DONI

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giove(R)
00giovedì 16 aprile 2009 18:16
aldilà delle opinioni. da Il Messaggero:

ROMA - Il futuro, ma anche il presente della Roma. E’ il momento dei dubbi e delle incertezze, degli interrogativi e delle preoccupazioni. E delle urgenze. Tra queste, il problema numero uno. Che è quello del portiere. Non solo per le reti incassate, 46, tanto da essere la quint’ultima difesa della serie A. Perché Doni sta male e continua a giocare in condizioni fisiche precarie. Da qualche settimana non è più presentabile, andava fermato e invece è regolarmente confermato. Domenica, contro il Lecce, potrebbe essere la gara giusta per tenerlo fuori e farlo riposare. Ma non avrebbe dovuto scendere in campo nemmeno contro la Juve, il Bologna e la Lazio. E’ stato schierato lo stesso e adesso si contano i nove gol incassati, tanti quanto le sue gaffe.
Anche ieri Doni, finalmente tornato ad allenarsi, ha evitato la partitella. L’ennesimo controllo ha evidenziato che il suo infortunio, sempre lo stesso da più di un anno, non è superato. Infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro. Guaio che condiziona ogni sua prestazione: il portiere non può spingere, soprattutto sulla gamba destra. Si vede quando esce in presa alta: spesso rinuncia a farlo, perché non può. E si nota anche quando deve distendersi su quel lato: si accascia lentamente più che distendersi. Più che allenarsi, Doni sta facendo lavoro di potenziamento: cura i muscoli per proteggere il tendine. Non basta. Dovrebbe riposare. Lo ha fatto presente a Spalletti, anche ultimamente. Dando, però, la sua disponibilità. Sempre. Per una questione d’orgoglio. Non si chiamerebbe mai fuori. Lo sa bene l’allenatore che ha deciso di fargli giocare tutte le gare più importanti di questo periodo. Ne è a conoscenza anche la società, per primo Conti che lo ha portato a Trigoria: proprio da Bruno, il portiere si aspettava una difesa in pubblico per le tante critiche ricevute e non solo di questi tempi. A fine stagione, a bocce ferme, la mancata presa di posizione del dirigente giallorosso lo porterà a riflettere sulla sua permanenza a Roma. Sembra che dietro ci sia una storia di manager, nella quale Spalletti, volutamente, non si è schierato. Per non litigare anche con chi si occupa e preoccupa dei procuratori, con i quali l’allenatore, a priori, ha poco feeling.
L’alternativa a Doni, oggi, si chiama solo Artur. Il preparatore dei portieri, Adriano Bonaiuti, ne parla benissimo [SM=g27993] da almeno due stagioni. Anche per questo motivo Spalletti, fidandosi del suo collaboratore, lo ha voluto a Trigoria [SM=g27993] [SM=g27993] . Lo stesso Doni sponsorizza il suo vice, conoscendone le qualità. [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993] Nelle 6 partite giocate, 2 in Coppa Italia contro il Bologna e l’Inter, ha subìto 5 reti ma ha la responsabilità solo di un gol, contro il Cagliari. Ora bisogna vedere se l’allenatore deciderà di dargli una nuova chance. Utile oggi, ma anche per la Roma che verrà.
Perché ufficialmente la Roma ancora punta su Doni. L’ingaggio del portiere titolare, 2 milioni netti, è da grande club. Il Barcellona e il Bayern Monaco ne cercano uno, ma offerte non ne sono arrivate. Nemmeno da club inglesi. In Italia non c’è spazio nelle squadre di vertice, almeno per ora. Alla società giallorossa converrebbe cederlo: plusvalenza da favola. Ma, come dicevamo, non è semplice. Per sostituirlo solo soluzioni nostrane. Amelia si propone da tempo, anche con i nazionali giallorossi: gli piacerebbe tornare nella squadra dove è cresciuto. Costa sui 5 milioni. Sorrentino del Chievo è abbastanza esperto e può fare pure il secondo a Doni. Il cartellino è dell’Aek Atene, si prende con 1 milione e 200 mila. Marchetti è in prestito al Cagliari che ne riscatterà la metà, dall’AlbinoLeffe, a 1 milione e mezzo. Poi, comproprietà libera e cifra in ascesa. Resta Curci che il Siena vorrebbe tenere un altro anno. Anche la Roma, Doni permettendo, è d’accordo: troppo presto per farlo rientrare. E la comproprietà costa: più di 3 milioni.


ribadisco, e non perchè ho letto questo articolo che mi aggiunge poche cose, almeno sulla valutazione attuale di Doni. e anche su quanto dice di Arthur (l'unica cosa che non sapevo e che a questo puntof atico a spiegarmi è che il rpeparatore dei portieri lo sponsorizza. LO SPONSORIZZA E NON GIOCA MAI????).

ci sono due colpevoli da mettere al muro in questa situazione.

DONI, PERCHE' DEL TUO ORGOGLIO NON ME NE FREGA UN CAZZO. a me interessala Roma, di Doni se vive se more, se se sposa, se magna, se dorme. me ne frego.

SPALLETTI, PERCHE' STA GESTENDO STA SITUAZIONE DA PERACOTTARO.

ringrazio sentitamente questi due incapaci che pensano ai cazzi loro invece che all'unica cosa importante: la Roma.

46 gol, presi. andate allo specchio tuti e due. e sputatevi in faccia.
Roma in mano a dei dilettanti.
gianpaolo77
00giovedì 16 aprile 2009 18:26
sì, ma mica avemo preso 46 gol solo perchè doni sta male però...
n'avremo presi al massimo 6-7 pe' sto motivo...
lucaDM82
00giovedì 16 aprile 2009 18:33
E' sconvolgente.Non sono riusciti a trovare un portiere meglio di Artur.Artur è una pippa sennò giocava.Se non si fidano e mettono Doni a pezzi vuol dire che è una pippa.
Però non è che ci voglia una supercatena di osservatori per trovare un secondo decente,basterebbe conoscere almeno il nostro campionato.Per me questo mega-affare col Siena nasconde qualcosa,giochi di plusvalenze,procuratori comuni,non capisco Artur e Loria qua,due pippe,e Barusso(esiste?),Galloppa,Curci là.
C'è del marcio.

Doni se sta male lo tengo(ma in panca),se il suo calo è dovuto a cause non fisiche,se ne può andare.
giove(R)
00venerdì 17 aprile 2009 10:16
non sono d'accordo con nessuno dei due.

solo 6-7 gol presi per colpa di Doni, giampà? si..6-7 solo nell'ultimo mese e mezzo ...

prima di dire che un giocatore è una pippa, luca, io devo vederlo fare pippate. non una, due, ma una serie. devo vederlos baglaire con la pioggia e con il sole, ad aprile a ad ottobre, di giorno e di notte.

io di Arthur ho visto finora un solo gol preso "male".
ho visto un portirere, innanzitutto poco impegnato nelle partite in cui è stato chiamato in causa, e qualche vlta l'ho anche visto fare discrete parate.

insomma non ho visto queta "disgrazia ambulante" di cui sento parlare in giro, un pò (un pò tanto) per partito preso e luogo comune.

io una cosa la devo vedere con i miei occhi. non mi può bastare che mi dicano "a Siena e cesena ancora se lo ricordano epr le pippate", "chi lo vede in allenamento non dà buone referenze", quando io le volte che l'ho visto non l'ho visto puntualmente a farfalle, saponetta, inchiodato...

ma poi chi le riporta queste voci su Arthur? i nsotri grandi giornalisti romani? questi maestri della competenza e dell'infallibilità?

finisco sottolineando un punto fondamentale:
Arthur può anche essere una pippa, ma visto che Doni sta facendo la pippa, ci dicono perchè sta male, non era meglio far fare la pippa a chi è già pippa,e recuperare, curandolo, quello forte, così alemndo quando fosse toranto, lo avrebbe fatto per "chiudere la saracinesca"?

quanti soldi di valutazione di Doni ci abbiamo perso, mandandolo in campo ad accasciarsi a terra invece di tuffarsi e a prendre gol da 30 metri, o a non uscire o ad uscire a cazzo?
Donis ta ssbagliando ogni singolo fondamentale del portiere.

bell'affare.
e tutto perchè? perchè anche contro ciò che con inostri occhi abbiamo visto (delle prove dignitose) ci raccontano che Arthur sia imprensetabile.
a noi, che abiamo vsito zotti, antonioli, fimiani, pelizzoli...

non si pteva rischiare un apio di emsi in più con arthur, per recuperare doni?
gianpaolo77
00venerdì 17 aprile 2009 11:20
io so' d'accordo co' te su artur, anch'io l'ho visto troppe poche volte pe' giudicallo, ma d'altro canto spalletti lo vede tutti i giorni e qualche motivo ce sarà se l'ha messo così poche volte..
in ogni caso sicuramente non avrebbe fatto peggio del doni attuale, ma sicuramente non avrebbe evitato l'80-90% dei gol che abbiamo preso quest'anno dovuti ai problemi vari dei nostri difensori, infortuni per juan, sbroccate de mexes, limiti naturali de loria, inizio disastroso de riise, sbroccate e "coattate" de panucci, ecc.
aggiungiamoci pure che anche il centrocampo è stato colpito più o meno dagli stessi problemi, che de rossi in tutto questo marasma non ha retto e ha perso la brocca e ha reso meno del 50% delle sue possibilità, che pure spalletti non c'ha capito un cazzo spesso e volentieri cambiando e ricambiando il modulo sempre con le tempistiche sbagliate e chi più ne ha più ne metta..
insomma, secondo me pure co' buffon in porta al massimo quest'anno saremmo arrivati quinti e forse ai quarti de finale in champions,
ma manco è sicuro perchè pure buffon sui rigori non è proprio il migliore del mondo...
lucaDM82
00venerdì 17 aprile 2009 11:23
Gianpaolo,scrivo qua per chiederti un favore...ho notato che il_gatto(scritto cosi') si è registrato sul forum di RS.Lo scorso anno io a confronto ero un fan di Rosella...
dato che lucolas non lo vedo,puoi fargli te un mp cosi' gli scrivi l'indirizzo e gli dici di questo forum?Là è sprecato.
route76
00venerdì 17 aprile 2009 11:36
Quoto Giove su tutta la linea.
Tra l'altro Arthur quando ha papereggiato con il cagliari si è dimostrato anche fortunato perché alla fine hai vinto.
Sul fatto che spalletti lo vede tutti i giorni poi dico che anche Perrotta lo vede tutti i giorni eppure gioca sempre, così come Cassetti spesso preferito a Cicinho (per inciso Motta non mi sembra difenda tanto meglio);a volte gli allenatori hanno le loro fisse e nel caso di Spalletti spesso mi sembrano partiti presi.
gianpaolo77
00venerdì 17 aprile 2009 12:04
ma infatti l'ho detto. io so' d'accordo co' voi su artur, l'avrei provato qualche altra volta SE è vero che doni sta male..
ma quello che vojo ribadi' che il problema principale della Roma quest'anno non è stato certamente il portiere, tutto qua.
giove(R)
00venerdì 17 aprile 2009 12:07
Re:
gianpaolo77, 17/04/2009 11.20:

io so' d'accordo co' te su artur, anch'io l'ho visto troppe poche volte pe' giudicallo, ma d'altro canto spalletti lo vede tutti i giorni e qualche motivo ce sarà se l'ha messo così poche volte..
in ogni caso sicuramente non avrebbe fatto peggio del doni attuale, ma sicuramente non avrebbe evitato l'80-90% dei gol che abbiamo preso quest'anno dovuti ai problemi vari dei nostri difensori, infortuni per juan, sbroccate de mexes, limiti naturali de loria, inizio disastroso de riise, sbroccate e "coattate" de panucci, ecc.
aggiungiamoci pure che anche il centrocampo è stato colpito più o meno dagli stessi problemi, che de rossi in tutto questo marasma non ha retto e ha perso la brocca e ha reso meno del 50% delle sue possibilità, che pure spalletti non c'ha capito un cazzo spesso e volentieri cambiando e ricambiando il modulo sempre con le tempistiche sbagliate e chi più ne ha più ne metta..
insomma, secondo me pure co' buffon in porta al massimo quest'anno saremmo arrivati quinti e forse ai quarti de finale in champions,
ma manco è sicuro perchè pure buffon sui rigori non è proprio il migliore del mondo...



sono d'accordo sul fatto che tutti i problemi avuti non ce li risolveva Arthur.
e infatti il succo del mio discorso non era che con Arthur c'era garanzia di risultati.
ma semplciemente che alla luce dei fatti la paura delle ipotetiche pippate di arthur non ci ha evitato le accadute pippate di doni.
i punti insomma sono andati persi comunque. (e grazie ar cazzo dico io... me metti in porta uno che non gliela fa manco a buttarsi, ma che..s'appoggia pè terra...)

almeno avremmo fatto riposare e curare uno che ne aveva bisogno.
che poi sarebbe tornato, sempre ammesso che arthur nel frattempo avesse inanellato ottomila pippate, a rimettere tutto a posto.

senza contare molti altri danni: il primo è che Doni sul emrcato si è svalutato notevolmente.
il secondo è che almeno da un annetto a sta parte avevamo "mezzo risolto" il problema dei mugugni e dei "rumori di fondo" che lo stadio emetteva, trasmettendo scarsa serinità e perenne senso di precarietà al portiere.
erano anni ceh stavamo così. con un portiere, chiunque esso fosse, sempre sotto schiaffo di ooooh, uuuuhhh, ecc.

il risultato è che se vendiamo doni, lo vendiamo a meno di quello ceh ci si poteva fare. se lo teniamo, auguriamoci che non faccia un paio di cazzate ad inizio stagione, sennò è la fine.

e poi, come ben sai da romansita, alla Roma le cose che possono andare male, lof anno. e da un piccolo danno si crea una voragine.
basta che doni fa due pippate, che crolla la difeesa, partono le sbroccate, iniziano el squalifiche, ecc..

lo sapete tutti benissimo come va con la Roma, dove se scoppia una miccetta a volte fa più danni di una bomba atomica.

noi siamo dei amestri a madare a rotoli delle situazioni di difficoltà normalmente gestibili.

siamo al fiera della schizofrenia, e non mi riferisco a mexes in questo caso.
gianpaolo77
00venerdì 17 aprile 2009 12:34
Re:
lucaDM82, 17/04/2009 11.23:

Gianpaolo,scrivo qua per chiederti un favore...ho notato che il_gatto(scritto cosi') si è registrato sul forum di RS.Lo scorso anno io a confronto ero un fan di Rosella...
dato che lucolas non lo vedo,puoi fargli te un mp cosi' gli scrivi l'indirizzo e gli dici di questo forum?Là è sprecato.




vado in missione.
[SM=g27989]

giove(R)
00venerdì 17 aprile 2009 12:43
Re: Re:
gianpaolo77, 17/04/2009 12.34:




vado in missione.
[SM=g27989]





vai ma bada bene:
se fossi catturato o fatto prigioniero o scoperto tutti noi negheremmo di averti mai conosciuto [SM=g27987]
gianpaolo77
00venerdì 17 aprile 2009 13:56
me pare giusto gio'.. io comunque appena dovessi essere catturato ingerirei istantaneamente una pillola di cianuro, non ve preoccupate...
[SM=g27988]

però c'ho un problemino lu':
ma come cazzo lo becco _gatto una volta su quel forum?
[SM=g27987]
lucaDM82
00venerdì 17 aprile 2009 14:26
Grazie Gianpà.Torna vincitore.


Su Artur.Artur,a dire il vero,a me non è dispiaciuto.Io interpreto il punto di vista di Spalletti.Ovviamente faccio affidamento a lui;se artur e julio sergio non me li mette mai forse ha appurato delle lacune tecniche/caratteriali.Vedo comunque che Spalletti qualcuno lo lascia di brutto ai margini,tipo Antunes lo scorso anno,i portieri di riserva e qualcun altro;non so se è per antipatie,per delle sue sbagliate valutazioni e se invece è nel giusto.
io ricordo che una volta mancava Konsel e c'era Chimenti,oppure mancava Antonioli e c'era Lupatelli.insomma,erano dei secondi sempre d'affidamento.E' possibile che oggi non si riesca a prendere uno quasi al livello del primo?
lucaDM82
00venerdì 17 aprile 2009 14:28
Re:
gianpaolo77, 17/04/2009 13.56:

me pare giusto gio'.. io comunque appena dovessi essere catturato ingerirei istantaneamente una pillola di cianuro, non ve preoccupate...
[SM=g27988]

però c'ho un problemino lu':
ma come cazzo lo becco _gatto una volta su quel forum?
[SM=g27987]



manda un mp a il_gatto(il nome preciso credo sia scritto cosi',sennò controlla per sicurezza sulla funzione "cerca").Poi quando ti loggherai questi giorni credo che ti arriverà la segnalazione della sua risposta,se ti risponderà.


giove(R)
00venerdì 17 aprile 2009 14:43
e mi raccomando: non dire "gatto" se non ce l'hai nel sacco!
gianpaolo77
00venerdì 17 aprile 2009 14:49
mission accomplished!
tatta-ta-ta-ta-ta.. ta-ta-ta-ta..tata-ta-ta-ta..ta-ta...
taratàààààààààà
taratàààààààààà
taratàààààààààààààààààà....
TA-TA!
(sarebbe la musichetta de mission impossible...)
[SM=g27987]
lucaDM82
00venerdì 17 aprile 2009 15:00
Bravo.Questo gesto coraggioso e il tuo essere utente storico comporterà la tua promozione da utente comunità a moderatore. [SM=g27989]

mò aspettiamo il gatto.
gianpaolo77
00venerdì 17 aprile 2009 15:05
e preparamoje la lettiera e un po' de kitekat allora...
[SM=g27987]
gianpaolo77
00venerdì 17 aprile 2009 15:26
che spettacolo! ho visto che m'hai messo tra i moderatori in tutte le sezioni!
che onore!
ma che devo fa' mò?
[SM=g27987]
lucaDM82
00venerdì 17 aprile 2009 15:31
è in automatico,ne aggiungo uno e il nome compare su tutte le sezioni.
Puoi entrare nella cartella in fondo al forum,puoi modificare i messaggi,cancellarli,ecc..più che altro il mod servirebbe in un forum con centinaia di iscritti.
giove(R)
00venerdì 17 aprile 2009 15:43
se è per questo giampà all'inizio s 'era detto che dovevamo essere tutti moderatori e affini (dopo un breve periodo di "ambientamento" naturalmente).

è proprio una scelta democratica contro ogni privilegio e "stocazzismo" che impera in giro, e sopratutto tra coloro che gli basta na mezza virgola di possibilità (chiamarlo potere sarebbe troppo) per montarsi.


unica raccomandazione, attento a nun fa casini coi quota, modifica, cancella (io per dire oggi volevo quotare una tua frase e invece ho fatto modifica e mi sono ritrovato il mio commento nel TUO psot, come se avessi scritto te). [SM=g27990]

la verità è che ci (anzi scusate, dico agli altri, se parlo con il NOI) piace l'idea del tutti sullo stesso piano (non sin senso commmmunista LU' [SM=g27988] ), senza capetti del cazzo, come ben sai avendo frequentato l'altro o altri forum.

lo spirito è di stare fra amici e i problemi si risolvono tra pari.
tra l'altro non abbiamo mai avuto bisogno di fare nulla (anche eprchè siamo pochi).

io come detto, i tasti modifica e cancella se li ho prenuti l'ho premuti per sbalgio.

comuqnue è un bel periodo questo.
abbiamo due utenti in più e un altro mod.
E_Dantes
00venerdì 17 aprile 2009 19:51
mi sento un emarginato......

fra un po' mi immagino con la lacrimuccia in fondo al forum con Giove e Luca che mi dicono che non posso entrare perchè c'è un party privato tra moderatori...

lucaDM82
00venerdì 17 aprile 2009 23:40
eheh,in quella sezione segreta si pianifica il saccheggio di utenti al forum di RS...o riporto le statistiche sul trend del forum...marzo accessi record.Occhio a quello che scrivi che ci monitorano [SM=g27988]
lucaDM82
00venerdì 16 luglio 2010 16:23
intervista integrale senza peli sulla lingua
DONI: ´SONO STUFO DELLE BUGIE. ORA PARLO IO´
"Facciamo l’intervista, così finalmente posso raccontare la mia versione su molte cose accadute quest’anno”. Donièber Alexander Marangon, per tutti semplicemente Doni, non si tira indietro. Di cose ne ha parecchie da dire e stavolta le tira fuori tutte, facendo chiarezza su una stagione che ha vissuto su due piani distinti: quello che accadeva a Trigoria e quello che usciva all’esterno. E tutto quello che lo riguardava usciva in una forma che attraverso questa intervista esclusiva Doni adesso contesta. Non lo dice espressamente per orgoglio, ma sembra far intendere che qualcuno abbia tramato contro di lui, per metterlo in cattiva luce in un momento di difficoltà, con qualche compiacenza interna. Dopo la delusione mondiale è in vacanza in Brasile, non sa ancora se la prossima stagione giocherà con la Roma o altrove. Qualche squadra si è interessata a lui, ma nessuna è andata sul concreto. Se n’è interessato anche Franco Baldini, una strada poteva portarlo in gran segreto al Chelsea, ma non se n’è fatto più niente. Al telefono la voce risuona squillante.

La Roma torna in ritiro senza di te, a tutt’oggi sei un giocatore della Roma. Dopo le vacanze torni a Trigoria?
“Certo, non ho saputo niente,della Roma non mi ha chiamato nessuno. Fino a prova contraria sono un giocatore della Roma, dopo le vacanze torno per mettermi a disposizione di Ranieri. Voglio tornare a lottare per un posto in squadra”.

La tua carriera ha vissuto di alti e bassi e l’ultima è stata la tua peggiore stagione con la maglia della Roma. Che cosa è andato storto?
“Mah, per me è stato un anno normale, $solo ad ottobre sono guarito, ma quando torni ci vuole un po’ per ritrovare la miglior condizione, era pure cambiato l’allenatore che ha cercato subito di ritrovare i risultati e per fortuna nostra è riuscito pure a trovarli. Io ho giocato pochissimo, sette partite in totale in campionato, senza continuità, è difficile così trovare la forma migliore. Quando sono stato bene penso di aver mostrato il mio valore, quest’anno non sono mai riuscito a farlo”.

Facciamo un po’ d’ordine. Il cambio d’allenatore ha indubbiamente cambiato le tue prospettive. Con Spalletti eri indiscutibilmente il titolare, con Ranieri non è stato così.
“Con Spalletti ormai c’era feeling, quando è arrivato Ranieri non ero disponibile perché infortunato, e poi non ci conoscevamo, il rapporto era tutto da costruire. Ma nonostante tutto quello che s’è detto non ho mai litigato con lui”.


Litigato magari no, ma di discussioni ce ne sono state parecchie.
“Sono qui apposta, parliamone. Risponderò a tutte le domande”.


Intanto cominciamo dalla sostanza: tutti sanno a Trigoria che ci sei rimasto male quando non sei stato considerato buono neanche per la coppa Italia o la Europa League. Ma Julio Sergio si era guadagnato la fiducia dell’allenatore.
“Diciamo che mi aspettavo di giocare in quelle altre competizioni. Fino a quest’anno è sempre stato così. Per le coppe almeno si poteva fare un po’ d’alternanza”.

Non sempre. Ma, insomma, ti sei arrabbiato?
“No, arrabbiato mai. M’è dispiaciuto non aver avuto la possibilità di giocare con continuità. Speravo di giocare almeno in Europa League e niente, e poi in Coppa Italia e niente. Ma conosco i ruoli, l’allenatore decide, il giocatore deve adeguarsi. Io l’ho fatto. Il problema semmai è che non ero abituato alla panchina, e l’ho scontato”.

Che significa?
“Ad Atene, per esempio. Non c’ero con la testa. Ho sbagliato, e con Ranieri poi ne abbiamo parlato. Mi ha rimproverato perché non mi sono fatto trovare pronto. Aveva ragione. Devo imparare a stare in panchina, gliel’ho detto anche a lui, non ero abituato. Per me è fondamentale la concentrazione che mi garantisce il fatto di giocare titolare. Se vado in panchina non riesco a concentrarmi. È successo anche in coppa Italia. Non riesco. O meglio, non riuscivo. Poi ho provato a lavorare su questo. L’ho promesso anche a Ranieri: non succederà mai più”.


Un altro episodio poco piacevole c’è stato alla vigilia della partita con l’Inter: non eri convocato per infortunio, ma poi sei andato in Nazionale e stavi bene.
“Anche questo episodio ci tengo a chiarirlo, una volta per tutte. Era novembre, non stavo bene in quel periodo, in una partita precedente avevo preso una botta alla schiena, non ero al meglio, insomma. E in allenamento avevo un po’ di difficoltà, non volevo forzare. Così Pellizzaro, d’accordo con Ranieri, mi ha chiesto di provare a calciare. Ho provato, ma sentivo dolore, e ho smesso. Sono rientrato negli spogliatoi convinto di essere comunque inserito nell’elenco dei convocati per la partita. E invece non c’ero. Ne ho preso atto”.


E sei andato in Nazionale.
“Ranieri mi chiese di rimanere e di non andare in nazionale, io ho risposto che invece avrei preferito andare e farmi visitare. Erano otto mesi che non andavo in nazionale, non volevo fare un torto a nessuno. Mi sembrava logico andare e farmi visitare, e semmai rientrare. Su questo avevamo idee diverse. Poi Bruno Conti e Daniele Pradè hanno parlato con Rosella e mi hanno autorizzato ad andare. Senza nessun litigio. Invece sui giornali ho letto di tutto, che me n’ero andato sbattendo la pettorina in terra, che ero partito senza autorizzazione. Poi il medico della Nazionale brasiliana mi ha detto che avrei potuto curarmi con loro e così sono rimasto”.


In quel periodo andava di moda dire che voi brasiliani snobbavate la Roma ma per la Seleçao eravate sempre pronti. Tu e Juan sullo stesso piano.
“La gente fa presto a dimenticare la realtà, ma io non ho mai voluto andar dietro alla fantasia di chi strumentalmente metteva in giro queste voci”.


In fondo l’anno prima avevi giocato un’intera stagione con un buco nel ginocchio.
“L’hai ricordato tu, ma io nonpenso di aver fatto sacrifici. Eravamo in un momento importante, avevamo il sogno della finale di Champions a Roma, tirarmi indietro mi sembrava da vigliacchi, ho stretto i denti”.


Pentito?
“Col senno di poi ho capito che a volte è meglio curarsi e rientrare solo quando si sta bene. Così ho fatto successivamente”.

Per questo a fine stagione non hai più giocato?
“Non stavo bene, inutile rischiare. Avevo male alle spalla, mi allenavo sul dolore, mi buttavo e sentivo male. Ora preferisco guarire”.

Ranieri sembrava non gradire.
“Domandatelo a lui, io ora se ho dolore cerco di guarire”.

Alti e bassi: col Chievo non ci hai pensato un attimo a sacrificarti per non far prendere alla Roma il gol del pareggio.
“Esatto, non ci ho pensato un attimo, era il bene della squadra. Qualche amico mi ha rimproverato, mi ha detto che dovevo pensare al mio bene, era importante in quel momento ritrovare un po’ di continuità, ma io non ragiono così. Per me la mia squadra viene prima di tutto”.

E quando ti sei rifiutato di riscaldarti con Julio Sergio?
“Questa è un’altra bugia fatta circolare da gente interessata”.

Racconta.
“Quel giorno (era col Bari, la partita successiva a quella con l’Inter, ndr) ero in panchina a cambiarmi, ho chiesto a Pellizzaro se avesse bisogno di me per il riscaldamento, mi ha detto che non era fondamentale, e sono rimasto dov’ero”.

Ammetterai, non è il massimo.
“Ma ho chiesto a lui, non ho deciso da solo”.

E Ranieri?
“S’è arrabbiato. “Una cosa così non mi è mai successa”, mi disse. E io risposi di aver chiesto a Pellizzaro, che poteva arrabbiarsi con lui. Ma lui fu inflessibile: “Ma tu queste cose non devi neanche chiederle”. “Allora chiedo scusa”. E non è mai più successo”.

Che hai contro Julio Sergio?
“Niente, semplicemente non siamo amici. O meglio, sul campo lo siamo. I miei compagni per me sono tutti amici. Fuori dal campo scelgo le persone con cui vado a cena. E vi assicuro che in ogni gruppo è così”.

Su Rivista Romanista abbiamo scritto (in un pezzo di Ugo Trani) che ci sei rimasto male per un’intervista rilasciata da Julio alla Gazzetta.
“È vero, e quando si dicono bugie io sono triste. Te lo dico sinceramente e credimi, perché queste cose non le ho mai dette a nessuno. Ma leggere che io facevo la panchina a lui anche in Brasile è una bugia. Però non ci ho litigato neanche dopo questo episodio. Non posso mettermi a smentire tutto quello che esce”.

È vero che un bravo portiere dev’essere anche fortunato?
“La fortuna fa parte del nostro mestiere. A volte puoi non essere in forma, ma la squadra sta bene e nessuno se ne accorge, oppure è il contrario. È il nostro mestiere”.

Tornerai a Roma a fine mese?
“Sì, ho bisogno di fare un po’ di vacanze, poi torno”.

Per restare?
“Credo di sì, non ho avuto notizie diverse. A me piacerebbe giocare, forse altrove avrei maggiori garanzie, ma dipende dalla Roma”.

E se dovrai restare?
“Sono pronto a lavorare al meglio delle mie possibilità. Mi metterò a disposizione di Ranieri. Ho una carriera ancora davanti”.


il_gatto
00venerdì 16 luglio 2010 17:39
Re: intervista integrale senza peli sulla lingua

a doni sei un sellerone e non c'hai capito un cazzo di cosa significa essere un giocatore della Roma....vaffanculo in brasile va.
Non me sei mai piaciuto come portiere e mai me piacerai. Non azzecchi un uscita e a ogni tiro incrocio le dita. Via via.....
Sound72
00venerdì 16 luglio 2010 17:55
s'è ricordato presto di fare precisazioni senza peli sulla lingua..

Ma poi io non ho mai sentito un giocatore dire che ha giocato deconcentrato perchè non è abituato a stare in panchina.
In una partita di coppa europea tra l'altro.
Questo a novembre è andato a protestare in società dopo inter-roma perchè voleva andare in nazionale nonostante il parere contrario di Ranieri ( e lo scazzo col preparatore dei portieri )..si è tenuto calda la nazionale, ha fatto i mondiali da panchinaro, nn ha acquirenti e oggi fa le sue precisazioni.
Mah.

Poi vabbè un minimo lo giustifico pure quando gli fanno domande stupide tipo questa..


Alti e bassi: col Chievo non ci hai pensato un attimo a sacrificarti per non far prendere alla Roma il gol del pareggio.
“Esatto, non ci ho pensato un attimo, era il bene della squadra. Qualche amico mi ha rimproverato, mi ha detto che dovevo pensare al mio bene, era importante in quel momento ritrovare un po’ di continuità, ma io non ragiono così. Per me la mia squadra viene prima di tutto”.

lucaDM82
00lunedì 27 giugno 2011 11:50
IL TEMPO. “Inaccettabile l’offerta del Liverpool. Non sono pronto a regalare soldi”L'articolo integrale de Il Tempo. Un peso. Nel bilancio della Roma costretta a tagliare le spese e nella testa di Doni che non vede l'ora di togliere il disturbo ma vuole farlo...

IL TEMPO – Un peso. Nel bilancio della Roma costretta a tagliare le spese e nella testa di Doni che non vede l’ora di togliere il disturbo ma vuole farlo a condizioni ragionevoli. Il divorzio è inevitabile e complicato al tempo stesso: di mezzo c’è uno stipendio da due milioni e mezzo netti per la prossima stagione, più un accordo per rinnovare il contratto di un altro anno firmato nel 2008 e mai ratificato dalla società: ora c’è il serio rischio di scatenare un contenzioso legale. Il portiere non ha ancora trovato una sistemazione e Sabatini ieri ha provato a forzare la situazione. «Se fossi in Doni – dice il ds – farei di tutto per mettermi in discussione e mettere in difficoltà chi in questo momento gli sta chiedendo di andare. Deve scattare l’orgoglio che è una delle qualità più importanti per un calciatore. Quando si è in difficoltà bisogna accettare la sfida a dispetto dei soldi, non sopportare le cose». Il portiere, in vacanza a Ribeirao Preto in Brasile, è stato informato delle dichiarazioni del dirigente e non si è fatto pregare per raccontarci la sua verità. Come risponde a Sabatini? «Non ho ancora mai parlato di persona con lui. Mi dispiace dover apprendere il suo pensiero leggendo un’intervista. Sono sempre stato pronto a rimettermi in gioco e già l’anno scorso ho dato la mia disponibilità a lasciare la Roma. Dopo aver firmato un accordo di cinque anni nel 2008 e aver dato un ginocchio per la causa della Roma [SM=g27993] non sono disponibile a regalare anche dei soldi». Il Liverpool o il Galatasaray sono due possibilità concrete per il futuro? «Ho ricevuto soltanto una proposta ufficiale dal Liverpool, ma le condizioni sono inaccettabili: dovrei ridurmi lo stipendio del 60%. Del Galatasaray, invece, non ho mai sentito nessuno, tantomeno il mio procuratore ha parlato con i dirigenti del club turco». Sarebbe pronto a rimettersi in gioco a Roma? «Se non si trova una soluzione per andare via, sono disposto a restare e a rispettare tutte le decisioni della società». Che giudizio dà alla sua ultima stagione? «Dopo tanto tempo di inattività, sono rientrato nella parte finale. Era inevitabile e fisiologico che all’inizio avessi dei problemi, ma nell’ultima parte del campionato ho ricominciato a sentirmi bene, da tutti i punti di vista». Il suo rapporto con la piazza sembra ormai compromesso. Si è spiegato perché? «I tifosi sono liberi di pensare e fare tutto quello che ritengono giusto. Io devo soltanto dare il massimo per la Roma: questo è sempre stato il mio obiettivo». Che idea si sta facendo della nuova società? «Sto in vacanza in Brasile e ho poche notizie. Aspetto ancora di conoscere i nuovi dirigenti».
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no comment.
il_gatto
00venerdì 8 luglio 2011 09:41
Re:
lucaDM82, 6/27/2011 11:50 AM:

IL TEMPO. “Inaccettabile l’offerta del Liverpool. Non sono pronto a regalare soldi”L'articolo integrale de Il Tempo. Un peso. Nel bilancio della Roma costretta a tagliare le spese e nella testa di Doni che non vede l'ora di togliere il disturbo ma vuole farlo...

IL TEMPO – Un peso. Nel bilancio della Roma costretta a tagliare le spese e nella testa di Doni che non vede l’ora di togliere il disturbo ma vuole farlo a condizioni ragionevoli. Il divorzio è inevitabile e complicato al tempo stesso: di mezzo c’è uno stipendio da due milioni e mezzo netti per la prossima stagione, più un accordo per rinnovare il contratto di un altro anno firmato nel 2008 e mai ratificato dalla società: ora c’è il serio rischio di scatenare un contenzioso legale. Il portiere non ha ancora trovato una sistemazione e Sabatini ieri ha provato a forzare la situazione. «Se fossi in Doni – dice il ds – farei di tutto per mettermi in discussione e mettere in difficoltà chi in questo momento gli sta chiedendo di andare. Deve scattare l’orgoglio che è una delle qualità più importanti per un calciatore. Quando si è in difficoltà bisogna accettare la sfida a dispetto dei soldi, non sopportare le cose». Il portiere, in vacanza a Ribeirao Preto in Brasile, è stato informato delle dichiarazioni del dirigente e non si è fatto pregare per raccontarci la sua verità. Come risponde a Sabatini? «Non ho ancora mai parlato di persona con lui. Mi dispiace dover apprendere il suo pensiero leggendo un’intervista. Sono sempre stato pronto a rimettermi in gioco e già l’anno scorso ho dato la mia disponibilità a lasciare la Roma. Dopo aver firmato un accordo di cinque anni nel 2008 e aver dato un ginocchio per la causa della Roma [SM=g27993] non sono disponibile a regalare anche dei soldi». Il Liverpool o il Galatasaray sono due possibilità concrete per il futuro? «Ho ricevuto soltanto una proposta ufficiale dal Liverpool, ma le condizioni sono inaccettabili: dovrei ridurmi lo stipendio del 60%. Del Galatasaray, invece, non ho mai sentito nessuno, tantomeno il mio procuratore ha parlato con i dirigenti del club turco». Sarebbe pronto a rimettersi in gioco a Roma? «Se non si trova una soluzione per andare via, sono disposto a restare e a rispettare tutte le decisioni della società». Che giudizio dà alla sua ultima stagione? «Dopo tanto tempo di inattività, sono rientrato nella parte finale. Era inevitabile e fisiologico che all’inizio avessi dei problemi, ma nell’ultima parte del campionato ho ricominciato a sentirmi bene, da tutti i punti di vista». Il suo rapporto con la piazza sembra ormai compromesso. Si è spiegato perché? «I tifosi sono liberi di pensare e fare tutto quello che ritengono giusto. Io devo soltanto dare il massimo per la Roma: questo è sempre stato il mio obiettivo». Che idea si sta facendo della nuova società? «Sto in vacanza in Brasile e ho poche notizie. Aspetto ancora di conoscere i nuovi dirigenti».
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no comment.



Mi ero perso quest'intervista....quindi mi riquoto

il_gatto, 7/16/2010 5:39 PM:


a doni sei un sellerone e non c'hai capito un cazzo di cosa significa essere un giocatore della Roma....vaffanculo in brasile va.
Non me sei mai piaciuto come portiere e mai me piacerai. Non azzecchi un uscita e a ogni tiro incrocio le dita. Via via.....







Sound72
00venerdì 1 febbraio 2013 11:49
Il dramma di Alexander Doni.
L'ex portiere brasiliano della Roma è costretto a dire addio al mondo del calcio per seri problemi di salute.
Come rivela 'La Gazzetta dello Sport', il 3 luglio 2012 rischiò la morte: ebbe un arresto cardiaco durante un esame al cuore effettuato dai medici del Liverpool. Si riprese dopo 30 secondi di terrore collettivo. Anche i medici della Roma ne erano a conoscenza: gli esami clinici avevano evidenziato una aritmia, causata forse da un virus contratto nell'infanzia. Questa aritmia non ha impedito a Doni di ottenere l'idoneità per l'attività agonistica, ma dopo l'infarto di Muamba e la morte di Morosini le squadre inglesi hanno alzato l'asticella dei controlli. I medici del Liverpool hanno sottoposto Doni a test più accurati. Durante il protocollo qualcosa non ha funzionato. Ulteriori esami effettuati in Italia, compresa la biopsia, hanno emesso il verdetto finale: situazione sotto controllo, ma è sconsigliabile l'attività agonistica. Doni, 33 anni, ha rescisso il contratto con il Liverpool, torna in Brasile e si ritira.

[SM=g27993]

ma ieri come è uscita fuori la notizia che andava al Botafogo a parametro 0 ?
gianpaolo77
00venerdì 1 febbraio 2013 12:27
poraccio, me dispiace...
non è mai stato un fenomeno di portiere e m'ha fatto bestemmia' spesso e volentieri,
ma mi piace comunque ricordarlo sempre per la prestazione epica sfoderata in lione-Roma 0-2.
Brividi...
[SM=g10633]
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