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Roma - Arsenal

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2009 19:38
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Post: 28.387
Città: ROMA
Età: 55
Sesso: Maschile
12/03/2009 15:02
 
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sono della Roma da quando ho 6 anni. ma un Vero Romanista solo da dopo i mondiali 82, quindi a 14 anni (prima per me il calcio era quasi solo quello giocato al campetto, o al prato e il tifo era ancora solo "simapatia").
in pratica seguo vita, morte e miracoli della Roma da 27 anni pieni.
vita, morte, miracoli e... molte disgrazie.

"perchè sò della Roma?", "ma eprchè non ritorno ad essere solo simpatizzante?" sono purtroppo domande che mi sono fatto da qualche tempo in più. ma non è un merito, perchè come "picchi" di delusione, anche tuti voi orami ne avete avuti abbastanza che siamo sullo stesso piano.

forse ho solo un pò di scorza più dura.
tanto che nemmeno il primo rigore sbaglaito da Eduardo, mi aveva fatto pensare lontanamente che i rigori ci avrebbero permiato.

abbiamo perso la finale contro il Liverpool così. con il primo rigore sbagliato da loro. l'errore di Eduardo non mi ha smosso di pezza.

tra l'altro già dagli ultimi 20 minuti deir egolamentari avevo capito che o vincevanmo nei 90 o saremmo stati eliminati. ero convinto che nei supplementari avremmo potuto al massimo tenere botta, gli spunti, le brillantezze, i lamoi, non me li potevo aspettare. avevamo dato già troppo.
quindi o nei 90 minuti o niente. perchè poi sarebbero stati al massimo rigori. e nei rigori avremmo perso. si sa.

ès tato il modo epggiore ragazzi, di uscire. ma anche il modo migliore.
perchè eravamo rassegnati, con quella squadra rattoppata. ma questi ragazzi stavolta, anche l'ultima delle comparse, come Diamoutene, mi hanno fatto sentire veramente orgoglioso. e quando la tua squadra ti fa sentire così orgoglioso, è una gioria, anche nella tremenda delusione.
non ptoevamo uscire meglio, anche se siamo usciti che peggio non si può.

ma ora.... (volete che proseguo con un messaggio a parte o mi seguite fino alla fine di qeusto?) ... ora è il mometo (anche se so che non imapreremo nietne anche stavolta) di tirare le somme. di trovare una morale, una linea guida, un insegnamento. oltre al "perchè sono della Roma? pechè continuo? perchè non mi estrpo questo cazzo di calcio di merda dal cervello, dal sangue?".
qeusta è una domanda, o una constatazione, che cade nel vuoto.
resta, in me, ma purtroppo, so che l'occasione sarà sprecata, perchè da domani si tornerà a fare i coatti, glis bruffoni, i sapientoni, gli sboroni, da parte di tutti, tifosi e media.

ma vengo al punto.

partendo da un paio di domande.

a chi ieri è mancato Mexes?

perchè secondo voi gente come Molinaro o legrottaglie, possono giocare nella Juve ed essere sempre tra i meno colpevoli, e anzi distinguendosi?

perchè ieri abbiamo fatto la partita più eroica che si ricordi da tanti anni?

perchè nell'anno dei record, facemmo qeullo che nessuna Roma aveva mai fatto prima, e lo facemmo senza i batistutai falcao, i conti i cerezo, gli ancelotti, ma lo facemmo con i rosi, gli okaka, i kharja, i perrotta che strabiliò, i ruoli inventati, i cerotti, ecc?

perchè? PERCHE'?

è tutto molto semplice se solo lo si volese vedere, capire, e mettere in pratica.

e il mio dolore più grande ragazzi, peggio di ieri, molto peggio, perchè ieri passa, ma il nostro tran tran, il nostro DNA resterà, è che questa lezione cadrà nel vuoto. e passerò tutta la vita a rodermi, perchè mi sento come Cassandra nell'Iliade (non nell'accezzione Cassandra=pessimista, che è un falso riporto, una falsa distorsione di quelloc he era cassandra. cassandra non era pessimista, erano gli altri che la vedevano così, perchè non sapevano. non sapevano che gli Dei le avevano dato la maledizione di conoscere il futuro, ma non essere mai creduta, mai ascoltata).

(oh, se vi sembro troppo con il cuore in mano, troppo patologico, pensate ai vostri itnerventi a cuore aperto su qeusto topic [SM=g27985] )

tra buonismi pupilli, figliocci, e anche per la generale repulsione romanista verso il realismo, temo che da domani, smaltito il livore verso vucinic, o doni, o de rossi, o baptista, si tornerà nel generale trend Orgoglione-romanista.

la morale è che bisogna pretendere dai nostri giocatori, senza guardare in faccia nessuno, che se sei da 100 mi devi dare SEMPRE 100, se sei da 20 mi devi dare SEMPRE 20.
è solo così che si può cambiare registro prima ancora che alle nsotre frustrazionid a tifosi, alla stessa storia, e magari bacheca della Roma.

tutti troppo buoni ragazzi, tutti sempre troppo pronti a perdoanre tutto, ad accotnentarsi, a dimenticare al prossimo sorriso, le lacrime versate. e quindi a perdere l'occasione più importante, che è proprio quella di imaprare dei propri errori.

non posso vedere la Roma rattoppata dare il massimo e fare 11 vittorie, e poi vedere una Roma di capello del dopos cudetto, buttare il bis contro le piccole, senza vicnere con nessuna delle ultime 8.
non posso vedere Diamoutene ieri farmi il partitone senza sbavature, con qeulla grinta, quella volontà, quella concentrazione, e poi vedermi uno che dovrebbe essere il quintuplo di Diamoutene, come è mexes, prendere papere, disattenzioni, sbroccate.
non posso vedere brighi, motta, buoni giocatori, non fuoriclasse, dare tutto, non perdersi mai d'animo, fare le cose giuste, "starci" sempre con al testa e poiv edere De Rossi mabndarmi a puttane la Champion's o lasciarci nelle merda con l'Udinese.

devo capire in sostanza, e mi ripeto, perchè Legrottaglie può essere un baluardo della Juve, darti sempre "ciò che può dare legrottaglie" e vedermi tradito e condannato dai miei, che sulla carta sono superiori.

devo scegliere bene, certe doti morali, prima che tecniche. devo scegleire i Brighi, a cui nond evo imporre nulla, perchè ragazzi così sanno già cosa si pretende da loro, e non te lof anno come cortesia, ma perchè sono quel tipo di persone.
e se non sono proprio così, uguali, pretendere, pungolare, affinchè il rendimento e l'affidabilità non manchino mai.

occhio non sto parlando della partita storta, che capita a tutti, pure a Brighi.
sto dicendo che ceri corsi e ricorsi, che riguardano la gran parte dei nsotri giocatori, ormai li abbiamo sotto gli occhi da tempo. ed è da imbecilli non capirlo.

nonmi deve e non mi può stare bene, vedere i miei battere tutti, infilare 11 vittorie dis eguito in condizioni emnomate, solo perchè la necessità fa vitrtù, solo perchè "quando non hai niente daeprdere..." ed essere così coglione da ammirarli per quellos pirtio, e poi uno, due, tre soli mesi dopo, toranre a fare l'Orgoglione che si accontenta di tutto. che eprdona. acnhe ripetuti errori, irresponsabilità, amnesie singole e collettive.

è chiaro che non si può pretendere che unmilione e mezzo di tifosi, e due o tre centinaia di gioranlisti, si mettano immediatamente d'accordo.

è chiaro che tutto debba partire da una società forte, rigorosa, che pretende e se non ti allinei ti abbandona.
ti vende, te che sei da "picco di rendimento" ma non da "costanza di rendimento" e si prende tanti Motta e tanti brighi, magari più forti pure, ma con quella testa lì.

questo è il dolore più grande per me, perchè ieri passa, ma davanti so di avere un futuro da tifoso, fatto di tante piccole e grandi delusioni che mi macereranno ancora di più e che so che si sprecherà ancora, l'occasione per porvi rimedio.


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