si infatti non volevo dire che non conta nulla se trovi uno in lotta per qualcosa o uno già tanquillo (che poi è semrpe relativo: il Lecce nell'86 ci battè ed era retrocesso da un mese almeno).
detto questo e appunto per questo, ogni mio disscorso in questo momento, è fatto con il ...paraocchi.
cioè secondo me più stiamo a testa bassa e pensiamo al nostro e a fare il nostro e ci distraiamo poco o ci mettiamo paura poco o ci preoccupiamo poco di qualsiasi cosa e meglio sarà.
dobbiamo guardare dritti solo davanti a noi dobbiamo pensare alla "pista" e a non a guardare a destra e sinistra se ci sono altri "particolari".
la Roma ora non deve pensare a unc azzo. non deve vivere per niente altro. devono respirare, alzarsi la mattina, codnurre la giornata, e a ndare a letto la notte, solo ed esclusivamente con la carica e il pensiero a fare tutto quello che possono fare loro, e non a quello che ci possono fare gli altri.
il tutto naturalmente con gioia e grinta. non con la grinta quella nervosa che ti fa sbroccare.
la roma deve pensare solo a guardare dritto avanti. se arriva un rigore contro, si rimbocca le maniche e ripend eil filo, se prende il cazzotto in bocca si deve rialzare, come nella classica scena del film, con il tipo che si passa il dorso della mano sul labbro e si guarda il sangue e trova la carica.
la Roma può vincerle tutte. deve pensare solo questo. indipendentemente da per cosa lotta l'avveraria di turno. non ci deve proprio pensare a "cosa gli passa per la testa agli altri", deve essere un mulo con i paraocchi che ha solo un pensiero fisso.
l'unica cosa è non perdere con l'Inter.