTESTAZIONE´
“Lo scudetto del 2001 non lo vincemmo per la contestazione ad inizio stagione. Quello fu l'episodio più brutto di quell'annata indimenticabile”. Così Damiano Tommasi ha ricordato il 17 giugno 2001 e il campionato che portò al terzo tricolore della storia giallorossa: “Fu una bella cavalcata – racconta l'ex centrocampista della Roma di Capello -, culminata con la soddisfazione più bella. Non tememmo mai di perdere il primato, nemmeno dopo il pareggio di Napoli. Certo, la settimana che ci portò alla partita con il Parma fu particolarmente intensa”. La contestazione di inizio anno a Trigoria, dopo l'eliminazione in Coppa Italia ad opera dell'Atalanta, non la ricorda con piacere, nonostante qualcuno sia convinto che quell'episodio fu determinante per una svolta positiva: “Non fu una bella giornata, tutt'altro. Anzi, in un'annata così bella, quella manifestazione davanti il nostro centro sportivo, la ricordo come il momento più basso”. Le contestazioni alle squadre, esasperazioni di un calcio tutto nostro: “In Italia, questo sport viene vissuto con esagerazione. In Cina, per esempio, dove sono stato per lavoro e dove continuerò ad andare, oltre che trovare un paese ed un popolo straordinari, ho trovato un calcio bello, molto più normale del nostro. Quella è stata l'esperienza più bella e intensa della mia carriera”.
(Università del calcio/Power Station)

giove(R)
00giovedì 17 giugno 2010 18:08
Tommasi non poteva dire altro.
sarebbe come avallare quel famoso concetto:
"pensa un pò... erano forti, c'avevano i miliardi, erano pieni dei più forti giocatori, era stata spesa una fortuna, avevano il tecnico più vincente, avevano tutto, ma sopratutto la possibilità di vincere uno scudetto STORICO (come lo è sempre uno scudetto a Roma).....
e invece avevano preso a fare gli "stronzi giocatori superficiali della Roma, come sempre, come al solito, in qualsiasi epoca la Roma si sia trovata... quelli che la vittoria, la fame, la grinta, la VOGLIA di mettere tutti dietro, è solo un optional, anche fastidioso.

pensa che merde! loro... e i calciatori in generale! PENSA!"

Tommasi non si può "autodare" del magnapane a tradimento, che se hai una voglia, quiella è di buttare tutto al cesso, anche le più rosee premesse, invece di metterli tutti dietro. UNA VOLTA TANTO! CON TUTTE LE VOLTE CHE POI DI RIFFE O DI RAFFE, CERTE SODDISFAZIONI CE LE SCIPPANO!

Una volta che potevamo finalmente rompere il culo a tutti... i giovanotti superpagati e superosannati non avevano saputo fare di meglio che perpetrare il solito loro trend dda "giocatori della Roma. poi fa comodo, un tanto al chilo, tirare fuori arbitri e poteri forti quando non arrivi al traguardo.

ma poi? quando hai finalmente la possibilità vera e concreta che fai? eri partito "a palle lente" come al solito.

chi ricorda come andarono i fatti invece sa come andò veramente.

improvvisamente e solo in seguito alle minacce che non risparmiarono (anzi) persino il capitano, guarda caso fecero 8 vittorie nelle prime 9.

chissà perchè.

e se Tommasi ci torna sulla cosa è perchè forse sa, che quello scudetto non fu tutta farina del loro (dei giocatori) sacco.

e quello resta per me, l'ultimo vero episdio in cui i tifosi della Roma hanno fatto davvero la differenza.
in cui hanno letteralmente vinto loro.

e questo, ripeto, è una diminutio per qualsiasi calciatore.
ceh dovrebbe ancora vergognarsi di come stava buttansdo tutto, per fare il solito loro. i superficiali, le signorine, i senza-palle.

io ringrazio per tutto Daniano Tommasi.
ma sopratutto QUEI tifosi della Roma.

quello scudetto è loro.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:42.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com