Big Bang in laboratorio

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lucaDM82
00mercoledì 31 marzo 2010 16:56
"Se il Bosone non saltasse fuori
potrebbero succedere cose strane"

Entusiasti gli scienziati. Ora comincia la ricerca della particella di Higgs per confermare il modello generale della fisica. "È la soglia di un nuovo mondo. Però attenzione: non siamo onnipotenti".

"Dopo 20 anni di duro lavoro il sogno diventa realtà". Così il Cern di Ginevra annuncia le collisioni record da 7 Tev raggiunte da Lhc che ha superato così di 4 volte l'acceleratore di particelle statunitense Tevraton di Chicago. Il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, la più grande macchina per la scienza mai costruita dall'uomo, ha infatti prodotto la sua prima collisione ad alta energia. Due fasci di protoni sono entrati in collisione a una energia record di 7.000 miliardi di elettronvolt.


LA RICERCA COMINCIA - Con questo traguardo si dà "ufficialmente l'avvio al programma di ricerca di Lhc, stabilendo un nuovo primato del mondo di energia" afferma l'Isituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), presente al Cern con oltre 600 ricercatori. Ed ora i fisici delle particelle si preparano a vedere i segnali della nuova fisica. "Lhc comincia effettivamente il suo primo lungo periodo di funzionamento -spiega l'Infn- ad un'energia 3 volte e mezzo superiore a quella mai raggiunta in un acceleratore di particelle".


VERSO L'IGNOTO - E l'entusiasmo degli scienziati che hanno realizzato questa impresa è incontenibile. "Siamo sulla soglia di un nuovo mondo - commentano i fisici - è cominciata un'avventura che lascerà il segno nella conoscenza dell'universo e delle leggi che lo regolano". Per il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, e per quello scientifico, Sergio Bertolucci, l'evento ha meritato un brindisi con un vino rosso del 1991, anno in cui è stato firmato il progetto dell'acceleratore. "La cosa più eccitante che abbiamo davanti a noi è scoprire l'ignoto", ha detto Bertolucci nella conferenza stampa organizzata al Cern dopo le collisioni.


LA PARTICELLA DI DIO - Ma questo è solo il primo passo della ricerca incentrata sull'acceleratore, su cui le aspettative del mondo scientifico sono altissime. La mitica particella di Dio, il bosone di Higgs grazie al quale esiste la massa, potrebbe essere fra le prime scoperte rese possibili dall Lhc. Tuttavia i fisici si augurano quasi che non venga fuori: se questa particella inafferrabile si rivelasse, confermerebbe in pieno tutte le previsioni fatte finora dalle teorie. Sarebbe una grandissima scoperta, ma racconterebbe ben poco di nuovo. Le sorprese arriverebbero invece se non venisse scoperta.


"POTREBBE SUCCEDERE DI TUTTO" - "Se il bosone di Higgs ha una massa abbastanza grande potremo cominciare ad annusarlo già ora", spiega il direttore scientifico del Cern, Sergio Bertolucci. "Se invece la sua massa è piccola - aggiunge - bisognerà aspettare il 2013", ossia il momento in cui il Large Hadron Collider funzionerà alla massima energia per la quale è stato progettato, pari a 14.000 miliardi di elettronvolt (14 TeV). "Trovarlo subito - osserva - sarebbe la cosa più noiosa. Se questa particella venisse scoperta, significherebbe che esiste una supersimmetria e il Modello Standard sarebbe confermato", sarebbero cioè confermate le principali ipotesi e il modello di riferimento generale della fisica contemporanea. "Se invece il bosone di Higgs non saltasse fuori, si aprirebbe uno scenario per certi aspetti più interessante. Potrebbero succedere cose strane".


ATTENTI ALLA SENSAZIONE DI ONNIPOTENZA - Guido Tonelli, coordinatore dell'esperimento Cms che andrà a caccia del bosone di Higgs, preferisce affrontare la questione con occhi puramente sperimentali: "cercherò di guardare quello accade in modo disincantato. Bisogna essere molto attenti alla sensazione di onnipotenza e resistere alla tentazione pericolosa di voler fare scoperte a tutti i costi. Meglio stare con i piedi per terra e ricontrollare più e più volte tutti i dati, fino ad essere sicuri di ogni dettaglio".
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non è che questi ce fanno saltà per aria?
giove(R)
00mercoledì 31 marzo 2010 17:06
e io che pensavo che la nostra generazione (in senso ampio), o poco più in là, fosse l'ultima prima della catastofe, a cavallo della fine...
io penso per motivi climatici.

ma hai visto mai che arriva prima.

tra l'altro mi chiedo ma come cazzo facevano i Maya a sapè che proprio in questi anni partiva l'LHC... il 2012 è dietro l'angolo.

comunque non credo nei pericoli paventati già un anno e mezzo fa. che si crea il buco nero, ecc.
mi pare una tesi un pò così...
Sound72
00venerdì 2 aprile 2010 11:39
Re:
giove(R), 31/03/2010 17.06:

e io che pensavo che la nostra generazione (in senso ampio), o poco più in là, fosse l'ultima prima della catastofe, a cavallo della fine...
io penso per motivi climatici.

ma hai visto mai che arriva prima.

tra l'altro mi chiedo ma come cazzo facevano i Maya a sapè che proprio in questi anni partiva l'LHC... il 2012 è dietro l'angolo.

comunque non credo nei pericoli paventati già un anno e mezzo fa. che si crea il buco nero, ecc.
mi pare una tesi un pò così...




A me piaceva la teoria del Pianeta delle scimmie..col virus che sterminava cani e gatti e l'uomo che cercò di fare della scimmia un animale domestico..fino a farsene sopraffare.
Però la scena migliore di quei film resta sempre quella di Taylor inginocchiato davanti ai resti della Statua della libertà distrutta dopo la guerra atomica..
lucolas999
00venerdì 2 aprile 2010 11:56
il clima non è che alla fine può portare allo sterminio , ricordo che l'uomo ha superato glaciazioni e periodi in cui l'europa era come la savana quindi un par de uragani e/o terremoti magari sfoltiscono un pò ma niente di che alla fine.
Guerre atomiche pure quelle sfoltiscono ma alla fine si ripartirà.
Ecco questi che da piccoli giocavano con le miccette e ora giocano coi bosoni secondo me il danno grosso potrebbero farlo .
Certo che se i Maya ci presero veramente e nel 2012 finisce tutto ,erano veramente dei grandi, peccato che non ci sarà nessuno a sottolinearlo.


PS potremo essere gli ultimi campioni d'Italia della storia della terra [SM=g27987] bel primato eh?!
giove(R)
00venerdì 2 aprile 2010 12:19
Re:
lucolas999, 02/04/2010 11.56:

il clima non è che alla fine può portare allo sterminio , ricordo che l'uomo ha superato glaciazioni e periodi in cui l'europa era come la savana quindi un par de uragani e/o terremoti magari sfoltiscono un pò ma niente di che alla fine.
Guerre atomiche pure quelle sfoltiscono ma alla fine si ripartirà.
Ecco questi che da piccoli giocavano con le miccette e ora giocano coi bosoni secondo me il danno grosso potrebbero farlo .
Certo che se i Maya ci presero veramente e nel 2012 finisce tutto ,erano veramente dei grandi, peccato che non ci sarà nessuno a sottolinearlo.


PS potremo essere gli ultimi campioni d'Italia della storia della terra [SM=g27987] bel primato eh?!




sul clima luco sbagli...
di questo passo (a meno di un miracolo: o divino o tecnologico), le aree centrali della terra saranno completamente desertificate, non solo il Sahara per esempio, saà un'enorme banda centrale (più o meno tra i due tropici) completamente arida.
lo scioglimento dei ghiacci impedirà il ricambio dei flussi di aria e di correnti, il riversarsi di tanta acqua dolce nell'acuqa salata (dai poli e dalle cime delle montagne) ecc. comporterà lo stravolgimento di molte correnti (ad esempio quella del golfo) con conseguenze inimmaginabili.
la deforestazione e non solo quella la distruzione progressiva di molte altre forme di vegetazione, tipo torbiere, muschi, lagune, ecc.. comporterà l'impossiiltà materiale di contenere il carbonio, e molte molte altre conseguenze deleterie.
il modo di coltivare intensivamente, e monocolturalmente, impoverirà in maniera irrimediabile la biodiversità e accellererà l'inutilizzabilità della stessa terra....

è una marea di queste cose che funzionerà tipo quando vedi una parete cadere o uno che cade da una scala, e roba così, all'inizio è impercettibile il progredire dell'inclinazione, dello sbilanciamento, sembra accadere tuto al superrallentatore...
poi mano mano che arrivi al punto di squilibrio... SBAM! il crollo è violento e repentino.

è chiaro che nonaccadrà tutto e completamente nella esatta misura che ti ho descritto approssimativamente, nè in quella meglio descritta e dettagliata che prefigurano gli scienziati (rifletti tra l'altro su sta cosa, tutti i modelli di simulazione al computer, della degradazione della faccenda, che sonos tati finora elaborati, anche i piàù complessi e completi... pensa che non hanno ancora mai tenuto conto di ....una piiiiiiiiccola bazzecola: lo scioglimento non del ghiaccio esternod ei poli, ma proprio del Permafrost, il ghiaccio eterno. pensa tu, un dettagliuccio. e già così i modelli di simulazione sono molto pessimistici. pensa a piazzarci in mezzo un altro carico da 11...milardi).

nella terra e nelle evoluzioni di cui hai parlato tu, esisteva comunque una biodiversità che si alternava in base a cicli naturali, era un continuo sostituirsi e riequilibrarsi. era una specie di ...entropia.

poi siamo arrivati noi.
lucolas999
00venerdì 2 aprile 2010 12:48
hai ragione Gio ,ricordavo un documentario che parlava dei periodi di clima caldo ma era antecedente alla comparsa dell'uomo.
Ma per quanto mi riguarda sull'argomento clima sono molto cinico, materialista ed egoista nel senso che questi cambiamenti ci saranno dopo di me e quindi sticazzi della desertificazione e di tutto ciò che ne consegue. Penserai quindi che sono un inquinatore della peggior specie ....invece anch'io ho una coscienza [SM=g27987] e sono comunque una contraddizione continua e nel piccolo cerco di aiutare l'ambiente forse semplicemente perchè mi basta fare una passeggiata nel verde per innamorarmi ogni volta della natura
giove(R)
00venerdì 2 aprile 2010 13:08
Re:
lucolas999, 02/04/2010 12.48:

hai ragione Gio ,ricordavo un documentario che parlava dei periodi di clima caldo ma era antecedente alla comparsa dell'uomo.
Ma per quanto mi riguarda sull'argomento clima sono molto cinico, materialista ed egoista nel senso che questi cambiamenti ci saranno dopo di me e quindi sticazzi della desertificazione e di tutto ciò che ne consegue. Penserai quindi che sono un inquinatore della peggior specie ....invece anch'io ho una coscienza [SM=g27987] e sono comunque una contraddizione continua e nel piccolo cerco di aiutare l'ambiente forse semplicemente perchè mi basta fare una passeggiata nel verde per innamorarmi ogni volta della natura




continua con questa seconda via luco...
anche se non saremo noi, molto probabilmente a vedere la fine, o l'approssimarsi ad essa.
è una questione di ... bontà, di giustizia. non è giusto che distrugguiamo tutto noi, gli ultimi stronzi egoisti arrivati.
lo sai quanto siamo durati sulla terra rispetto ai dinosauri? niente.

ricordo un pezzo di un remake recente: arrivavano degli alieni per distruggerci perchè noi eravamo degli irresponsabili distruttori del pianteta. va a parlare dcon l'alieno la vice del presidente USA e gli fa "cosa è venuto a fare sul nostro pianeta?".
lui gli risponde: "nostro?"

non è nostro.

ti confesso che io sono semrpe stato amante della natura, da sempre mio padre mi ha portato nei boschi, lui da ragazzo stava sempre nella natura ecc. (pensa che oggi va in giro a ..piantare alberi tutto appizzato in modo che almeno all'inizio crescano tranquilli [SM=g27985] ) ma che ho attraversato varie fasi. l'ultima dalla quale sono uscito da qualche anno era che "vaffanculo, è proprio perchè amo la natura, che odio gli uomini, e allora vaffanculo, dobbiamo distruggerci? e allora tiè vaffanculo, faccio proprio schifo, ma chissenefotte dellaraccolta differenziata, di bruciare la gomma e la plastica, di spegnere la lvue, di far scorrere l'acqua, ma sti cazzi, morite bastardi!"
[SM=g27987]

poi ho pensato che io non sono così e pure se non varrà nulla quello che provo a fare io (e comunque avoglia a migliorarsi, perchè siamo uomini occidentali e consumisti e troppe merdate, anche inconsapevoli facciamo), lo devo fare comunque.

anche se non servirà.
faberhood
00venerdì 2 aprile 2010 15:04
Re:
lucolas999, 02/04/2010 11.56:


Certo che se i Maya ci presero veramente e nel 2012 finisce tutto ,erano veramente dei grandi, peccato che non ci sarà nessuno a sottolinearlo.


Leggendo vari testi, che hanno approfondito sull'argomento senza sensazionalismi alla Giacobbo o alla Renucio Boscolo, ilo 2012 per I Maya come per altre civiltà è solamente una data limite per una nuova era e non indica assolutamente la fine del mondo.
I riferimenti astronomici andranno a perdersi per quello che succederà, ma tutto il resto fà parte delle leggende tramandate.
Di certo si può ipotizzare solamente che il 21 dicembre del 2012 la rotazione della Terra sul proprio asse subirà una fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici. Si ignora cosa possa verificare questa fermata, quindi non è certo che ciò dia luogo a eventi climatici e sismici anomali , ne tantomeno si può ipotizzare sulle proporzioni di tali eventi.

Molti hanno asserito che la Terra avrebbe iniziato la sua fase di rallentamento già intorno agli anni ’60 , con un rallentamento di portata infinitesimale.

La 'lenta frenata' avrebbe un andamento esponenziale e non lineare (tutto da verificare) perciò questo supporrebbe che si avrebbe una fase iniziale del rallentamento quasi “nulla” ed una finale molto accentuata.

Gli effetti del rallentamento, secondo chi persegue la via catastrofica, dovrebbe esserci verso al fine del 2012 e porterebbe alla totale fermata.

Attualmente, secondo quanto affermato dai 'seguaci di tale ipotesi, perdiamo alcuni minuti ogni anno, ovvero i giorni si stanno allungando.
Tramite le misurazioni empiriche, si sarebbe rilevato
il rallentamento della rotazione terrestre.



giove(R)
00venerdì 2 aprile 2010 15:34
Re: Re:
faberhood, 02/04/2010 15.04:


Leggendo vari testi, che hanno approfondito sull'argomento senza sensazionalismi alla Giacobbo o alla Renucio Boscolo, ilo 2012 per I Maya come per altre civiltà è solamente una data limite per una nuova era e non indica assolutamente la fine del mondo.
I riferimenti astronomici andranno a perdersi per quello che succederà, ma tutto il resto fà parte delle leggende tramandate.
Di certo si può ipotizzare solamente che il 21 dicembre del 2012 la rotazione della Terra sul proprio asse subirà una fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici. Si ignora cosa possa verificare questa fermata, quindi non è certo che ciò dia luogo a eventi climatici e sismici anomali , ne tantomeno si può ipotizzare sulle proporzioni di tali eventi.

Molti hanno asserito che la Terra avrebbe iniziato la sua fase di rallentamento già intorno agli anni ’60 , con un rallentamento di portata infinitesimale.

La 'lenta frenata' avrebbe un andamento esponenziale e non lineare (tutto da verificare) perciò questo supporrebbe che si avrebbe una fase iniziale del rallentamento quasi “nulla” ed una finale molto accentuata.

Gli effetti del rallentamento, secondo chi persegue la via catastrofica, dovrebbe esserci verso al fine del 2012 e porterebbe alla totale fermata.

Attualmente, secondo quanto affermato dai 'seguaci di tale ipotesi, perdiamo alcuni minuti ogni anno, ovvero i giorni si stanno allungando.
Tramite le misurazioni empiriche, si sarebbe rilevato
il rallentamento della rotazione terrestre.





cheeee? si ferma la terra, ingrana la marcia indietro ... e poi?
chi glielo dice ai giapponesi che non saranno più la terra del sol levante?

di buono c'è che qualche conflitto si esaurirà, se ce l'abbiamo tanto con i ...mediorientali, tocca inventarci altro, d'ora in poi.

per finire un aneddoto, quest'inverno in Argentina una delle cugine della mia ragazza ci ha portato nei pressi di Cordoba. c'è tutta una parte naturale, e lei si è comprata una parte di terra dove vuole farci della posadas, un agriturismo in pratica.
dice che se l'è studiata bene, perchè pare che qeullo è uno dei posti della terra che si salveranno dal 2012. [SM=g27987]

comunque devo assolutament rifarmi due chiaccheiere con il mio Sciamano di cui vi parlai tempo fa, quando vi dissi del mio viaggio in Ecuador, e della mia esperienza liesergica con la Hayahuasca, in Amazzonia.

già... mi tocca sentire che dice Atahualpa Hitler. si chiama così' ricordate? [SM=g27987]
faberhood
00venerdì 2 aprile 2010 15:58
Re: Re: Re:
giove(R), 02/04/2010 15.34:




cheeee? si ferma la terra, ingrana la marcia indietro ... e poi?
chi glielo dice ai giapponesi che non saranno più la terra del sol levante?

di buono c'è che qualche conflitto si esaurirà, se ce l'abbiamo tanto con i ...mediorientali, tocca inventarci altro, d'ora in poi.

per finire un aneddoto, quest'inverno in Argentina una delle cugine della mia ragazza ci ha portato nei pressi di Cordoba. c'è tutta una parte naturale, e lei si è comprata una parte di terra dove vuole farci della posadas, un agriturismo in pratica.
dice che se l'è studiata bene, perchè pare che qeullo è uno dei posti della terra che si salveranno dal 2012. [SM=g27987]

comunque devo assolutament rifarmi due chiaccheiere con il mio Sciamano di cui vi parlai tempo fa, quando vi dissi del mio viaggio in Ecuador, e della mia esperienza liesergica con la Hayahuasca, in Amazzonia.

già... mi tocca sentire che dice Atahualpa Hitler. si chiama così' ricordate? [SM=g27987]



Giovà, quando vai dallo sciamano dimmelo....così ti elenco un pò di domande da fargli. [SM=g27988]
Comunque lo stop della rotazione della Terra sul proprio asse si è già verificata nei secoli...Non si sà quanto sia durata.
Così come la rotazione in senso inverso.
I fisici dicono che:
A livello globale è molto probabile che questa breve sospensione della rotazione non avrebbe ripercussioni immediate, ma l'intero sistema terra-acqua-aria subirebbe una significativa forzatura al di fuori dalla configurazione di equilibrio attualmente in essere. Cosa potrebbe accadere successivamente, nel medio e lungo periodo, con la rotazione terrestre di nuovo presente? La risposta non esiste in quanto il nostro pianeta è un sistema complesso. Potrebbe darsi che si ritorni alle condizioni di equilibrio precedenti in tempi brevi.
Esistono già degli esempi passati di improvvisi cambiamenti di insolazione della superficie terrestre a seguito di eventi catastrofici, per esempio esplosioni vulcaniche di portata planetaria.
Ad ogni modo, la sospensione anche se temporanea della rotazione terrestre è cosa ben diversa e, oltre che a cambiare le condizioni di insolazione del nostro pianeta, produce anche conseguenze dinamiche importanti e immediate sui fluidi responsabili dell'equilibrio termico, e non solo, dell'intero pianeta.

Per quanto riguarda l'inversione dei poli magnetici è successa più volte nel corso dei secoli....mi sembra che gli egizi ne abbiano elencato adirittura quattro durante le aloro storia.
lucolas999
00venerdì 2 aprile 2010 17:32
Re: Re:
giove(R), 02/04/2010 13.08:






poi ho pensato che io non sono così e pure se non varrà nulla quello che provo a fare io (e comunque avoglia a migliorarsi, perchè siamo uomini occidentali e consumisti e troppe merdate, anche inconsapevoli facciamo), lo devo fare comunque.

anche se non servirà.




[SM=g28002] sì io pure alla fine non ce la faccio a essere bastardo come vorrei [SM=g27986]


Scusa faber ma le fonti di quello che dici? L'inversione dei poli ok ,c'ès tata e ci sarà sempre ma che la terra si ferma [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993]
considerando che ad oggi la rotazione della terra corrisponde a non so quanti centinaia di km/h credo che siano cazzi molto amari se si ferma
lucaDM82
00venerdì 2 aprile 2010 19:42
Re: Re: Re:
lucolas999, 02/04/2010 17.32:

credo che siano cazzi molto amari se si ferma



Mah,per me non è una cosa bella. [SM=g27994] [SM=g28000]

Cmq se succede qualcosa,grandi maya!!! [SM=g28002]


giove(R)
00martedì 6 aprile 2010 09:58
Re: Re: Re: Re:
faberhood, 02/04/2010 15.58:



Giovà, quando vai dallo sciamano dimmelo....così ti elenco un pò di domande da fargli. [SM=g27988]
Comunque lo stop della rotazione della Terra sul proprio asse si è già verificata nei secoli...Non si sà quanto sia durata.
Così come la rotazione in senso inverso.
I fisici dicono che:
A livello globale è molto probabile che questa breve sospensione della rotazione non avrebbe ripercussioni immediate, ma l'intero sistema terra-acqua-aria subirebbe una significativa forzatura al di fuori dalla configurazione di equilibrio attualmente in essere. Cosa potrebbe accadere successivamente, nel medio e lungo periodo, con la rotazione terrestre di nuovo presente? La risposta non esiste in quanto il nostro pianeta è un sistema complesso. Potrebbe darsi che si ritorni alle condizioni di equilibrio precedenti in tempi brevi.
Esistono già degli esempi passati di improvvisi cambiamenti di insolazione della superficie terrestre a seguito di eventi catastrofici, per esempio esplosioni vulcaniche di portata planetaria.
Ad ogni modo, la sospensione anche se temporanea della rotazione terrestre è cosa ben diversa e, oltre che a cambiare le condizioni di insolazione del nostro pianeta, produce anche conseguenze dinamiche importanti e immediate sui fluidi responsabili dell'equilibrio termico, e non solo, dell'intero pianeta.

Per quanto riguarda l'inversione dei poli magnetici è successa più volte nel corso dei secoli....mi sembra che gli egizi ne abbiano elencato adirittura quattro durante le aloro storia.




dei poli magnetici sapevo e sapevo che non è roba "pericolosa". ma non sapevo che l'inversione di rotazione fosse già avvenuta, certa e misurata.

se è accaduto in epoca "umana" allora non dovremmo preoccuparci più di tanto. non deve essere una cosa da distruzione catastrofica, se già ne siamo scampati (con mezzi e tecnologie molto inferiori). me la imamginavo come una cosa da fine del mondo.

se invece si sa che sia già avvenuta, ma magari nel Cretassico, o nel Mesozoico, ecc.. allora è un'altra cosa perchè lì di sconvolgimenti veri nella vita del pianeta e delle sue specie ne sono già accaduti molti. è infatti certo che in più di una occasione le specie viventi subirono una decimazione del 80, a volte anche oltre il 90 per cento, in seguito a sconvolgimenti e cataclismi attraversati dal pianeta.

giove(R)
00martedì 6 aprile 2010 10:04
Re: Re: Re:
lucolas999, 02/04/2010 17.32:




credo che siano cazzi molto amari se si ferma




fermo restando quanto detto nel post precedente, io pensavo una cosa simile alla tua.
ma peggio.

nella trasposizione gergale per la quale i "problemi" vengono ribattezzati "cazzi", l'accezione "cazzi amari" è infatti la più blanda, tra i rafforzativi.

più pesanti ancora sono i "cazzi acidi", ma in cima a tutto c'è la quasi ineluttabilità dei: "cazzi da cacà" [SM=g27989]
faberhood
00martedì 6 aprile 2010 11:09
Re: Re: Re:
lucolas999, 02/04/2010 17.32:




[SM=g28002] sì io pure alla fine non ce la faccio a essere bastardo come vorrei [SM=g27986]


Scusa faber ma le fonti di quello che dici?




In realtà ho dovuti seguire più corsi post laurea sulla Meccanica Celeste....la mia tesi verteva su degli studi matematici per la Fisica.
Ci sono delle attente pubblicazione della SIMCA ovvero: Società Italiana di Meccanica Celeste e Astrodinamica.
Ma nche tantissimi testi di Kolmogorov,V.I. Arnold,J. Barrow–Green.....adirittura degli accenni in Poincarè quello del problema dei tre corpi.
Comunque tra gli appassionati di astrofisica c'è stato un grande aumento di pubblicazioni sull'argomento, ultimamente
faberhood
00martedì 6 aprile 2010 11:15
Re: Re: Re: Re: Re:
giove(R), 06/04/2010 9.58:




dei poli magnetici sapevo e sapevo che non è roba "pericolosa". ma non sapevo che l'inversione di rotazione fosse già avvenuta, certa e misurata.

se è accaduto in epoca "umana" allora non dovremmo preoccuparci più di tanto. non deve essere una cosa da distruzione catastrofica, se già ne siamo scampati (con mezzi e tecnologie molto inferiori). me la imamginavo come una cosa da fine del mondo.

se invece si sa che sia già avvenuta, ma magari nel Cretassico, o nel Mesozoico, ecc.. allora è un'altra cosa perchè lì di sconvolgimenti veri nella vita del pianeta e delle sue specie ne sono già accaduti molti. è infatti certo che in più di una occasione le specie viventi subirono una decimazione del 80, a volte anche oltre il 90 per cento, in seguito a sconvolgimenti e cataclismi attraversati dal pianeta.




Non credo che porti a sconvolgimenti cos' disastrosi come viene detto nel web.
Ci sarà qualche fenomeno in più....molti terremoti in più e eruzioni vulcaniche....ma niente di catastrofico come viene annunciato.
Ci potranno essere dei fenomeni tellurici di vasta entità con variazioni climatiche dovute alla differnza di insolazione della terra...e dopo l'inversione dei poli causerà dei danni a molte specie migratrici.....per noi prevedo un Jet lag continuo per qualche anno.
Ma niente di più [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27993] [SM=g27994]
Sound72
00venerdì 7 maggio 2010 13:17
Il telescopio Herschel vede 'superstella' baby
L'embrione è destinato a diventare grande come 2.000 soli.

Esa: "Un nuovo universo"


NOORDWIJK (OLANDA) - L'embrione di una stella gigantesca, destinata a diventare grande come 2.000 soli, è il primo risultato straordinario inviato a Terra dal telescopio spaziale Herschel, lanciato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) il 14 maggio 2009, il più grande telescopio spaziale. "Dalle immagini di Herschel sta emergendo un nuovo universo", ha detto oggi David Southwood, capo del Direttorato dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per l'esplorazione scientifica e robotica, nella conferenza stampa organizzata dall'Esa nel suo centro di ricerca (Estec) in Olanda, a Noordwijk. La superstella, chiamata Rcw 120, è già 10 volte più grande del Sole ed è destinata a diventare la più brillante della galassia.

Osservare la nascita di una stella gigante è infatti un evento molto raro, ma il più grande telescopio spaziale mai lanciato può osservare questi eventi grazie alla sua vista nell'infrarosso, che gli permette di penetrare attraverso le fitte nubi di gas e polvere che circondano gli embrioni delle stelle. "Poter vedere la nascita di stelle e galassie porterà a grandi risultati di livello cosmologico", ha detto ancora Southwood. Per i ricercatori riuniti oggi all'Estec nel convegno organizzato per discutere questi primi risultati straordinari, non c'é dubbio che Herschel stia aprendo la strada a nuove strade per l'astrofisica.

lucolas999
00martedì 13 luglio 2010 10:40
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aiuto, si è fermata la Terra
Monti altissimi e acqua ai poli
Una simulazione dell'Esri sull'ipotesi che il pianeta interrompa la rotazione su se stesso: scenari apocalittici e una nuova geografia planetaria. Con molte sorprese

di LUIGI BIGNAMI

E se la Terra smettesse di ruotare su se stessa? Non è uno scenario probabile in tempi vicini a noi a meno che un asteroide non colpisca il pianeta con una forza e un angolo d'impatto tali da rallentarne la velocità di rotazione fino a fermarla, ma è un'ipotesi quasi fantascientifica. Tuttavia un gruppo di ricercatori dell'Esri, una società che elabora software per risolvere problemi di geografia a livello internazionale, ha voluto comunque verificare cosa potrebbe succedere se si verificasse lo "stop" della rotazione terrestre. E le sorprese sono tante.

Quella più significativa sta nella nuova distribuzione dei mari che si verrebbe a creare. Per la maggior parte di noi la linea di confine tra le terre emerse e gli oceani sembra una cosa del tutto naturale, ma forse mai ci siamo chiesti perché ad oggi il livello del mare è quello che osserviamo e non un altro. E poi, chi controlla il livello del mare? Al di là delle variazioni del livello marino legato ai mutamenti climatici esso è in equilibrio con la gravità del pianeta, che attira l'acqua verso il centro di massa della Terra, e la forza centrifuga che si produce a causa della rotazione del pianeta e che la spinge verso l'esterno.

Dopo centinaia di milioni di anni di rotazione da che prese forma, la Terra ha assunto una forma a cocomero, così che il raggio equatoriale è più lungo di quello polare, con una differenza di 21,4 km. Conseguentemente la forza di gravità che agisce all'equatore è inferiore rispetto a quella in prossimità dei poli. Ma cosa succederebbe a tutto ciò se la Terra si fermasse pur continuando a ruotare attorno al Sole con la medesima inclinazione del suo asse, ma con la durata del giorno uguale a quella di un anno?

In un simile scenario ci sarebbero innanzi tutto catastrofici mutamenti climatici e disastrosi aggiustamenti geologici, ma al di là di questo la mancanza della forza centrifuga porterebbe ad una nuova geografia planetaria. L'acqua infatti, che oggi all'equatore è profonda circa 7 km, si sposterebbe quasi interamente dove la gravità verrebbe ad essere più intensa, cioè verso i poli. In tal modo molti abissi oceanici oggi sommersi in prossimità dell'equatore verrebbero a giorno, mentre molte terre oggi emerse scomparirebbero sotto i mari. Il risultato finale sarebbe un enorme continente che farebbe da cintura all'intero pianeta, mentre due grandi oceani coprirebbero i poli fino ad una latitudine prossima a quella dell'Italia, facendola annegare anch'essa interamente.

Un'altra sorpresa verrebbe dalle cime delle montagne. Il record non sarebbe più sotto i 9.000 m, ma ben al di sopra dei 10.000 m. La vetta del Kilimanjaro, per fare solo un esempio, arriverebbe a 12.786 m. E la nuova fossa delle Marianne? Diventerebbe un punto a sudovest delle isole Kiribati, nell'Oceano Pacifico, con una profondità di 2.760 m, sotto il livello del mare.

Ma arriveremo mai a tanto? Spiega Witold Fraczek, autore del lavoro: "In effetti la velocità di rotazione della Terra sta rallentando. Nel periodo geologico chiamato devoniano, circa 400 milioni di anni fa, la Terra compiva 40 rotazioni su se stessa in più rispetto ad oggi durante una rivoluzione attorno al Sole. A quel tempo gli oceani dovevano essere ancor più sviluppati in prossimità dell'equatore rispetto ad oggi. Ma per vedere la scomparsa della rotazione terrestre sarebbero necessari miliardi e miliardi di anni di là da venire, impossibile perché molto prima di allora il Sole si sarà spento con conseguenza catastrofiche sui pianeti interni del sistema solare".
(12 luglio 2010)


lo dicevo io che erano cazzi amari [SM=g27987]
Sound72
00martedì 3 agosto 2010 17:32
Niente Big Bang, niente fine
Nuova teoria per l'Universo


Il nostro cosmo non ha avuto un momento iniziale e non morirà: è in continua evoluzione, mentre massa, tempo e spazio possono convertirsi l'uno nell'altro. Fa discutere lo studio di un ricercatore di Taiwan, che permette di risolvere molti misteri, ma presenta alcune incoerenze


NESSUN inizio, nessuna fine, ma un Universo in continua evoluzione, dove massa, tempo e spazio possono convertirsi l'uno nell'altro. Un Universo dunque, senza Big Bang e senza fine. Questo è il cosmo in cui viviamo, così come lo ha concepito e definito Wun-Yi Shu della National Tsing Hua University di Taiwan, che permette di risolvere molti problemi ancora aperti della teoria oggi comunemente accettata, che vuole che l'Universo in cui viviamo sia nato dal Big Bang.

Nell'Universo di Shu sono quattro gli elementi in contrasto con l'attuale teoria dell'evoluzione del cosmo e che ne danno una nuova visione. Il primo: la velocità della luce e la "costante gravitazionale" non sono costanti, ma variano con il tempo. Il secondo: il tempo non ha avuto né inizio, né fine, quindi non c'è stato alcun Big Bang. Il terzo: la sezione spaziale dell'Universo è paragonabile ad una sfera a più di tre dimensioni, un'immagine inconcepibile con la fantasia umana, ma che si spiega solo matematicamente. Il quarto, infine: l'Universo vede momenti di accelerazione e decelerazione nella sua espansione.

L'ipotesi di Shu vede da una nuova prospettiva le entità che stanno alla base dell'Universo, in quanto il tempo e lo spazio si possono convertire l'uno nell'altro con la velocità della luce come fattore di conversione. La massa e la lunghezza sono anch'esse intercambiabili: la conversione dipende dalla "costante gravitazionale", che è variabile nel tempo, e dalla velocità della luce, anch'essa variabile. Secondo questa nuova complessa visione, quando l'Universo è in espansione il tempo si converte in spazio e la massa in lunghezza. Quando l'Universo si contrae avviene il contrario.

"Nella mia visione dell'Universo la velocità della luce è un fattore di conversione tra il tempo e lo spazio, in quanto è semplicemente una delle proprietà della geometria dello spazio-tempo", spiega Shu, il quale continua: "Poiché l'Universo è in espansione si può ipotizzare che in fattore di conversione vari in rapporto a tale espansione e dunque la velocità della luce varia con il tempo cosmico".

Questa nuova concezione del cosmo in cui viviamo, tra l'altro, dà modo di spiegare la sua espansione senza ricorrere all'"energia oscura" che, secondo i canoni attuali, compone il 73% dell'Universo (il 23% è materia oscura e solo il 4% è materia ordinaria, quella di cui sono composte le stelle, i pianeti e tutto l'Universo visibile). Dell'energia oscura non si sa nulla e rimane il più grande mistero per gli scienziati.

Alcune critiche, tuttavia, sono già state mosse alla nuova teoria. Le più vigorose vengono da Michael Drinkwater, astronomo alla Univesity of Queelsland, il quale sottolinea come vi siano numerose prove che la velocità della luce è costante e non cambia con il tempo come sostiene Shu. La quantità di idrogeno, elio e altri elementi presenti nell'Universo, inoltre, sono coerenti con la nascita dell'Universo attraverso il Big Bang. Un'altra problematica riguarda la "radiazione cosmica di fondo" che, nel modello del Big Bang, corrisponde alla radiazione residua delle fasi iniziali della creazione dell'Universo e ne è considerata una conferma chiave. Shu è consapevole di queste controversie, ma secondo l'astrofisico è solo una questione di tempo e anch'esse troveranno una spiegazione nell'Universo infinito.

(repubblica.it - 03 agosto 2010)


E_Dantes
00mercoledì 22 settembre 2010 16:42
NASA: MAXI-ERUZIONE SOLARE,
TERRA PARALIZZATA NEL 2013


«L'esplosione scatenerà sulla Terra una tempesta magnetica provocando il black-out globale dei sistemi di telecomunicazione satellitare». L'allarme degli scienziati Nasa riguarda l'eruzione solare prevista per il 2013 che st preoccupando i governi di tutto il mondo. Il rapporto della National Academy of Sciences analizza gli effetti dell'«apocalisse mgnetica» che metterà ko il trasporto aereo, i Gps, i servizi finanziari e le comunicazioni radio, comprese quelle miliari. La Nasa sta utilizzando l'ultima generazione di satelliti, fra cui il Solar Dynamics Observatory, per studiare meglio il fenomeno e correre ai ripari. L'eruzione coinciderà con una fase di intensificazione dell'energia solare, fenomeno che si vrifica priodicamente ogni 11 anni, e nel 2013 raggiungerà il suo culmine, sprigionano una potenza pari a 100 bombe all'idrogeno con danni economici superiori all'uragano Katrina. Il ministro della difesa britannico Liam Fox sta studiando contromisure adeguate per la protezione delle reti di comunicazone a eventuali attacchi terroristici

lucaDM82
00martedì 12 ottobre 2010 20:50
Ore 13: un altro asteroide sfiora la Terra
È passato oggi a 45.500 chilometri: un fenomeno
in aumento negli ultimi mesi nel sistema solare
Incontri ravvicinati

Ore 13: un altro asteroide sfiora la Terra

È passato oggi a 45.500 chilometri: un fenomeno
in aumento negli ultimi mesi nel sistema solare



MILANO - Oggi un altro asteroide (2010 TD54) si è avvicinato, o meglio ha sfiorato davvero la Terra verso le 13, transitando ad appena 45.500 chilometri dalla superficie del nostro pianeta con una traccia visibile tra le costellazioni dei Pesci e dell’Acquario. Ricordiamo che, poco più in basso, a 36 mila chilometri ruotano i satelliti per le telecomunicazioni. Nessuna paura, comunque. Si tratta di un masso di dimensioni contenute, appena 7 metri di diametro, e anche se la sua traiettoria avesse coinciso con il nostro globo si sarebbe disintegrato nell’atmosfera producendo semmai uno spettacolo e al massimo qualche paura da parte delle popolazioni testimoni dell’improvviso e strano fenomeno.

CORPI CELESTI - A questo punto non si può far a meno di constatare un incremento nella scoperta e nel passaggio dei piccoli corpi celesti vicino al nostro pianeta. Nel settembre scorso due oggetti di 15 e 20 metri hanno fatto notizia e uno di questi è passato a 77 mila chilometri. Il 13 gennaio un altro oggetto di una decina di metri ci è arrivato vicino. Nel frattempo in giugno un asteroide è caduto su Giove e agli inizi di febbraio è stato fotografato uno scontro fra due asteroidi per fortuna avvenuto a 150 milioni di chilometri da noi (una distanza analoga a quella che ci separa dal sole). Proiettandoci invece verso la fine dell’anno, cioè entro i prossimi tre mesi, di asteroidi che transitano nelle vicinanze della Luna e della Terra ce ne sono altri cinque e il più lontano vola soltanto a sei volte la distanza Terra-Luna. Gli altri a circa quattro volte la stessa distanza.

APPUNTAMENTO CON IL TG19 - Ma il 22 ottobre il 2010 TG19 sfiorerà la Luna ed è il più grosso del gruppo essendo il suo diametro calcolato tra 44 e 97 metri. Bisogna tener conto che di asteroidi potenzialmente pericolosi, i cosiddetti PHA (Potential Hazardous Asteroids) finora noti sono 1150 ma il guaio è che molti si scoprono all’improvviso, appena qualche giorno prima dell’incontro ravvicinato; che però potrebbe non essere ravvicinato e quindi impattare con il nostro pianeta. Fino a dieci metri di diametro non esistono rischi perché appunto finiscono per sbriciolarsi nell’atmosfera. Invece, oltre e fino a cento metri se un corpo del genere ci cade addosso provoca l’effetto di una bomba atomica in grado di distruggere una città, se la colpisce. Le stime dicono che un oggetto di questa dimensione cadrebbe una volta ogni 100-200 anni. Tuttavia le stime sono frutto e risentono troppo delle conoscenze legate al passato. Oltre i cento metri, poi, la distruzione prevista è addirittura su scala regionale. Il problema dunque esiste.

Giovanni Caprara
12 ottobre 2010
Sound72
00giovedì 21 ottobre 2010 18:36
Fotografata la galassia più lontana
Quando si formò l’universo aveva appena compiuto 600 milioni di anni dal Big Bang iniziale


Si trova a 13 miliardi di anni luce da noi

MILANO - È un minuscolo punto di luce ma nasconde la galassia più lontana mai fotografata. L’impresa è riuscita al telescopio spaziale Hubble ed è stata confermata dagli astronomi europei che lavorano con il Very Large Telescope in Cile. La sua luce è così lontana che ha impiegato 13 miliardi di anni per arrivare sino a noi viaggiando alla velocità di 300 mila chilometri al secondo. Quando si formò l’universo aveva appena compiuto 600 milioni di anni dal Big Bang iniziale.

PICCOLA - La sua taglia è piccola rispetto alla nostra Via Lattea, che ha un diametro di 100 mila anni luce e ai cui confini noi abitiamo. Quindi contenendo un numero di stelle minore (da un decimo a un centesimo) è poco luminosa e questa è la ragione per cui appare debole ed è stato arduo riprenderla anche per un potente telescopio come Hubble. Però quella poca luce intercettata ci racconta un capitolo importante dell’universo quando ancora era giovanissimo. Classificata UDFy-38135539, il telescopio spaziale della Nasa l’aveva intercettata con la sua Wide Field Camera-3 l’anno scorso impiegando ben 48 ore di esposizione per catturare il suo bagliore. Subito gli astronomi dello Space Telescope Science Institute di Baltimora si resero conto che doveva trattarsi di una galassia molto lontana, ma occorrevano altre misure per stabilire quanto remota fosse. Ora con il VLT sul monte Paranal nel deserto di Atacama sono riusciti nell’impresa precisando la sua distanza, appunto, in 13 miliardi di anni luce.

ORIGINI - Allora l’universo non era molto trasparente e imponenti nubi di idrogeno creavano una fitta nebbia che impediva alla luce di viaggiare indisturbata. Tuttavia i raggi della piccola galassia primordiale dovevano essere così intensi da penetrare la nebbia al contrario di quelli di altre galassie più grandi ma più deboli. «Le foto di Hubble e di VLT», commenta Malcom Bremer della Bristol University e co-autore dell’articolo pubblicato su Natureche racconta la scoperta, «ci aiutano a capire come le isole stellari si formavano e crescevano. Quindi indagheremo altri candidati celesti simili è così amplieremo il panorama dello nostre origini».

( corriere.it )

lucaDM82
00giovedì 21 ottobre 2010 23:39
'Ste notizie della scoperta di galassie lontane X anni luce mi mettono l'ansia.


lucaDM82
00martedì 9 novembre 2010 22:25
A caccia del neutrino di Majorana
Avviato l’esperimento nel laboratori del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare
Misterioso come lo scienziato scomparso

A caccia del neutrino di Majorana

Avviato l’esperimento nel laboratori del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare


Il laboratorio per l'esperimento Gerda
Assomiglia a un triplo salto mortale quello che i fisici tenteranno nei prossimi giorni sotto la montagna del Gran Sasso nei Laboratori nazionali dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Con un esperimento avviato martedì mattina cercheranno di scoprire come la materia si trasforma. Se dalla trasformazione scompariranno i neutrini, il risultato sarà straordinario perché aiuterà a capire come nascono gli ammassi di galassie e confermerà inoltre una teoria elaborata da Ettore Majorana, il grande fisico scomparso misteriosamente senza lasciare traccia nel marzo 1938.

GERDA - L’esperimento battezzato Gerda (Germanium Detector Array) è realizzato da scienziati italiani, tedeschi, polacchi, russi, belgi e svizzeri appartenenti a quindici istituti di ricerca. Il marchingegno per realizzarlo è formato da otto rilevatori grandi ciascuno come un lattina e che sono contemporaneamente protagonisti dell’esperimento e rilevatori dei risultati. Essi contengono cristalli di germanio iperpuro e isotopi di germanio-76. I rilevatori sono all’interno di un serbatoio alto sei metri riempito di argon liquido, il quale è a sua volta immerso in una cisterna d’acqua alta e larga dieci metri. Tutti questi schermi, più le 1.400 tonnellate di roccia della montagna, servono a bloccare particelle provenienti dal cosmo che potrebbero inquinare i dati. La trasformazione (chiamata dai fisici decadimento) riguarderà in particolare il germanio-76. Se si verificherà un evento rarissimo noto come «doppio decadimento beta», per cui due neutroni del nucleo dell’atomo di germanio sono convertiti in due protoni, due elettroni e due neutrini, e i due neutrini emessi si annienteranno a vicenda, gli scienziati esulteranno perché sarebbe quello che vorrebbero scoprire.

MAJORANA - La distruzione darebbe ragione all’intuizione di Majorana il quale sosteneva l’esistenza di un tipo di neutrino coincidente con la sua particella di antimateria. È il famoso neutrino di Majorana. «Tutto ciò», racconta Lucia Votano, direttrice dei laboratori del Gran Sasso dell’Infn, «fornirebbe informazioni preziose per disegnare modelli più precisi della formazione delle grandi isole stellari che riempiono l’universo, oltre a regalare una conoscenza importantissima e fondamentale della fisica subnucleare. In particolare», aggiunge Votano, «il neutrino di Majorana aiuterebbe a spiegare perché all’origine dell’universo la materia è prevalsa sull’antimateria favorendo la nascita del mondo in cui viviamo». Non ci resta che attendere.

Sound72
00venerdì 7 gennaio 2011 10:03
Il Papa: c'è Dio dietro al Big Bang


CITTA' DEL VATICANO (Reuters) - Papa Benedetto XVI ha esortato oggi i cattolici a respingere il concetto secondo cui l'universo sarebbe nato per caso e riconoscere che la mente di Dio è dietro alle teorie scientifiche come quella del Big Bang.
"L'universo non è il risultato del caso, come alcuni vogliono farci credere", ha detto il Pontefice nell'omelia durante la messa per l'Epifania, seguita in San Pietro da circa 10.000 persone.

"Contemplandolo (l'universo), siamo invitati a leggervi qualcosa di profondo: la sapienza del Creatore, l'inesauribile fantasia di Dio, il suo infinito amore per noi", ha aggiunto.

Gli scienziati credono che il Big Bang sia il cataclisma che ha portato alla creazione dell'universo 13,7 miliardi di anni fa.

Alcuni atei sostengono che la scienza possa provare che Dio non esiste, ma il Santo Padre ha detto che alcune teorie scientifiche sono limitate perché "arrivano sempre solo fino a un certo punto e non sono affatto in concorrenza con la fede, ma non riescono a spiegare il senso ultimo della realtà".

"Nella bellezza del mondo, nel suo mistero, nella sua grandezza e nella sua razionalità non possiamo non leggere la razionalità eterna, e non possiamo fare a meno di farci guidare da essa fino all'unico Dio, creatore del cielo e della terra ", ha aggiunto ancora il Papa.

giove(R)
00mercoledì 12 gennaio 2011 15:24
tv.repubblica.it/copertina/scoperta-antimateria-nei-cieli-della-terra/59763?video=&ref=...
Per la prima volta ricercatori americani hanno osservato la produzione di antimateria nell'atmosfera durante la caduta di fulmini. Essa si genera insieme ai raggi gamma che si formano durante le scariche elettriche.


domanda per faber:
per caso ha qualcosa a che fare con il fenomeno dei superfulmini?
tempo fa vidi un documentario dove si parlava di questo fenomeno dei superfulmini che a differenza dei fulmini normali, che partono verso il basso e sono di una forma lunga e fina, zigzagante e ramificata, consistono in una specie di unica colonna di energia e partono verso l'alto.

ne hai mai sentito parlare? e se si ci può essere una connessione?
lucolas999
00venerdì 21 gennaio 2011 10:00
Fusione nucleare a freddo

"A Bologna ci siamo riusciti"

Per la prima volta in Italia, davanti ad esperti, è stato realizzato il processo utilizzando nichel ed idrogeno. E' la strada per ottenere energia pulita. Andrea Rossi, ingegnere e Sergio Focardi, fisico, spiegano: "Dietro questo processo non c'è una base teorica, per quale motivo avvengono questi risultati lo abbiamo solo ipotizzato"
di ILARIA VENTURI

Rossi e Focardi

CI sono le guardie giurate a controllare l'accesso, devi firmare una dichiarazione in cui accetti i rischi nell'assistere all'esperimento che potrebbe rivoluzionare il settore della produzione di energia. Per la prima volta in Italia, davanti ad esperti, in un capannone avvolto dalla nebbia nella zona industriale di Bologna, è stato realizzato un processo di fusione nucleare fredda, utilizzando nichel ed idrogeno, capace di produrre una energia incredibilmente superiore a quella utilizzata per creare la reazione. E' la strada per ottenere energia pulita. "La novità assoluta sta nel fatto che tutto ciò viene prodotto da una macchina che funziona come una stufetta elettrica di casa", spiega l'inventore, Andrea Rossi, ingegnere. Con lui Sergio Focardi, professore emerito dell'Alma Mater, fisico di calibro, in passato preside della facoltà di Scienze.

Di possibili fonti di energia con reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura se ne parla da tempo nel mondo. L'annuncio nel 1989 degli scienziati Fleshmann e Pons suscitò speranze e illusioni. Focardi è stato pioniere in Italia di questo tipo di studi. Quello di ieri è stato il primo esperimento condotto a Bologna con osservatori esterni: giornalisti e
fisici, in gran parte dell'Ateneo come Paolo Capiluppi, direttore del dipartimento di Fisica, Gianfranco Campari, Ennio Bonetti. L'esperimento, "industriale più che scientifico", dicono i docenti universitari, è condotto in una stanzina di un capannone in via dell'Elettricista, dove è stato installato un catalizzatore di energia che occupa lo spazio di un tavolo. Dura alcune ore.

Rossi spiega il funzionamento della macchina, il ricercatore Giuseppe Levi illustra una stima dell'energia prodotta sulla base della misura di quanta acqua viene vaporizzata al secondo. E al termine Rossi conclude: "Si sono consumati 600 kilowattora e se ne sono prodotti 12mila". Il prototipo, già coperto da brevetto di proprietà di Maddalena Pascucci, moglie di Rossi, è ora pronto per la produzione industriale e la commercializzazione. "Sarà il prossimo passo", dice Rossi. I fisici obiettano: "Dovremmo poter riprodurre l'esperimento in un nostro laboratorio, ma c'è il segreto industriale sul processo". "Ci vuole cautela, il metodo scientifico esigerebbe verifiche, ad oggi non sappiamo cosa avviene dentro la macchina", dicono Capiluppi e Bonetti.

"Siamo un'azienda, se mi chiedono di aprire la scatola dovrei pagare i danni agli investitori", replica Andrea Rossi. "I costi? Posso dire che l'apparecchiatura costa duemila euro per Kilowatt di potenza e funziona con un grammo di nichel". Lo stesso ingegnere ammette: "Dietro questo processo non c'è una base teorica: per quale motivo avvengono questi risultati lo abbiamo solo ipotizzato". Il professor Focardi spiega perché un esperimento simile avvenga fuori dai laboratori accademici: "I miei colleghi non ci credono, sono scettici. Non so come un protone di idrogeno possa entrare nel nucleo di nichel, ma avviene. Ed è la strada dell'energia per l'umanità". Comunque sia, sembra un grosso passo avanti. Per dire addio al petrolio? "Non sono in grado di rispondere", allarga le braccia l'ingegner Rossi.
Sound72
00giovedì 24 febbraio 2011 14:08
Il mondo finirà, Bugarach no


Psicosi di massa per un paese francese: "Sarà l'unico luogo risparmiato dall'Apocalisse del 2012"

Di matti, si sa, è pieno il mondo. Ma una quantità fuori del comune si sta concentrando a Bugarach, un paesino di 194 abitanti a 427 metri d’altezza e 800 chilometri di distanza da Parigi, grosso modo fra Carcassonne e Perpignano, nell’angolino sudorientale della Francia, terra di eresie catare e di foie gras. Il motivo è semplicemente folle, ma anche follemente semplice: la fine del mondo. Come tutti sanno perché se n’è parlato moltissimo, i Maya l’avrebbero prevista nel dicembre 2012, non si capisce bene se il 12 o il 21. Ma, come invece sanno pochi, all’Apocalisse generale sopravviverà soltanto Bugarach o meglio la montagna che lo sovrasta, il Pech, versione occitana del «Pic» francese, 1231 metri di roccia distribuita in modo bizzarro per uno scherzo della geologia. Perché il mondo debba finire dappertutto tranne lì sopra non è dato capire. Sta di fatto che cliccando «Bugarach» su Internet appaiono 200 mila risposte e il tam-tam, all’approssimarsi della scadenza fatale, aumenta. Le ipotesi variano: sul Pech c’è un anomalo magnetismo (la montagna sarebbe un’enorme calamita e infatti - assicurano - gli aerei non possono sorvolarla, ma la Direzione generale dell’avizione civile smentisce); no, dentro c’è una base di alieni; no, c’è l’Arca dell’Allenza; no, il sepolcro di Cristo. Oppure il tesoro dei templari (più gettonato però nella vicina Rennes-le-Château, 80 abitanti e 100 mila visitatori), la sepoltura di Maria Maddalena, la terza dimensione, una città catara, un parcheggio di Ufo e via delirando.

L’unico modo per capirci qualcosa è andare a vedere. E qui si scopre subito che è vero, sì: Bugarach sopravviverà alla fine del mondo. Perché è già alla fine del mondo. Per arrivarci da Parigi bisogna prendere un aereo, poi un treno, poi un autobus (a bordo, tre persone compreso l’autista, e l’altro passeggero scende prima) e poi una macchina, con il taxista che, attraversando borghi sonnolenti, dove l’ultimo evento eccitante è stata la Crociata contro gli albigesi, dice che Bugarach è proprio «perdu».

Perduto, ma carino: sotto il Pech coperto dalla bruma (si dice che abbia ispirato Spielberg per la montagna di «Incontri ravvicinati del terzo tipo», e dai) c’è un paesino con la chiesetta, una torre medievale diroccata, un po’ di casette basse, tre bed&breakfast aperti solo d’estate e i cartelli stradali in occitano. Intorno, un suggestivo nulla. Non c’è nemmeno un bar: già la fine del mondo è una seccatura, ma senza un drink diventa una tragedia. E poi piove, fa freddo e tira vento, quindi la passeggiata per Bugarach dà un nuovo significato all’espressione «solo come un cane»: un cane incontinente è in effetti l’unico indigeno che s’incontra.

In compenso il sindaco è simpaticissimo. Si chiama Jean-Pierre Delord, è un allevatore in pensione, fa il primo cittadino da 34 anni, non ha partito ma è «un po’ di sinistra» e soprattutto è un saggio: «Noi siamo la dimostrazione che con Internet il mondo è più connesso ma meno informato». Sotto la foto di Sarkò e il busto di Marianna (taroccato: quando il municipio fu costruito, era quello di Eugenia, la moglie di Napoleone III, poi ci fu il ribaltone e l’Imperatrice diventò la République), Delord spiega che la calata dei folli è un affare: «I prezzi di case e terreni sono triplicati. Hanno comprato molti stranieri, anche un giornalista finlandese». Insomma, lei non è arrabbiato come scrivono i giornali francesi... «Arrabbiato, no. Preoccupato, sì. Per il dicembre del ‘12 potrebbero arrivare 10 mila persone. Ma qui ci sono in tutto 30 posti letto». Per i giorni cruciali, è tutto fin d’ora prenotato, per lo più dall’estero: inglesi, americani, tedeschi, spagnoli, finlandesi (i finlandesi, chissà perché, sono particolarmente ansiosi); italiani, per fortuna, per ora non se ne segnalano. «E poi - prosegue il sindaco - ben vengano i turisti esoterici o i cercatori di tesori. Siamo abituati: negli Anni Settanta c’erano processioni di hippies vestiti di bianco che attraversavano il paese diretti alla montagna salmodiando in lingue sconosciute. Ma non vorrei vedere qui le sette apocalittiche. Già due anni fa, sul Pech, un tale tentò di suicidarsi con una spada da samurai dopo una strana cerimonia di purificazione».

Insomma, venire a Bugarach o morire? In America si vendono già viaggi organizzati (ma comprensivi di ritorno), è attesa per un reportage la tivù giapponese e viene ricordata la profezia di tal Guillaume Bélibaste, un cataro arso vivo nel 1311 nella vicina Villerouge, che, prima di finire flambé, proclamò: «Fra 700 anni questo lauro rifiorirà». Milletrecento più 700, i conti tornano. Nell’attesa, indovinate chi è l’unico personaggio italiano su cui il sindaco chiede lumi al cronista di passaggio. Sì, è proprio quello che immaginate. Quindi anche da Bugarach cattive notizie per l’opposizione: quando il resto del mondo sarà finito, ci sarà ancora un posto dove si parlerà di Silvio Berlusconi.


Sound72
00mercoledì 1 giugno 2011 19:05
Einstein aveva ragione: intorno alla Terra ci sono vortici spazio-temporali

Determinanti i dati raccolti dal satellite Gravity Probe-B della Nasa
Si chiude la polemica sulla teoria della relatività


La curvatura dello spazio-tempo intorno alla Terra (da Nasa)
MILANO - La polemica sui risultati dell’ultimo esame a Einstein circa la sua teoria della relatività ora è finalmente chiusa. Ma nelle scorse settimane aveva destato non poche agitazioni facendo supporre anche una conclusione diversa. A concludere la vicenda è intervenuta la pubblicazione su Physical Review Letters (con la data 3 giugno) della ricerca compiuta da una trentina di scienziati di diversa nazionalità, ma soprattutto americani.

GRAZIE AL SATELLITE - Il nutrito gruppo di fisici ha esaminato i dati raccolti con il satellite Gravity Probe-B della Nasa apposta concepito per una valutazione definitiva - dicono i ricercatori - della teoria generale della relatività del 1916. I risultati erano stati anticipati ancora nel marzo scorso e poi in una conferenza stampa agli inizi di maggio, e questo aveva destato critiche proprio perché non erano stati ancora pubblicati. Ma alle critiche, i portavoce del gruppo replicavano col dire che comunque erano stati accettati come manoscritto e quindi si potevano ritenere in diritto di divulgarli. Naturalmente non tutti condividevano la risposta.

POLEMICHE - Che la vicenda destasse trambusto era scontato perché riguardava lo scienziato più famoso del Ventesimo secolo e la sua idea che cambiò che cambiò il corso della fisica. Comunque, anche questa volta Einstein ha dimostrato di aver ragione. L’impresa non è stata facile e lo dimostrano quattro cifre. Per preparare l’esperimento nello spazio, infatti, sono occorsi 31 anni di ricerche e di sviluppi tecnologici, dieci anni di preparazione del volo, un anno e mezzo di missione in orbita e cinque anni di analisi dei dati. Il satellite Gravity Probe-B era lanciato nel 2004 e il suo scopo era scoprire un effetto provocato dalla gravità terrestre attraverso quattro giroscopi mantenuti in una condizione di superfreddo. Proprio questi hanno misurato una sorta di vortice-spazio temporale attorno al nostro pianeta, come prevede la teoria della gravità einsteniana. «Lo spazio-tempo attorno alla Terra appare distorto secondo la descrizione dalla relatività generale», sottolinea Francis Everitt della Stanford University e principal investigator della missione. «È un risultato storico», aggiunge Clifford Will della Washington University di St.Louis, che sovrintende un gruppo di scienziati creato dal National Research Council nel 1998 proprio per una valutazione indipendente dei dati.

ESAMI - Il primo esame era stato compiuto nel 1919 dall’astronomo Arthur Eddington durante un’eclissi solare verificando nell’occasione che la luce emanata da una stella veniva deviata dalla forza gravitazione del Sole quando transitava nelle sue vicinanze. I rilevamenti erano condotti in due luoghi diversi: a Sobral in Brasile e nell’isola di Principe. Ora si è saliti nello spazio. Ma supponiamo che altri esami saranno presto inventati.

Sound72
00martedì 9 aprile 2024 20:38
Scomparso Peter Higgs, uno dei pionieri del forum insieme al bosone
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