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Il Messaggero - Walter Mazzarri, allertato da Rosella Sensi per prendere il posto di Luciano Spalletti, è arrivato a Roma lunedì sera. Ha preso alloggio all’hotel H10 Roma di via Blaserna 101, si è chiuso in camera in attesa di un’ulteriore convocazione da Trigoria o Villa Pacelli e ha cominciato a fumare una sigaretta dietro l’altra. Intorno alle 21, ha chiamato un taxi per andare a cena in un locale del centro. Sceso nella hall dell’albergo, ha trovato ad attenderlo il taxi Como 8. Mi porti al ristorante Maccheroni, in piazza delle Coppelle, ha ordinato l’ex allenatore della Sampdoria. Pronti, via. Riconosciuto dal tassista, Mazzarri ha parlato un po’ della Roma, ha chiesto informazioni sulle case dell’Eur («Mi piacerebbe una con il cancelletto sul giardino. Sa, a Genova ne avevo una così...») poi, arrivato a destinazione, ha salutato, pagato il conto e stretto la mano al tassista, di purissima fede giallorossa. «Alla Roma ci penso io, tranquillo...». Ieri sera, dopo il sì di Ranieri, Mazzarri ha mollato l’H10 e se ne è tornato a casa. Alla Roma ci penserà un’altra volta. Forse.
le volte che è andato al cesso, no?