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carte da cul

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2024 12:03
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27/08/2012 16:54
 
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la pagella di Gomez di Roberto Maida sul corriere:
Inarrestabile, a folate, come la perturbazione Beatrice.


Gomez come la perturbazione Beatrice..mamma mia che giornalismo..

che poi sta perturbazione dove? sul litorale forse..ieri sera era un forno Roma
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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28/08/2012 10:07
 
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Il bello e il brutto di Zeman. Difesa fragile, attacco ok

IL TEMPO (A. SERAFINI) - La nuvola di fumo che si alzava nei cieli dell'Olimpico apriva le domeniche romaniste come un marchio di fabbrica. Ora, tredici anni dopo, qualche ruga in più e qualche sigaretta in meno sembrano essere le uniche differenze: sue quella panchina c’è seduto proprio Zdenek Zeman. Il tributo dell'Olimpico verso il ritorno di «Sdengo» ha dimostrato che l’amore verso il condottiero che ha guidato le sanguinose battaglie con il suo popolo difficilmente potrà essere intaccato. Sempre pronti a seguirlo con i suiu pregi e difetti.

La solidità difensiva, per il momento, sembra essere ancora lontana dallo standard minimo che il campionato italiano richiede. Se per Castan l’esordio non ha destato particolari preoccupazioni, Piris ha assaggiato sulla sua pelle che le marcature in Italia non ti permettono errori come nel calcio sudamericano. Con Balzaretti uscito stremato dall'Olimpico, il baluardo Burdisso sembra ancora lontano dalla forma migliore. Meccanismi da oliare per un equilibrio tattico, che domenica sera ha mostrato tutte le sue falle. Le caratteristiche dei due centrali difensivi sembrano non sposarsi con l'atteggiamento che la squadra dovrà tenere.

De Rossi davanti alla difesa è costretto spesso al lancio in profondità o a toccare il pallone più volte prima di scaricarlo per Pjanic o Bradley, lenti ed impacciati ad inserirsi nella profondità . «Non ho visto niente di quello che abbiamo provato», ha sentenziato Zeman a fine gara, scontento dell'atteggiamento tenuto in allenamento nei giorni antecedenti alla partita. Soltanto una questione di tempo o problemi di ruolo? Intercambiabilità e prove che saranno necessarie in queste prime giornate di campionato per definire una gerarchia ancora tutta in discussione. Il pareggio con il Catania e gli evidenti errori arbitrali non impongono un passo indietro. «Posso criticare la mia squadra quando sbaglia, ma anche gli arbitri». Un aspetto che continua a mettere in imbarazzo una società, che preferirebbe il silenzio su certi argomenti e ora deve chiudere un occhio sulle continue frecciate del suo allenatore verso i suoi vecchi nemici. Certo, la prima non sarà stata buona, ma neanche disastrosa. Perché nel giudizio, ancora troppo prematuro, nel male come nel bene le caratteristiche del boemo non cambiano mai.

Dopo le macerie lasciate da una stagione tormentata, il volume dell'Olimpico ha cominciato a salire negli strappi, che l'offensiva zemaniana continua ancora a mostrare. Osvaldo e Lopez hanno preso momentaneamente la scena, aspettando il risveglio di Lamela e Bojan (a patto che resti). Se per Totti il discorso potrà essere legato anche a limature tattiche, ora sarà il turno anche di vedere all'opera Destro. Una battuta d'arresto inaspettata, ma non drammatica per un nuovo corso da sistemare in fretta.

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già il titolo è l'ennesimo luogo comune preannunciato dal ritorno di Zeman..ma se si prende la partita col catania in sè al netto della prestazione a noi sono mancati proprio l'attacco e la costruzione del gioco.Abbiamo segnato nelle uniche 2 vere azioni in profondità, con 2 grandissimi gol tra l'altro.
Dove sta l'attacco ok in 90 minuti??
La difesa con tutti i suoi limiti non è stata certo peggiore nel rendimento degli altri 2 reparti.
Se io potevo mettere in preventivo 4 o 5 palle gol concesse al catania di certo non mi sarei aspettato la lentezza di manovra e la sterilità offensiva di giocate e azioni.

E ovviamente l'immancabile alibi per de rossi.. che è " costretto "spesso al lancio in profondità..la colpa è sempre degli altri 10.

De Rossi davanti alla difesa è costretto spesso al lancio in profondità o a toccare il pallone più volte prima di scaricarlo per Pjanic o Bradley, lenti ed impacciati ad inserirsi nella profondità

Ma perchè de rossi il piu' delle volte stava fermo come un palo e lasciava l'impostazione a bradley? perchè puntualmente faceva sti no look presuntuosi a metà strada per nessuno?
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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28/08/2012 12:53
 
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De Rossi si avvia alla sua sesta stagione "non più ai livelli di quando aveva 24 anni".

disastro più disastro meno, picco negativo in più picco negativo meno.

un tracollo a cui i presunti esperti non hanno mai saputo rispondere con un concettoc he andasse aldilà di:

A) ma Dagnielino è er core de Roma io nù lo cedo mai naaa vitaaaa
B) allora spiegami perchè ol City, il Manchester, il Real, il Resto del mondo, la Dinamo Alpha Centuri, la nazionale Venusiana, e tutto l'Universo vuole...

no spiegamelo te semmai.
anzi portame le prove de ste presunte offerte da paura a parte il titoletto del Sun o altre stronzate varie che a me me sa che ve piace solo chiacchierà e ingigantire voci restando miopi di frotne ai fatti conclamati.


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29/08/2012 10:21
 
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Zdenek Zeman ha chiesto almeno un esterno alla dirigenza della Roma. Questo perché, dopo la partenza di Bojan, gli unici attaccanti laterali a disposizione del boemo sono Lamela e Lopez, che del gioco di Zeman ancora non hanno capito molto. Per questo la dirigenza giallorossa si sta muovendo e potrebbe attivarsi su Giuseppe Rossi, anche se il costo del cartellino, le condizioni fisiche e l'ingaggio sono problemi importanti. Ecco che quindi riprendono quota i nomi di Jung dell'Eintracht e di Torosidis dell'Olimpiacos. A riportarlo oggi è la Gazzetta dello Sport.


Sto pezzo è fantastico, non so se per "merito" della Gazzetta o di Romanews

In pratica, Zeman vorrebbe un esterno perchè Lamela e Lopez non hanno ancora capito il gioco. E chi vorrebbe? Giuseppe Rossi che torna tra 4 mesi, quando Lopez e Lamela avranno capito un po' di più, si presume.
Poi, visti i problemi di Rossi, a chi si pensa? A due terzini. [SM=g7401]
......
"In my 23 years working in England there is not a person I would put an inch above Bobby Robson."
Sir Alex Ferguson.
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07/09/2012 02:02
 
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ogni cosa al suo posto
Altro che ribelle: belle parole e pochi fatti. Zdenek è un comunista...

LIBEROQUOTIDIANO.IT (G. POLLICELLI) - Zdenek Zeman è uomo di silenzi, provocazioni e paradossi. Ma il paradosso più grande non lo ha espresso con le parole, lo ha prodotto con la sua biografia. Questo è il parere dell'articolo pubblicato su liberoquotidiano.it, che racconta di un Zeman che ha abbandonato a ventuno anni la sua città, Praga, per fuggire al comunismo. Il boemo è poi divenuto una delle personalità più popolari e carismatiche d'Italia (dove vive dal 1968) ricorrendo senza rendersene conto alle medesime «armi» che hanno garantito al comunismo le sue fortune. Quella che viene accordata a Zeman e al suo immodificabile modulo di gioco, il 4-3-3, non è mai semplice e razionale stima: è adesione fideistica che ha le esatte caratteristiche della fede nel comunismo e nelle sue mirabolanti promesse.

STESSA IDEOLOGIA - Le analogie tra la figura di Zeman e il comunismo sono tante secondo il redattore dell'articolo. Innanzi tutto, alla base della filosofia zemaniana, vi è l'ideologia: per Zeman, come per il comunismo, non sono mai le idee a doversi adattare alla realtà, è la realtà che deve piegarsi agli schemi dell'ideologia. Inoltre il calciatore che osa trasgredire il modulo va subito emarginato, affinché non contamini il corpo sano della squadra. Come il comunismo, Zeman auspica l'avvento di un uomo nuovo, che non conosce tentazioni, cedimenti, slealtà. Come il comunismo, Zeman preconizza il sol dell'avvenire, il materializzarsi di un evo in cui nessuna squadra giocherà più per portare a casa il risultato e tutte le partite finiranno 8-5 o 2-6, e la formazione allenata da Zeman, che è il migliore, conquisterà il campionato più spesso delle altre perché non vi saranno più cinici imbroglioni a impedirlo.

I FALLIMENTI - Come capitava con l'icona di Guevara, a Zeman è riservato un autentico culto della personalità. Come il comunismo, Zeman ottiene sporadici successi e innumerevoli fallimenti (nessun trofeo vinto in carriera, una quantità ragguardevole di esoneri, eccezionali record negativi come i quattro derby persi in un anno sulla panchina della Roma), ma ai suoi seguaci non importa, poiché il tempo dell'affermazione arriverà.

LA COERENZA - Come il comunismo, Zeman mente: in qualità di teste dell'accusa al processo di Calciopoli disse di non aver mai avuto a che fare in vita sua con Moggi, salvo smentirsi clamorosamente nel documentario Zemanlandia, in cui racconta di quando, da allenatore del Parma, pranzò proprio con Big Luciano. Secondo l'articolo, Zeman gode di un occhio di riguardo da parte dei media (che lo trattano alla stregua di un santo o di un eroe), delle istituzioni (di recente il sindaco di Roma gli ha consegnato il premio fair play «Avversari sì, nemici mai», non molti giorni dopo la diffusione di una foto che immortala Zdenek mentre autografa una maglia con su scritto «Odio la Juve!»), e della giustizia, che non lo ha indagato per omessa denuncia benché nel 2005 avesse avuto la sensazione che i giocatori del suo Lecce si fossero accordati con quelli del Parma per non farsi male.
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A certi giornalisti andrebbero segate le mani.

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07/09/2012 09:39
 
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E meno male che non sa dei gulag a tor de cenci per i fuori rosa e che ogni tanto si mangia un bambino dei pulcini [SM=x2478856]
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Re:
lucolas999, 07/09/2012 09.39:

E meno male che non sa dei gulag a tor de cenci per i fuori rosa e che ogni tanto si mangia un bambino dei pulcini [SM=x2478856]




questa fa ride' na cifra...
[SM=g7346] [SM=g7405] [SM=g10633]
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11/09/2012 16:57
 
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articolo della Ferrazza su repubblica..

Per De Rossi 15 giorni di stop, preoccupano Osvaldo e Destro



LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Respiro di sollievo per Daniele De Rossi, l’infortunio è un po’ meno grave del previsto. Lesione di primo grado al bicipite femorale della gamba destra, per il centrocampista e due le settimane di stop. Salterà con molta probabilità tre gare, il giocatore, tornando a disposizione per la trasferta di Torino del 29 settembre.

Inizialmente lo staff medico si era dichiarato preoccupato per l’infortunio, avvenuto contro la Bulgaria, dopo l’ecografia effettuata a Trigoria è tornato l’ottimismo e il giocatore ha già cominciato la riabilitazione. Si spera ora che la sorte sia meno avversa per gli azzurri, in particolare per Osvaldo e Destro che stasera saranno impegnati con Malta. Ma ci ha pensato ieri Castan a mettere in ansia i tifosi giallorossi. Il difensore ha lasciato l’allenamento per un risentimento al tendine rotuleo del ginocchio destro, un’infiammazione che ne mette a rischio la presenza domenica contro il Bologna. Problema da valutare nei prossimi giorni e che rischia di stravolgere la linea dei quattro vista la già certa assenza di Balzaretti. Si scalda Marquinhos, con Romagnoli unica alternativa al centro della difesa, convinto che domenica “Sarà un’altra battaglia”. Oggi tornerà invece in conferenza stampa Sabatini, per la presentazione di Goicoechea. Il diesse non ha ancora parlato dopo la chiusura del mercato, e chissà se risponderà a Vialli, che ha definito Zeman “Un enorme paraculo che combatte solo le battaglie che gli convengono”.

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ma che idiozia è??
preoccupano perchè giocano in nazionale?

ieri ho scoperto sul corriere dello sport che lo "svedese" Bendtner ha problemi di ambientamento..
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11/09/2012 17:12
 
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Sì perchè gli hanno dato un interprete svedese
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11/09/2012 18:52
 
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Re:
lucolas999, 9/11/2012 5:12 PM:

Sì perchè gli hanno dato un interprete svedese




sempre questi extracomunitari... ;-)

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Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
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01/10/2012 09:46
 
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sul corrieredellosport leggo di Pallotta " infuriato " che telefona nella notte di sabato a Baldini per avere spiegazioni..


ahahahaha ma per favore..ma perchè ste prese per il culo che qualcuno ci crede pure..
magari è pure preoccupato per le condizioni di Dodò Pallotta..
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01/10/2012 10:31
 
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Re:
Sound72, 10/1/2012 9:46 AM:

sul corrieredellosport leggo di Pallotta " infuriato " che telefona nella notte di sabato a Baldini per avere spiegazioni..


ahahahaha ma per favore..ma perchè ste prese per il culo che qualcuno ci crede pure..
magari è pure preoccupato per le condizioni di Dodò Pallotta..




per valdiserri invece stanno già a roma.

www.laroma24.it/archivio/72803/gli-americani-a-roma-per-chiedere-a-zeman-cosa-succ...

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01/10/2012 11:02
 
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sì, sono a Roma perchè domenica ci sarà la cerimonia per la hall of fame a cui pallotta presenzierà.
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01/10/2012 12:41
 
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del resto Pallotta questo fa... presenzia, scoatta, se tuffa... stop.

ma del resto un pò è testa di legno (di Unicredit) unpò è testa de qualche altra cosa.

che poi mi pare che faccia pendant un pò con tutto ciò che è Roma e la Roma.

sulla fregnaccia del Corriere, un velo pietoso... quello manco se ricorda come se chiama sto club.

invece Valdiserri... "chiedere a Zeman cosa succede"..

A ZEMAAAAN????

ecco, Valdiserri gli ha appena certificato la coccarda di coglioni al cubo.

bravi prendetevela con Zeman va... c'è uno, quello che le stecche un pò le fuma un pò le prende che ha pagato 20 milioni uno che non sa calcaiare in porta.


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01/10/2012 14:54
 
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ed ecco qui Ugo Trani... per la serie... se in squadra abbiamo giocatori accreditati di personalità, che invece personalità ce l'hanno solo per giocare di merda, fa da contraltare una stampa dove la personalità ce l'hai solo per fiutare il vento e non esprimere una critica mirata, ma dare solo un colpo al cerchio e uno alla botte.

ecco qui un articolo dove si operano delle critiche (preparazione, schemi, staff medico) che però chissà perchè con giocatori affamati e vogliosi, non sono valse. il Pescara non ha avuto infortuni, ha funzionato, ha segnato valanghe di gol e ha vinto un campionato d non favorito.
la critica di gente che guarda il calcio solo attraverso la Roma, non osservando nulla intorno.

e che pure guardando la Roma non ci capisce sempre di più un cazzo. e non ha il coraggio di fare una critica sul rendimento di De Rossi da quando venne chiamato Capitan Futuro ad oggi.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Non serve difenderlo. Ma lo stimoleremo a far meglio e a fine stagione tireremo una riga». Sabatini anche su Zeman è stato esplicito. Ora sarà aiutato, per non vederlo perseverare negli errori. E comunque, a campionato concluso, il club giallorosso valuterà l’annata del tecnico di Praga. Parola di ds. Perché i risultati stavolta conteranno e tanto. All’Europa, a cui è legato il destino di Zdenek.
La verifica quotidiana è il vero cambiamento rispetto alla gestione di Luis Enrique. Per l’asturiano la fiducia fu a oltranza, mentre il boemo è ogni giorno sotto la lente di ingradimento. Perché, bisogna ricordarlo con coerenza e onestà, i dirigenti non avevano alcuna intenzione di riportare Zeman a Trigoria. Lo hanno fatto solo perché il nome generava l’entusiasmo garantito della piazza, come confermato dall’immediata risposta nella campagna abbonamenti. Proprio Sabatini, pentito di non aver mai dato suggerimenti a Luis Enrique, ora vuole essere più presente accanto a Zdenek. Quella frase «lo stimoleremo a far meglio» è già il messaggio più diretto al boemo. Che, nei risultati e nei metodi, non convince la società giallorossa.

Non c’è feeling e si capisce da frasi e allusioni. Da discorsi fatti nelle stanze di Trigoria, pure direttamente a Zeman. Soprattutto quando gli è stato chiesto di allentare la presa su Conte e la Juve. I dirigenti in queste ore hanno parlato tra loro. Presto chiederanno a Zdenek di essere più severo e determinato nelle scelte. Un esempio: se Burdisso è in difficoltà, deve metterlo momentaneamente da parte. Il club giallorosso non contesterebbe mai la decisione di vedere un giovane, Marquinhos o Romagnoli, in campo. E non ha gradito l’accantonamento di Destro, il colpo più caro dell’ultimo mercato, e nemmeno l’inserimento a risultato ormai scritto.

Zdenek è più solo rispetto alla sua prima avventura a Trigoria. Lo sapeva anche quando ha detto sì a Baldini e Sabatini. E’ tornato perché era la sua ultima grande chance. Ma era consapevole che questa non era la sua dirigenza. Gli stessi giocatori, i senatori e pure qualche giovane, non sono convinti che certi allenamenti pesanti possano essere la soluzione a tutti i problemi. Lavorare è giusto, esagerare no. In questo senso soffia sul fuoco anche lo staff medico che, smentite di comodo a parte, non è in sintonia con Zeman. Dodò è il caso più eclatante, ma anche le ricadute di Bradley, Pjanic e Osvaldo tengono banco nei corridoi del centro sportivo Bernardini.
Tatticamente, invece, ha tre rebus da risolvere. La difesa che non si alza e allunga la squadra; l’attacco che non fa pressing e la posizione di De Rossi. Con il vicecapitano c’è stata una discussione vivace nella pancia dello Juventus stadium. Tema: la figuraccia. Chi dei due l’ha fatta fare all’altro. Così si spiegano le dichiarazioni di Daniele prima di tornare nella capitale. Per lui questa squadra non è da scudetto, come invece sostiene Zeman. «Solo parlarne, fa male alla Roma», l’accusa di De Rossi.


.....

per quanto mi riguarda De Rossi una cosa giusta l'ha detta: non parliamo di scudetto.
[Modificato da giove(R) 01/10/2012 14:56]


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01/10/2012 15:07
 
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guardate st'altro poraccio: un articolo intero di critiche nemmeno velatamtne indirizzate a Sabatini (lamela pagto uno sproposito, questione terzini mai risolta, ecc.) e poi "eh ma basterebbe metterli nei loro ruoli"...
ed ecco un altro scarzacani magnapane a tradimento che alla fine, dopo aver fatto 30, non c'ha er core de fa 31, mettere all'angolo Sabatini, e come scappatoia alla fine "se la cava" dicendo che un allenatore di 65 anni non capisce i ruoli dei giocatori.
in pratica: mercato sbagliato quindi Zeman è un pivello.

questi sono i PoMpinion Leaders della stampa romana.
questi sono gli illegibili, inascoltabili, che poi si fanno strada nella testa dell'esercito di lobotomizzati tifosi della Roma:

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Saranno più o meno sopravvalutati, per dirla alla Sabatini, ma anche (soprattutto?) i giocatori sono colpevoli del momento delicatissimo della Roma. Nessuno, del resto, può essere assolto. E sarebbe un errore fare figli e figliastri. Ma, come prima cosa, c’è da chiarire un punto: la squadra non vuole oppure non sa giocare il calcio che viene insegnato ogni giorno a Trigoria da Zeman? La squadra non mi segue, ha più volte sintetizzato il boemo. Già, ma perché? Eppure la manovra zemaniana non è mai stata difficile per nessuno, tanto è vero che Zdenek ha fatto la fortuna di tanti giocatori di classe non eccelsa. La Roma attuale, invece, gioca un calcio che nulla ha a che vedere con quello di Zeman. Il mal di pancia palesato da Daniele De Rossi l’altra sera a Torino deve essere interpretato: si tratta di una voce del coro o la voce in rappresentanza del coro? È probabile che, nel caso specifico, a De Rossi non piaccia giocare in una posizione (e questo ha rinfacciato l’altra sera a Zeman), quella di intermedio, che non sente sua. Lo fa volentieri in nazionale per far spazio a Pirlo e non si è mai lamentato: se Tachtsidis fosse qualcosa simile a Pirlo, probabilmente nella Roma la situazione sarebbe identica a quella azzurra. Il greco, invece, è ancora un ragazzo tutto da scoprire, un centrocampista che finora non ha assolutamente convinto. E il grosso peso di responsabilità che gli è piombato sulle spalle non l’ha aiutato.

Un altro neoacquisto, Piris, è sparito di scena. Gli sono bastate tre partite per finire nel dimenticatoio, pur essendo stato portato alla Roma per essere uno dei titolari. Così è tornato di attualità il nome di Taddei, l’ex attaccante diventato in vecchiaia esterno di difesa. E fa un certo effetto constatare che la Roma ormai da anni non riesce a trovare a destra un terzino all’altezza della situazione. Se si va avanti con Taddei, vuol dire che molto (troppo) è stato sbagliato in sede di calciomercato. A Torino, poi, ha fatto effetto ritrovare in campo uno come Perrotta, che non era stato praticamente mai preso in considerazione neppure per un posto in panchina. Ha trovato spazio per gli infortuni di Pjanic e Bradley, uno che non ce la fa proprio a stare bene. Convocato per la partita con la Samp, lo statunitense mercoledì scorso non è neppure andato in panchina e da quel giorno non si è più allenato. Un mistero.

Per non parlare di Dodò, sul conto del quale si è detto tanto ma forse non ancora tutto. Doveva esser pronto per giocare nel giro di qualche settimana, dopo tre mesi non è ancora pronto per allenarsi. Chi invece gioca, e lo fa sistematicamente male, è Lamela: pagato uno sproposito, l’argentino non ha ancora dato concretezza a tutte le belle parole che il ds Sabatini ha speso sul suo conto. Gioca da attaccante a destra e se non se la sente di stare in quella posizione farebbe bene a parlarne con l’allenatore. Oggi quel Lamela è un giocatore inutile per la Roma di Zeman.

In difesa Burdisso non è ancora il vecchio Burdisso e il brasiliano Castan va in barca insieme con l’argentino. Marquinhos, un difensore centrale, è stato impiegato due volte da esterno a destra e qui il discorso torna ai nomi di Taddei o Piris. Cioè alla mancanza di gente valida per quel ruolo. Destro, il fiore all’occhiello del marcato della Roma, a Torino ha cominciato a fare la riserva, ma lui spera che sia trattato soltanto di un fatto episodico. Visto Lamela, l’ex senese non dovrebbe faticare a ritrovare spazio dal primo minuto anche se in un ruolo che non ama.

A fare un piccolo riassunto, emerge che troppa gente gioca fuori ruolo. Sarà forse anche per questo, chissà, che la Roma non gioca come vorrebbe Zeman. Basterebbe mettere tutte le pedine al loro posto, anche se c’è chi nella Roma non dovrebbe (ancora) giocare in assoluto.


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Re:
giove(R), 01/10/2012 15.07:

Il mal di pancia palesato da Daniele De Rossi l’altra sera a Torino deve essere interpretato: si tratta di una voce del coro o la voce in rappresentanza del coro? È probabile che, nel caso specifico, a De Rossi non piaccia giocare in una posizione (e questo ha rinfacciato l’altra sera a Zeman), quella di intermedio, che non sente sua. Lo fa volentieri in nazionale per far spazio a Pirlo e non si è mai lamentato: se Tachtsidis fosse qualcosa simile a Pirlo, probabilmente nella Roma la situazione sarebbe identica a quella azzurra.



L'ex fruttarolo è il più viscido e servo di tutti.Notare,non critica De Rossi.Parte a bomba con "de rossi è incazzato perchè gioca fuori ruolo".No "gioca male perchè è fuori ruolo" ma "è incazzato perchè gioca fuori ruolo".De rossi è pure incazzato,come se lui non avesse giocato...adesso in qualsiasi ruolo lo impiegherà sarà sempre colpa di zeman,come luis enrique e ranieri con totti,stessa cosa.Era sempre colpa dell'allenatore perchè non si aveva coraggio di toccare i due totem.
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De Rossi ha rotto il cazzo. Che luis enrique e Ranieri causa borriello utilizzassero a cazzo Totti e' pero una realtà , così come farlo giocare a sinistra e' un aborto. De Rossi gode di una stampa che Totti se la sogna, non si può accomunarli come fai tu
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io sono d'accordo sulla stampa/radio pro De Rossi..meno sull'impiego di Totti con Ranieri...
per me anche Totti sbagliò qualcosa con Ranieri..il primo anno quando al rientro dall'infortunio soffrì la concorrenza di Toni...vedi espulsione nella finale di coppa italia..e il secondo anno fino a febbraio..le responsabilità furono un pò di tutti..tanto che ranieri per accontentarli tutti e 3 ( anche vucinic ) fece un bel casino..anzi..esagerò quando mise totti in panchina per adriano..Però io ricordo pure che prima a settembre totti alla sostituzione contro l'inter se ne andò dritto negli spogliatoi, o ancora il cambio nel derby al 45' l'anno prima quando stava incazzato mentre ci giocavamo lo scudetto .... e lì ranieri per me non aveva colpe..
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Re:
route76, 01/10/2012 17.31:

De Rossi ha rotto il cazzo. Che luis enrique e Ranieri causa borriello utilizzassero a cazzo Totti e' pero una realtà , così come farlo giocare a sinistra e' un aborto. De Rossi gode di una stampa che Totti se la sogna, non si può accomunarli come fai tu



Luis enrique-borriello?Quando mai?Borriello con Luis Enrique era out.Dico solo una cosa.Se Totti o De Rossi giocano male va detto.E' malafede dire "no,è colpa del mister che doveva metterlo più dietro,più avanti,più a destra,più a sinistra"....dai,ranieri era sotto bombardamento,come si muoveva era un uomo morto.E lo stesso accadrà a breve per zeman.Non lo bombardano x ora solo perchè zeman non ha un cattivo rapporto coi giornalisti,è stato accolto bene...ma il rischio di fronda c'è,già ci sono state delle avvisaglie.
Che de rossi goda di una stampa romana migliore di totti non sono d'accordo,per me hanno un trattamento da re entrambi.Che poi posso capirlo per totti,visto come ha inciso sulla nostra storia,non per de rossi,che vive di rendita da anni.


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