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Julio Baptista

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2011 09:59
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17/03/2009 14:33
 
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il topic della bestia
Il Bello della Bestia. Un fisico possente, una classe cristallina, lineamenti da fotomodello, un curriculum da far brillare gli occhi e un soprannome che proprio non gli va giù. «Me lo diede il presidente del Siviglia» sorride Julio Baptista mentre sfoglia una copia del Guerin Sportivo, «da quel giorno è stato un mio compagno di viaggio. Non mi piace, ma per fortuna dalle mie parti non ha una connotazione negativa come in Italia: qui dà l’idea di qualcosa di brutto. E pensare che in giro ci sono tanti giocatori potenti».

Nomignoli a parte, Roma ti aiuta a superare la saudade?
«Non l’ho mai avuta. Forse sono un brasiliano atipico. Questa città è fantastica. La gente è calda, si vive molto bene e la nostalgia resta una parola vuota».
Dopo il gol nel derby, i tifosi ti hanno dedicato una piazza, cambiando “G. Battista Grassi” in “Julio Baptista”.
«È bello fare telice tanta gente, ma non mi era mai capitata una cosa simile e penso che solo qui potesse accadere. Queste cose fanno capire quanto sia importante il calcio a Roma».
E pensare che se fosse arrivato Mutu, tu non avresti mai visto Trigoria.
«Già, la Roma non mi avrebbe preso. Adrian gioca nel mio ruolo. Diciamo che sono stato una valida alternativa: volevo lasciare il Real e i giallorossi sono arrivati al momento opportuno».
Ora puoi sbilanciarti: era la Roma che ti aspettavi?
«Sì, le attese sono state confermate. Una squadra forte, ambiziosa, ricca di campioni. Abbiamo un solo rimpianto: non essere riusciti a garantire una certa regolarità di risultati».
Una truppa abile e ambiziosa, comandata da un tecnico severo ed esigente: che idea ti sei fatto di Spalletti?
«Ha tanta voglia di fare bene. È una persona bravissima e un allenatore perfezionista e rigoroso. Non lascia nulla al caso».
Hai condiviso il modo in cui ha gestito il caso-Panucci?
«Sì. Ha un carattere forte e penso che tutti dobbiamo rispettarlo. Poi ognuno può pensarla in maniera diversa. Peccato, però: l’esperienza di Christian ci avrebbe fatto comodo, ancor di più in Europa».
Ti ricorda qualche allenatore che hai avuto in passato?
«Sì, il tecnico di quando iniziai a giocare al San Paolo. Gli altri, invece, erano diversi tra loro. Ma tutti più tranquilli di Spalletti».
Osiamo un po’: dove può arrivare la Roma?
«Sono certo che presto raggiungerà i livelli dell’Inter. Adesso che ha ritrovato un po’ di tranquillità, può volare alta. Per troppo tempo abbiamo dovuto fare i conti con gli infortuni. In questo senso dobbiamo stare più attenti. Se supereremo al meglio questi problemi e riusciremo a giocare da Roma, arriveremo al quarto posto e assaporeremo l’Europa che conta».
Dunque l’obiettivo è il quarto posto?
«Sì. Siamo consapevoli di aver fallito due, tre partite e di aver perso per strada dei punti. Meglio restare con in piedi per terra e puntare dritti al piazzamento minimo per la Champions».
I tanti infortuni dei quali parlavi, potrebbero derivare dal fatto che in Italia ci si allena troppo?
«Non lo dico… Ma basta fare una comparazione con il calcio inglese e spagnolo per confermarlo: qui si lavora molto di più».
La coppia d’attacco è spesso composta da Totti e Vucinic: ti senti meno titolare di quanto speravi?
«La penso in maniera totalmente diversa. Sono un giocatore della Roma e se il tecnico mi chiede di stare in panchina non discuto. Però ci tengo a specificare una cosa: non sono una punta ma un trequartista».
Ne hai parlato con Spalletti?
«Lo sanno tutti, non devo parlarne con nessuno. E non so neppure se il mio ruolo piaccia o meno al tecnico. La cosa certa è che si è creata troppa confusione e la gente pensa che debbano giocare Totti-Vucinic o Totti-Baptista. Non è così. Il mio ruolo è un altro. Possiamo giocare insieme, ma io devo agire da trequartista, tra le linee. Ognuno deve giocare dove si esprime meglio. Chiaro?».
Certo e altrettanto chiaro è il quesito successivo: quale modulo prediligi?
«Il 4-3-1-2, il noto “rombo”. Io mi colloco in quell’1 alle spalle dell’attaccante: nella cabina delle invenzioni».
Quale compagno ti ha impressionato di più?
«De Rossi. Montella è senz’altro il più brasiliano della squadra: ha un dribbling carioca. Per il futuro punto su Aquilani. Totti? Ha tante qualità ma anche 33 anni e deve fare i conti con gli infortuni. Vive la parte finale della carriera, magari tra tre stagioni dirà addio al calcio. È stato ed è un grandissimo calciatore. Ha una spiccata mentalità, ha lasciato il segno».
Lo metti tra i Dieci più importanti che hai visto?
«Andiamo con ordine: Zidane è al primo posto, Ronaldo al secondo... No, non credo di poter mettere Checco sul podio. È un grande ma ha già vissuto il miglior momento. Se avessi giocato con lui qualche anno fa, l’avrei potuto apprezzare meglio e lo avrei inserito nei primi tre posti. Il bronzo spetta a Ronaldinho: al Barcellona era un vero fenomeno. Una citazione a parte la merita Roberto Carlos, il miglior terzino della storia. Non ce n’è un altro come lui».
Chi è il vero leader della Roma?
«Sono due: Totti e De Rossi. Sono entrambi romani e i tifosi si identificano in loro».
Domanda secca: gli arbitri favoriscono l’Inter?
«A mio modo di vedere la cosa non riguarda solo l’Inter. Ho visto quattro volte la Juventus ed è sempre stata una cosa incredibile. Un giorno vorrò capire come si possa fare così. Il guardalinee era a un passo da un giocatore bianconero in netta posizione di fuorigioco. Il pallone ha raggiunto questo giocatore in fuorigioco e il guardalinee non ha fatto niente. Non ho mai visto nulla di simile nell’arco della mia carriera».
Gli arbitri stanno falsando il campionato?
«No, questo no. Sennò è un casino. Il calcio non sarebbe più una cosa bella, ma manipolata. Certo: non ho mai visto certe cose in altri tornei, ma penso che non lo facciano a posta».
Parliamo di errori che possono condizionare un torneo.
«Un conto è sbagliare una cosa difficile, un altro è commettere errori troppo semplici. Mi spiego: se tu guardalinee vedi che un giocatore è in fuorigioco, sei in ottima posizione per verificare la cosa, perché non alzi la bandierina?».
Siamo fermi alla parola magica: perché?
«Perché a mio modo di pensare c’è una certa protezione per le squadre più grandi».
La Roma è protetta?
“No, assolutamente. Non è protetta. A parte il fallo di mano di Mexes contro l’Udinese, non ha certo ricevuto aiuti».
Dunque De Rossi ha fatto bene a sfogarsi dopo la gara con l’Inter, affermando: “Temo che non vincerò mai uno scudetto con la Roma”. Un messaggio chiaro.
«Sì, ha fatto bene. È un discorso complicato. Dobbiamo fare ancora tanto cammino e giocare molte gare. Dopo una frase come quella di Daniele, c’è il rischio che tutti, compreso l’arbitro, pur vedendo cosa accade in campo, vengano contro di noi. Per questo non mi piace parlare dei direttori di gara: ormai sappiamo come funziona».
Però il silenzio non sempre premia.
«È vero. Ma non dobbiamo essere solo noi giocatori a parlare, deve farlo anche la società. La Roma non si è ancora schierata, ma deve farlo. Perché quando accadono certe cose al Real Madrid o al Barcellona, parlano tutti: squadra e club. Se non si è convinti delle cose che accadono, si deve intervenire con un comunicato. Lo aspetto».
Voltiamo pagina: Amauri e Taddei fanno bene ad abbandonare la Seleçao e puntare alla Nazionale italiana?
«Amauri è venuto presto in Europa, non è mai andato in nazionale e nessuno in Brasile lo conosceva. Davanti a lui ci sono Luis Fabiano, Pato, Robinho: non troverebbe comunque spazio. Pure Rodrigo, che in Brasile è più conosciuto di Amauri, farà bene a puntare sull’azzurro».
A proposito di nazionale, quale vedi favorita per il Mondiale?
«Germania o Italia sono in grado di mettere paura a tutti. Ma il parterre è ricco: occhio alla Francia e al mio Brasile».
Qual è stato il migliore allenatore che hai avuto?
«Wenger. Mi ha valorizzato, anche se per me non fu facile ai tempi dell’Arsenal, dove trovai una squadra vice-campione di Champions. Un gruppo già formato, compatto. Però, lavorando sodo, riuscii a ritagliarmi lo spazio. Da Wenger ho appreso tanto».
La miglior squadra?
«Il Siviglia mi ha dato notorietà, ma il top resta il Real Madrid, dove ho avuto la possibilità di giocare con tanti campioni e rubare tanti e preziosi segreti».
Cosa manca alla Roma per diventare un club del calibro di Real o Manchester?
«Manca qualcosa sia a livello tecnico che societario. Si dovrebbe fare meglio. Qui c’è una famiglia che ha in mano la società: non è come negli altri club dove ci sono tante persone che formano il nucleo dirigenziale. Da una parte è un bene, perché ci si mettono cuore e passione, dall’altra sarebbe meglio lavorassero più persone esterne, per consentire al club di fare il salto di qualità. Bisognerebbe essere soprattutto più rappresentati e organizzati».
L’uscita dalla Champions con l’Arsenal, quanto rallenta il progetto di crescita?
«Il modo in cui siamo stati eliminati mi fa ancora male. Abbiamo fatto una grande gara di ritorno, malgrado i tanti assenti. Non ci ho dormito».
Fuori dal campo cosa ti piace fare?
«Amo la normalità. Uscire a cena con la famiglia, qualche serata al cinema, frequentare i compagni brasiliani e suonare la chitarra o alcuni strumenti come il Cavaquinho. Ma la cosa che amo di più è il golf: quando posso vado sul green. Se non fossi diventato un calciatore, avrei puntato sul golf o avrei cercato gloria in campo musicale».
I tuoi cantanti preferiti?
«Mi piace la Pausini e vado matto per le tonalità spagnole, brasiliane, inglesi e italiane. Da sempre, ho un debole per il grande Michael Jackson».
Prima di chiudere, facciamo un gioco: consiglia un giocatore alla Roma
«A noi serve molto un esterno in grado di coprire entrambe le fasce. Che sia veloce ed abile a destra e a sinistra. Un elemento alla Cristiano Ronaldo. Ma anche Robben sarebbe il top».
Cosa saresti disposto a fare per vincere lo scudetto?
«I capelli non posso tagliarli perché li ho già corti. Però potrei cantare “Grazie Roma” sul prato dell’Olimpico subito dopo il fischio finale. E magari mi farei accompagnare da Pizarro. Il Pek quando fa la doccia canta in modo superlativo».
Cosa pensi della polemica di Mourinho?
«Non entro nel merito: mi limito a dire che il portoghese mi piace come tecnico. Diplomatico? Può darsi. Ma sincero».

intervista del guerin sportivo, ripresa da romanews

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a 360°...dice cose interessanti...
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17/03/2009 16:27
 
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vero.. in particolare quando parla della società e dei suoi limiti...
sono sicurissimo che la dirigenza non avrà apprezzato per niente...
e anche che adesso marione ha un nuovo bersaglio... [SM=g27988]
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17/03/2009 17:16
 
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capirai, j'ha toccato la società e pure Totti...

la parte illuminante, non che ne avessi bisongno, è comunqeu quella sugli arbitri e la sudditanza.


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17/03/2009 17:43
 
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E' stato sincero.Noi siamo abituati a vedere Totti da anni e sappiamo chi è.Uno che ha seguito Totti quest'anno che idea può farsi?Quella di un campione non più al top.Vorrei che Baptista si ricreda ma credo che ormai Totti non farà più 40 partite l'anno.
Certo,se fossi stato in Baptista avrei fatto la classifica dei giocatori più forti attualmente,però lui cosi' mi cita giocatori ritirati o che stanno messi peggio di Totti.I gusti sono gusti,io comunque Totti lo metto sul podio con buona pace di Zidane.
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17/03/2009 17:54
 
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già me lo vedo Totti...

"A Pradè,ma hai sentito quello scatolone?Ma come se permette,non mi ha messo sul podio,ha detto che sò finito!Come osa?"

"A Francè,ha toccato pure noi,ha detto che dovemo cambià dirigenti,in poche parole ha detto che me ne devo andà!Comunque stai tranquillo,champions o non champions questo a fine stagione lo spedisco da qualche parte e coi soldi ce compramo Ben Arfa!"

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17/03/2009 18:00
 
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per altro è il podio su per giù che farei io...

zidane-ronaldo e al terzo ci metto riquelme..parlo di quelli che ho visto giocare da quando seguo il calcio...

totti sicuramente nei primi 10.
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18/03/2009 10:23
 
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Baptista ha fatto una classifica di chi ha visto giocare, sul campo. da compagno o avversario.
non parla di Totti a 26 anni prchè non loa veva mai incontrato. lui parla di Totti visto al massimod a un anno, quando si incontrarono in champion's.

per quanto mi riguarda Zidane è l'ultimo vero fuoriclasse immenso degno di staare insieme a quelli di 20 o 30 anni fa.

per quanto riguarda il mio podio, è un bel casino. ne ho visti davvero tanti. tocca veramente scremare. non so nemmeno da che criterio partire.
diciamo allora che ci metto quelli che proprio ti davno la sensazione di essere davvero "altro" e "oltre" il calciatore.


Maradona naturalmente, poi Zico e un pò a malincuore Platini.

Totti l'avrei voluto vedere in una grande assoluta che tif a fare la champions sin da quando hai 20 anni. poi se ne parlava.
a Totti è mancato un pò il carattere.

devo però dire che con grande enorme difficoltà ricordo un campione che è durato così tanto e per cosìì tanti anni non ha mai sbagliato una stagione.
perchè Totti la prima stagione l'ha sbagliata a 28 anni.
totti ha comunque qualcosa di speciale, anche lui di "altro" e di "oltre".
comunque è 8 volte più forte di Ronaldinho non scherziamo proprio, sia adesso che in tutta la carriera. questo va detto perchè bisogna mettere le cose a posto loro e davvero tra Totti e Ronaldinho, saranno forti i dentoni, farà abboccare la gente il no-look, ma c'è una bella differenza. Totti è proprio un'altra categoria, altro che palleggetti e specchiettini per le allodole.
[Modificato da giove(R) 18/03/2009 10:24]


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18/03/2009 10:27
 
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ah sul'intervista di baptista volevo dire che oltre al pezzo sugli arbitri, dove è andato proprio nel profondo, citando episodi specifici, colpisce la aprte sulla società che si dovrebbe far sentire.
sopratutto quando dice che lui sta ancora aspettando che lo faccia.

un destro sinistro destro, capocciata in bocca e ginocchiata in faccia mentre barcolli.


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18/03/2009 13:54
 
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Secondo allenamento settimanale per la Roma in vista della sfida di sabato sera contro la Juventus. Ancora assenti dal campo Totti e Vucinic, che restano in dubbio per la gara dell’Olimpico. Non si sono visti sul terreno di gioco Motta, Diamoutene, Taddei, Aquilani e Baptista. Differenziato per Perrotta (giri in bicicletta) e Cassetti. Menez ha prima lavorato a parte, poi si è unito al gruppo. Cicinho e Juan (in Brasile) alle prese con le rispettive riabilitazioni.

Problemi per Panucci nel corso della partitella. Il difensore savonese, in un contrasto di gioco, ha avvertito fastidio al ginocchio sinistro. Guai fisici anche per Loria, che ha rimediato un trauma a una caviglia. I due difensori hanno abbandonato il campo.

Dopo il riscaldamento, il gruppo a disposizione di Spalletti ha effettuato un richiamo atletico: skip e allunghi. A seguire subito partitella. Gialli: Artur, Panucci, Mexes, Loria, Tonetto, Brighi, Montella. Rossi: Doni, Riise, De Rossi, Pizarro, Filipe, Menez, D'Alessandro.

La giornata soleggiata ha portato a Trigoria circa cinquanta tifosi, che hanno atteso l'uscita dei giocatori giallorossi. Il più acclamato è stato De Rossi. Baptista ha lasciato il Fulvio Bernardini corrucciato, senza fermarsi con i sostenitori presenti. Loria, invece, ha rassicurato i supporter sulle sue condizioni: "La botta alla caviglia? Sto bene, niente di grave".


me sa che j'hanno già fatto er discorsetto...
[SM=g27987]
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18/03/2009 15:43
 
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Re:
gianpaolo77, 18/03/2009 13.54:

Secondo allenamento settimanale per la Roma in vista della sfida di sabato sera contro la Juventus. Ancora assenti dal campo Totti e Vucinic, che restano in dubbio per la gara dell’Olimpico. Non si sono visti sul terreno di gioco Motta, Diamoutene, Taddei, Aquilani e Baptista. Differenziato per Perrotta (giri in bicicletta) e Cassetti. Menez ha prima lavorato a parte, poi si è unito al gruppo. Cicinho e Juan (in Brasile) alle prese con le rispettive riabilitazioni.

Problemi per Panucci nel corso della partitella. Il difensore savonese, in un contrasto di gioco, ha avvertito fastidio al ginocchio sinistro. Guai fisici anche per Loria, che ha rimediato un trauma a una caviglia. I due difensori hanno abbandonato il campo.

Dopo il riscaldamento, il gruppo a disposizione di Spalletti ha effettuato un richiamo atletico: skip e allunghi. A seguire subito partitella. Gialli: Artur, Panucci, Mexes, Loria, Tonetto, Brighi, Montella. Rossi: Doni, Riise, De Rossi, Pizarro, Filipe, Menez, D'Alessandro.

La giornata soleggiata ha portato a Trigoria circa cinquanta tifosi, che hanno atteso l'uscita dei giocatori giallorossi. Il più acclamato è stato De Rossi. Baptista ha lasciato il Fulvio Bernardini corrucciato, senza fermarsi con i sostenitori presenti. Loria, invece, ha rassicurato i supporter sulle sue condizioni: "La botta alla caviglia? Sto bene, niente di grave".


me sa che j'hanno già fatto er discorsetto...
[SM=g27987]




quanto è vero che mi chiamo Giovanni.

commento per la società: prendete spunto che sono osservazioni e critiche ineccepibili.
fate i seri invece di fare acqua, come gestioen e conduzione "familiare" appunto, e come voce in capitolo per quanto riguarda il farsi sentire.

invece di fare i ducetti. perchè se alla fine di tutto ciò paga baptista allora questa è davvero uan società poco seria.

"arroganti coi più deboli e zerbini coi potenti" diceva un vecchio pezzo di Frankie Hi NRG.

fanno i galletti solo quando si sentono tcccati, loro che si credono degli inarrivabili.

io invece aspetto una società che magari non ha tantis oldi, che magari si, ok, si autofinanzi.
ma che i giocatori li prenda per una recchia anche quando prendono cartellini da scemi, quando hanno rendimenti pietosi, quando ti tradiscono nel momento in cui hai bisongo di loro.

non solo per lesa maestà. maestà di che? ma fatela finita, i re non esistono più, e a cneh dove eseistono sono solo dei soprammobili. nemmeno più ina frica ci sono i re. nememno più in asia.
al massimo in qualche isoletta della papuasia.


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18/03/2009 15:54
 
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beh, baptista qualche società seria e importante l'avrebbe vissuta da vicino [SM=g27987] non mi stupisce abbia notato le differenze...

forse ancora non ha capito come funzionano bene le cose a roma e quindi è andato a ruota libera...entro poco qualcuno se lo beve, avendo toccato totti e la società [SM=g27994]

quoto giove su ronaldinho...potenzialmente è un fenomeno, però ha avuto troppe poche annate con continuità(2 su per giù) importante...c'è da dire che in quelle 2-3 annate con continuità comunque una champions con il barca l'ha vinta, più qualche altro titolo...e da protagonista.

comunque va dietro a totti anche in una ipotetica mia classifica.

io metterei steven gerrard ad esempio nei primi 5 che ho potuto vedere...ieri si parlava di ryan giggs in un altro topic...ecco, un altro che nei primi 5-6 metterei subito...totti tra la 7 e la 10 su per giù.
[Modificato da chiefjoseph 18/03/2009 15:58]
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18/03/2009 16:42
 
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nei miei primi 10 non posso non metterci:
maradona, zico, platini, falcao, matthaeus, ancelotti (sopratutto nel milan), baresi, maldini, van basten, anzi guarda laciamo perdere che mi sta venendo il mal di testa, amnnaggia a me quando mi ci metto a fare ste cose, che mi prendono le crisi di coscienza, con l'ecatombe che mi toccca fare.
mi dici tu tra batistuta, ronaldo, rummenigge (RUMENIGGHE!!! come direbbe Canà prima versione), chi lasci fuori?
Rummenigge era una bestia vera regà, era straripante proprio.
poi devo dire che c'è un giocatore che ha avuto il solo epccato di capitare qua da noi. che è Voeller. Voeller avrebbe meritato molto di più. ancora oggi non so dire a chi fosse davvero inferiore Rudi Voeller. avendolo vsito ogni maledetta domenica, perchè all'epoca ero abbonato fisso.

ma poi lasciare fuori Conti, Zidane, Totti, Krol, Cerezo, Junior (ecco Junior per esempio era una belva pure lui) Buffon, Scirea, Rijkaard, Passarella... (Passarella...)

vabbe dai...ste cose non si possono fare.

visto che sto in piena fase di delirio, che mi si sta aggravando in Tremens, butto la il mio giocatore vissuto e non vissuto preferito.
il più forte di sempre per me.

Johan C. [SM=g27989]
[Modificato da giove(R) 18/03/2009 16:44]


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18/03/2009 17:10
 
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hehehe

l'arancia meccanica [SM=g27989]

comunque tramite sky parecchie partite passate le ho viste, soprattutto con espnclassic, canale 216...c'è quel programma che fa rivedere le migliori partite dei mondiali dal 1960 al 2002...le ho viste in pratica tutte nel tempo, anche perchè mandano repliche su repliche ormai da anni...

2-3 settimane fa non riuscivo a dormi e me so visto la sintesi di argentina-germania ovest finale dell'86...

devo dire che era anche un altro calcio, e non lo dico per frase fatta...c'erano altri ritmi, molto più lenti...a rivedere i difensori che in difficoltà davano la palla al portiere e ancora si poteva prendere con le mani, mi è venuto un po' da ridere [SM=g27985]

il gol in contropiede del 3-2, quello di burruchaga, che la germania prese con quel passaggio illuminante di maradona è da [SM=g27993]

avevano solo 3 difensori dopo aver rimontato dallo 0-2 al 2-2(con gol proprio di rumenigge e rudi voller) e tutti quasi sulla linea di centrocampo [SM=g27991] e mancavano pochi minuti alla fine...incredibile quella partita.

valdano gran giocatore comunque...
[Modificato da chiefjoseph 18/03/2009 17:12]
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18/03/2009 17:44
 
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e fu li che mi inamorai di un ragazzino con i baffetti... che appena entrato in 5 minuti capovolse una partita già stapersa.
per quanto riguarda Rummenigge lì era a fine carriera, pieno di infortuni, non era quello vero.

il discorso su "un altro calcio" non sta in piedi secondo me.

si può certamente dire che alcuni singoli giocatori per cete loro caratteristiche probabilmente si sarebbero trovati meglio a giocare 20 anni prima o 20 anni dopo.
Platini per esempio oggi sarebbe più in difficoltà perchè è tutto più veloce e via discorrrendo.

ma la verità è che se C. Ronaldo avesse giocato allora avrebbe avuto meno muscoli e meno velocità, Drogba avrebbe avuto 10 cm di circonferenza cassa toracica in meno, e quindi meno potenza.
allora o c'avevi le cosce alla Rummenigge di tuo o sennò a volgia a palestra ma non le avresti mai messe su.
oggi è più facile per tutti.

insomma va tutto di pari passo.

io credo che Cruijff con i muscoli oggi continuerebbe a mangiarsi 8 difensori in dribbling, a bruciarli sullos catto, os ull stacco, o nel tocco.
tutto coem sempre.
con qualche singola e particolare eccezzione, per via di particolari caratteristiche fisiche.

li voglio vedere quelli di oggi, con meno fiato e meno muscoli come era allora, dato che si andava a panini e non ad integratori megacomplicati, e che si facevano le corse di montgna invece di mettersi in palestra con 800 macchinari che ti svilupopano pure il più piccolo muscoletto.


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18/03/2009 17:57
 
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Infatti pensavo la stessa cosa quando ha nominato Ronaldinho.Totti tutta la vita.
Io non sono mai stato un fan sfegatato di Totti,anzi,quelli che per radio ne fanno una sorta di Dio non li sopporto.Prescindendo un attimo dalle qualità tecniche/tattiche/atletiche,è chiaro che non ha mai avuto un grande carattere.Non è mai stato un leader naturale;forse oggi che è un veterano,lo si nota di più da questo punto di vista,ma non è mai stato per capirci un Keane,un Matthaeus o,per fare un esempio più vicino a noi,un Giannini.Ecco perchè oggi uno col carattere di De Rossi(vedi dichiarazioni post Inter) nutre di un seguito credo anche maggiore di Totti o uno come Panucci nonostante gli atteggiamenti recenti,è stato supportato da molti tifosi.Perchè sanno che uno come Panucci,in certe battaglie,serve come il pane,anche se tecnicamente Totti è un'altro pianeta.
Se però faccio un'analisi puramente legata al rendimento in campo,Totti credo sia uno per continuità di rendimento(e che rendimento!) da annoverare nell'olimpo dei big di sempre.Quante stagioni ha sbagliato?E' stato un campione totale,uno capace di prendere legnate,di far salire la squadra,di dar vita al gioco,di fare assist telecomandati e gol stupendi.Un 10 e un 9 allo stesso tempo.A me non fanno impazzire queste classifiche fra giocatori con ruoli diversi.Ronaldo posso paragonarlo con Van Basten,con Muller,con Lineker,con Cantona,Batistuta,Romario,ecc...
Totti lo paragonerei con trequartisti/punte...Rivaldo,Zico,Cruijf per fare degli esempi.
Baptista mi dice che Ronaldo è più forte di Totti.Si',se prendo il Totti punta e lo metto vicino al Ronaldo di Barcellona per esempio,che in 2 secondi si faceva mezzo campo e la scaraventava dentro,certamente.Ma io potrei valutare e dar peso maggiore anche ad altri aspetti,come la regia di gioco piuttosto che la finalizzazione.E la non c'è partita.Perchè Ronaldo è un 9.E basta.
Se poi prendo come parametro la continuità di rendimento,vince Totti,anche perchè Ronaldo ha giocato,per via degli infortuni,qualche stagione meno di Totti...

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18/03/2009 21:54
 
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su Totti dico che per essere un giocatore da storia del calcio non necessariamente devi essere un leader carismatico.
qundo mi riferisco al carattere che in alcuni frangenti non lo ha soerretto, parlo sopratutto di comportamenti in campo e di qualche pressione da fuori mal sopportata che poi s'è portato in campo.

PS. hai nominato Lineker... io amavo Lineker...


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19/03/2009 18:22
 
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Infatti a Totti rimprovero solo quello.Che poi è una cosa che l'hai o no.Ma come giocatore in sè non si discute.
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Re:
lucaDM82, 19/03/2009 18.22:

Infatti a Totti rimprovero solo quello.Che poi è una cosa che l'hai o no.Ma come giocatore in sè non si discute.



che è probabilmente anche la cosa che lo ha fatto rimanere a roma fino a fine carriera, coccolato e amato da tutti...

fossi stato in lui, lo dico sinceramente, a 27-28 anni me ne sarei andato a raccogliere trofei a go-go da qualche altra parte...e magari a mettermi anche in discussione in piazze meno provinciali della nostra.

sarei stato curioso di vederlo in un contesto con 20 campioni in cui sei considerato alla stregua degli altri...

io sono uno che vuole vincere anche se gioca a briscola con un parente...dopo che vedo che qui in italia, per motivi vari, più di uno scudo ogni 15-20 non riesco a vincere, me ne sarei andato altrove..tanto a totti le offerte importanti non mancavano mi pare...

non ne faccio nemmeno una questione economica, perchè comunque qui a roma prende il giusto in relazione agli altri campioni delle altre squadre...quindi non vale nemmeno questo discorso che spesso hanno fatto parecchi in passato..."eh, ma se andava al real guadagnava molto di più.." ma cosa? [SM=g27987]

[Modificato da chiefjoseph 19/03/2009 18:44]
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19/03/2009 19:04
 
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Totti nel momento top,quando c'era Capello,pensava di potere ambire ad altri scudetti,e casomai anche alla champions,con la Roma.Le premesse per vincere c'erano,i campioni non mancavano.Cosi' rimase.
Se ci fossero stati Zeman,Mazzone e una squadra inferiore nel suo momento top,per me sarebbe andato all'estero.
Io,nella mia piccola esperienza di calciatore seppur dilettante nel Savio,sono straconvinto un giocatore forte tecnicamente renda
meglio,nel rettangolo di gioco,con compagni anch'essi di livello superiore.
Questo partendo dal presupposto di trovare un buon gruppo,un gruppo stile Milan ad esempio,dove i compagni nuovi
vengono messi a proprio agio e c'è,a partire dalla società,una ottima gestione delle "risorse umane",una buona organizzazione.Ovviamente è anche importante il feeling con l'allenatore.
Per me Totti,è una mia idea,in una squadra tipo Real sarebbe andato a nozze a patto di trovare un bel gruppo in grado di accettarlo e farlo inserire.Sono anche convinto che in gruppo di campioni "cattivi" sarebbe stato messo duramente alla prova e forse avrebbe fallito...o chissà,avrebbe reagito,questo non potremo mai saperlo.

Totti,per fare un esempio,in nazionale,a parte euro 2000,non ha mai fatto sfracelli.Questo perchè molte volte non ha trovato un gruppo di amici,ma compagni che alle spalle non lo sopportavano e non lo accettavano.
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Re:
lucaDM82, 19/03/2009 19.04:

Totti nel momento top,quando c'era Capello,pensava di potere ambire ad altri scudetti,e casomai anche alla champions,con la Roma.Le premesse per vincere c'erano,i campioni non mancavano.Cosi' rimase.
Se ci fossero stati Zeman,Mazzone e una squadra inferiore nel suo momento top,per me sarebbe andato all'estero.
Io,nella mia piccola esperienza di calciatore seppur dilettante nel Savio,sono straconvinto un giocatore forte tecnicamente renda
meglio,nel rettangolo di gioco,con compagni anch'essi di livello superiore.
Questo partendo dal presupposto di trovare un buon gruppo,un gruppo stile Milan ad esempio,dove i compagni nuovi
vengono messi a proprio agio e c'è,a partire dalla società,una ottima gestione delle "risorse umane",una buona organizzazione.Ovviamente è anche importante il feeling con l'allenatore.
Per me Totti,è una mia idea,in una squadra tipo Real sarebbe andato a nozze a patto di trovare un bel gruppo in grado di accettarlo e farlo inserire.Sono anche convinto che in gruppo di campioni "cattivi" sarebbe stato messo duramente alla prova e forse avrebbe fallito...o chissà,avrebbe reagito,questo non potremo mai saperlo.

Totti,per fare un esempio,in nazionale,a parte euro 2000,non ha mai fatto sfracelli.Questo perchè molte volte non ha trovato un gruppo di amici,ma compagni che alle spalle non lo sopportavano e non lo accettavano.




si, infatti mi riferivo al dopo capello come periodo...dopo la dipartita di capello si intravedeva una certa aria di smobilitazione, tant'è che l'anno dopo abbiamo rischiato la B.

comunque io avrei preferito essere "uno dei tanti" in un topclub europeo(con tutto quello che comporterebbe per totti essere uno dei tanti poi anche in un man, in un real e via discorrendo..alla fine sarebbe stato protagonista in campo, solo che sarebbe stato trattato alla stregua degli altri) ma magari vincere 3-4 scudetti, 1-2 Cl, più altre coppe, piuttosto che non vincere niente a roma ma essere l'idolo incontrastato...

la metto sul piano dell'ambizione, della voglia di vincere sempre e comunque, della competitività...

a me piaceva il totti che si incazzava con la proprietà e minacciava l'addio quando chiedeva una roma competitiva su tutti i fronti e questa non c'era...
[Modificato da chiefjoseph 19/03/2009 19:23]
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