quello che dice jandi è una regola "morale" che vale sempre, e potremmo rispolverare i discorsi che giocare a calcio non è andare in miniera, fare le ripetute non è bruciare carcasse di computer per estrarre il coltan....
Ma è opporre un principio etico, alla madre dei principi etici, cioè l'UGUAGLIANZA, la PARITA' di trattamento.
Quello che dice jandi vale sempre, ma è stucchevole opporre 'uno dei' princìpi morali alla MADRE dei prìncipi morali e cioè la PARITA' di trattamento.
E dal momento che all'Atalanta hanno riservato un trattamento DISPARI.... finisce per portarti fuori strada.
La Roma potrà perdere, vincere o pareggiare a Sassuolo e il risultato potrà anche essere INDIPENDENTE dall'aver giocato co un giorno di anticipo rispetto all'Atalanta.
Ma la Roma è stata trattata in modo DISPARI e non rivolgersi all'ASSENZA dei Friedkin e della società, opponendo un discorso ...metafisico, è come al solito, andare fuori strada.
Che la Roma deve dare il culo, deve morire in campo a Sassuolo, nessuno lo mette in dubbio.
Ma in sostanza stiamo affermando un principio morale, anteponendolo a IL Principio morale per antonomasia.
E' perdersi un ennesimo spunto per INDIVIDUARE con al maggiore precisione possibile i problemi.