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carte da cul

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2024 15:22
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01/12/2010 18:41
 
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Adesso D'Ubaldo,Fotia,Marione e gli altri prezzolati dovranno battere cassa al nuovo padrone.Si impareranno l'arabo?O si rifiuteranno e spingeranno per Angelucci e affini?
02/12/2010 09:42
 
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Re:
Sound72, 01/12/2010 13.19:

Rosella Sensi era a Tri­goria. Il presidente ha messo mano ad alcune pratiche amministrative con la Mazzoleni, poi ha parlato con Montali e Pradè. Non ha incrociato Ranieri né i giocatori.[...] A par­te quelli dei giocatori e di Ranieri ci sono anche quelli di Montali e Tem­pestilli, che sono in scadenza. Se non è stato regolarizzato l´ex team mana­ger, che è un uomo di fiducia della famiglia Sensi, evidentemente siamo veramente agli atti finali di questa società. E´ impressione diffusa a Tri­goria che il passaggio di proprietà sia imminente e questo crea un cli­ma di incertezza all´interno dello spogliatoio.

estratto di un articolo di D'Ubaldo oggi sul corriere dello sport.

Cioè dopo roma-bayern titolone " Leggendari "..un mese e mezzo di articoli sulla rimonta, sulla roma anti-milan, su menez , su borriello, sulla passione della curva sud etcetc..Oggi devi buttà li sta cazzata del clima di incertezza nello spogliatoio per l'imminente passaggi odi proprietà? E se avevi vinto a palermo te ne saresti ricordato?!Bah..



Quando qualcuno mi parla della difficoltà nel fare carriera nel giornalismo sportivo in Italia.....prendo atto di come sia difficile...dopo mi viene in mente D'Ubaldo e dico , come in tutte le cose......non c'è meritocrazia: siamo in Italia basta avere le amicizie giuste.....

[Modificato da faberhood 02/12/2010 09:42]
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22/12/2010 10:03
 
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CORRIERE DELLA SERA

Ribaltone portieri, DONI riprende quota

"Dopo Buffon, è il portiere più forte con cui abbia mai giocato". Un paragone molto lusinghiero per Alexander Doni. E lo è ancora di più se a farlo è Daniele De Rossi

[...] a San Siro, il brasiliano è sembrato quello dei tempi belli. La sua parata su Ibrahimovic, con la gara ancora sullo 0-0, è stata importante come il gol segnato più tardi da Borriello. Tanto da far nascere qualche ripensamento sul suo ranking tra i portieri giallorossi e sul desiderio di liberarsi di lui [...] 1) la qualità di Doni non è in discussione: aveva perso il posto per eccesso di generosità, giocando con un ginocchio a mezzo servizio; 2) gli intrecci di mercato sono infiniti e, mentre non è semplice trovare una squadra per Doni (visto anche l'alto ingaggio: oltre due milioni netti all'anno), c'è stato nelle ultime ore l'interessamento del Genoa per Julio Sergio. [...] Un'ipotesi porta a Marchetti, messo praticamente fuori rosa dal Cagliari; l'altra potrebbe aprirsi con la Roma, che il Genoa aveva contattato per informarsi sulla situazione di Matteo Brighi, pallino di Preziosi fin dall'estate scorsa. [...]



La parata su Ibrahimovic?? Ma..se uno dei nostri si divorava un gol del genere veniva insultato stto casa.
Che stampa del cazzo.
E ovviamente tirando in ballo l'investitura di De Rossi ( [SM=g28001] niente di piu' scorretto e irriguardoso che si possa dire in pubblico nei confronti di un terzo compagno di squadra, pure se in buona fede, pure se magari avrai 100 altre ragioni perchè ce l'hai col suo procuratore )
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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22/12/2010 11:55
 
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allora...

De Rossi e tutti i giornalisti che "di botto" si sono svegliati solo perchè hanno trovato...nelle sue parole una legittimazione dovrebbero farsi due tre mani ciascuno a "un-due-tre 'n se move na foja".
ma passando tra due file di almeno 50 persone l'una...

che pezzenti accattoni invertebrati.


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04/01/2011 10:30
 
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CORRIERE DELLO SPORT: MEXES FA L'AMERICANO

Notizie dall’altro mondo, ma che incredibilmente riguardano la Roma e che aprono finalmente uno squarcio di chiarezza nella nebulosa che sembra avvolgere da un po’ di tempo le sorti della società giallorossa.

UNA SERA A CENA - Metti una sera a cena a migliaia di chilometri da Trigoria, diciamo Cape Town, Sudafrica, qualche giorno prima di Natale. Metti che a questo banchetto partecipino Franco Baldini, Gianluca Vialli, Massimo Mauro, un altro ex calciato-re, un manager di una famosa azienda italiana che opera in tutto il mondo e...una persona capitata lì non proprio per caso ma quasi.

Metti che si parli di tutt’altro che di calcio. Per esempio di aromi e to-stature, fragranze e qualità. Marchio e business. Perchè questo non è un incontro per parlare della Roma, tutt’altro. Ma metti anche che a un certo punto, visti i personaggi a tavola, il discorso scivoli inevitabilmente ( ma non era certo l’argomento centrale della cena) sulla Roma calcio e sul suo futuro, partendo da un calciatore oggettivamente in bilico.

L’ATTESA DI PHILIPPE - Metti che si parli di Philippe Mexes e che trat-tando questo argomento si scoprano anche alcune notizie importan-ti, forse decisive sul futuro del club giallorosso. Scenari che potrebbero essere ufficiali tra qualche tempo, ma che in extremis potrebbero anche non concretizzarsi. Per esempio che Mexes stia solo aspettando che Baldini gli dia l’ok, una cosa che suonerebbe più o meno così. Sì, la Roma l’hanno presa gli amici americani, da oggi sono io il nuovo direttore generale e tu, come eravamo d’accordo, mi firmi un bel quadriennale, resti romanista a vita e poi si festeggia insieme. Ecco perchè il francese tergiversa. Con Baldini in società il rinnovo sarebbe automatico.

MADE IN USA - Metti che gli americani, East e West Coast in coali-zione, solidissime possibilità economiche, con Unicredit che resta al 10 per cento, siano a un passo dalla Roma e abbiano già eletto Franco Baldini non solo direttore generale ma anche plenipotenziario della nuova società. Tanto vicini che avrebbero già scelto anche il nuovo allenatore, straniero ma non troppo ( il quale però avrebbe cortesemente rifiutato), e che ora stiano battendo altre piste, in ogni caso un top trainer.

Ma metti che, come potrebbe oggettivamente essere, ma Franco Baldini teme, la Roma finisca ad altri perché hanno prevalso altre logiche grazie ad altre amicizie o forti pressioni politiche. Metti che a Philippe Mexes questo scenario sia meno gradito del precedente e si liberi come da contratto a parametro zero, mettendosi all’asta per giugno avendo più di un estimatore sia in Italia che all’estero. Mettiamola come vogliamo, ma questo è a oggi uno scenario pos-sibile, concreto, un progetto che potrebbe andare a dama in pochi giorni ( se ne sta parlando a migliaia di chilometri da Roma ma stavolta anche da Cape Town) nonostante qualche mal di pancia accusato in corso di due diligence. Metti che davanti a un... buon caffè si sia svelato l’ar-cano giallorosso.
......................


nn so potevano pure scrivere che Ranieri sicuramente nn allenerà la roma se la prendono gli americani perchè Baldini è andato a cena con Mauro e Vialli in Sudafrica..
Ma la cosa che fa ridere e che su questa notizia oggi il Corriere dello Sport ci fa la prima pagina.
Quindi Mexes non ha rinnovato fino ad oggi ( e quindi per un annetto buono ) perchè stava aspettando gli americani e Baldini.
Per questo la Roma in estate provava a prendere Burdisso a tutti i costi.
Perchè nn sapeva se sarebbero arrivati gli americani, con Baldini.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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04/01/2011 15:03
 
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vabbè Belpietro lavora anche al Corriere...
"metti un attentato a base di capsule al caffè di materiale instabile".
ma è tutta roba per il tifoso che metti qua metti là, è sempre costantemente "messo di culo" (chieppe divarichete , sempre pronto a prenderlo), volontariamente credulone e orgoglione che è il più facile dei bersagli per questa guerra di cazzate.

ma anche qui... mi sovviene un'altra ovvietà, ma del resto in questo periodo ci sono così abituato (a dire ovvietà).

dopo Adriano, Mexes...
ecco... pure qua si dica quel che si vuole, ma l'errore è stato fatto dnon ora, non da un anno, ma almeno da due!

di Mexes, molto migliorato, stabilizzatosi molto più vicino (ma mai più giunto a quei livellI) al suo periodo di massimo rendimento con la Roma, di quantonon lo sia stao negli ultimi 2-3 anni, abbiamo detto un sacco di cose in queste decine di mesi trascorsi.

compreso che aveva rotto il cazzo e che era il primo che doveva prendere e andare a fanculo, perchè era completamente imploso (volente o nolente, colpa sua, o vittima dell'effetto kriptonite che ti fa l'ambinete romanista quando arrivi qui da Mostro e qui ti leccano talmente bene tra le chiappe che nel giro di un anno diventi una pippa qualunque).

il problema non era se fosse sbagliato criticarlo, o se fosse meglio continuare a osannarlo, o se fosse assurdo immaginare che non si sarebbe mai più (o che lo avrebbe fatto prima o poi) ripreso.

il problema, risolvibile con molta meno approssimazione (che è pure un eufemismo, qui il rinnovo di mexes non è mica questione di approssimazione, siamo proprio appesi ai cazzi suoi adesso) era quello di venderlo IMMEDIATAMENTE 2 anni fa, o RINNOVARLO PUR ESSENDOSI CHIARAMENTE ACCORTI che era in picchiata.

il tutto per il semplice motivo di non perderlo a parametro zero, senza programmare alternative, strategie, niente.

solo poi ci sarebbe scesa la eventuale lacrimuccia da tifoso deluso, o avremmo alzato le spalle come di fronte all'ineluttabile.
ma almeno mezza cazzo di cosa l'avremmo risolta. e bene.

mò tutti a parlare di Mexes, Mexes, Mexes...
abbiamo fatto nè più nè meno (anzi peggio, a meno di altri "zietti" tipo Moratti o Bronzetti) di ciò che facemmo quando perdemmo Cassano a 5 milioni, o quando ci fece l'elemosina Moratti prima per Chivu, e poi per Mancini.
che abbiamo fatto con dinamiche solo minimamente diverse, per Taddei, per Perrotta, per Pizarro, per Brighi, per
che stiamo facendo per Cicinho, per Doni e appunto per Mexes.

chissà che cazzo di laurea in ingegneria meccano-spaziale-astrofisicolettronica ci vorrà per rendersi conto che siamo una società di peracottari incapaci.
persino di imparare dei propri stessi (e reiterati) errori.


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05/01/2011 03:27
 
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questa sera, sul sito de "la repubblica".

http://www.repubblica.it/sport/calcio/calciomercato/2011/01/04/news/dzeko_al_city_intrigo_dinho-10837185/


Mercato
Juve, sfuma Dzeko
Ora il sogno è Bale

Il bomber bosniaco al Manchester City, Marotta tenta l'assalto a giugno per il gallese e lavora allo scambio Sissoko-Huntelaar con lo Schalke, l'alternativa per l'attacco è Toni. La Fiorentina: Gilardino incedibile. (...)
di NICOLA APICELLA (un nome, un programma)

Fine del giallo e Juve delusa. Edin Dzeko è del Manchester City. L'annuncio arriva da Roberto Mancini, manager del club inglese. (...) (giallo? ma quale giallo? veramente qualcuno ha creduto che dzeko fosse così coglione?)

CACCIA AL BOMBER - Sfumato Dzeko, che comunque la Juve avrebbe potuto tesserare solo a giugno per il suo status di extracomunitario (ah, adesso ho capito! mica perché dzeko non voleva. era la juve che non poteva. che sfiga però!), Marotta si concentra sugli altri obiettivi. Difficile, se non impossibile, convincere la Sampdoria a privarsi di Pazzini, complicato arrivare a Gilardino (la Fiorentina ha ribadito con una [sic!] comunicato l'incedibilità del giocatore), l'ultima idea porta in Germania (lì dove hanno l'anello al naso), precisamente allo Schalke. La Juve sta provando ad intavolare uno scambio con i tedeschi: noi vi diamo Sissoko, ormai ai margini nelle scelte di Delneri, voi ci prestate Huntelaar (ormai al centro nelle scelte di magath), che dopo la non felice esperienza al Milan si è rilanciato alla corte di Magath (proprio quello della finale di atene, juventini del cazzo, ve lo ricordate?). Operazione complicata (eh sì, direi proprio!), perché lo Schalke, pur in difficoltà in campionato, è ancora in corsa in Champions (mentre la juve invece è ancora in corsa per... aspetta... la coppa italia?) e difficilmente si priverà del suo bomber (ma hai visto mai quel genio di marotta, che però non ce la fa a sbolognare un fuoriclasse come amauri?), autore già di 7 reti. Un attaccante arriverà, restano valide le piste che portano a Toni e Floccari. (non me ne voglia il buon vecchio toni, ma tra dzeko/huntelaar e toni/floccari oggi come oggi c'è la stessa differenza che c'è tra cachemire e carta igienica. usata)

SOGNO BALE (in questo articoletto prefabbricato mancava l'obbligatorio paragrafo con i sogni erotico-calcistici. quelli che di notte fanno scivolare le manine dei tifosi sotto la coperta con i colori sociali. eccolo!) - Gareth Bale (e chi altri se non lui?) potrebbe essere invece il grande colpo di giugno della Juve. "Ci sta provando per portare in Italia Bale a giugno ma occhio al Real che può prenderlo già da gennaio", ha detto Peppino Tirri (peppino chi?), agente del gallese, a ilsussidiario.net "Confermo un interesse della Juventus ma parliamo di giugno non certo di gennaio - continua - Inter e Milan? Anche loro hanno mostrato interesse nei confronti del gallese, anche perché il giocatore gradirebbe infatti giocare in Italia nel prossimo futuro (e ti pareva? e magari nel lecce? basta che non piove come a londra e se magna bene!)". Le percentuali di vederlo nella prossima serie A "sono alte (alte tipo... 0,01%?) ma ripeto a giugno più che a gennaio. (e perché mai? perché a gennaio fa troppo freddo? perché anche il tottenham è ancora in corsa in champions? perché il quadriennale firmato qualche mese fa da bale si è ridotto di un ottavo della sua durata? perché nel frattempo marotta ha ceduto amauri al barcellona e ha racimolato i 20 milioni necessari per bale?) Le squadre italiane infatti difficilmente riusciranno a prenderlo in questa sessione di mercato". (eh, mi sa anche a me, peppino, e mi sa che questa sessione durerà almeno mezzo decennio)


poche ore più tardi, sul sito di calcionews24.com

http://www.calcionews24.com/tirri-ritratta-io-non-sono-piu-lagente-di-bale.html


Tirri ritratta: "Io non sono più l'agente di Bale"

Dopo le dichiarazioni del noto (a chi?) agente Peppino Tirri circolate quest'oggi su un presunto interesse di Juventus e Real Madrid per Gareth Bale, talento gallese del Tottenham, il procuratore è intervenuto nuovamente ai microfoni di calciomercato.it (il massimo dell'avanguardia tecnologica: un sito con i microfoni) per precisare la sua posizione in merito all'eventuale trattativa (che in realtà non esiste e non è mai esistita, altro che "eventuale" -- infami stupratori del significato delle parole! perché calvino è morto e voi truffatori siete ancora in vita?), confermando di essere esterno a tutto (esterno anche alla sua testa, immagino) e di non avere più la procura di Bale (se mai l'ha avuta): "Non ho parlato in qualità di agente del giocatore, già da mesi non collaboro più con l'agenzia che lo rappresenta (ah, ecco. ci stiamo pian piano avvicinando alla realtà. a parte il fatto che tirri con quell'agenzia potrebbe aver "collaborato" anche in qualità di fattorino, com'era la cosa con la procura che aveva avuto appena una ventina di parole fa?). Mi è stato solo chiesto un parere in qualità di operatore di mercato molto attivo in Inghilterra (nelle leghe minori forse?). Ribadisco (a me piace un sacco quando gente come questa ribadisce) che per gennaio la vedo un'operazione molto difficile, mentre a giugno potrebbero esserci maggiori possibilità". (magari si passa dallo 0,01 al 0,015% -- a giugno potrebbero anche esserci maggiori possibilità che bale sia invecchiato di sei mesi. anzi, ribadisco che la vedo una cosa molto certa)
(e visto che con bale non ha funzionato, spariamo un'altra cazzata, ma questa volta su uno che qui non si conosce tanto bene. vai peppino...) Parlando del possibile arrivo di Glen Johnson alla Juventus, Tirri spiega: "Ha una valutazione molto importante, anche per lui la vedo molto dura (ma pensa tu com'è messa la juve!). Giocatori di questo tipo è difficile che si muovano a gennaio a meno di offerte irrinunciabili (tipo teste di cavallo sul letto). Sorensen sta crescendo molto, il rinforzo la Juve potrebbe averlo in casa".
Brando de Leonardis (eccone un altro per la fossa comune)


ok. in fondo fa ridere quello che scrivono. ma io a questa gente, se potessi, gli taglierei veramente le mani.

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Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
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05/01/2011 13:07
 
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[SM=g27987]
che te sei preso ieri sera Pà?
[SM=g27987] [SM=g27988]


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05/01/2011 13:18
 
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Gli hai spulciato il post virgola per virgola [SM=g27987]

La Juve ormai conta meno di zero e la cosa mi fa molto piacere.
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05/01/2011 14:51
 
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Re:
giove(R), 05/01/2011 13.07:

[SM=g27987]
che te sei preso ieri sera Pà?
[SM=g27987] [SM=g27988]




ogni tanto mi parte la brocca, giò.

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05/01/2011 15:25
 
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Re:
lucaDM82, 05/01/2011 13.18:

Gli hai spulciato il post virgola per virgola [SM=g27987]

La Juve ormai conta meno di zero e la cosa mi fa molto piacere.




infatti l'articolo è uno schifo virgola per virgola. ma lo schifo maggiore è che questi ci vivono pure.
la manipolazione e quello che io chiamo stupro del linguaggio è talmente palese che non occorre alcuna analisi linguistica con gli strumenti del mestiere.

oggi, sempre da apicella de "la repubblica":

titolo: "Juve, c'è Huntelaar"
catenaccio: "Marotta in Germania per chiedere allo Schalke l'attaccante olandese"
poi nell'articolo leggi: "In Germania confermano la possibilità di uno scambio con lo Schalke: Huntelaar bianconero e Sissoko a Gelsenkirchen. Nei prossimi giorni Marotta e Paratici dovrebbero volare in Germania per incontrare i dirigenti tedeschi."

capito dove voglio arrivare?
si passa da "c'è huntelaar" (dove? a vinovo?) a "marotta in germania" (che vuole far pensare che marotta sia a gelsenkirchen proprio in questo momento) a un lurido condizionale: "dovrebbero volare". (eh sì! anch'io dovrei... smettere di fumare, bestemmiare ecc.)

lasciamo perdere il fatto che nessuno, nemmeno la "bild zeitung", riporta voci che "confermano la possibilità di uno scambio", qui stiamo parlando di invenzione e di manipolazione.

questo sistematico (ab)uso che il quarto potere in italia fa della lingua, sembra essere diventato un riflesso condizionato, sembra essere passato veramente nel DNA di chi scrive e parla, ormai anche privatamente. e il tutto senza un goebbels nazista o un minculpop fascista o un "ministero della verità" orwelliano che imponga determinate regole.
dover constatare questo è semplicemente devastante. la distruzione dell'affidabilità e del (con)senso nel linguaggio pubblico e di conseguenza in quello privato è un mezzo per distruggere comunicazione e di conseguenza ogni possibilità di associarsi aldilà degli istinti più primordiali.

poi quando si critica, è facile parlare di feltri, belpietro, minzolini, vespa, ferrara -- ma loro sono solo gli stronzi più grossi che galleggiano nel mare di merda del giornalismo italiano. e se voglio essere preciso, da questa merda, purtroppo, non posso escludere nessuno, nemmeno gente come travaglio o gomez, manipolatori anche loro e affetti dal virus del nepotismo come tutti gli altri.

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05/01/2011 16:49
 
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Re: Re:
BeautifulLoser, 05/01/2011 14.51:




ogni tanto mi parte la brocca, giò.




perdonami ma è una sensazione a me sconosciuta e nella quale non riesco proprio a immedesimarmi.... [SM=g27990]


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05/01/2011 17:09
 
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Re: Re: Re:
giove(R), 05/01/2011 16.49:




perdonami ma è una sensazione a me sconosciuta e nella quale non riesco proprio a immedesimarmi.... [SM=g27990]




tu quoque? che delusione! manco quel pizzico di empatia sei più capace di produrre? [SM=g27999]

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Re:
Sound72, 04/01/2011 10.30:

CORRIERE DELLO SPORT: MEXES FA L'AMERICANO

Notizie dall’altro mondo, ma che incredibilmente riguardano la Roma e che aprono finalmente uno squarcio di chiarezza nella nebulosa che sembra avvolgere da un po’ di tempo le sorti della società giallorossa.

UNA SERA A CENA - Metti una sera a cena a migliaia di chilometri da Trigoria, diciamo Cape Town, Sudafrica, qualche giorno prima di Natale. Metti che a questo banchetto partecipino Franco Baldini, Gianluca Vialli, Massimo Mauro, un altro ex calciato-re, un manager di una famosa azienda italiana che opera in tutto il mondo e...una persona capitata lì non proprio per caso ma quasi.

Metti che si parli di tutt’altro che di calcio. Per esempio di aromi e to-stature, fragranze e qualità. Marchio e business. Perchè questo non è un incontro per parlare della Roma, tutt’altro. Ma metti anche che a un certo punto, visti i personaggi a tavola, il discorso scivoli inevitabilmente ( ma non era certo l’argomento centrale della cena) sulla Roma calcio e sul suo futuro, partendo da un calciatore oggettivamente in bilico.

L’ATTESA DI PHILIPPE - Metti che si parli di Philippe Mexes e che trat-tando questo argomento si scoprano anche alcune notizie importan-ti, forse decisive sul futuro del club giallorosso. Scenari che potrebbero essere ufficiali tra qualche tempo, ma che in extremis potrebbero anche non concretizzarsi. Per esempio che Mexes stia solo aspettando che Baldini gli dia l’ok, una cosa che suonerebbe più o meno così. Sì, la Roma l’hanno presa gli amici americani, da oggi sono io il nuovo direttore generale e tu, come eravamo d’accordo, mi firmi un bel quadriennale, resti romanista a vita e poi si festeggia insieme. Ecco perchè il francese tergiversa. Con Baldini in società il rinnovo sarebbe automatico.

MADE IN USA - Metti che gli americani, East e West Coast in coali-zione, solidissime possibilità economiche, con Unicredit che resta al 10 per cento, siano a un passo dalla Roma e abbiano già eletto Franco Baldini non solo direttore generale ma anche plenipotenziario della nuova società. Tanto vicini che avrebbero già scelto anche il nuovo allenatore, straniero ma non troppo ( il quale però avrebbe cortesemente rifiutato), e che ora stiano battendo altre piste, in ogni caso un top trainer.

Ma metti che, come potrebbe oggettivamente essere, ma Franco Baldini teme, la Roma finisca ad altri perché hanno prevalso altre logiche grazie ad altre amicizie o forti pressioni politiche. Metti che a Philippe Mexes questo scenario sia meno gradito del precedente e si liberi come da contratto a parametro zero, mettendosi all’asta per giugno avendo più di un estimatore sia in Italia che all’estero. Mettiamola come vogliamo, ma questo è a oggi uno scenario pos-sibile, concreto, un progetto che potrebbe andare a dama in pochi giorni ( se ne sta parlando a migliaia di chilometri da Roma ma stavolta anche da Cape Town) nonostante qualche mal di pancia accusato in corso di due diligence. Metti che davanti a un... buon caffè si sia svelato l’ar-cano giallorosso.
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Mexes, prove di rinnovo
19/01/2011


Fonte: Corriere dello Sport – E. Incorcia

Dopo il derby, il campio­nato. Roma-Cagliari chiuderà una settimana ad alta tensione, tre gare in otto giorni con l’adrenalina della stracittadina, e ne aprirà un’altra che può rivelarsi estremamente proficua in prospettiva mercato. Perché la prossima settimana, tra mercoledì e giovedì, dovrebbe arri­vare in città Olivier Jouanneaux, cioè l’agente di Philippe Mexes. Era atteso inizialmente per questo wee­kend, aveva anche messo in conto di assistere alla partita con i sardi, alla fine tutto è slittato di qualche giorno per avere mo­do di affrontare con maggior tranquillità la questione del rin­novo del contratto del difensore france­se, lontano dal dop­pio impegno ravvici­nato, derby e Caglia­ri, appunto.

MOSSE – Philippe Me­xes ha sempre riba­dito di voler venire incontro alle esigen­ze della Roma, con­sapevole che un suo addio a parametro zero rappresentereb­be per la società un colpo al bilancio oltre che un impoverimento tecni­co. D’altra parte, però, il francese aspetta un’offerta importante per poter tradurre in un gesto concreto le manifestazioni di buona volontà e le professioni di fedeltà alla causa giallorossa. Sulla questione del suo rinnovo Rosella Sensi si è mossa in prima persona. La scorsa settima­na, cioè martedì 11, ha voluto incon­trare Mexes nel suo ufficio di Trigo­ria, chiedendo al giocatore di orga­nizzare al più presto possibile l’arri­vo in Italia del suo procuratore per discutere del prolungamento. Un colloquio faccia a faccia, tra il gio­catore e il presidente, maturato do­po una serie di segnali lanciati nel­le due settimane precedenti dall’una e dall’altra parte. « Il rapporto che mi lega a Mexes è importante. Stia­mo parlando », aveva detto la Sensi prima di Capodanno, confermando la trattativa per il rinnovo e smen­tendo le voci di una possibile ces­sione del difensore al Milan. Due settimane fa, era il 4 gennaio, aveva invece parlato lo stesso Mexes: « Il mio rapporto con la famiglia Sensi è sempre stato impostato sulla tra­sparenza e la fiducia reciproca. Ho sempre sostenuto che non c’era fret­ta e che ci sarebbero stati tempi e modi per affrontare il discorso sul rinno­vo ».

STRATEGIA – Si tratta per il rinnovo, dun­que. E si tratterà ad oltranza, senza farsi prendere dall’assillo della chiusura del mercato – senza pro­lungamento, per non perdere il giocatore gratis bisognerebbe cederlo entro il 31 gennaio, ma la Roma esclude fermamente questa ipotesi – e senza farsi condizio­nare dal fatto che, fin quando non si sarà accordato con la Roma, Mexes da febbraio sarà libero di trattare con chiunque per la prossima sta­gione.

LOBONT E TADDEI – Alla porta della Roma, intanto, ha bussato la Samp per chiedere notizie di Rodrigo Taddei. Il club blucerchiato ha fat­to però immediatamente dietro­front una volta resosi conto che l’in­gaggio del brasiliano non è compa­tibile con i vincoli imposti dal pro­prio budget. Il Galatasaray invece ha formulato una proposta a Lobont, proposta che il portiere ha rifiutato.

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Ogni commento è superfluo, stesso giornale a distanza di 15 giorni..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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20/01/2011 10:46
 
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Re: Re: Re:
giove(R), 05/01/2011 16.49:




perdonami ma è una sensazione a me sconosciuta e nella quale non riesco proprio a immedesimarmi.... [SM=g27990]




ero ironico (credo pure tu) la brocca mi parte sempre più spesso e volentieri.


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L'Agenzia delle entrate contesta delle irregolarità relative alla stagione 2002-2003

Il Fisco marca stretto Totti
Per il capitano accertamenti su 400 mila euro in benefit



ROMA — Non è sicuramente un buon momento per Francesco Totti. Il capitano della Roma, che probabilmente dovrà saltare la trasferta di Milano con l'Inter a causa di una brutta influenza, non se la passa bene nemmeno fuori dal campo. Nei giorni scorsi, infatti, avrebbe ricevuto due accertamenti fiscali da parte dell'Agenzia delle entrate per delle irregolarità relative alla stagione 2002/2003. Al capitano giallorosso sarebbero stati contestati alcuni benefit ricevuti per una somma totale di 400 mila euro.

Dal punto di vista sportivo Totti sta vivendo la sua stagione più difficile da quando gioca nella Roma. Le incomprensioni con Claudio Ranieri, che in più di un'occasione gli ha preferito Borriello, Vucinic e Menez, e la sensazione di non essere più fondamentale per il progetto giallorosso non gli hanno certo fatto bene. A questo, probabilmente, si può imputare il nervosismo che ha manifestato in più di un'occasione negli ultimi mesi.

«Dentro Trigoria sono triste, fuori sto bene» si è lasciato sfuggire qualche settimana fa, quando i rapporti con il tecnico erano burrascosi dopo i 4 minuti finali che Ranieri gli ha «concesso» a Genova contro la Sampdoria. La notizia di questo accertamento fiscale non ha certo contribuito ad aumentare la sua serenità. Solo due giorni fa il capitano giallorosso è stato testimonial a Venezia di una manifestazione di beneficenza organizzata da uno dei suoi sponsor, ed era sembrato tranquillo e sorridente manifestando la sua fiducia sul futuro della Roma, nel bel mezzo delle trattative per la vendita della società a una cordata americana. Un futuro che si annuncia luminoso per la Roma, e quindi anche per Totti, che ha altri tre anni di contratto nei quali percepirà circa 40 milioni lordi di ingaggio. E durante i quali riuscirà a ritrovare la serenità che in questo momento gli manca.


Gianluca Piacentini- Corriere della Sera
05 febbraio 2011

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L'articolo è di qualche giorno fa e lo trovo veramente penoso.


Al di là del fatto che mi sembra una NON Notizia l'accertamento di una irregolarità fiscale del genere ( ben diversa fu l'evasione di Valentino Rossi ) e tra l'altro usarci il condizionale ( sarebbero stati contestati ) è ancora piu' squallido.
Poi: ma quando mai Ranieri in più di un'occasione gli ha preferito Borriello, Vucinic e Menez,?
E ancora..perchè mai dover sottolineare che Totti ha altri tre anni di contratto nei quali percepirà circa 40 milioni lordi di ingaggio? Che cazzo c'entra con la notizia in sè?
E quell'ultima frasetta poi buttata là per dare un calcio un culo a Ranieri..
Piacentini poi..quello del Romanista che pensa di fare le domande scomode in conferenza stampa a Ranieri e viene sempre sputtanato.. [SM=x2478843]
[Modificato da Sound72 08/02/2011 12:12]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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08/02/2011 13:36
 
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Ah,ma dal romanista è passato al corriere della sera?
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09/02/2011 11:50
 
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il titol a 9 colonne di oggi Ancelotti-Roma si può, Ranieri verso Liverpool è una bella mancanza di rispetto per Ranieri e un calcio in culo a 2 coppe ancora da giocarsi.Stampa di merda.

E poi basta co sta volata tirata ad Ancelotti da 3 anni..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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09/02/2011 12:05
 
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Troppa aspettativa verso l'Ancelotti-romanista.
Ancelotti non lo lego cosi' tanto alla Roma,anche se abbiamo vinto lo scudetto con lui.E' emiliano,ha giocato e allenato a lungo nel milan,ha allenato anche la juve ecc.E se fosse stato veramente cosi' romanista avrebbe rinunciato a chelsea per venire a Roma e invece logicamente ha preferito il denaro.Non mi fido dell'Ancelotti romanista e non credo nemmeno che sia un fuoriclasse rispetto a Ranieri.
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09/02/2011 13:02
 
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non sono d'accordo luca.
Ancelotti secondo me è più preparato di Ranieri e quanto ad attrazioen giallorossa non nè è sprovvisto.

il fatto che credo ti causi questa distorsione percettiva è che come al solito l'informazione romana enfatizze e inventa.

dal dire che "gli piacerebbe" a dire che rinucerebbe a tutto pur di venire ce ne passa.

Ancelotti è comuqnue un professionista che ha passato più di metà carriera in squadre molto superiori alla Roma, come tutto, blasone, storia, organizzazione...

non è il piripicchio con i paraocchie e davanti solo la Roma.

ci devono essere i giusti presupposti sennò è il primo che non viene.

poi mettici che il solito giochetto spastico dell'informazione è ricollegarsi sempre ai soliti nomi, fare questi 2+2 fin troppo scontati...

come quando prendi l'allenatore X e allora dal giorno stesso aprtono subito gli articoli che X vuole tizio caio e sempronio e guarda caso tizio caio e sempronio sono sempre giocatori già avuti, i nomi più scontati che potresti fare.

è un giochetto idiota, ma intanto vale, da buona carte da cul a scrivere per un giorno in più.


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