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Governo Italia

Ultimo Aggiornamento: 07/07/2023 11:21
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13/12/2010 15:38
 
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Berlusconi: "No a una crisi al buio
Patto di legislatura con i moderati"


Discorso del premier in Senato:
«Pronti a cambiare la squadra».
Bossi rilancia: «Meglio il voto».
Fli e Udc: «Basta, ora si dimetta»


ROMA
Lastampa.it -L’intervento di Silvio Berlusconi questa mattina al Senato ha aperto le danze delle ventiquattro ore più difficili per il governo che domattina sarà chiamato alla prova di un voto di fiducia scontato a Palazzo Madama ma in bilico alla Camera.

Il premier ha lanciato un appello a tutti i moderati presenti in Parlamento: e sul tavolo ha messo il «rafforzamento della squadra di governo», l’aggiornamento del programma e anche la modifica della legge elettorale, a condizione che venga preservato il bipolarismo. Il tutto sigillato da un «patto di legislatura» offerto a «tutti i moderati presenti in Parlamento».

Il discorso del premier
Nel suo intervento al Senato, il premier bolla come «una follia politica» l’apertura di una crisi «priva di soluzioni». Per difendere il suo esecutivo, Berlusconi fa leva sul’assenza di proposte alternative anche nel campo di chi vuole sfiduciarlo: «Comprenderei se chi volesse sfiduciare il governo invocasse le elezioni anticipate o indicasse un nuovo premier. Non riesco invece a comprendere che spirito animi chi vuole aprire una crisi al buio». Una crisi che, comunque, Berlusconi mostra di non temere: secondo il premier, infatti, «è vana la speranza di chi vuole azzerare i risultati delle elezioni portando al governo chi non ha prevalso».

Il pericolo speculazione
L’argomento principe usato da Berlusconi per sostenere la sua volontà di andare avanti è quello della stabilità di cui ha bisogno il paese per non subire gli attacchi della speculazione. Prima si scaglia contro «la costellazione di forze che vorrebbero trascinare il paese nella spirale del declassamento», poi sottolinea che se il debito italiano non è più sotto tiro è per la politica di rigore adottata dal governo. E accusa chi non riconosce gli sforzi dell’esecutivo di ricorrere a critiche «pretestuose, generiche e qualunquiste». «Così si lavora contro l’interesse nazionale», aggiunge. Stabilito che non ci sono alternative al suo governo, Berlusconi si concentra sull’appello a finiani e centristi. Con il Fli Berlusconi usa poco bastone e molta carota: «Sono certo che nessuno di voi - dice rivolgendosi agli uomini di Fini - intende gettare ciò che abbiamo costruito insieme. Sono convinto che ciascuno di voi sa che qualunque divisione è legittima; ma la rottura no, la sfiducia al governo no, la rottura del campo dei moderati no».

L'appello ai finiani
«Tutto si può fare - aggiunge Berlusconi - ma non si può progettare un’alleanza con la sinistra per questa legislatura camuffandola con il governo di transizione». Se i finiani volessero cambiare campo, per Berlusconi dovrebbero essere i primi a chiedere di tornare davanti agli elettori per spiegare «perchè si è cambiata idea». Se invece sono «sinceri e leali» allora il «senso di responsabilità verso il paese»,impone di «rinnovare la fiducia al governo». È a questo punto che Berlusconi si rivolge per la prima volta ai centristi di Casini. La fa indirettamente, sostenendo che la strada appena indicata «vale anche per chi non era con noi nelle elezioni del 2008». Se le forze moderate votassero la fiducia «si eviterebbe una crisi al buio e si consentirebbe il completamento delle cinque azioni programmatiche votate a settembre». La sua ricerca di nuovi sostegni parlamentari lo porta a una apertura anche verso il piccolo partito liberale, rappresentato in Parlamento dall’ex Paolo Guzzanti, al quale assicura una ripresa del tema delle liberalizzazioni.

Il nodo della legge elettorale
Non manca un accenno alla legge elettorale, che Fini chiede di cambiare: per Berlusconi se ne può parlare, con l’unico «limite invalicabile» della difesa del bicameralismo, perchè «i cittadini quando vanno a votare devono sapere chi sarà il leader». Ma Berlusconi non chiede un semplice sì: la sua offerta è quella di un’unione stabile di tutti il campo dei moderati. «Il popolo dei moderati ci chiede di unirci per il bene dell’Italia», dice il premier, che elenca le forze che vorrebbe vedere riunite: il pdl, la lega nord, il Fli e l’Udc. «L’unità dei moderati è il frutto più prezioso di questa fase e della mio ultradecennale patrimonio politico. Nessuno può essere osì irresponsabile da distruggerla volontariamente o involontariamente», sottolinea Berlusconi. «Oggi - sottolinea Berlusconi - non è in gioco il presidente del Consiglio. Il nostro paese ha bisogno di stabilità e di governabilità per le riforme. Garantire la stabilità è la prima condizione per mettere in sicurezza il paese e l’unità del’area moderata. Se otterremo la fiducia lavoreremo per ricomporre l’unità dei moderati a partire da chi è con noi nella stessa famiglia europea e per rafforzare la squadra di governo». La conclusione è all’insegna di un moderato ottimismo: «La ragionevolezza e la responsabilità vincono sempre sull’irragionevolezza e l’irresponsabilità, il bene comune prevale sempre sull’egoismo».

Casini: "Se non si dimette sono solo chiacchere"
Se invece la fiducia non dovesse arrivare, Berlusconi è convinto che le elezioni lo vedranno di nuovo vincitore: «Sono certo che il popolo, quando verrà il momento, saprà valutare i meriti e le responsabilità di ciascuno». «Discorso, equilibrato», commenta Bossi, che però aggiunge:« Con un voto in più, però, non si governa». Allora intanto oggi si vive, da domani dal vivere si passa al filosofare. Cioè: vedere cosa fare con l’Udc, e pazienza se nell’oggi Casini ribadisce la richiesta di dimissioni dell’esecutivo. Intanto è tra i finiani che si fa febbruile la cogitazione sul da fare. Fini riunisce i suoi, tra i quali circolano pare delle perplessità. Da qua a stasera un chiarimento definitivo. «Non mi sembrava una apertura ma un’autodifesa di un governo che riteniamo non abbia governato», è invece il commento che arriva dall’Udc. «Se Berlusconi si dimette prima del voto dell’aula alla Camera allora vuol dire che crede a quello che ha detto al Senato, se no sono chiacchiere», attacca Casini.

L'ultimo appello ai finiani: "La notte porti consiglio"
Berlusconi ha poi di nuovo preso la parola per porre la questione di fiducia sulla mozione Pdl-Lega. Il premier ha invitato Fli a riflettere: «La notte porta consiglio, non rompete l’unità dei moderati». Sulla Russia Berlusconi ha respinto ogni accusa: «Non un dollaro finisce nelle mie tasche, lo giuro sui miei figli e sui miei nipoti. Ho fatto fare contratti importanti ad Eni, Enel e Finmeccanica. Dalla Russia importiamo il 30% dell’energia che consumiamo. Ho rapporti di amicizia con Putin e Medvedev e loro vogliono la democrazia, ma vengono da un passato totalitario. L’opposizione, che oggi accusa, stava con la Russia quando non doveva e poi fu Prodi che firmò l’accordo per South Stream». Berlusconi, nella replica al Senato, ha difeso l’operato del governo sul terremoto in Abruzzo e sui rifiuti a Napoli. «Volevamo togliere le macerie dal centro dell’Aquila - ha detto Berlusconi - ma il comune ha preferito affidare i lavori ad imprese locali. Ad ogni modo per la ricostruzione del centro de L’Aquila ci vorranno anni. A Napoli per i rifiuti il comune non ha fatto nulla. Bisognerà costruire 3 termovalorizzatori». Infine sulla scarsa crescita del Pil Berlusconi si è giustificato: «Rispetto agli altri paesi abbiamo un enorme debito pubblico che il Pci contribuì ad aumentare. Ci penalizza la mancanza dell’energia nucleare e delle infrastrutture, a causa degli ambientalisti». L’aula del Senato voterà domani mattina la mozione Pdl-Lega, sui cui il Governo ha posto la questione di fiducia. Le votazioni, a scrutinio palese, avverranno per appello nominale. La mozione Pdl-Lega afferma: «Il Senato approva le comunicazioni del Presidente del Consiglio».
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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13/12/2010 18:29
 
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ma è vero che il premier si è addormentato anche oggi in Senato?
figa! son vere le storie che girano è anche normale il cedimento giornaliero! [SM=g27985]

L. S. D.
"Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore." Bertolt Brecht
"Ubriacatevi. Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro, ma ubriacatevi." Charles Baudelaire
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13/12/2010 19:06
 
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Per me non cadrà a breve.Il progetto di fini è un non-progetto.Non dico che rischierà il flop di Storace ma percentuali a due cifre se le può scordare.Per una campagna elettorale servono tantissimo grano,sedi,militanti,giornali,televisioni,ecc.Con le risorse che ha non andrà lontano.I parlamentari ci penseranno cento volte prima di seguirlo perchè in caso di disastro elettorale rischieranno di restare a spasso.Poi si è circondato di una manica di vampiri-trombati-voltagabbana che ai primi segnali negativi,già in campagna elettorale,torneranno indietro,e che nella migliore delle ipotesi molleranno tutto in caso di batosta post-elezioni.Si ripeterà uno storace-bis,il dna dei soggetti è quello.A breve Berlusconi invierà Scajola,Verdini e i suoi scagnozzi a corrompere i dirigenti del fli.
Per quanto riguarda i protagonisti di questo nuovo polo(come se fossero una novità) dovrebbero essere rutelli(da anni era stato previsto da molti un suo avvicinamento a fini) e casini.Che c'azzecca casini con fini?E come potranno convivere tre primedonne cosi'?Si accapiglieranno subito per chi avrà la leadership,specie fini e casini.
L'unica cosa che potrà far decollare questo progetto sarà l'entrata in scena del Montezemolo di turno.Altrimenti non vedo futuro...e libertà.
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14/12/2010 12:04
 
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Ore 11.46 Pistorio: Burgaretta espulso per indegnità «Dopo il voto che ha espresso in Senato a favore del governo, il senatore Burgaretta viene espulso per indegnità dal partito e dalla componente MpA del gruppo misto del Senato per essersi palesato quale uno degli esempi più squallidi di questa compravendita che ha trasformato il Parlamento in un sorta di mercato delle vacche. Si conclude così, nel peggiore dei modi e tra il disprezzo della sua gente, una carriera politica mai brillante ma che poteva comunque rimanere dignitosa»: lo afferma in una nota il senatore Giovanni Pistorio, presidente del Gruppo Misto-Mpa al Senato della Repubblica.


comunque fiducia ottenuta al Senato.

[SM=g27995] [SM=g27993]
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14/12/2010 14:24
 
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Apcom) - Silvio Berlusconi passa alla Camera per tre voti ( 314/311 ), ma l'esito della votazione sulle mozioni di sfiducia è rimasto incerto fino alla fine: decisivo il no, arrivato solo alla seconda chiama, degli ex Pd Bruno Cesario e Massimo Calearo e dell'ex Idv Domenico Scilipoti. A sbloccare il testa a testa andato avanti fino alla fine della prima chiama è stata anche l'assenza del deputato di Fli Silvano Moffa che con l'esponente di Noisud Antonio Gaglione è stato l'unico a non partecipare al voto. Il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio era una delle quattro cosiddette 'colombe' di Futuro e Libertà che fino a ieri sono state indecise: Maria Grazia Siliquini e Catia Polidori hanno votato no alla sfiducia, mentre Giuseppe Consolo è rimasto al fianco di Fini votando sì alla sfiducia.

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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14/12/2010 14:42
 
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la manifestazione è passata adesso sotto la sede del mio uffico.
corso vittorio era invaso.

quanto alla sfiducia, si sapeva numeri alla mano che non sarebbe passata,
inoltre è vero, sarebbe stata una crisi al buio, non c'era pronta nemmeno una parvenza di nuovo governo subentrante.
forse sarebbe stato pure peggio: come dove e sui cosa avrebbe messo le mani, il nuovo ipotetico governo, per aggisutare le mille e una situazioni da aggiustare?

prevedo una lenta agonia a forza di mozzichi e bocconi, con leggi rallentate, votazioni piene di mozioni, un'impasse senza fine.

la soluzione migliore è andare di nuovo al voto.
la maggioranza ha bisogno di una ..maggioranza più fresca e solida e l'opposizione ha bisogno di tempo per far fronte sul serio alle esigenze.
oggi come oggi non risolverebbe nulla.

vedo elezioni a breve medio termine.
a meno che non rientri tutto, una volta fallito questo golpe farlocco.


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14/12/2010 15:08
 
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C'è il prediletto di plastino...



..che sta facendo una radiocronaca concitata degli scontri.

Momento storico di radio.
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14/12/2010 15:26
 
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la sede del mio uffico è alla fine di corso vittorio, verso il lungotevere.
ho mangiato una cosa veloce su strada e sono rimasto a guardare. la folla è scorsa per una quarantina abbonante di minuti.
scontri visti con i mei occhi: nessuno. zero.
ho cheisto a un paio di ragazzi come sstava andando e m'hanno risposto "male perchè è passata la fiducia" (vabbè si sapeva, l'obiettivo mica era questo).
poi un ragazzo di Firenze della FIOMM mi ha detto che c'erano alcuni facinorosi che probabilmente era gente "di stadio, hanno le sciarpette". quelli lì mi ha detto, hanno fatto un bel casino.

io non ho visto nessuna scena particolare, nemmeno lontanamente. ma forse il grosso degli scontri c'era già stato.

solo slogan (una camionetta con montate le casse sopra mandava "People are People" dei Depeche Mode [SM=g27985]

altra nota di colore. passa un furgone e la ragazza con il microfono fa "ragazzi stiamoa rrivando al lungotevere: anche il lungofiume è nostro!"

(e lì, dato che come giampaolo, me piace troppo aaa battuta, non ho potuto trattenermi da un "piamose Roma!" che ha scatenato qualche ilarità)


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14/12/2010 15:30
 
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Gli scontri stanno avvenendo vicino alla camera,a piazza del popolo ecc.
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14/12/2010 16:13
 
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Barricata di fuoco a Roma, assaltati blindati. Scontri in via del Corso e a Montecitorio


Black bloc in azione nella capitale: lanci di lacrimogeni, bottiglie e petardi
Centro storico lindato nella Capitale attraversata da quattro cortei, occupazione della pista dell'aeroporto di Palermo, blitz in piazza Affari a Milano, presidio di ricercatori e associati davanti a palazzo Carignano, a Torino, sede del primo Parlamento italiano. Il dissenso contro il Governo e il ddl di riforma dell'università si sta facendo sentire da stamani in tutta Italia in concomitanza con le discussioni in Parlamento per il voto di fiducia al Governo. A

A Roma posti sotto particolare sorveglianza tutti i palazzi sedi delle istituzioni. Forze dell'ordine e blindati sostano sotto il Campidoglio, piazza Venezia, piazza Santi Apostoli e nei pressi di Palazzo Valentini, sede di Provincia e Prefettura. Centomila - hanno annunciato gli organizzatori - i partecipanti al corteo, tra cui anche precari, esponenti dei centri sociali, aquilani e cittadini di Terzigno. All'altezza dei Fori Imperiali, alcuni manifestanti hanno lanciato petardi che sono finiti all'interno dei Mercati Traianei e nei Fori.

ASSALTATI BLINDATI GDF, AGENTI PICCHIATI - Fumogeni, pietre, bastoni usati per assaltare tre blindati della Guardia di Finanza. Un gruppo di Black Blok sta assaltando in via del Corso i blindati con dentro i finanzieri che sono accerchiati e vengono picchiati dai teppisti con mazze. Oggetto della furia dei teppisti anche un camioncino dell'Ama, azienda che si occupa della nettezza urbana. Le camionette della Guardia di finanza sono riuscite a sfuggire all'assalto e sono state oggetto del lancio di pietre e bastoni. Contro i mezzi i teppisti hanno scagliato anche cassonetti. In aiuto dei finanzieri sono arrivati polizia e carabinieri che hanno lanciato lacrimogeni. Lungo il percorso i teppisti incendiano cassonetti.

BLINDATO GDF IN FIAMME IN VIA DEL BABUINO - Un blindato della Guardia di Finanza é stato dato alle fiamme in via del Babuino. I teppisti ritirandosi verso piazza del Popolo hanno incendiato il mezzo e alcune auto. Il mezzo è ormai completamente avvolto dal fuoco e si sprigiona un fumo nero.

GRAVI ATTI VANDALICI BLACK BLOK IN PIAZZA DEL POPOLO - Sanpietrini sollevati, cassonetti di ghisa divelti e rovesciati, coperchi dei tombini sollevati, colonnotti di ferro che delimitano la zona pedonale divelti. Piazza del Popolo è stata devastata dalla furia dei black blok che ora si trovano a piazzale Flaminio. Il gioiello architettonico di Valadier è segnato dai vandalismi. I teppisti hanno usato anche i tavolini e le sedie dei due famosi bar della piazza Canova e Rosati.

SUL LUNGOTEVERE INCENDIATA UNA MERCEDES - Una Mercedes e' stata data alle fiamme su Lungotevere Marzio, mentre sfila il corteo di protesta contro il governo a Roma. ''E' un'auto borghese!'', urla qualcuno dei manifestanti. L'auto si trova parcheggiata in piazza Porto di Ripetta. Le fiamme hanno distrutto i finestrini e l'incendio sta sprigionando molto fumo.

CARICHE E SCONTRI IN VIA DEL CORSO - Il gruppo di black block che sta devastando via del Corso e che aveva assaltato le tre camionette della Finanza è stato caricato dalla polizia. I teppisti, alcune centinaia, sono arretrati verso piazza del Popolo. I teppisti stanno lanciando pietre, bottiglie e fumogeni contro gli agenti, dopo aver tentato di costruire una barricata con qualunque cosa alla loro portata, anche panchine e cassonetti di ghisa. Lungo il percorso molti atti di vandalismo, danneggiati anche alcuni motorini. Un teppista mostra anche lo scudo di un poliziotto come un trofeo.

BLACK BLOC DAL PINCIO LANCIANO PIETRE SU PASSANTI - Un pioggia di pietre dal Pincio su chiunque passi a Piazza del Popolo. Un centinaio di black blok si sono posizionati sulla celebre terrazza di Villa Borghese, sotto un albero di Natale, e lanciano pietre sotto piazza del Popolo colpendo chiunque: passanti, giornalisti oltre che forze dell'ordine.
MANIFESTANTI ASSALTANO SEDE PROTEZIONE CIVILE - Un gruppo di manifestanti staccatisi dal corteo in corso per le vie di Roma ha assaltato la sede del dipartimento della Protezione Civile, in via Ulpiano. I manifestanti hanno rotto alcune vetrate e lanciato all'interno uova, fumogeni e bombe carta. Nell'assalto, secondo quanto si apprende al Dipartimento, nessuno sarebbe rimasto ferito.

MANIFESTANTI CON PALE VICINO SENATO, BOMBE CARTA E PETARDI, CARICHE - Cariche della polizia vicino al Senato quando i manifestanti hanno tentato di assaltare alcuni blindati armati di pale e mattonelle, prese da un camioncino. Il furgoncino pieno di picconi, martelli e mattoni è parcheggiato in corso Rinascimento. Petardi, bombe carta, vernice colorata e fumogeni contro Palazzo Madama. Il corteo degli studenti ha avanzato gettando petardi e vernice contro la sede del Senato protetta dai blindati.

La polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di petardi e vernice da parte degli studenti contro il Senato. I manifestanti sono arretrati. Il lancio dei fumogeni è avvenuto da dietro i blindati che sono stati colpiti da pietre e bottiglie. Palazzo Madama, il 24 novembre scorso, era stato invaso dagli studenti che erano riusciti ad entrare nel primo atrio sbarrato dalle vetrate.

STUDENTE FERITO AL VOLTO DA LANCIO BOTTIGLIE - Un giovane studente è stato ferito al volto probabilmente durante il lancio di bottiglie che i manifestanti hanno effettuato contro i mezzi blindati nei pressi di Palazzo Grazioli. Il ragazzo è stato soccorso da altri studenti e fatto allontanare dalla manifestazione.

MANIFESTANTI TENTANO ASSALTO A CARABINIERE - Un carabinieri che tentava di coprire un varco verso Palazzo Grazioli e' stato preso di mira da un gruppo di manifestanti che hanno tentato di colpirlo con delle mazze. A piu' riprese un gruppo di una ventina di manifestanti ha tentato di colpirlo poi gli hanno lanciato contro bottiglie di vetro e uova. Il militare si e' difeso con lo scudo ma non ha reagito.

LANCIO PETARDI AI FORI IMPERIALI - Al passaggio del corteo a Roma contro il Governo, all'altezza dei Fori Imperiali, alcuni manifestanti hanno lanciato dei petardi che sono finiti all'interno dei Mercati Traianei e nei Fori. I manifestanti, fra cui studenti, precari, esponenti dei centri sociali, aquilani e cittadini di Terzigno, hanno anche acceso fumogeni e intonato cori contro il Governo.

MANIFESTANTI TENTANO ALLONTANARE 'BLACK BLOK' - Tensione tra i manifestanti del corteo di Roma che sta sfilando in centro. Dal corteo a più riprese si sono staccati gruppetti di ragazzi col volto travisato da sciarpe nere e cappuccio nero della felpa che hanno lanciato bottiglie e petardi contro i blindati. Gli studenti hanno cercato di bloccare i Black Blok, li hanno inseguiti e allontanati.


'UNITI CONTRO LA CRISI', MANIFESTANTI AL COLOSSEO - Rosse, gialle, verdi e nere. Sono tanti i colori delle bandiere portate dai manifestanti che si sono radunati questa mattina davanti al Colosseo. Operai della Fiom, iscritti alla Cgil, tesserati di Rifondazione-Comunisti Italiani e Sinistra Critica, Action - Movimenti per la Casa, Unione Inquilini e studenti. Queste le persone scese in piazza oggi per protestare contro la crisi ed il Governo Berlusconi. Alcuni di loro hanno appeso sopra la ringhiera della stazione della metro uno striscione con su scritto: ''L'Italia che non si piega''. Via dei Fori Imperiali e' stata ora chiusa al traffico mentre i manifestanti si stanno preparando a partire in corteo.

TERREMOTATI A ROMA, 'L'AQUILA NON SI FIDA' - "L'Aquila non si fida". E' questo lo striscione esibito davanti al Colosseo a Roma dalla delegazione di aquilani terremotati giunti alla capitale con autobus e veicoli privati in occasione delle manifestazioni odierne in contemporanea con il voto di fiducia alle Camere. Dei manifestanti abruzzesi, qualche centinaio, fanno parte anche gruppi di studenti che contestano la Riforma Gelmini. I comitati aquilani fanno parte del cartello "Uniti contro la crisi" che porta in corteo le istanze locali. "Siamo qui per dire che non è giusto rinnovare la fiducia a un governo che dopo aver portato avanti operazioni di facciata ha abbandonato la nostra città", spiega Ilia Antenucci del Comitato aquilano "3e32". "Non è una questione politica - puntualizza - anche se dovesse cambiare governo, la nostra mobilitazione andrà avanti qualora la nuova coalizione tradisse la nostra fiducia come ha fatto quella attuale". Gli aquilani contestano "l'atteggiamento politico di chi ha negato una tassa di scopo per la ricostruzione ma non si fa scrupoli a far aumentare il prezzo della benzina per coprire altre spese come il deficit sanitario".

A Milano le vetrine della sede del Pdl in viale Monza sono state tempestate dal lancio di uova e vernice da parte di un gruppo di studenti mentre altri manifestanti hanno fatto un blitz a Piazza Affari nella sede della Borsa.

A Torino alcune migliaia di studenti delle scuole superiori e delle università hanno sfilato per le vie del centro e un presidio formato da ricercatori e professori dell'Università e del Politecnico si è formato davanti a palazzo Carignano, sede del primo Parlamento italiano.

A Genova un corteo di circa 500 studenti, dopo aver percorso le strade limitrofe agli scali dei traghetti, ha occupato il varco portuale di Ponte Etiopia al porto di Sampierdarena e viale Canepa mentre a Venezia la protesta è salita sul Ponte di Rialto.

Tre cortei di studenti a Palermo per il terzo "Blocchiamo tutto day". Paralizzato il capoluogo siciliano dove ricercatori e docenti ha bloccato il rettorato e gruppi di manifestanti hanno occupato i binari della stazione, la pista dell'aeroporto e il porto.

ansa.it

Via del Corso devastata...
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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14/12/2010 16:26
 
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si leggevo ora su qualche sito.
qui però non è volata una mosca.


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14/12/2010 16:27
 
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Se rovinano Roma sono delle teste di caxxo.
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14/12/2010 16:32
 
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stavo pensando una cosa gli scorsi giorni.
mi sembra molto diverso l'atteggiamento delle forze dell'ordine in occasione di questa ultima ondata (non solo oggi, anche nei giorni immediatamente precedenti) come risposta molto blanda alle provocazioni e ancora più come non-ricerca di rogna.

se fate caso e raffronto con le manifestazioni di terzigno o altre manifestazioni in giro (persino quella contro gli aquilani quest'estate a Roma) appena volava una mosca giù botte e cariche.

ma verso questa ondata di proteste, forse perchè è un movimento che abbraccia molte anime (oggi c'era di tuto da aquilani, a terzignesi, a no tav, studenti, di tutto, tutto il malcontento), e forse va maneggaito con cura.

sarà una mia impressione ma ho notato, o mi è parso di notare, questa differenza.


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14/12/2010 16:33
 
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Re:
lucaDM82, 14/12/2010 16.27:

Se rovinano Roma sono delle teste di caxxo.




è gente che viene un pò dapertutto però, si sentivano accenti e dialetti di ogni dove. erano tanti.


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Re:
Sound72, 14/12/2010 14.24:

Silvano Moffa




me lo ricordo...
se non erro poi è stato anche sindaco di colleferro...
che fine pure questo che ha fatto,fra berlusconi e fini,oddio... [SM=g27993]
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Catia Polidori, ''miss Cepu'' scatena la rissa: ecco chi è


E' lei una delle protagoniste di questa convulsa giornata alla Camera.
La "colomba" finiana, alla fine, vota infatti "no" alla mozione di sfiducia e "spacca" il fronte dei finiani. Non è la sola. Anche la deputata di Fli Maria Grazia Siliquini dà il suo sostegno al governo. Ma quello della Siquilini era un voto annunciato. Quello della Polidori, no.
Ed è la "sorpresa" a scatenare la rissa alla Camera tra deputati leghisti e finiani.
Insulti e fischi contro la Polidori. "Troia": la additano perfino alcuni "colleghi" di Montecitorio.

Fini sospende per qualche minuto la seduta. L'insultata - appena votato - corre da Silvio Berlusconi che segue in disparte la votazione.
"Ve lo avevo detto che si spaccavano": commenta poco dopo il premier.

Le accuse di Barbareschi

Luca Barbareschi, uno dei fedelissimi di Fini, dà una sua interpretazione dell’accaduto: "Persone come la Polidori è meglio perderle per strada. Ieri aveva confermato il no alla fiducia e poi stamattina ha detto che aveva problemi con il Cepu. Ma vi rendete conto che cosa sta succedendo? Siamo alla corruzione di Pubblico Ufficiale".
Per Barbareschi, infatti, il voto della Polidori sarebbe stato "incoraggiato" dalle rassicurazioni che favorirebbero Cepu, l'azienda per la formazione a domicili.
"Sappiamo per certo - ha sottolineato Barbareschi - che la Polidori ha ottenuto rassicurazioni che la favoriscono".



Ecco chi è "Miss Cepu"
Ecco chi è "Miss Cepu". I legami con l'azienda sono di natura strettissima. Perchè la Polidori è la cugina di Francesco Polidori, più noto come mister Cepu, grande "sponsor" del Cavaliere e proprietario dell'azienda.
I due sono legatissimi, scriveva ad agosto scorso il Corriere della Sera: "Abitano uno vicino all' altro a Fraccano, paesino di soli 32 abitanti, poco sopra Città di Castello. Tutte le domeniche, messa fianco a fianco, alle undici".
I nonni erano i titolari di un' azienda agricola, i nipoti decidono di seguire altre strade. Catia entra nelle aziende di famiglia, costruzioni, lavorazioni di lamiere e ceramiche. Poi fa carriera e diventa presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confapi. È qui che Fini la nota e comincia ad apprezzarla.
Il cugino, molto più grande (62 anni contro 42), fa una strada diversa. Si inventa il Cepu, acronimo di Centro europeo di preparazione universitaria, da cui nasce l'azienda di enorme successo.




[Modificato da Sound72 14/12/2010 16:51]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Che poi la storia della parentela con quelli del Cepu è una cosa non vera...

solo omonimia.

L. S. D.
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Re:
Sound72, 14/12/2010 16.13:

Barricata di fuoco a Roma, assaltati blindati. Scontri in via del Corso e a Montecitorio

(...)
ansa.it

Via del Corso devastata...




sì! "devastata"! [SM=g27987]
mi viene da ridere!
e quando si muovono i francesi o gli studenti a londra cos'è? una guerra nucleare? o i mitici "kreuzberger krawalle" di berlino?

ho tanto il sospetto che all'italiano non gli si rizzi più il cazzo e all'italiana non gli si bagni più la fregna, se non si utilizzano i superlativi più assoluti.

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Re:
E_Dantes, 14/12/2010 17.06:

Che poi la storia della parentela con quelli del Cepu è una cosa non vera...

solo omonimia.




lei dice..solo omonimo e vicino di casa..

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Re: Re:
BeautifulLoser, 14/12/2010 17.40:




sì! "devastata"! [SM=g27987]
mi viene da ridere!
e quando si muovono i francesi o gli studenti a londra cos'è? una guerra nucleare? o i mitici "kreuzberger krawalle" di berlino?

ho tanto il sospetto che all'italiano non gli si rizzi più il cazzo e all'italiana non gli si bagni più la fregna, se non si utilizzano i superlativi più assoluti.




beh ..se io vedo vetrine infrante , macchine incendiate, bottiglie spaccate in terra per me è devastazione..poi quello che fanno fuori dall'Italia mi interessa relativamente..quella di oggi sempre devastazione è..

tv.repubblica.it/dossier/guerriglia-roma-protesta-black-bloc/via-del-corso-la-violenza-dei-manifestanti/58293?video=&pa...
[Modificato da Sound72 14/12/2010 18:21]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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