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NFL

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2024 13:23
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17/01/2011 10:01
 
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nelle ultime 2 semifinali vincono Chicago e New York Jets.
Chicago facile 35-24 su Seattle cui concede 3 TD negli ultimi 15 di gioco. Partita senza storia anche se poi Hasselbeck fa il possibile per tenere in partita i suoi.
I Jets invece dopo aver vinto a Indianapolis compiono un'altra grande impresa a Boston eliminando la squadra favorita per il Superbowl. Grande partita di Sanchez ( 3 TD lanciati ) e grandissima linea di difesa ( Brady sackato 5 volte! )..nel finale i Patriots hanno provato a riaprila giocando il punt sporco ma è servito a poco e i Jets hanno chiuso 28-21.
Nel prox weekend le finali di Conference:

AFC: Pittsburgh Steelers -New York Jets
NFC: Chicago Bears -Green Bay Packers

Jets e Packers vengono da 2 successi in trasferta e puntano al tris..
2 partite che si annunciano tiratissime.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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24/01/2011 09:44
 
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Il Superbowl se lo contenderanno PITTSBURGH STEELERS e GREEN BAY PACKERS.

Le finali di Conference hanno avuto un andamento simile, prima senza storia e poi col brividio finale.
Nel primo incontro, un vero e proprio derby vista a rivalità accesissima tra Packers e Bears, Green Bay va subito sul 14-0 con Rodgers di corsa e Starks sulla 4 yards senza concedere nulla a Chicago. Poi lentamente entrano in partita i Bears nonostante i continui cambi di QB ( lanceranno in 3 alla fine ) menre Aaron Rodgers dall'altra parte nn sembra in giornata. I Bears riducono 2 volte lo svantaggio nonostante l'interception return di Radji. Alla fine hanno il gioco per tornare in parità ma i Packers tengono e finisce 21-14.
Nella seconda semifinale Pittsburgh domina per metà partita portandosi sul 24-0. Poi il ritorno dei Jets che rimontano fino al 24-19 ma negli ultimi 3 minuti gli Steelers congelano la partita e si assicurano l'ennesimo Superbowl.
La finalissima si giocerà cosi' tra 2 squadre plurititolate dell'NFL:6 titoli per Pittsburgh, 3 per Green Bay ( che ne hai vinti però anche 9 nazionali ).
Steelers sono andati in finale vincendo i due incontri senza entusiasmare ma con la solita solidità, mentre Green Bay si è conquistata la finale con 3 successi esterni sigillati da Rodgers e da una grande varietà di soluzioni in attacco.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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31/01/2011 18:09
 
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Grasso è forte, football extra large

La Nfl cambia forma: prima muscoli e velocità, adesso stazza e peso. I Packers si giocano il Super Bowl con 13 uomini sopra i 130 chili

L'immagine che porta in giro per il mondo il prossimo Super Bowl sembra uscita dalla danza degli ippopotami di «Fantasia»: due campioni dei Green Bay Packers, in finale domenica con i Pittsburgh Steelers, saltano sedere contro sedere per festeggiare un touchdown. Sono T. J. Lang e B. J. Raji ovvero 296 chili che ballonzolano e il filmato passa in tv al rallentatore, pezzo clou del promo che racconta la partita dell'anno. E la trasformazione del campione.

Socialmente obesi e sportivamente straordinari, non si è ancora capito come gli opposti possano stare insieme, ma proprio grazie a quel pachiderma di B. J. Raji, i Green Bay sono arrivati a un passo dal titolo. Suo l'intercetto decisivo, di uno dei 13 uomini in squadra che superano i 130 chili cioè la soglia tra stazza e grasso. Limite sbandierato dai medici e sbeffeggiato dalla National Football League che difende i suoi ciccioni: «Ci vuole fisico, si prendono troppe botte. Sono tutti ragazzi allenati, definirli obesi significa non conoscere il football». La polemica non è recente, ma quest'anno si è esasperata perché il campionato è diventato extra large: 532 giocatori pesi massimi e un Super Bowl che sembra lo spot del cibo spazzatura.

Una volta l'eroe dello sport più amato dagli americani (di molto avanti al baseball) era un omaccione rapido, corporatura massiccia e zero colesterolo, una pantera pronta allo scatto e senza paura, capace di andare a sbattere contro gli avversari e uscire dalla mischia. Quarantaquattro anni fa, epoca del primo Super Bowl vinto dai Green Bay Packers, il giocatore più grosso non raggiungeva i 116 chili, peso che adesso rappresenta la media. I ruoli sono un po' cambiati, i linemen hanno bisogno di essere invadenti, di occupare spazio, in attacco devono creare varchi e in difesa sono un ostacolo vivente, impacciano i rivali mentre il quarterback si inventa la traiettoria. Col tempo si sono allargati, espansi, di solito hanno i capelli lunghi e le cosce mollicce: a vederli seduti su un sofà sarebbe impossibile considerarli atleti. Eppure piacciono, hanno ingaggi da favola e un pubblico invasato, contento di somigliare all'eroe che gli cambia ogni maledetta domenica.

I colossi si muovono sul campo e chi sta a casa, a consumare il catino di ali di pollo fritto davanti alla tv, perde ogni senso di colpa e si sente più vicino all'idolo. A ogni morso. Gli esperti lo chiamano effetto «beerbelly» che sarebbe uno strano specchio deformante. Se l'uomo che trascina la squadra al Super Bowl (quanto di più eccitante esista per il mondo Usa) ha la pancia e il doppio mento, allora anche io comune mortale che mi esalto davanti alle sue prestazioni non sono poi tanto male. Posso strafogarmi e ingurgitare birra, anzi proprio l'eccesso mi accomuna al campione.

L'idea non era neanche tanto male e pazienza se le squadre che si qualificano al Super Bowl promuovono la raccolta fondi contro l'obesità dei bambini americani e il progetto suona un filo ipocrita. Hanno lavorato sul una nuova immagine e forse perso di vista la bilancia. Un quarto dei professionisti sarebbe classificato obeso di livello due se non portasse un numero sul petto e l'imbottitura sopra le spalle. Nel 2005 il primo studio allarmante: quei campioni sono destinati a morire giovani, soffriranno di colesterolo, pressione alta, diabete, difetti di circolazione, molti lieviteranno una volta chiusa la carriera e in più smetteranno presto perché il cuore non si può portare a spasso 150 chili e reggere quei ritmi. Diverse università hanno pubblicato in contemporanea ricerche e statistiche e la Nfl le ha rispedite indietro: «Usano parametri assurdi».

Nel 2002 il primo deceduto illustre, Frank Warren, dei New Orleans, muore per un attacco cardiaco giusto dopo un'intervista sul tema: «L'obesità sta diventando un pericolo per i linemen?». L'ultima frase pubblica di Warren fu: «La verità è che quando mi guardo allo specchio mi spavento». Un epitaffio che nessuno ha ascoltato. Due anni dopo è toccato a Reggie White, ex dei Philadelphia, nome nella Hall of Fame ribattezzato dai fan «Ministero della difesa» e ucciso da un'aritmia cardiaca a soli 43 anni. Il secondo cadavere si è portato dietro un'onda di disagio, tanto che per White sono state quasi organizzate autopsie in diretta: rivelavano ogni dettaglio per dare una motivazione alla morte improvvisa. Un difetto di respirazione, problemi non legati al peso e rimozione collettiva della minaccia. Dopo il famoso studio datato 2005 e la lite, tra salutisti e appassionati, sull'immagine da dare all'America, è crollato Thomas Herrion, collassato negli spogliatoi alla fine di un'amichevole. L'ala oltranzista della dieta lo ha usato come martire e ha sbagliato la mira. Herrion era adorato, dicevano si «muovesse in musica», era un simbolo del suo sport e si doveva rispettare il lutto invece di usare il cadavere per la campagna. In risposta nessun tifoso di football ha voluto associare la morte al peso. Scacciata l'idea è ripartita la deriva, solo che a maggio è toccato a Norman Hand, dei Giants: è caduto a terra in casa sua e non si è più rialzato. Ipertensione cardio vascolare e pochi dubbi sulla causa del decesso.

Qualche giocatore ha provato a tornare indietro. Max Jean-Gilles si è addirittura fatto operare per farsi levare 40 chili «ne pesavo 181, faticavo a muovermi nella vita quotidiana eppure in partita facevo il mio dovere». Quest'anno si è ripresentato più magro, un figurino di 140 chili. Adesso arriva il Super Bowl ciccione. Ryan Pickett, uno degli extra-large dei Green Bay, ha tentato l'impossibile per scendere sotto i 135 chili: «Ma è inumano, non ce la faccio e rendo peggio, devo essere massiccio. Nel grasso c'è la mia forza fisica».

Resta la paura di essere andati oltre, l'esempio nefasto su generazioni di ragazzini e anche l'intercetto da Oscar di B.J. Ray e tante azioni che devono per forza essere speciali: è difficile attribuirle a dei semplici grassoni. I due pachidermi che sbattono l'uno contro l'altro in un delirio di felicità oggi sono un pezzo di Super Bowl e per invertire la tendenza, cavalcata dal marketing e resa romantica dal tifo, non basterà contare i chili. Serve qualche alternativa, altrettanto coinvolgente.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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04/02/2011 23:05
 
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Obama invita Jennifer Lopez per il Super Bowl, a Dallas allarme squillo


Al Cowboys Stadium di Arlington, Texas, tutto pronto per accogliere domenica l'evento sportivo dell'anno, capace di inchiodare davanti alla tv 110 milioni di fan. Gli inviti della Casa Bianca, l'invasione delle prostitute.



Ci sarà pure la crisi in Egitto, l'inflazione che sale e la disoccupazione sempre sopra al 9%, ma un dato è certo: di fronte al Super Bowl tutta l'America si ferma. Casa Bianca compresa. Per l'America la finalissima di football americano equivale per l'Italia ad una finale dei Mondiali di calcio: non c'è altro che tenga. Succede anche quest'anno per la partitissima di domenica tra Pittsburgh Steelers, la squadra degli "uomini d'acciaio" di Pittsburgh, in Pennsylvania, e i Green Bay Packers, gli "imballatori" del Wisconsin.

Al Cowboys Stadium di Arlington, in Texas, tutto è pronto per accogliere l'evento sportivo dell'anno, capace di attirare allo stadio 150 mila persone; ma di inchiodare davanti alla tv un pubblico tre volte superiore a quello che normalmente segue il Discorso presidenziale sullo stato dell'Unione. Per questa edizione 2011 è attesa un'audience di 110 milioni di telespettatori, praticamente un americano su tre. Anche per questo gli spot sono i più contesi dell'anno: 30 secondi di pubblicità valgono 3 milioni di dollari, 300mila in più rispetto a quelli del 2010.

Il Super Bowl negli Stati Uniti non è solo una partita. E' un evento per famiglie, per amici, per viaggi organizzati. Non a caso anche la Casa Bianca si sta organizzando per la partita. Gli Obama hanno invitato "da loro" per domenica prossima una non ristrettissima cerchia di amici e conoscenti, che dovranno presentarsi in abbigliamento "business casual". Tra gli altri arriveranno i ministri della Giustizia, Eric Holder, e dell'Interno, Janet Napolitano; ma anche l' attrice Jennifer Lopez. Barack e Michelle hanno invitato per l'occasione anche alcuni senatori e alcuni deputati, equilibrando gli inviti in modo rigorosamente bipartisan tra parlamentari del Wisconsin, schierati per Green Bay, e parlamentari della Pennsylvania, schierati per Pittsburgh.

Se la Casa Bianca si attrezza per ricevere gli amici, tutta l'area di Dallas, in Texas, si prepara per ricevere non solo i fortunati 150mila che hanno trovato un biglietto, ma anche le centinaia di migliaia che hanno comunque deciso di farsi un weekend all'insegna del Superbowl. Tra queste, le autorità di Dallas si aspettano - come succede ogni anno - l'arrivo di giovanissime prostitute, molte delle quali minorenni. Per questo i dintorni del Cowboy Stadium sono stati tappezzati con manifesti di uomini a suo tempo condannati per aver comprato servizi sessuali da minorenni: "Questo potresti essere tu!", è scritto accanto all'immagine del condannato.

All'ultima edizione del Super Bowl, giocata a Miami, in Florida, si erano trasferite in città almeno 10mila prostitute, tra cui centinaia di minorenni. "Abbiamo squadre apposite di volontari che percorrono tutto il nordest del Texas per sensibilizzare sul tema", ha detto Deena Graves, direttrice dell'associazione umanitaria Trafick 911. Buona fortuna.


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07/02/2011 00:22
 
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Superbowl su la7...provo a fare nottata..
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07/02/2011 14:59
 
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grande vittoria di Green Bay...31-25...Bella partita vinta meritatamente dai Packers perchè Aaron Rodgers ( MVP del superbowl ) è stato praticamente perfetto..primo tempo dominato da GB ( subito 14-0 ), poi piano piano entra in partita Roethlisberger e riporta su Pittsburgh prima della fine del secondo tempo ( 21-10 ). Dopo l'intervallo gli Steelers sembrano trasformati e GB in difficoltà ( anche perchè nel frattempo aveva perso per infortunio Donald Driver per le ricezioni e soprattutto C.Woodson in difesa )..Sul 17-21 Pittsburgh aveva paradossalmente la partita in mano e la svolta x me c'è stata col fumble in attacco di Mendehall..lì Green Bay ha ripreso coraggio, Rodgers ha infilato il terzo touchdown della serata lanciando Jennings ( 2 TD per lui ) riallungando sul 28-17..Gli Steelers hanno avuto la forza di riavvicinarsi fino al 28-25 con la conversione da 2pt di Randle El...ma il field goal di Crosby ha ridato fiato a Green Bay 31-25..
Tesissimi gli ultimi 2 minuti con l'ultimo inutile attacco di Pittsburgh e fine dei giochi.

Bella stagione, contento per Green Bay, vittoria strameritata per Aaron ROdgers..una media di 35 Touchdown all'anno nelle ultime 3 stagioni tra lanci e corse..
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07/02/2011 23:15
 
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LE PAGELLE del SUPERBOWL


10 Clay Matthews e Aaron Rodgers (GB)
Che dire? Uno distrugge e l'altro costruisce. Uno blocca l'attacco Steelers e l'altro lancia quello Packers. Giusto che nella foto finale del successo siano affiancati. Bravissimi. Il superlativo è d'obbligo.

9 Charles Woodson (GB)
Si è distrutto la clavicola per intercettare un lancio di Roethlisberger e impedire agli Steelers di iniziare prima del dovuto la grande rimonta. Si è lanciato a corpo morto e ce l'ha fatta a impedire il gioco, deviando quel lancio. Ma ha dovuto abbandonare la contesa alla fine del secondo quarto con dolori insopportabili. Bella l'immagine della sua esultanza accompagnata da una smorfia per aver mosso la clavicola fratturata nell'entusiasmo finale. Un leader, dentro e fuori dal campo.

9 Jordy Nelson (GB)
A momenti vince lui il Mvp. Il protagonista che non ti aspetti. Segna, riceve le traiettorie disegnate da Rodgers, sì commette qualche errore ma quando deve esserci c'è sempre.

9 Greg Jennings (Gb)
Poche parole per dire che sono suoi i td decisivi.

8 Espn, La 7, Dahila
Grazie per averci fatto vedere uno degli spettacoli sportivi più seguiti al mondo anche nella nostra iper pallonara Italia.

8 Nfl.com
Tutto quello che vorreste da un sito specialistico di football americano, e anche di più. Finale compresa ovviamente.

6+ Ben Roethlisberger (Pittsburgh)
Partita orgogliosa ma perdente. Da uno che ha vinto due volte il SB non si accetta un inizio così lento nel match decisivo. Pesano, eccome gli intercetti subiti. D'accordo: bella la sua reazione, ma ha perso la sfida con Rodgers. Sufficiente, per uno come lui, e certo non può bastare.

5 Troy Polamalu (Pittsburgh)
Dove era il miglior difensore dell'intera National football league? Dove erano le sue decisive giocate difensive? Non fosse per la sua capigliatura, in pochi si sarebbero accorti che c'era in campo il più forte atleta dei reparti arretrati. Non è stato un fattore, al contrario di Matthews, e questo ha inciso.

5 Barack Obama
Il presidente Usa, ha fatto sapere, aveva pronosticato Steelers dopo aver pronosticato Bears nella finale di Conference. Come dicono dalle nostre parti: non ci prende mai non ci prende...

5 la Rai
Assente. Non pervenuta in uno degli spettacoli televisivi sportivi più seguiti al mondo. Triste.

3 Christina Aguilera
Voto di stima. Che disastro il suo inno nazionale americano.

( www.repubblica.it )


E'vero..Christina Aguilera che canta l'inno Usa nn si poteva proprio sentì!



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10/02/2011 10:37
 
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ma credo che Cretina Aguilera abbia anche sbagliato le parole per questo il pubblico rumoreggiava (anzi fischiava proprio) [SM=g8869]
Ieri ho iniziato a vederlo , ho visto i primi 2/4 meno male che ho la possibilità di mandare avanti sugli spot , sono un'infinità [SM=g8938]
[Modificato da lucolas999 10/02/2011 10:37]
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Post: 29.405
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25/03/2011 14:09
 
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Grande Crisi, è rottura tra giocatori e proprietari delle squadre.Prossimo campionato a rischio?

Il contenzioso che sta dividendo gli USA del Football è stato iniziato dai proprietari, i quali nel 2008 hanno esercitato una clausola appartenente all’attuale contratto collettivo, decidendo di uscirne con un anno di anticipo per motivi puramente economici, con particolare sensibilità verso il futuro sviluppo della lega ed alla gestione delle risorse a disposizione dei giocatori. Tutto gira intorno alle entrate lorde che entrano nelle casse della lega e delle squadre, in quanto una percentuale di esse viene destinata per contratto ai giocatori.

Che cosa vogliono i proprietari
L’unione degli owners è direttamente coinvolta nel futuro del football americano, in quanto l’esborso per migliorie, tecnologie e quant’altro proviene dalle tasche delle squadre medesime. La logica del progresso impone determinati passi da valutare ed affrontare di anno in anno, per i quali sono necessari notevoli investimenti. Gli stadi vanno ricostruiti ex-novo oppure ristrutturati, gli impianti dove le squadre si allenano contengono sempre più comodità per i giocatori e per chi li frequenta, i servizi che vengono dati allo stadio sono preposti al servire un’esperienza memorabile per le famiglie che spendono la domenica con i loro beniamini, e via discorrendo.

Il motivo del disaccordo nasce esattamente da questo: i proprietari hanno eseguito la loro mossa dopo aver fatto i cosiddetti due conti di convenienza, rilevando che probabilmente una fetta troppo grossa dei guadagni della lega era stata ripartita fino a quel momento, trovando una penalizzazione data dal fatto di dover investire anche per i giocatori, per farli giocare in stadi sempre migliori e farli allenare in impianti neanche vicini a quelli di vent’anni fa, solo per vedersi levare una parte sostanziosa della fetta della torta, limitando i guadagni. Dal punto di vista dei proprietari, gli stipendi dati ai giocatori sono già abbastanza esosi, e pur riconoscendo che è giusto il concetto di dividere i guadagni, la percentuale a favore dei giocatori va abbassata.

Per dovere di cronaca si riporta che la percentuale da girare ai giocatori corrisponde a circa un 60% dei guadagni lordi della lega, ma alcuni giornalisti hanno precisato che in realtà tale percentuale si avvicina di più al 50%, e quindi non è quella che viene spesso indicata dalla maggioranza delle fonti.

Per rimediare alla situazione di “perdita”, se ci concedete il termine, i proprietari hanno puntato su due argomenti che toccano da vicino il denaro: gli stipendi dei rookies e l’aumento del numero delle partite da disputare in regular season.
In sostanza, i guadagni potenziali che se ne escono da una parte, dovrebbero essere recuperati attraverso un taglio netto dei soldi percepiti dai rookies che attualmente percepiscono contratti faraonici senza mai aver giocato uno snap in Nfl, e con gli incassi derivanti da due partite di campionato in più tagliando due gare di pre-season, in modo da compensare la situazione di cui sopra.

I giocatori hanno offerto soluzioni interessanti in risposta, chiesto lumi su alcuni argomenti senza riceverli accentuando le distanze tra le parti, e rifiutato a priori altri aspetti.

Che cosa rispondono i giocatori
Il motivo di attrito principale è nato da una richiesta particolare dell’unione: siccome i proprietari lamentavano mancati guadagni per le ragioni già elencate, l’unione giocatori ha semplicemente fatto ricorso alla trasparenza, chiedendo che venissero mostrati pubblicamente i libri contabili a supporto di quanto asserito. L’acredine nei confronti degli owners è stata data dal secco rifiuto, quasi indignato, nell’eseguire tale richiesta sostenendo che non c’era nessun bisogno di vedere i conti, in quanto i giocatori si sarebbero semplicemente dovuti fidare, e che le perdite erano comunque davanti agli occhi di tutti.

Ancora oggi, molte testate giornalistiche hanno rinnovato la richiesta di poter usufruire di dati ufficiali, ma la risposta data è sempre stata uguale e netta. No.

L’unione giocatori ha sottolineato l’importanza nel riconoscere migliori trattamenti pensionistici per i ritirati, spesso alle prese con dolori cronici o gravi problemi cerebrali a causa delle ingenti botte assorbite in carriera. Essendo i protagonisti dello spettacolo e quindi fonte diretta del guadagno dei proprietari, i giocatori hanno chiesto una maggiore tutela sotto questo punto di vista, evitando di essere frettolosamente dimenticati una volta cessata l’attività.

Gli alti pericoli a livello di infortuni ed il fatto di possedere contratti sicuramente esosi ma non garantiti, aspetto che va a vantaggio dei proprietari, ha fatto storcere il naso all’unione specialmente riguardo l’aggiunta di due partite di regular season al calendario. E’ stato correttamente fatto notare il maggiore pericolo di infortuni terminali che potrebbero precludere il cammino di una determinata squadra nei playoffs, e che se il provvedimento venisse applicato gli allenatori già sicuri della qualificazione in post-season metterebbero probabilmente in campo tutti i backup per le ultime due gare, provocando un calo vertiginoso dello spettacolo e determinando indirettamente l’esito delle restanti concorrenti ai playoffs.

Per quanto riguarda un contratto a scalare per i rookies, l’unione si è invece detta d’accordo, proponendo una struttura giuridica nuova che possa prevedere uno stipendio basato sull’efficienza delle prestazioni.

Le conseguenze
Sono tante, e colpiscono ambedue le parti con ingenti perdite.
Senza un nuovo contratto collettivo, come già spiegato, non c’è né free agency e né possibilità di trades. Il Draft si svolge regolarmente senza però possibilità di scambi, fattore che ha attratto diverso seguito negli ultimi anni (sarebbe impossibile vedere i Jets salire per prendere Sanchez, ad esempio – ndr), e la conseguenza sarebbe quella di non riuscire a stabilire la reale consistenza finale del proprio roster. Per questo motivo, un accordo in agosto sarebbe comunque positivo, ma sarebbe penalizzante in special modo per gli staff di allenatori, che dovrebbero preparare le loro squadre in maniera del tutto provvisoria.

Gli stipendi dei giocatori non vengono pagati in caso di uno stop al campionato, quindi all’unione non conviene far leva sul fatto che se non si disputa il campionato i proprietari hanno tutto da perdere, perché non è così. Si perde tantissimo da ambo i lati.

Infine, le sponsorizzazioni avrebbero la facoltà di uscire dai loro contratti con la Nfl, scaturendo mancati guadagni per tutti quanti, sia per i proprietari che ricevono i benefici delle ditte coinvolte ma anche per i giocatori, che non riceverebbero più nulla dalla fetta di torta riservata loro sui guadagni lordi della lega, perché questi cesserebbero sostanzialmente di esistere, o sarebbero comunque ribasssati di netto.

La speranza è che si scenda a miti consigli, e che non se ne faccia una questione di principio. La Nfl non ha mai avuto un’esposizione mediatica così alta né negli Stati Uniti e né a livello mondiale, ora si organizzano addirittura partite europee di regular season ed attraverso prodotti come il gamepass si possono seguire tutte le gare, creando ulteriori introiti che sono destinati ad aumentare, e non il contrario.

Il rischio di lockout propone motivazioni valide da una parte e dall’altra, ma mette a repentaglio troppi aspetti fondamentali della macchina da soldi chiamata Nfl. Ed i fatti dimostrano che non conviene a nessuno, perché rovinerebbe un momento prolifico come mai lo è stato. Ci vorrebbero anni per tornare a dove ci troviamo oggi.

E chi ci andrebbe a rimettere di più, sarebbe un pubblico che il passato dimostra sarebbe poi difficile da riconquistare.

Non resta che sperare nel buonsenso."

[Modificato da Sound72 25/03/2011 14:10]
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02/08/2011 00:04
 
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si ritira a 33 anni Randy Moss [SM=g27992] il piu' grande ricevitore degli ultimi 10 anni e uno dei migliori di sempre..153 touchdown, quasi 1000 ricezioni..

www.nfl.com/news/story/09000d5d821266b6/article/moss-retiring-after-13-seasons-with-vikes-raiders-pats-titans?module=HP11_headli...

magari ci ripenserà..
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05/08/2011 17:48
 
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Addio a Bubba Smith
Dal Super Bowl al cinema



LOS ANGELES (Usa), 4 agosto 2011
Era il gigantesco "Moses Hightower" nella serie "Scuola di polizia", ed è stato trovato morto nella sua casa di Los Angeles. Aveva 66 anni, e nel 1971 diventò campione Nfl con i Baltimore Colts



Era quello che nella serie di film "Scuola di Polizia" arrivava e, alla Bud Spencer, spazzava via i disturbatori. Bubba Smith, alias "Moses Hightower", è morto ieri notte. Lo hanno ritrovato senza vita nella sua casa di Baldwin Hills a Los Angeles: non sono note le circostanze o la causa della morte, ma non sembrano esserci sospetti.
— Aveva 66 anni, Bubba, e prima di fare l'attore era stato uno sportivo ad altissimo livello. Altissimo in tutti i sensi, vista la sua statura (due metri e un centimetro): nel 1971, infatti, con i Baltimore Colts aveva vinto il Super Bowl della Nfl. Lui, che giocava defensive end, era stato addirittura prima scelta assoluta del draft del 1967. Il suo college, quello da cui è stato scelto, appunto, era Michigan State, poi ha trascorso cinque stagioni con i Colts.
Altri ruoli — "Era una persona splendida. Era un gigante, il più grande giocatore in campo", lo ha ricordato il proprietario dei Colts, Jim Irsay. Smith, oltre alla serie "Scuola di Polizia", ha recitato in "Balle spaziali", di Mel Brooks, e nel 1993 in "Il silenzio del prosciutti" diretto e interpretato da Ezio Greggio. È anche apparso in diverse serie televisive, tra cui "Charlie's Angels", 'Sabrina - vita da strega" e "Otto sotto un tetto".

gazzetta.it

grande Bubba [SM=g27992] RIP..


www.youtube.com/watch?v=PPkkYsH-QKE
[Modificato da Sound72 05/08/2011 17:52]
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08/09/2011 12:27
 
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stasera il kick off della nuova stagione..in campo Green Bay e New Orleans..le ultime 2 vincitrici del Superbowl..
domenica ci sarà la saga di commemorazioni dell'11 settembre..

intanto Peyton Manning, qb di Indy dovrebbe essere out for the season..bella botta..
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19/09/2011 17:31
 
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pessimo inizio di stagione per Indianapolis Colts che senza Manning perdono sia con Houston che con Cleveland..
ottimo inizio invece per New England ( ieri spettacolare Tom Brady contro San Diego )e finalmente anche per Detroit ( 7 Td per il Qb Stafford in 2 partite ) che ieri ha travolto Kansas City..Per i Chiefs inizio stagione disastroso ..in due partite incassati 89 punti...
Bene anche Washington e Jets.
I campioni in carica di Green Bay infine pur concedendo molto hanno cominciato bene la stagione con 2 vittorie.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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27/09/2011 14:25
 
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terza sconfitta su 3 per Indy, stavolta bruciata in casa da Pittsburgh. Se nn rientra Peyton Manning difficile se non impossibile pensare a qualcosa di piu' della regular season. Il fratello Eli invece infila 4 TD a Philadelphia e lancia i Giants assieme a Dallas nella NFC East team.
La partita piu' emozionante però è stata quella tra Buffalo e New England vinta 34-31 dai Bills grazie ad un field goal di Lindell nell'ultimo quarto. Straordinario l'inizio di stagione di Fitzpatrick che dopo un inizioo da dimenticare ha trascinato Buffalo da 0-21 ad una vittoria incredibile nonostante dall'altra parte la devastante combo Brady/Wes Welker.
Rimonta simile per Detroit che da 0-21 si impone 26-23 su Minnesota. E i Lions dopo annate disastrose con Stafford Qb sono a 3 vittorie su 3.
Mc Fadden invece ha praticamente demolito da solo i Jets..178 yd tra corsa e ricezione..2 touchdown..se continua così Oakland può ritornare davvero a pensare ai playoff quest'anno.
Altre conferme in positivo da Baltimore, San Francisco, New Orlenas e Green Bay mentre prosegue il trend negativo se non disastroso di Miami, Kansas City, Minnesota, St.Louis e ovviamente Indianapolis.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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24/10/2011 12:08
 
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disastro totale stanotte per Indianapolis nel sunday night a New Orleans. Disfatta per 62-7 ( 5 td per Drew Brees )..punteggio record per l'NFL dal 1970 ad oggi..
Per i Colts stagione da incubo: per ora 7 sconfitte su 7..e senza Peyton Manning pare un calvario senza fine.
Per il resto Green Bay vince un pò a fatica contro Minnesota ma centro il settimo successo. Male Oakland contro Kansas City..pagata cara la perdita del Qb Campbell e ieri per infortunio anche di Mc Fadden, miglior runninback della stagione.
Da segnalare infine l'ottimo esordio di Tebow come Qb di Denver, trascinata al successo in rimonta a Miami.
Pare uno predestinato ad una grande carriera.
[Modificato da Sound72 24/10/2011 12:09]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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25/11/2011 09:45
 
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ieri ho visto la partita del giorno del ringraziamento tra Detroit e Green bay.
11esima vittoria e zero sconfitte per Green Bay ad oggi non ha rivali .
Partita anche un pò nervosa ho visto capocce sbattute per terra e pestoni su giocatori a terra , tutto il mondo è paese
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25/11/2011 11:43
 
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vista a prazzi.. Aaron Rodgers è immarcabile..anzi insackabile [SM=g7554] ..grande linea a protezione..nn sbaglia un lancio.. difesa di Detroit cattivella in effetti..
io ho visto quella dopo di Dallas vs Miami vinta dai Cowboys all'ultimo secondo con field goal 20-19..Il nuovo stadio di Dallas è qualcosa di veramente spettacolare..
Quest'anno per ora Green Bay non ha rivali, anche se ai playoff può cambiare tutto..squadre come Pittsburgh, New England, Baltimore, S.Francisco e New Orleans possono andare lontano.
Indianapolis invece proverà a nn fare il record negativo..per ora è 0-10..
[Modificato da Sound72 25/11/2011 11:44]
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25/11/2011 12:15
 
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Re:
Sound72, 25/11/2011 11.43:

vista a prazzi.. Aaron Rodgers è immarcabile..anzi insackabile [SM=g7554] ..grande linea a protezione..nn sbaglia un lancio.. difesa di Detroit cattivella in effetti..
.




bè oddio alla fine del 2/4 un paio di tir l'hanno investito [SM=x2478856] , poi gli hanno preso le misure e non li hanno fatti più passare . Lui non sbaglia (quasi) un passaggio ma qualche ricevitore ha le mani bucate [SM=x2478855]
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05/12/2011 17:20
 
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cmq ieri sera tardi x risollevare il morale bellissima partita di NFL tra Green Bay Packers e Giants New York...
38-35 per i Packers che hanno mantenuto l'imbattibilità stagionale con un field goal all'ultimo secondo..negli ultimi 55 secondi di partita tutta la classe di Aaron Rodgers e la forza della squadra..e sì che Manning aveva fatto un mezzo capolavoro a riprotare i suoi in parità.
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12/12/2011 10:53
 
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il field goal all'ultimo secondo di partita calciato da Bailey dei Cowboys e bloccato dal rookie Pierre Paul dei Giants.
Vittoria dei Giants e stadio ammutolito...
Partita incredibile coi Giants che erano sotto 22-34 a 4 minuti dal termine, riportata sul 37-34 da Eli Manning e vinta alla fine grazie a questo capolavoro del Defensive-end Pierre Paul che ad inizio partita aveva anche realizzato una safety con un sack a Romo in end zone.
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