Mi aggancio al ragionamento di Giove..
Lotito e Tare hanno fatto negli anni un discorso del genere ,un cammino di perfezionamento lento e continuo che ha sempre dato i suoi frutti.
Noi non vendiamo sogni ma solide realtà (cit.)
Quindi discorsi giusti , ma non proponibili per noi.
La nostra filosofia , il trading imposto da Pallotta e
molto probabilmente anche da quello che sarà il suo successore ,è esattamente all'opposto.
Pochi giorni fà scrissi che mi sarebbe piaciuto giocare questo campionato con la rosa di 3 anni fà .
Tra il fare e disfare si era giunti ad un livello di squadra che secondo me aveva bisogno proprio di quel lavoro di ritocco, di perfezionamento e probabilmente quella rosa con questi aggiustamenti ci avrebbe fatto vincere, ma proprio in virtù di questa filosofia tutto ciò non si è concretizzato , non potevano permetterselo.
Purtroppo c'è un contrasto di base tra realtà aziendale e aspetto sportivo inteso come raggiungimento di un obiettivo che non ti permette di costruire , non ti permette di mantenere perchè come ti esce fuori il coniglio dal cilindro tu lo vendi , ti permette solo di vivere alla giornata e sperare nel miracolo che puntualmente non accade mai.
Il malessere di questa piazza è figlio dell' aspettativa di una squadra forte che si pensa possa concretizzarsi, ma che in realtà non ci potrà mai essere.
La Roma è questa e a meno di cambiamenti radicali sarà sempre così...stando agli attuali valori espressi dal campionato si continuerà a galleggiare nel limbo tra il 3° e il 7° posto a seconda se ti riusciranno o meno le cose e/o al netto di eventuali ingerenze tipiche durante la stagione .
Io francamente me sò rassegnato alla triste realtà e non penso che basti un allenatore per cambiare le sorti di una squadra "media" come la nostra.
Non mi sento neanche di dire che l'allenatore non sia adatto , perchè non mi scordo quello che ha saputo fare con determinati giocatori fino a 2 mesi fà..
Ma poi adatto a che cosa?
Ne cambiamo uno all'anno e stamo sempre a dì le stesse cose ...Quelli che hanno fatto vedere qualcosa di buono avevano la squadra di cui sopra, tanto per dire....
[Modificato da er.principe77 21/02/2020 15:11]
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“L’autorità che aveva Fabio Capello all’interno del centro sportivo. In particolare, quando la squadra scendeva in campo per gli allenamenti, i giardinieri dovevano allontanarsi perché al mister davano fastidio i rumori. Doveva esserci il più assoluto silenzio e lui voleva il totale controllo su
ogni situazione. Queste persone che curavo il terreno di gioco, come lo vedevano arrivare, sparivano in pochi secondi"