Novità dalla Curva

Sound72, 27/05/2022 09:56:

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Quando si vince è piu' facile però a favore di questo gruppo, dopo le critiche fatte giustamente per quella cena segreta col bodyguard che alza le mani, è il contatto stretto col pubblico, in simbiosi proprio. Ieri c'erano tutti, questa penso sia la dimensione piu' bella da condividere ma credo pure per un calciatore. Poi so professionisti e magari e magari tra 20 giorni qualcuno di questi cambia aria per qualche milione di euro in piu'. Ma ieri erano lì a vivere a contatto con la gente il successo.

Nel 2001 io c'ero al Circo Massimo e di giocatori e tecnici sul palco ne salirono proprio pochi ed erano romanisti veri e acquisiti come Candela e Montella. Gli altri se ne andarono in vacanza o si nascosero per festeggiare a modo loro.
Preferisco questa dimensione di squadra del popolo. Poi il giro col pullman fino al Colosseo per una Conference potrà pure essere visto come esagerato da qualche parte ma questi sono i giorni che non si dimenticano, da non bruciare troppo in fretta e che tengono pure in vita certe passioni.

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Comunque, argomento "coppetta"....
Io 30 anni fa, 40 anni fa, 20 anni fa, per decenni insomma, non ho mai sentito commentare per la vittoria di una Coppa UEFA o di una Coppa delle Coppe: "eeeh si... però non è mica la Coppa dei Campioni", "Ah avete vinto la UEFA, si, beh, però non è certo la Coppa dei Campioni".
Al contrario ho visto i club più titolati della storia del calcio gioire ed esserne orgogliosi da morire.

Come dicevo a luco l'altra sera: questa roba è figlia dei tempi. Di questi tempi.. postmoderni...dove o sei Bolle oppure balli un pò di merda, o sei Lady Gaga oppure sei un gruppetto che al massimo suona ai matrimoni, o sei Favino o al massimo puoi fà le recite scolastiche, o sei Marylin o al massimo puoi fa la hostess ai convegni. Tempi in cui o sei il Top o, anche se sei secondo, anche secondo di un pelino, non conti niente.
Dove Jung sarebbe stato un coglione "perchè Freud", Planck un fallito "perchè Einstein", e così via.

Non è un segno di "povertà dai secondi in giù", è un impoverimento umano.
E umanistico.