Roberto Pruzzo è stato il mio primo grande idolo romanista.
la passione morbosa per il calcio mi esplose con i mondiali dell'82.
da lì diventai malato.
fino ad allora per me era solo giocato al pratone, e mi limitavo a seguire da lontano, con ogni tanto una comparsata allo stadio, e qualche notizia appresa in classe o dagli amici.
Pruzzo c'era sempre: chi ha segnato? Pruzzo!
è sempre stato una sicurezza per me. e per quasi tutti i ifosi della Roma. "Lode a te Roberto Pruzzo" era il classico coro.
Pruzzo era il classico centravanti, un pò lento, ma molto tecnico, molto furbo, un rapinatore, ma anche il più forte colpitore di testa del campionato italiano, per lunghissimo tempo. capace di moltissimi colpi, ma spesso protagonista di gol in apparenza semplici. il fatto era che lui stava sempre lì.
di Pruzzo feci diventare tifosi molti miei amici in america. ero andato lì, mi ero portato la bandiera, e parlavo di calcio e raccontavo di Pruzzo, il Bomber. fu proprio il periodo che fece la cinquina all'avellino. noi stavamo vedendo un derby juve-toro e arrivavano notizie su rai usa. la domenica prima aveva segnato e poi segnò ancora (era l'anno dei 17 gol nel solo girone di ritorno) l'anno di erikssone del lecce.
un paio di amici americani si fecero...crescere i baffi!
a Pruzzo ho fatto forse la più grande dichiarazione d'amore della mia vita. era la partita della rovescia del 2-2 alla juve quella che Tacconi in tuffu si impigliò nella rete e si lussò due dita e resto furoi qualche tempo, quella del sombrero di chierico a Platini e poi cross morbido, e lui Pruzzo, che era così pesante, che sembrava un panzone, andò in rovescaita con quella rapidità, quell'eleganza.
era l'amnno dopo los cudetto, partita di anbdata, dopo che l'anno prima avevamo perso entrambe le volte contro la juve 2-1, e tutte le volte essendo passati in vantaggio noi.
e anche quella volta era così, eravamo passati in vantaggio ma poi di nuovo ci trovavamo sotto. io la juve la odiavo, avevo 14-15 anni...
odiavo chi mi chiamava Gianni perchè mi faceva schifo sentrimi chiamare come Agnelli...
quando Pruzzo segnò, mia madre mi trovò in ginocchio davanti alla tv (teleroma56 all'epoca mandava una schermata con al foto e la scheda del giocatore di roma o lazio che segnava), mentre in lacrime facevo: grazie roberto! grazie! non ti dimenticherò mai! MAI!
quello è uno degli episodi di maggior "romanistismo" che ho mai avuto.
Pruzzo è stato capace di vincere per tre volte la classifica cannonieri, cosa riuscita solo a Platini in quegli anni.
Pruzo fu un giocatore che per caratttere non ebbe grossa fortuna, Bearzot per recuperare e far sstare tranquillo rossi nell'82, gli mise la concorrenza di ...franco selvaggi del cagliari.
ma Pruzzo è stato un giocatore che anche oggi, nemmeno il Barcellona è troppa roba per lui. era un iradiddido. segnava sempre. 3 palle gol e una la metteva dentro.
come devono fare tutti i grandissimi centravanti.
auguri in riardo a uno dei primi 5 giocatori della Roma che abbia mai amato.
ppi uno cresce e l'amore è più difficile da provare, in quel modo così... appeso alle gesta del campione. oggi e per forza di cose solo Totti posso dire di amare. e comunque di un sentimento che non è più puro ed enfatico come può essere la cotta di un pischello sotto i 18.
Pruzzo-Conti-Falcao-Voeller-Totti. e anche Giannini.
forse di tutti questi, e senza dimentifcare l'orgoglio che ti dava l'avere Bruno Conti, l'amore più maturo e quindi più convinto vissuto appieno è stato per il Tedesco.
ma Pruzzo non può mai uscire da questa classifica.