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Politica internazionale

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2024 17:50
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29/07/2015 13:35
 
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La grecia uscirebbe dall'euro solo con alba dorata primo partito.
Tsipras e quell'altro si vedeva che fossero due dilettanti allo sbaraglio,due cazzaroni.
Dopotutto quel partito è una sorta di SEL,che qui parlano parlano di lotta al sistema e alla fine stanno col PD,con Marino,ecc anzi col sistema e nel sistema stanno benissimo.

Mi dispiace per la grecia,ci sono stato tante volte,fin da quando ero piccolo,mi ha sempre affascinato.Ricordo anche all'epoca molta povertà.

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30/07/2015 12:21
 
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Re:
lucaDM82, 29/07/2015 13:35:


Tsipras e quell'altro si vedeva che fossero due dilettanti allo sbaraglio,due cazzaroni.
Dopotutto quel partito è una sorta di SEL,che qui parlano parlano di lotta al sistema e alla fine stanno col PD,con Marino,ecc anzi col sistema e nel sistema stanno benissimo.




ah beh... e infatti quando si sono presentati qui, per offrire ai pusillanimi radical chic ipocriti del cazzo, un "volto nuovo della sinistra" (sai come quando esce la nuova merendina "riammodernata" che "DA OGGI PIU' GUSTOSA CON I PEZZI DI FRUTTA FRESCA E PIU' SOFFICE CREMA AL LATTE!!"...) chi avevano in lista?
Robe brutte, la peggiore Intelighenzia della finta sinistra da Barbara Spinelli a Flores D'ARCAZZO... ce se sò buttati a pesce tutti questi papponi, che da anni sono i feticci di quei finti compagni che parlano di sinistra ma l'hanno seppellita sotto quintali di ipocrisia e INDIVIDUALISMO.

Già lì si capiva tutto di Tsipras. Il Renzi greco.
perchè poi tu dici... "si vedeva subito"...
beh se è per questo pure Renzi si vede subito, eppure, CVD l'italiano sta bono, mentre il greco ha subito tanato, ha subito agito.
che poi..pensando ad Aznar... capisci che dove ti giri ti giri trovi popoli molto migliori della MERDA di opinione pubblica che alberga in Italia.
[Modificato da giove(R) 30/07/2015 12:23]


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18/02/2016 14:05
 
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'Lech Walesa era un informatore durante il comunismo'

Da documenti ufficiali emerge che l'ex presidente polacco e storico leader di Solidarnosc fu un informatore dei servizi segreti comunisti dal 1970 al 1976.

L'ex presidente polacco e storico leader di Solidarnosc Lech Walesa era un informatore durante il comunismo. Lo riferiscono fonti ufficiali.

Stando ad alcuni documenti recuperati dall'Istituto nazionale della memoria, Walesa fu un informatore dei servizi segreti comunisti dal 1970 al 1976. L'ex presidente aveva ammesso in passato di aver accettato formalmente di fare l'informatore ma di non essere mai stato effettivamente operativo. Tanto che nel 2000 fu assolto da un tribunale speciale. I documenti sono stati trovati in case dell'ultimo ministro degli Interni comunista, il generale Czeslaw Kiszczak. Sulle carte c'è la firma di Walesa e anche il suo nome in codice, 'Bolek'.

ansa.it

Quel cattivone del generale Jaruzelski. Una delle figure che me inquietavano di piu' nei primi tg di cui ho memoria, un pò come la storia di Alfredino [SM=g27991] . Per certi versi lui era il tiranno, Walesa il Mandela polacco.
Adesso esce fuori altro..vabbe'.

Cmq all'epoca ero asuggestionato da sto pezzo [SM=x2478856]


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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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28/04/2016 14:39
 
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Comunque dopo l'"Esportazione della Democrazia" di Bush Jr., con Obama, Presidente USA nonché Primo (e finora unico) Premio Nobel "sulla fiducia", siamo passati alla "Esportazione delle iniezioni in faccia".

Sbarca in Europa e fa: "il mondo non ha bisogno di muri".

Già... vero... verissimo... e giustappunto, a Barà, ma il Muro di Tijuana TE DICE NIENTE?
Quella barriera di migliaia d chilometri... iniziata a costruire sotto Bush, ma TUTTORA implementata dalla TUA Amministrazione... in quel deserto tra Messico e USA, dove sono morti e ogni anno muoiono centinaia di migranti sudamericani... Do you remember?

Detto ciò, sottolineato e ribadito uno dei più grandi ABBAGLI presi dal mondo intero in questo secondo millennio (chi se lo ricorda l'indomani della sua elezione? pareva fosse sceso in terra Gesù, significati, pregnanze di significati in quello che era visto e annunciato come un segno della Provvidenza, ma mica solo dai fruttaroli o dai tassinari, no! qui il Premio Nobel dopo mezza giornata gli hanno dato! e mica te lo danno i fruttaroli!), mi preme sottolineare l'Incredibile MUTISMO da parte di Politici europei e giornalisti (europei e americani).
Giuro... in questi giorni tra giornali letti, diversi e di diverse estrazioni, tg e dopo tg, approfondimenti, carrettate di politici e giornalisti... NESSUNO LO HA FATTO NOTARE.
NESSUNO, per scarsa informazione (ma come si fa a fare il politico o il giornalista di politica internazionale e NON CONOSCERE la vergogna del Muro tra USA e Messico) o per appecoronamento, si è azzardato a dire "a".

PS. E' mai andato in Israele a dirle ste fregnacce sui muri?


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29/04/2016 09:50
 
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gli avevo dedicato pure un topic ..manco fosse Bumba o Lucca [SM=g11491]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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29/04/2016 10:18
 
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Re:
Sound72, 29/04/2016 09.50:

gli avevo dedicato pure un topic ..manco fosse Bumba o Lucca [SM=g11491]




?


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29/04/2016 10:24
 
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Il Topic su Obama..quando lo avevo aperto pareva il Messia della politica americana e internazionale.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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23/05/2016 18:10
 
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In Austria ci sono andati vicini al Bundespräsident ultranazionalista

50,35% Van der Bellen
49,65 % Hofer (FPÖ)

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24/05/2016 16:26
 
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questi so passati in 5 minuti dal passo dell'oca e il baffetto alla Adolf, al contrordine dell'ultim'ora.
Praticamente stavano pè uscì de casa con il baffetto e il saluto romano, e mentre stavano sulla porta, so tornati indietro a prendere la zappetta, il concime organico e la bandiera arcobaleno.

Dice che molti stanno dallo psicanalista.


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24/05/2016 17:29
 
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a proposito di Verdi e nazisti....qualcuno ultimamente ha visto il film "LUI è tornato" ?
[Modificato da lucolas999 24/05/2016 17:30]
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25/05/2016 10:40
 
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no, ma ne ho sentito parlare, com'è?
comunque Hofer è un mix tra Tim Robbins e Bertolino, con un innesto di Terence Hill.
[Modificato da giove(R) 25/05/2016 10:42]


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25/05/2016 10:43
 
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Io ho letto il libro ma l'ho lasciato verso la metà. Era un po' il tipico umorismo nord-europeo che già me devo subì tutti i giorni [SM=x2478856]
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Sono la rovina della Roma


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25/05/2016 11:04
 
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il libro non l'ho letto ma il film in buona parte è girato tipo candid camera ,co sto tipo che rifà baffetto alla perfezione (pare che abbia studiato per mesi la postura ed i discorsi) ed interagisce con la gente per strada e .....
bè non vi dico troppo però mi aspettavo altre cose ...
L'unica cosa che anticipo e che mi ha fatto sorridere quando ho sentito che i verdi avevano vinto è che questo nuovo-Hitler nel panorama politico tedesco trovi affinità prprio con i verdi
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23/06/2016 10:23
 
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Brexit o Bremain?

[SM=g7449]



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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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24/06/2016 12:16
 
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Londra fuori dalla Ue, cosa succede adesso

La Gran Bretagna ha parlato: dopo 40 anni, ha deciso di uscire dall’Unione Europea. “Un terremoto”, lo definisce la Bbc. E adesso cosa succederà? Molte le conseguenze, immediate e a lungo termine, che aprono un periodo di profonda incertezza.

Mercati. La sterlina è crollata al livello più basso dal 1985, si parla già di un intervento della Banca d’Inghilterra per sostenerla e di un’ascesa dell’inflazione. Alla borsa di Londra si prospetta il rischio di un “Black Friday”, un venerdì nero all’insegna del panico, come aveva ammonito il finanziere George Soros prima del voto: non è escluso che a un certo punto vengano sospese le contrattazioni per evitare un crollo di dimensioni storiche. Le cui avvisaglie si vedono già nelle borse asiatiche, come Tokyo, che hanno già aperto in calo vertiginoso. Ma questo è solo il “day after”: nei mesi a venire c’è il pericolo, anzi la concreta possibilità, di una fuga degli investimenti dal Regno Unito e di una grave recessione economica, come molti economisti avevano pronosticato in caso di vittoria di Brexit.

Primo ministro. David Cameron si dimetterà, e quando? E’ la domanda che circola su tutti i notiziari. Ieri sera 84 deputati conservatori “ribelli”, cioè pro-Brexit, dunque contrari alla linea pro-Remain del premier, hanno firmato una lettera chiedendo al premier di rimanere al suo posto in caso di qualunque risultato nel referendum. E tra loro c’è anche Boris Johnson, l’ex-sindaco conservatore di Londra, diventato il leader della campagna per Brexit e l’avversario numero uno di Cameron. Ma adesso si moltiplicano le voci di esponenti dei Tories che si domandano se Cameron sia l’uomo giusto per garantire la stabilità. E soprattutto bisognerà vedere se il leader conservatore si assumerà la tremenda responsabilità di quanto è accaduto: è stato lui a indire il referendum, lui a volerlo come antidoto a una crescita dell’Ukip che minacciava di fargli perdere le elezioni del 2015. E’ possibile che Cameron annunci o preannunci entro breve tempo le dimissioni. “Passerà alla storia”, twitta la scrittrice J.K. Rowling, “come colui che ha distrutto due unioni”: sottinteso, l’Unione Europea e il Regno Unito. Se Cameron si dimette, elezioni primarie decideranno chi è il nuovo leader del partito, che diventerà automaticamente primo ministro. Il candidato numero uno per l’incarico, in base ai sondaggi: Boris Johnson.

Scozia e Irlanda del Nord. “Noi abbiamo votato in massa per restare nella Ue”, è il primo commento di Nicola Sturgeon, premier indipendentista del governo autonomo scozzese: e gli scozzesi vogliono restarci. Due anni fa la Scozia votò in un referendum sull’indipendenza, scegliendo 55-45 per cento di rimanere nel Regno Unito. Ora è probabile se non certo che ne indirà un altro ed è più che possibile che stavolta lo vincano gli indipendentisti. Ma, oltre alla Scozia, anche l’Irlanda del Nord ha prodotto una maggioranza di voti per Remain, per restare nell’Unione Europea. E lo Sinn Fein, il partito cattolico indipendentista nord-irlandese, stamattina afferma: “Si pone a questo punto la questione della nostra riunificazione con l’Irlanda”. Potrebbe esserci un referendum per la secessione dalla Gran Bretagna anche a Belfast. Rinascerà un confine tra le “due Irlande” e sarà la frontiera tra Unione Europea e Gran Bretagna. Il conflitto mai del tutto sopito fra cattolici e protestanti rischia di riaccendersi. E il Regno Unito rischia di diventare una Little England, l’Inghilterra più il Galles, l’unica altra regione che ha votato per “Leave”, per lasciare la Ue.

Laburisti. Si profila una resa dei conti anche in casa del Labour. Ci saranno accuse a Jeremy Corbyn di non essersi battuto abbastanza per Remain. Una mozione di sfiducia nei suoi confronti potrebbe portare a nuove elezioni primarie e a un nuovo leader anche nella sinistra britannica.

Unione Europea. Martedì Cameron andrà a Bruxelles per una riunione del Consiglio d’Europa. Poi il governo e il parlamento britannico dovranno mettere ai voti l’articolo 50 della convenzione che regola la secessione dalla Ue: votato quello, entro due anni la Gran Bretagna dovrà negoziare un nuovo rapporto con l’Unione Europea. Tipo Norvegia, tipo Svizzera o di nuovo tipo, senza alcun legame, come gli Stati Uniti o come Singapore. Questo per quello che riguarda Londra. Per quello che riguarda Bruxelles, si profilano campagne per referendum secessionisti da parte di altri paesi euroscettici. Si vedrà se la Ue sopravvive, aumentando l’integrazione, o crolla perdendo uno dei suoi paesi più imporanti.

Londra. E resta da vedere cosa accadrà nella capitale, con una popolazione di stranieri, in gran parte europei, che sfiora la metà degli abitanti: una “isola” che, come la Scozia, ha votato a maggioranza per Remain. Nei giorni scorsi qualcuno prevedeva che, in caso di vittoria di Brexit, anche Londra dovrebbe fare un referendum per la secessione dall’Inghilterra e diventare una città-stato indipendente. Sembrava uno scherzo, un paradosso. Ora non è del tutto da escludere.
repubblica.it
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24/06/2016 14:16
 
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Attenzione: analisi de Pierino, tutti su TRS
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Sono la rovina della Roma


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29/06/2016 14:35
 
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La piu' grande cazzata che ho sentito in vita mia e' proprio legata al brexit:cioe' quei craniolesi che stanno raccogliendo le firme perche' pretendono di rifare il referendum tra poco...e la cosa peggiore sono stati quelli che sono andati dietro a questa follia.
cmq hanno fatto bene ad andare via,farei domani lo stesso qui.
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29/06/2016 20:14
 
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Io la vedo piu' come Fini (Massimo).
Detto che poi un modo piu' maldestro e fragile di tirarsi fuori come quello inglese è difficile da realizzare.
Adesso che fanno..stanno sul ponte levatoio a vedere se gli conviene restare sull'isola o rituffarsi nel tortone europeo? dove tra l'altro sono stati sempre dentro alle loro condizioni, vedi moneta unica o il rebate iniziale..per non parlare degli accolli "loro" all'Europa (pensiamo alla bse..mucca pazza..e ai soldini europei elargiti per fermargli l'epidemia dopo che avevano taciuto per anni l'esistenza del morbo..con tanti cari saluti ai nostri allevamenti bovini).


Brexit. Ovvero «L'anima perduta dell' Europa». Ovvero il grido di dolore delle buonanime di Konrad Adenauer, Joseph Bech, Altiero Spinelli, Alcide De Gasperi, perfino di Winston Churchill (il primo ad invocare «gli Stati Uniti d' Europa», bizzarrie volute del Fato) e di tutti i padri e padrini fondatori. Ovvero l' inizio del Ragnorok, l' Apocalisse, eccetera...
Massimo Fini, pregiata firma del giornalismo e un dissenso conclamato verso la decadenza dell' Occidente. Secondo lei l'uscita dell' Inghilterra dall' Europa porterà davvero morte e devastazione?
«Tutt'altro. Io direi che invece sarà un vantaggio per l' Europa. Ammettiamolo: l' Inghilterra non è mai stata europea, semmai è sempre stata legata a doppio filo, agli Stati Uniti che sono un alleato torbido che ci ha trascinato nelle situazioni peggiori. Gli inglesi, nel disegno dell' Europa unita, erano un corpo estraneo. Ce ne siamo sbarazzati».
Ah, proprio così: tranchant. Roba tipo «Dio stramaledica gli inglesi...».
«E le dirò di più: noi e la Francia saremo quelli che dalla Brexit trarremmo vantaggi più degli altri. Soprattutto economicamente».
Si riferisce all'attrazione dei mercati borsistici e delle istituzioni finanziarie evocato dagli economisti Alesina e Giavazzi? D' altronde il neosindaco di Milano Beppe Sala il giorno subito dopo la Brexit ha candidato subito Milano ad ospitare l' autorità bancaria...
«Appunto. E, d'altronde, l' Unione Europea che pure è malfatta, tronfia e immobilizzata dalla burocrazia dopo aver aperto in modo assurdo a 28 membri, non era male. Almeno nelle intenzioni».
In che senso?
«Doveva essere un unico organismo politico, prima che economico. I padri fondatori lo sapevano, ma sapevano pure che li avrebbero fermati».
Chi li avrebbe fermati, mi scusi?
«I soliti americani...».
Oddio, perdoni Fini, ma non è che la sua sia un po' una fissazio...?
«...No. Adenauer e gli altri avevano perfino pensato ad un esercito europeo, ma Washington bloccò tutto. Eppure, oggi, per evitare di essere stritolata da Cina, India, America, l' Europa occorre che sia unita. Il problema vero non è l' Europa, sono le istituzioni europee».
Alcuni ritengono opportuno, invece, un ritorno all' orgoglio dei nazionalismi, alla forza storica delle città-Stato. Tra questi alcuni pensavo ci fosse anche lei...
«Magari. In linea teorica e anche storica sarei d' accordo. Ma le città-Stato in questo momento storico sono un' utopia. Da soli verremmo schiacciati, lo ripeto. Ma non sono l' unico a pensarla così. Anche Grillo, convinto antieuropeista, nelle sue ultime dichiarazioni s' è ammorbidito, mi pare».
E anche Matteo Salvini. Il quale adesso non boccia più l' Europa tout court, ma accusa i suoi apparati , e chiede una revisione dei trattati. Lei la pensa come Salvini?
«Non esageriamo».
Ma le va bene o no l'Europa così com' è, dopo il «bye bye» dell' Inghilterra?
«Guardi, l' ideale era il progetto storico Miglio-Bossi degli anni '90. In Europa con un governo unico, con abolizione degli Stati nazionali che dovevano essere sostituiti, come punti di riferimento periferici, dalle macroregioni europee. Il che significa il Trentino con l' Austria, la Riviera di Ponente annessa alla Provenza, cose così. Però, in assenza di Miglio, oggi dobbiamo comunque fare un pacchetto di mischia».
Libero - come Salvini - chiede anche per gli italiani un referendum sull' uscita dall' Europa. La ritiene una cosa plausibile?
«Sì. La cosa è plausibile, è legittima, ma non particolarmente utile in questo momento. Certo, via via potrebbero uscire tutti gli Stati dall' Unione dopo aver brigato per entrarci. Ma per me ne avremmo solo svantaggi. L' unica vincitrice, su tutti i fronti, sarebbe la Germania. E sarebbe seccante».
L' esito del referendum della Brexit influirà sull' azione del governo? Il premier Renzi, se perde, seguirà l' esempio del collega Cameron, dimissioni immediate?
«Ma lei ci crede?».
Onestamente no.
«Ecco, non credo neanche Renzi. Che, con grande faccia di tolla, in questi giorni sta già arretrando: "Se perdo mi dimetto, ma se il partito mi chiede di restare, resto". Ma và. Questo addio dell' Inghilterra non intaccherà minimamente la nostra politica interna...».
di Francesco Specchia
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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30/06/2016 15:29
 
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d'accordo (come quasi sempre) con Fini, tranne su una parte che ritengo una bella boutade, perché se da una parte l'analisi è lucida, poi, almeno nel caso specifico, la soluzione è decisamente furoi dal mondo, e come minimo, ma MINIMO, inapplicabile (se parliamo di orizzonti "umani"... poi se pariamo di "fra cent'anni", allora vabbè).
ed è quella delle Macroregioni, dove (se sono, e quasi tutti, siamo d'accordo sulla Federazione degli Stati Europei, o sulla stessa citata "USE - united states of europe" (cosa che CHISSA' quando sarà conseguibile, visto che C'E' PROPRIO QUESTO PICCOLO particolare che per farlo tutti gli stati dovrebbero CEDERE Poteri, autonomia, prerogative), lui ADDIRITTURA mi para di "disgregare" gli Stati attuali con la Liguria e la Provenza, il Trentino con L'Austria... vabbè gran boutade.

Sulla Brexit, per non dilungarmi (almeno sin da subito), intanto, in attesa, semmai, di proseguire con voi la discussione, butto giù pochi (personali) assunti.

1) La GB no l'avrei ammessa già dall'inizio semplicemente perché le regole devono essere le stesse per tutti. Del resto, e qui faccio un esempio terra terra, se tutti noi del forum decidessimo di andare una settimana insieme al mare, affittando un casale, e tutti voi prendeste una stanza spartana con brandina cigolante di dotazione e bagno in comune, ritengo molto difficile che accettereste le mie richieste ed eccezioni, laddove desiderassi il bagno privato, il letto a baldacchino, le lenzuola di seta... o no?

2) Sono sempre stato un "europeista" entusiasta. Sulla UE ho fatto la tesi e Da Sempre ho messo tra i "vantaggi inequivocabili" della sempre maggiore appartenenza a questa Organizzazione sovranazionale, il fatto che con un Europa sempre più Europa, avremmo avuto sempre i tedeschi, i francesi, gli scandinavi, "quelli seri" insomma, con il fiato sul collo a "riaddrizzarci". Talmente scarsa è sempre stata la mia scarsa fiducia nel Sistema italiano che invocavo "i marescialli" dall'estero.

3) L'Europa però è cambiata dalla sua Idea iniziale, e anche successiva (almeno temporalmelmente prossima). Anno dopo anno, trasformazione dopo trasformazione, le sue basi, i suoi meccanismi, i suoi stessi principi (e interessi) fondatori, sono cambiati.
E non aprlo solo di un unione moneataria che poi risulta priva di una banca cetrale con i poteri, al 100%, di una banca centrale. Parlo di tutto. Del totale sovvertimento di ogni base, fumus, "comunitario". E non parlo solo (dovrei fare un centinaio di "e non parlo solO"...) dell'Immigrazione, con alcuni paesi lasciati in balia degli eventi. Con altri che "SELEZIONANO" gli "immigrati di qualità e skills", per poi lasciare agli altri la monnezza.
Abbiamo visto, SAPPIAMO TUTTI, le mille incapacità, le mille deviazioni dagli scopi originari, i mille magheggi, spersonalizzazioni, insensibilità, Inadeguatezze, Impotenze, dell'Europa.

4) PARENTESI SUL "CONTESTO".

a) TUTTE le principali analisi geopolitiche, macroeconomiche, DICONO CON CERTEZZA che il Mondo che Arriva sarà dominato da "MACRONAZIONI", "MACROREGIONI", ecc. Lo dicono tutti, persino la Controinformazione. DEVI STARE in qualcosa di grosso, che sia una Nazione Autoritaristica, che sia la più Democratica delle Confederazioni, FATTO STA CHE devi far parte di qualcosa di grosso.

b) LA famosa (famigerata....) GLOBALIZZAZIONE, con la promessa della quale gli esperti, i potenti, i think tank ci bombardano, magnificandone le implicazioni e gli effetti a cascata ULTRApositivi, di benessere per tutti ecc... "non significa" e "significa" le seguenti conseguenze. IN SOLDONI:
NON SIGNIFICA che godremo tutti di benessere, grazie a una crescita mondiale, che porterà vantaggi a tutti, ai mnori costi (che si abbassano per la concorrenza).
Insomma NON SIGNIFICA, sempre in soldoni, che "il cinese e il guatemalteco, riusciranno a raggiungere i nostri attuali livelli di benessere, con tutti che guadagneranno di più e i prodotti che costeranno sempre meno.
In pratica, Globalizzazione NON SIGNIFICA che "il cinese fra qualche arriverà a conseguire iL NOSTRO stipendio".

La Globalizzazione SIGNIFICA che SAREMO NOI ad avvicinarci ai LORO livelli.
NON loro che passano da 50 euro al mese a 3.000, MA NOI che scenderemo fino a incontrarci con i "cinesi" più o meno a metà strada: SAREMO NOI che guadagneremo..800...1.000 euro.

Mangiando cibi spazzatura (già oggi, oramai, ne vedete tutti gli effetti: roba di merda che arrva da non si sa dove, inquinamento, tossicità DI TUTTO E IN TUTTO.

La Globalizzazione, a mio avviso, rporterà l'umanità (in effetti già lo sta facendo e in alcuni casi LO HA GIA' FATTO) ai tempi dei Marchesi, Conti, Principi, Arciduchi da una parte, e popolino a livelli da FAME, dall'altra.
(e almeno il pane all'epoca era "casareccio", "sano"... domani non avremo neppure più quello. Coserà poco si... ma sarà tutta robaccia.
Produrremo, guadagnando poco, ci ammaleremo presto, saremo curati (con un sistema sanitario che si riprende i soldi che hai guadagnato), e moriremo per essere ricambiati come viti o bulloni di una scrivania smontabile.
Questo è il mondo del futuro. O quello che stanno progettando Finanza, Organismi Sovrastatali, Multinazinali, ecc., i novi Conti, Marchesi, Baroni, ecc.

La "crescita" (l'altro vocabolo che ho sottolineato) è un'utopia. Peggio, perché almeno "utopia" quasi naturalmente implica "buona fede", la "crescita" è una FALSA PROMESSA.
Peggio: un inganno, una truffa, uno furto BELLI E BUONI.

E non ve lo devo dire io perché: la crescita NON PUO' essere "infinita", in un MONDO "FINITO", dove ogni cosa è LIMITATA.
E se prima eravamo 1 miliardo e ora ne siamo 6...
e se prima tre quarti delal popolazione mondiale viveva a livelli minimi, oggi (e figuriamoci domani) con più abitanti, più energia, più consumi, più acqua, più carne, verdure, pesce....

Globalizzazione e Crescita: due inganni pazzeschi. E la cosa brutta, è che lo sappiamo tutti, ma nessuno fa niente.
O al massimo ognuno fa per i fatti suoi, in un'azione slegata che MAI contrasterà un disegno preciso, una strada precisa, ormai decisa a tavolino, e imboccata a tutta velocità.

Il futuro per me è insomma NERO.
avoglia a "riunisrsi in marcronazioni"... tanto popi il pesce, l'acqua, il petrolio, il silicio, finiranno... e se l'illusione è "riunitevi in macronazioni e vivrete alla grande, protetti e al sicuro, in un mondo che ANDRA' BENE e CRESCERA', e STAREMO TUTTI MEGLIO..." beh... definirla "illusione" è il massimo degli eufemismi.

TUTTAVIA, visto che ci siamo, che l'ultima cosa che viene meno è la speranza, e con esso l'istinto di soprvvivenza, la mia idea è che QUESTA EUROPA va distrutta e RISCRITTA.
Si a un organismo sovranazionale, tutelante, ideato e portato avanti all'insegna della Solidarietà e della Comunione.

Per far questo, qualunque mezzo è lecito. Persino uscirne e, fuggitivo dopo fuggitivo, farla crollare.
Per poi riscriverla.
Ma no certo delegando a Banche, Multinazionali e Masters of the Universe vari.



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Città: ROMA
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Sesso: Maschile
09/11/2016 07:21
 
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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