È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Concerti, recensioni, nuovi album e.. playlist

Ultimo Aggiornamento: 18/03/2024 12:24
OFFLINE
Post: 2.683
Sesso: Maschile
20/12/2012 17:50
 
Quota

Re:
Sound72, 12/20/2012 4:56 PM:

Un pò retrò e un pò pigro..per l'attualità me la prendo con calma, c'è tempo [SM=x2478856]




[SM=x2478856]

ciò che m'ha sempre un po' stupito è la passione per il prog in italia.
lasciamo perdere che adesso è di nuovo un genere "hip", ma teoricamente appartieni ad una generazione ha solo un nesso storico con i classici del genere. (poi il krautrock, mamma mia! [SM=x2478856] )
ma è un fenomeno che ho osservato già parecchie volte. cioè ho più amici italiani retro che avanguardisti, per semplificare.

***********************************************************************

Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
ONLINE
Post: 29.634
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
20/12/2012 18:08
 
Quota

Re: Re:
BeautifulLoser, 20/12/2012 17:50:




[SM=x2478856]

ciò che m'ha sempre un po' stupito è la passione per il prog in italia.
lasciamo perdere che adesso è di nuovo un genere "hip", ma teoricamente appartieni ad una generazione ha solo un nesso storico con i classici del genere. (poi il krautrock, mamma mia! [SM=x2478856] )
ma è un fenomeno che ho osservato già parecchie volte. cioè ho più amici italiani retro che avanguardisti, per semplificare.



credo dipenda in parte dal fatto che la passione per il prog in Italia c'è sempre stata, già negli anni '70..e a livello di distribuzione discografica, vinili e nastri, negli anni'80 aveva ancora un certo ritorno. Io sono stato iniziato ai King Crimson da amici piu' grandi venti anni fa, che a loro volta ci erano arrivati attraverso Pfm e Area.
Ma ricordo cmq che radiorock all'epoca ne passava abbastanza.
Col krautrock il percorso è stato piu'recente e di ricerca personale..in fondo prima di internet se non leggevi riveste specializzate era difficile andare oltre i Kraftwerk come prodotto deutch.
C'è da dire che il " retro " si è accentuato negli ultimi anni..negli anni '90 ascoltavo molto grunge e la prima ondata di brit ( stone rose, blur, oasis )..Eero in linea e mi cibavo del passato, da qualche anno a parte la seconda ondata brit inglese e un pò di elettronica a vari livelli ho perso un pò il filo e tendo piu' a " ripassare ".
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
OFFLINE
Post: 2.683
Sesso: Maschile
20/12/2012 18:57
 
Quota

Re: Re: Re:
Sound72, 12/20/2012 6:08 PM:



credo dipenda in parte dal fatto che la passione per il prog in Italia c'è sempre stata, già negli anni '70..e a livello di distribuzione discografica, vinili e nastri, negli anni'80 aveva ancora un certo ritorno.




avoja! se ti guardi le classifiche degli lp dei primi anni 70! sempre stato un terreno fertilissimo per il prog e l'art rock, l'italia. anche troppo [SM=x2478856]
facendo spola tra germania e italia, e per altre circostanze fortunose, ho avuto il culo di potermi metallizzare e punkizzare molto prima dei miei amici e compagni di scuola in italia (di cui due poi hanno scelto la strada di diventare professionisti), per poi slittare verso derive meno canoniche. la cosa ha creato anche situazioni divertenti. all'epoca ognuno aveva la sua fissa, e la fissa era decisamente prog, art oppure hard (sempre con tendenza verso il colossal): genesis, elp, jethro tull, deep purple, led zep, zappa, insoma: tutto il manuale dall'a alla zeta. al mio compagno di banco del liceo (un bassista) rompevo le palle con pat metheney di cui era appena uscito "bright size life". "ammazza che palle!", "ih, che schifo", "nun se pò senti'!", "ma vaffanculo va!" ecc., ecco i commenti. poi inizio degli anni 2000 mi telefona e mi fa tutto felice: "non sai che m'è successo! ho suonato con metheney al festival dei due mondi!" ovvio che ho immediatamente colto l'occasione per rendergli il vaffanculo [SM=x2478856]


***********************************************************************

Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
ONLINE
Post: 29.634
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
09/02/2013 10:12
 
Quota

www.asroma.it/it/team/musica.html

hanno smesso di fare le playlist ?
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
ONLINE
Post: 29.634
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
12/02/2013 12:01
 
Quota

Due parole con Franco Battiato


Un concerto di Franco Battiato val sempre il prezzo del biglietto. Questo perché la musica italiana mai come in questo caso è fiera di essere. Partendo da tale presupposto, è logico dunque celebrare “L’Apriti Sesamo Live”; iniziato a gennaio approderà, questa sera e domani, al Teatro Valli di Reggio Emilia.

Incontrare Franco Battiato per una piacevole chiacchierata, è un sogno che si avvera.

1 • Franco, vorrei rivolgere innanzitutto l’attenzione su Apriti Sesamo. Pur essendo un disco che abbraccia un pubblico eterogeneo, piace soprattutto ai fans della prima ora.

«Sì, me ne sono reso conto. Le dirò, lo considero un bel disco, potrei addirittura sbilanciarmi nell’affermare che è uno dei mei dischi in assoluto “venuti meglio”».

2 • E allora ci dica se esiste, nella sua discografia, un album riuscito – come dire – “meno bene”…

«Ci sono stati dischi riusciti, poichè la maggior parte delle canzoni erano di buon livello ed altri invece meno. Ecco, potrei citarle L’Arca di Noè».

2 bis • E pensare che quel disco è uno dei miei preferiti in assoluto.

«È un disco che possiede un hype piuttosto alto, molta gente ne è entusiasta, io lo sono meno…se togliamo Voglio vederti danzare e Scalo a grado, le altre canzoni non erano un granché».

3 • Mi corregga se sbaglio; anni fa sosteneva che per un tipo di artista come lei, fosse divenuto superfluo andare in tour. Nel tempo tuttavia, la sua attività concertistica è cresciuta in maniera esponenziale. Cosa è successo?

«Ho dei doveri nei confronti del mio pubblico, il quale – diciamolo chiaramente – mi ha permesso di fare una vita meravigliosa. Quello che sono oggi è la somma di tante cose, alcune delle quali si sono realizzate grazie a loro».

3 bis • Un legame sincero…

«Assolutamente, alle persone che mi seguono vanno le scelte di alcuni brani anni 70 finiti in scaletta negli ultimi anni; un modo come un altro per ringraziarle. Tenga presente che io non sono un nostalgico, quindi sarei orientato a proporre altro».

4 • Vuole forse dirmi che la nostalgia è volata via assieme alla giovinezza senza troppi problemi (cfr. Quando Ero Giovane)?

(Sorride) «È proprio così ma questo non significa dimenticare; in molti paesi del mondo come ad esempio l’Inghilterra, la Germania o il Giappone sono conosciuto per la produzione di quegli anni, non certo per ciò che sto facendo ora, quindi…»

4 bis • Franco, vorrei riuscire a farla sorridere: lei è ancora convinto che il giorno della fine l’inglese non ci servirà (cfr. Il Re del Mondo)?

«Guardi questo è poco ma sicuro! A quel punto non credo ci saranno dubbi, ognuno potrà parlare tutte le lingue che vuole!» (Sorride divertito)

5 • E allora proviamo a ridere sul serio. Se La cura è una canzone ideale per i matrimoni, Testamento (l’ultimo singolo) lo è per i funerali?

(Una risata spontanea mi sorprende). «Ma lei ha perfettamente ragione, bravo! Non ci avevo pensato – e continuando a ridere conclude – così facendo si chiude perfettamente il ciclo».

5 bis • Tornando ad Apriti Sesamo, i suoi testi inducono a pensare quantomeno a grossi cambiamenti, ma diciamo la verità, lei si stava preparando all’esodo già nel 1982 (cfr. L’Esodo)!

«Può essere, anche se la mia ricerca spirituale parte nel 1970 e da allora ad oggi è sempre stato un crescendo, non ha conosciuto né tregua né soste».

6 • Ho notato peraltro che sempre più sente il bisogno di comunicare le sue esperienze…

«Ma questo l’ho sempre fatto, per me è come la novella biblica, capito? Tutte le persone che studiano e di conseguenza si arricchiscono, devono condividere il proprio sapere con gli esseri umani».

6 bis • Come farà l’umanità a comprendere ciò che avverrà se la verità è una condizione sempre più lontana dal nostro quotidiano?

«Questo non è vero o perlomeno lo è soltanto per quelle persone che vivendo come rettili sono completamente scollegate dal problema dell’esistenza. Se una persona invece si domanda il motivo per cui esiste… oppure si chiede a cosa può servire questa vita… i problemi ai quali andrà incontro porteranno con sé le relative soluzioni».

7 • E a proposito di soluzioni, nei giorni scorsi ha denunciato ruberie e malcostume politico nella sua Regione. Vuole aggiungere qualcosa oppure è stato già detto tutto?

(Risponde accorato) «Come no!? Resta il lavoro che dobbiamo fare per risalire la china. Tutto qui. È andata così ma nel momento in cui ci metteremo le mani, mi creda, finirà in altro modo e usciremo da questo patatrac».

7 bis • Sono curioso, seguo la sua nuova avventura con molto interesse. È corretto sostenere che l’attitudine collegata al suo incarico di Assessore “non è politica”?

«Certo che è così! Ma questo non significa che “io non sia sul pezzo”, anzi! Solo quelli che fanno finta di non capire scrivono sempre e solo le stesse cose; come il fatto che sarei sempre assente, una bugia bella e buona».

8 • Franco, torniamo a cose più futili. Che rapporto ha con la tecnologia?

«Ottimo direi, intanto perché tramite internet compro dischi…»

8 bis • Ma poi lei cura un Blog, peraltro nelle pagine di questo quotidiano…

«Normalmente non mi presto a questo genere di situazioni, è un avvenimento eccezionale, capace di rivelarsi solo grazie all’amicizia che mi lega a Marco Travaglio».

9 • Gli artisti che passano in questo Blog, alla fine mi lasciano a corredo dell’intervista 9 canzoni. Ora, mi rendo conto che su due piedi, le sarà difficile pensarle quindi… l’ho fatto io per lei! Mi dia il suo benestare così le pubblico.

9 canzoni 9 … (con il benestare) di Franco Battiato

Lato A

L’ombra della Luce • (Benissimo)

Tramonto Occidentale • (Mmm…meno bene)

Odore della Polvere da Sparo • (Anche questa meno bene)

Il Mantello e la Spiga • (Senz’altro sì!)



Lato B

Secondo Imbrunire • (Bene…)

Eri con Me • (Senz’altro)

Delenda Carthago • (Bella, mi piace)

Mesopotamia • (Anche questa va bene)

Aria di Rivoluzione • (Va Benissimo!)

E quindi caro Franco – “per fare nove” – ne restano fuori due. Quali canzoni vuole consigliarci?

«Devo pensare, vediamo… »

Il Serpente

Un Irresistibile Richiamo

• Un cordiale ringraziamento a Gazzetta di Parma e Arci Fondazione Teatri Reggio Emilia per aver reso possibile l’intervista.

( il fatto quotidiano )


[Modificato da Sound72 12/02/2013 12:02]
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
ONLINE
Post: 29.634
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
28/02/2013 17:03
 
Quota

New Trolls e Le Orme live a Stazione Birra

Sabato 2 marzo i New Trolls e Le Orme suoneranno insieme sul palco di Stazione Birra: un progetto di reunion questo, che prende il nome di “Prog Night” e che vede protagoniste le due band per una serie di concerti in tutta Italia. L’idea ha già riscosso il favore del pubblico, con record di incassi per i concerti che si sono svolti nel mese di febbraio.


Entrambi padri del rock progressivo italiano, sia le Orme che i New Trolls hanno saputo tener testa ad altri grandi del genere come la PFM o il Banco del Mutuo Soccorso, mantenendo vivo il genere per tutti gli anni ’70. Tecnicamente e musicalmente impeccabili, i musicisti sono diventati famosi anche per aver introdotto in Italia un nuovo sound più ricercato ed elaborato, che prevedeva l’uso di strumenti particolari come l’organo Hammond e i sintetizzatori.

Durante gli anni d’oro del progressive, le band hanno goduto di una certa visibilità anche all’estero, alla pari di Genesis, Jethro Tull e King Crimson.

Uno spettacolo in ricordo dei mitici anni ’70, quando dall’Inghilterra arrivava in Italia una nuova corrente musicale e il rock si evolveva ancora.

www.giroma.it

oddio.."alla pari" mi pare un pò esagerato..
[Modificato da Sound72 28/02/2013 17:04]
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
OFFLINE
Post: 2.683
Sesso: Maschile
04/03/2013 23:36
 
Quota

questo ebook, che ho reperito qualche giorno fa, è per te, ennio, visto che sei un appassionato del genere...

http://db.tt/W3NPpkVi

***********************************************************************

Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
ONLINE
Post: 29.634
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
04/03/2013 23:48
 
Quota

Re:
BeautifulLoser, 04/03/2013 23:36:

questo ebook, che ho reperito qualche giorno fa, è per te, ennio, visto che sei un appassionato del genere...

http://db.tt/W3NPpkVi




Ma grazie!

da " sfogliare" con adeguato sottofondo!
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
OFFLINE
Post: 2.683
Sesso: Maschile
04/03/2013 23:58
 
Quota

Re: Re:
Sound72, 3/4/2013 11:48 PM:




Ma grazie!

da " sfogliare" con adeguato sottofondo!




immagino che gran parte degli album li avrai. comunque gran lavoro quello di raccogliere le recensioni d'epoca di "ciao 2001".

***********************************************************************

Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
ONLINE
Post: 29.634
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
05/03/2013 18:15
 
Quota

neanche tanti in verità..PFM, Orme, Trip, Osanna, Banco, Balletto di bronzo, Rovescio della Medaglia, Sorrenti, Area..e qualcosa qua e là..

son piu' fornito su glam, punk e new wave!
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
OFFLINE
Post: 2.683
Sesso: Maschile
05/03/2013 18:24
 
Quota

Re:
Sound72, 3/5/2013 6:15 PM:

neanche tanti in verità..PFM, Orme, Trip, Osanna, Banco, Balletto di bronzo, Rovescio della Medaglia, Sorrenti, Area..e qualcosa qua e là..

son piu' fornito su glam, punk e new wave!




hm... se ti interessa qualcosa di particolare, fammelo sapere. ho accesso ad alcune miniere nelle quali si trovano le cose più assurde e rare.

edit: a proposito di qua e là: comprende anche il mitico concerto a villa pamphilj del 1972? con il banco, trip, garybaldi, osanna, vdgg, hawkwind e parecchi gruppi romani tipo fholks, blue morning e semiramis.
[Modificato da BeautifulLoser 05/03/2013 18:47]

***********************************************************************

Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
OFFLINE
Post: 2.683
Sesso: Maschile
07/03/2013 07:15
 
Quota

alvin lee is going home.

è sparita un'altra piccola icona del rock.

ma non lo voglio ricordare con la leggendaria versione di "going home" che ha ispirato una generazione di air guitarists e chitarristi veri. ho scelto "i'd love to change to world" perché è tuttora vero.



mi ricordo che quando avevo tipo 11 o 12 anni ho rotto le scatole per mesi a un mio cugino maggiore perché mi cedesse l'album "woodstock": conteneva tutto quello che mi interessava in quel periodo, e soprattutto "going home". non l'ha fatto. allora ho barattato con mia nonna che lei me lo regalasse in cambio del mio aiuto in "giardino". giardino tra virgolette perché era grande vari ettari e c'erano un'infinita di alberi da frutto, peri, meli, ciliegi, susini, e cespugli pieni di lamponi, mirtilli e rovi. è stata un'estate molto contadina. e se qualcuno mi dice che le mie sono braccia rubate all'agricoltura, posso rispondere di aver già dato.

poi sono venuti gli anni 80. brutti tempi per i reduci degli anni 70. all'epoca giravano battute del tipo che bob dylan viene a suonare alla sagra del tuo paese e canta canzoni su richiesta se gli garantisci vitto e alloggio. figuriamoci com'erano messi dei gruppi come i ten years after di alvin lee. infatti erano costretti a suonare nei posti più improbabili. c'era un periodo negli anni 80 che venivano spesso in germania perché lì avevano una fanbase piuttosto fedele, come peraltro gli uriah heep, i wishbone ash, rory gallagher e simili. tant'è che nell'arco di due o tre anni ho visto sia alvin lee che i ten years after tre o quattro volte. due volte nello stesso posto: al "brennender berg" (montagna infuocata, e il termine è da comprendersi letteralmente!) a sulzbach, un buco di 15.000 abitanti nel bacino della saar. riuscivano sempre a riempire il posto (piccolino), i concerti duravano minimo due ore e alla fine c'era l'occasione di chiacchierare e farsi qualche birra con lee, chick churchill e consorti. lee era una persona divertente, molto positiva (nonostante i tempi duri) e rilassatissima.

quando uno si sveglia, vorrebbe leggere notizie diverse. e il tristo mietitore è ora che aggiusti la mira.
[Modificato da BeautifulLoser 07/03/2013 07:54]

***********************************************************************

Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
ONLINE
Post: 29.634
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
07/03/2013 10:05
 
Quota

[SM=g27992]

Love like a man..e Hear me calling..e la versione di Spoonful..

ho questi riff sinuosi a memoria in testa

è vero che negli anni '90 suonarono spesso in germania e nell'europa centrale..devo ancora avere una locandina da qualche parte presa a praga..
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
OFFLINE
Post: 20.859
Città: ROMA
Età: 41
Sesso: Maschile
07/03/2013 18:57
 
Quota

a villa pamphili c'era anche lui




questa è storia.
OFFLINE
Post: 2.683
Sesso: Maschile
08/03/2013 11:43
 
Quota

Re:
lucaDM82, 3/7/2013 6:57 PM:

a villa pamphili c'era anche lui




questa è storia.




fortunatamente non è stato immortalato in nessuna raccolta dei concerti di villa pamphilj.
ecco perché:
Fra le parziali delusioni, sono costretto a ricordare l'esibizione del gruppo di Richard Benson (gruppo che fino all'ultimo istante sembrava in rotta con il suo leader): Richard e compagni, per quanto simpatici e volenterosi, hanno deluso come coralità e come bontà tecnica, soprattutto laddove Richard dimostrava di essere un buon chitarrista ed i suoi compagni lavoravano assolutamente per conto proprio, formando un qualcosa di piuttosto illogico, musicalmente parlando.

http://stampamusicale.altervista.org/Festival_Villa_Pamphili/index.htm

***********************************************************************

Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
OFFLINE
Post: 20.859
Città: ROMA
Età: 41
Sesso: Maschile
09/03/2013 11:24
 
Quota

Re: Re:
BeautifulLoser, 08/03/2013 11:43:




fortunatamente non è stato immortalato in nessuna raccolta dei concerti di villa pamphilj.
ecco perché:
Fra le parziali delusioni, sono costretto a ricordare l'esibizione del gruppo di Richard Benson (gruppo che fino all'ultimo istante sembrava in rotta con il suo leader): Richard e compagni, per quanto simpatici e volenterosi, hanno deluso come coralità e come bontà tecnica, soprattutto laddove Richard dimostrava di essere un buon chitarrista ed i suoi compagni lavoravano assolutamente per conto proprio, formando un qualcosa di piuttosto illogico, musicalmente parlando.

http://stampamusicale.altervista.org/Festival_Villa_Pamphili/index.htm



colpa dei compagni [SM=x2478856]
Poi lui ha fatto parte anche del buon vecchio charlie;su youtube c'è qualcosa (venite giù al fiume,all'uomo che raccoglie cartoni ecc),interessanti.


ONLINE
Post: 29.634
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
10/04/2013 20:42
 
Quota

IO TI ODIO MARGARET THATCHER. TI ODIO E TI CANTO

La Lady di ferro era talmente odiata che anche i musicisti rock del calibro di Morrisey ed Elvis Costello le hanno augurato la morte nelle loro canzoni - Non c’è da stupirsi se la gente festeggia, ma c’è chi crede che in realtà sia “sindrome da flash mob”...

1. FUNERAL PARTY PER LA NEMICA MORTA: "ADDIO ALLA STREGA"
Caterina Soffici per "il Fatto Quotidiano"

Maggie, Maggie, Maggie" urlano. E il coro risponde: "Dead, Dead, Dead". Balli e canti, bevute di birra e champagne. Così la classe operaia inglese (o quel che ne rimane) ha festeggiato la dipartita della Thatcher, la grande nemica. La donna che "schiacciò il sindacato, chiuse le fabbriche, distrusse intere comunità". Feste in piazza a Glasgow, Liverpool, Bristol e a Brixton, quartiere "difficile" a sud di Londra dove il tam tam sui social network ha portato in strada centinaia di persone giubilanti.
"La migliore notizia dell'anno", "La strega è morta" (the witch is dead), e giochi di parole dove witch diventa "bitch" (puttana) le scritte sui cartelli. E danno fuoco alle foto di lei con le corna da diavolo.
Il promotore della pagina Facebook che invita al "death party" in piazza è un 24enne, Bryan Simpson (attivista del sindacato Unite the Union). Molti ragazzi nati negli anni del thatcherismo, che la Lady di Ferro non l'hanno mai vista ma riversano la rabbia per i problemi sociali di oggi, per i tagli del governo Cameron ai sussidi, per le difficoltà della classe popolare e per la disparità crescente tra ricchi e poveri.
Quella donna ha reso la mia giovinezza un inferno", dice invece una donna che c'era. Altri rovesciano pinte di latte, in ricordo del provvedimento con cui la Thatcher tagliò la fornitura di latte per la merenda a scuola. A Glasgow tra i promotori del ballo in piazza i partiti comunista e socialista.

Su Twitter rimbalza la sparata del regista Ken Loach "Privatizziamo i suoi funerali". E anche il motto "The lady's not returning" (la signora non ritorna) parafrasi della celebre frase "the lady's not turning" (la signora non torna indietro) in riposta a chi le chiedeva di fare U-turn, cioè di invertire la rotta contro i minatori.

Martin Chomsky, cantante dei Chomsky Allstar di Glasgow ha cantato in piazza la canzone composta tanti anni fa, So long Margaret Thatcher: "È un misto di emozioni. Non avrei mai pensato di celebrare la morte di nessuno, ma questa donna ha provocato così tanta sofferenza alla gente che il mondo non può dimenticare".
Molti britannici guardano con sconcerto a questi "macabri festeggiamenti", ma c'è chi parla di un sentimento di liberazione come "se fossimo a piazza Tahrir". C'è chi insinua un dubbio: "Tutto ciò mi pare un po' eccessivo. Ho solo 25 anni e non ho un parere sulla Thatcher. Sono sicuro che la metà delle persone non sanno perché sono qui. È la mentalità del flash mob" dice Aaron Fullerton, di Dulwich

2. IO TI ODIO MARGARET THATCHER - LA LADY DI FERRO, A MODO SUO, HA FATTO ANCHE LA STORIA DEL ROCK BRITANNICO
Stefano Caselli per "il Fatto Quotidiano"

L'importante è la popolarità. E un minimo di spessore artistico. Per il resto, può andare a gusti. Immaginatevi un Franco Battiato, un Ivano Fossati (De André purtroppo non avrebbe fatto in tempo) o anche un Vasco Rossi o un Ligabue nell'anno nono dell'era berlusconiana, il 2003.

Immaginate una ballata dolce e melodica, una canzone dedicata al presidente in cui l'artista a scelta così cantasse: "La gente come te mi rende così stanco / La gente gentile ha un sogno stupendo / Perché non lo realizzi? / Per favore, muori". Cosa sarebbe accaduto in un Paese che cataloga alla voce "odio" l'imitazione di un comico sul palco del Festival di Sanremo? Semplice, non è accaduto.

Perché l'Italia non è il Regno Unito. E soprattutto Silvio Berlusconi non è mai stato Margareth Thatcher. Oltremanica l'epopea della Lady di Ferro - che forse non a caso si è sovrapposta con la fecondissima era del Punk, post Punk e New Wave - è stata anche un grande incubatore musicale, con un preciso sottogenere: canzoni che auguravano la morte alla Thatcher inquilina di Downing Street.

Il testo citato poco fa è tratto da Margaret On The Guillottine ("Margaret sulla ghigliottina") ultima traccia di Viva Hate, primo e celebrato album solista di Steven Patrick Morrisey, già leader degli Smiths, probabilmente la band inglese di maggior spessore degli Anni 80. Era il 1988, anno nono dell'era Thatcher, appunto. Il "sogno della gente gentile" era esattamente quello. Margaret sulla ghigliottina.

Morrisey non è stato il solo. A pestare duro sulla Iron Lady ci ha pensato anche un altro illustre - e se possibile ancora più raffinato - collega, Elvis Costello: la struggente Tramp The Dirt Down del 1989, recita più o meno così: "Spero di non morire troppo presto / Prego il signore di conservare la mia anima / Sarò buono, mi sto impegnando a comportarmi bene / Perché c'è una cosa che so. Vorrei vivere / Abbastanza a lungo per assaporarlo / Sarà quando alla fine ti coricheranno per terra / E io sarò sulla tua tomba e la calpesterò".

Versi con dedica, manco a dirlo, a Margaret Thatcher, perché, prosegue la canzone, "Quando l'Inghilterra era la puttana del mondo, Margaret era la sua signora".

Se nell'augurare il trapasso alla più odiata dalla metà degli inglesi si sono cimentati artisti del calibro di Morrisey e Costello, possiamo solo immaginare di cosa sia stata capace la scena sudaticcia del punk britannico che nel 1979, anno primo dell'Era di ferro (ma la Thatcher, in quanto ex ministro dell'istruzione, era già nei cuori della gioventù di Sua Maestà), cominciava a intravedere la sua parabola discendente.

Basta fare in queste ore un giro sulle bacheche facebook di chi ha almeno 40-45 anni per ricordarselo. In tanti hanno pensato di rendere omaggio a Maggie postando questo o quel pezzo parcheggiato nella memoria di quando i buoni e i cattivi avevano ancora un nome e un volto ben preciso.
L'oscar della peggiore va alla punk band The Exploited, riesumata in questi giorni con Maggie You Cunt (tralasciamo sulla traduzione, basti dire che i dizionari inglese-italiano ammoniscono che cunt è "forse la parola più volgare della lingua inglese"). Oscar del divertimento ai Not Sensibles con I'm In Love With Margaret Thatcher ("Sono innamorato di M.T"), inno al sex appeal della Lady di Ferro.

Quello della rabbia, invece, ai Crass di How Does It Feel To Be The Mother Of A Thousand Dead? ("Cosa si prova ad essere la madre di un migliaio di morti", riferimento alle Falkland). The day that Margaret Thatcher dies (il giorno della morte di M.T.) è il titolo di ben due canzoni: degli Hefner ("Rideremo tutto il giorno quando morirà / Balleremo e canteremo tutta la notte" prima che un coro di bambini intoni: "Din don, la strega è morta") e di Pete Wilye ("É andata / Nessuno piange!").

L'odio per la Thatcher era così radicato da sconfinare nel non certo progressista mondo metal. Celebre, in quegli anni, la copertina di Sanctuary degli Iron Maiden, dove lo zombie Eddie, eterna mascotte della band, accoltella il primo ministro.


Al di là dei riferimenti più o meno truculenti, echi delle vette del tatcherismo (la lotta ai sindacati, lo sciopero dei minatori e la guerra delle Falkland del 1984) si ritrovano un po' ovunque nel rock britannico. Da Red Hill Mining Town degli U2 (The Joshua Tree, 1987, dedicata ai minatori) a The Fletcher Memorial Home dei Pink Floyd, 1984 in piena guerra dell'arcipelago argentino (Maggie what have we done? ("Maggie, cosa abbiamo fatto?", urla Roger Waters), fino all'immancabile Billy Bragg (quello che in tv ha pochi giorni fa salutato a modo suo il fascista Di Canio). Maggie - nel bene o nel male - ha fatto la storia. A modo suo anche quella del rock.


www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/io-ti-odio-margaret-thatcher-ti-odio-e-ti-canto-5...
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
OFFLINE
Post: 28.259
Città: ROMA
Età: 55
Sesso: Maschile
15/05/2013 16:58
 
Quota

ieri The Queers al TeatroLoSpazio S.Giovanni!
na bella ripassata di Punk (easy) e via.


OFFLINE
Post: 20.859
Città: ROMA
Età: 41
Sesso: Maschile
21/05/2013 00:41
 
Quota


Addio a Manzarek
fondatore dei Doors

Ray Manzarek

A 74 anni è morto Ray Manzarek, tastierista e fondatore nel 1965 con Jim Morrison (scomparso nel 1971) dei Doors. Ne ha dato notizia il manager.



In realtà nelle esecuzioni dal vivo (e nel primo album), grazie alla sua buona tecnica, fu anche il bassista dei Doors, suonando un Rhodes Piano Bass appoggiato sul top piatto dell’organo (un Vox Continental e successivamente un Gibson G101). Questo gli permetteva di gestire la linea di basso con la mano sinistra e l’organo con la destra. In questo modo l’organo fu sempre suonato su ottave alte, dando alla melodia quel suono deciso e tagliente che gli ha reso tanta fortuna.



Tra le sue melodie più famose, oltre alla celeberrima Light my Fire, Riders on The storm, The Crystal ship, When The Music’s Over, L.A. Woman, Strange Days.
OFFLINE
Post: 28.259
Città: ROMA
Età: 55
Sesso: Maschile
21/05/2013 14:51
 
Quota

ciao Ray...


Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:09. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com