Notizie dalla quarantena

Sto leggendo una specie di romanzo basato sugli anni napoleonici a Roma, Imperial city. Rome under Napoleon. Pieno di errori però prende e riassume una serie di pettegolezzi di vario tipo, tra cui quelli del famoso (?) Diario Benedetti che poi ha dato origine a una pubblicazione fiume che sto leggendo su archive.org (Silvagni, La corte e la società romana nei secoli XVIII e XIX).
L'atteggiamento degli angloamericani quando non fanno ricerca e scrivono libri di divulgazione è sempre quello di Colombo quando incontra il selvaggio nella Scoperta de l'America di Pascarella («Chi sono? e chi ho da esse? so 'n servaggio!!»). Comunque divertente.

Se no, roba seria e pallosa di studi socio-politici: l'autorità nel campo, pur con errori tipo Frossinone (come gli spaghetti alla bolognaise che piacciono a PT) è un tale Michael Broers, che sembra un tricheco. Ha scritto The Napoleonic Empire in Italy, 1796-1814. Poi varie miscellanee tipo Roma moderna e contemporanea oppure Napoleon and Europe.
C'è un libro introvabile del 1906, Louis Madelin, La Rome de Napoléon.

E mo' basta che se no qui ci prendono per ricchioni. Per contrappasso tengo a precisare che Antonioni mi appalla e mi sembra pretenzioso, e che ieri mi sono rivisto per l'ennesima volta Delitto sull'autostrada e gli gnocchi cor culo me fanno sempre ride :D