È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Personaggi internazionali

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2024 18:24
ONLINE
Post: 29.651
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
27/05/2011 14:13
 
Quota

Van der Sar gioca e lascia a 40 anni: "Girerò documentari"


L'ultima volta per il re delle papere diventato grande: finalista di Champions a 40 anni e 7 mesi. Gli errori alla Juve che lo mandò via nel 2001, ora la quinta finale


LONDRA - Ice Rabbit almeno è più carino di giraffone, o degli altri poco edificanti soprannomi che gli avevano affibbiato in Italia. Dove, ammettiamolo, non lo abbiamo capito, o non lo abbiamo saputo aspettare, o forse non eravamo adatti a lui, che ci può stare. Altrimenti non si spiegherebbe perché Edwin Van der Sar, cacciato con ignominia dalla Juventus nel 2001 dopo due campionati disastrosi (ma almeno lo sostituirono con Buffon), giochi domani l'ultima partita di una carriera che in Inghilterra è diventata leggendaria, per longevità e per successi. Il portiere chiude come i grandi del calcio, a Wembley, in una finale di Champions, la quinta della sua carriera (finora due vinte e due perse). Chiude da portiere del Manchester United, dopo 950 partite ufficiali, di cui 130 con la nazionale olandese e 100 esatte in Champions, la metà delle quali terminate senza subire gol. Chiude a 40 anni e mezzo: più anziano di lui, a questi livelli, solo Dino Zoff, che giocò la famigerata finale di Atene 1983, quella del gol di Magath, a 41 anni suonati. Lo sostituirà il giovane spagnolo De Gea, dall'Atletico Madrid. Se vincesse, sarebbe il suo sedicesimo trofeo in carriera: il primo risale al 1992, con l'Ajax, finale di Coppa Uefa contro il Torino. Solo che ora è arrivato il momento di salutare: "La mia carriera è già durata un paio d'anni più di quello che pensavo e speravo. Ora è il momento giusto per chiudere. Non perché abbia qualche problema fisico, o perché non mi piaccia più allenarmi. Semplicemente, ho capito che non potrò più migliorare, né fare progressi. Allora è meglio ritirarsi adesso, ancora al top".

Ice Rabbit, lo hanno chiamato qui. Coniglio di ghiaccio, per via di quelle orecchie a sventola e della freddezza tra i pali, come testimonia il fotogramma forse più importante della sua vita sportiva: il rigore decisivo parato ad Anelka nella drammatica finale di Mosca, Champions 2008, e l'elezione a "man of the match". Altro che le mani di burro e quel caracollare esitante per l'area di rigore che avevano fatto disperare i tifosi, e Ancelotti che lo allenava, in quelle due stagioni alla Juve, primo portiere straniero nella storia bianconera. Lo cacciarono, eppure aveva un signor curriculum alle spalle, comprese due finali di Champions con l'Ajax, una vinta contro il Milan (1995) e una persa contro la Juve (1996). Ma in Italia le cose non andarono bene, ecco. Ripara al Fulham, e da lì dopo quattro anni Ferguson lo vuole a Manchester, dopo anni difficili coi portieri a Old Trafford. Sarà un caso, anzi no: con Van der Sar lo United è tornato a dettar legge in Europa. Nelle ultime cinque edizioni li abbiamo visti tre volte in finale, una in semifinale e una nei quarti. Ora per Ice Rabbit cala il sipario, in una rivincita della finale di Roma 2009, quando il Manchester le prese dal Barcellona: "Nessuno di noi può dire di aver dato il massimo in quella finale. Stavolta sarà diverso", minaccia. Anche se gli ultimi due grandi addii al calcio che gli vengono in mente non invogliano all'ottimismo: "Giovanni Van Bronckhorst si è ritirato dopo la finale dei Mondiali tra Spagna e Olanda, e si sa com'è andata. E non parliamo di Zidane a Berlino nel 2006...". Però un altro precedente lo rincuora: "Frank Rijkaard terminò la carriera con la finale Ajax-Milan del 1995: entrò in un tunnel di concentrazione un mese prima e ne uscì solo dopo la vittoria, che ottenemmo non si sa come, contro una squadra molto più forte di noi. Io però no, non sono entrato in nessun tunnel, sono sereno". E da domenica, nuova vita. Scriverà un libro, ha detto, poi si dedicherà alla sua passionaccia: girare documentari sul mondo della natura. Uno sui conigli non sarebbe una cattiva idea, così, per cominciare.
[Modificato da Sound72 27/05/2011 14:13]
------------------------------------
“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:03. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com