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Gianluca Petrachi

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2024 16:17
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Re: Re:
giove(R), 03/10/2020 12:09:




eh ma diventa addirittura meraviglioso quando poi un attento osservatore e costante commentatore come te, di tutte la magagne della società, poi manca di "difendere" anzi "accolla".

Dopodiché, passo indietro, Petrachi va giudicato per acquisti e cessioni, come giudizio REALE. Il giudizio sull'extra ruolo va calcolato come il voto in Educazione Fisica al liceo classico.
Questo è come la vedo io, sarò strano io....

ma mi pare però.. che poi mi capita di leggere che "eravamo da quinto posto" quando abbiamo giocato 4 mesi con mezza rosa, quando poi uno arriva al primo anno a dover sfoltire una rosa infarcita di cancri e ovviamente non può avere chissà che spazio di manovra.
E quando gli si accolla di non aver speso 30 milioni per giocatori "di esperienza" quando chissà chi li caccia i soldi e chissà perchè AD OGGI diciamo addio a Smalling perchè (TOH! MA VA? MA DAI?) non cacciamo i 18 milioni..........

Però poi io ste cose le ho lette in post scritti da te.
Vabbè, come dice Patti Smith l'incoerenza e la contraddizione sono le forme più alte della purezza....

Io uno coi modi rozzi e volgari di Petrachi non avevo mai sentito prima.
Nn vedo paragoni fattibili con altre situazioni.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Re:
Sound72, 03/10/2020 12:06:

E nn me pare che al Torino co Cairo avesse avuto tutte ste alzate de testa contro il sistema calcio, i calciatori e i giornalisti.

Forse forse che qua senza un capo presente se l'e sentita un po' troppo calda ?

Poi ripeto limitandosi al Ds..un Ds buono pe fa piazzamento dietro a chi deve rischiare.
E in fase transitoria andava pure bene.
Petrachi ds da club che punta da vincere ancora da verificare. E chissa'se avremo mai modo di verificarlo.




forse forse forse perchè i deputati in ORGANIGRAMMA a parlare con o0esterno erano altri. RUOLI INDIVIDUATI E ASSEGNATI? chissà....


poi che non sia da grande boh... figurati.. per me quando arrivò era inadeguato alla Roma.... poi però siccome sono e sono pienamente cosciente di esserlo, una persona intelligente e intendo sopra la media, ho osservato il suo operato e non ho potuto fare altro che alzare il voto basso che avevo dato alla sua venuta.

Essendo anche pienamente cosciente di essere anche una mente onesta, e anche qui intendo sopra la medi, HO ANCHE fatto la doverosa precisazione: "per poterlo giudicare in pieno, avremmo dovuto vedere anche come si sarebbe mosso sul lato cessioni plusvalenza oriente, e se avrebbe fatto implodere il buono fatto al primo anno, sbaraccando i migliori, magari vendendo Veretout al Napoli o Zaniolo alla Juve".

Questo pezzo manca ed è un pezzo fondamentale, che come dici tu, non avremo modo di constatare.

Quindi il mio giudizio su Petrachi "NEL SUO RUOLO, OSSIA, CIO' PER CUI VA GIUDICATO" è dichiaratamente parziale perchè privo della seconda parte.
[Modificato da giove(R) 03/10/2020 12:17]


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Re: Re: Re:
Sound72, 03/10/2020 12:15:

Io uno coi modi rozzi e volgari di Petrachi non avevo mai sentito prima.
Nn vedo paragoni fattibili con altre situazioni.




E ripeto di che stiamo parlando... ma se la Roma avesse fatto parlare del Mondo Roma, Società e tutto lo scibile Roma, con i giornalisti ... Cassano.....
Sarebbe colpa di Cassano?
E il giudizio su Cassano, che va giudicato come calciatore, sarebbe inquinato dalla sparate e le cadute di stile?
E soprattuto sarebbe COLPA di Cassano?
e ancora, dovremmo CACCIARE CON INFAMIA Cassano perché ha fatto schifo come CALCIATORE?
E ancora ancora ancora: quando parliamo di Totti SUCCEDE PER CASO che dopo mezza parola "era un fuoriclasse" CI SENTIAMO IN DOVERE DI AGGIUNGERE che "però era ignorante, non leggeva proust, non conosceva la Sacher Torte?"

[SM=g11132] [SM=g8861]

Continuate a dire a me che mischio i piani, che non. capisco (no tu non me lo hai scritto in verità ;) ) ma poi CHI E' che sta a mischià senza sta a capì?
[Modificato da giove(R) 03/10/2020 12:21]


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Beh me pare che la carriera di Cassano sia stata compromessa dai comportamenti eh.quando ando' via dalla Roma me pare che fu proprio per questo o no..da Capello a Prandelli fino a Spalletti.
Una cosa nn esclude l'altra.
Poi ripeto, coi paragoni in questi casi ci facciamo poco. C'era una situazione di incompatibilità evidente e come ho scritto prima poteva giocarsi meglio le sue possibilità aspettando il cambio societario.
La mano l'ha forzata lui con le parole.
Poi nei fatti il suo lavoro andava valutato nel lungo periodo..ovvio..mica lo hanno mandato via per questo.
Ma nn me pare che avemo perso sto patrimonio dirigenziale raro. Se è questo il punto.
Ha fatto buone cose ma doveva farei conti con le cessioni r doveva ancora abbassare tetto ingaggi. Il difficile per lui sarebbe arrivato adesso e questo mercato lo dimostra.
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03/10/2020 13:01
 
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"questo mercato" dimostra non molto.
Covid, post Covid, nuova dirigenza.
Ben altra cosa rispetto alle condizioni di Sabatini e Monchi.

Qua nessuno ha scritto che Pettachi sia il miglior DS mai visto, che fosse una RISORSA si.

Non valgono a nulla i puntini sulle i "eh va bene per ricostruire" perchè QUELLO la Roma è.
Io giudico la REALTA' non il VIRTUALE.
Al City non prenderei mai Petrachi, neppure al PSG o al Bayern o alla Juve.
Ma questo è come dire appunto che un bicchiere di vino è meglio di una pinta di piscio.

Quanto a Cassano, se non ha fatto quello che poteva fare è per la scarsa professionalità non per le parole.
Nell'economia del giudizio su Cassano le parole non contano, così per Petrachi.
[Modificato da giove(R) 03/10/2020 13:01]


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ma io dico... capisco l'imbarazzo per un eventuale dietrofront dopo mesi di ricerca in tutta Europa di un DS...capisco eh?
Però ogni tanto dall'impasse si può anche uscire prendendo e portandosi a casa la mezza, o tre quarti, o tutta, figura de merda, quando poi, tolto il primissimo acchito imbarazzante, più o meno la risolvi, ti togli una cosa "da fare" e poi ci pensi con calma a sostituire, ampliare, affiancare, ecc.
E ... in tutto ciò.. ma in tutto tutto tutto... alla fine, tomo tomo, cacchio cacchio......
Ibanez e 1...
Villar e 2....
Smalling e 3....
Mancini e 4....
Veretout e 5
Spinazzola e 6....
Se ragioni in termini di plusvalenze, stiamo già sui 100 milioni....
Se ragioni in termini di rafforzamento di squadra siamo già a 4 bellissimi giocatori e 2 prospetti di Campioni...

Ma io me ripijo Petrachi de corsa!, se davvero qui dopo due mesi ancora siamo in alto mare e dobbiamo fare il giro delle 7 chiese, ripartendo ogni volta, o dovendoci accontentare di impegni ridotti, o di titubanze, ecc. ecc.
Ma dico mò... che hai un confronto diretto, che ci sei tu che lo marchi stretto a Petrachi, che gli dai compiti e LIMITI....
Ma io dico... ma ALLA RISULTA...: Petrachi, who else? [SM=x2478851]
[Modificato da giove(R) 15/11/2020 11:36]


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16/11/2020 00:02
 
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ho letto della sua richiesta di reintegro.
Beh, non mi dispiacerebbe il suo ritorno, tanto leggo di piste straniere che non mi convincono.
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So andati in causa pe 5 milioni dopo il licenziamento per giusta causa, un accordo con reintegro mi sembra molto difficile anche se Pallotta nn ce sta più.
Credo che co Fienga di mezzo poi nn se sia posto per Petrachi.

Certo i cazzari dell'etere a settembre raccontavano di una Roma che voleva scegliere il Ds con calma..eh cazzo stamo a metà novembre, a sto punto che ne so aspettamo Pasqua, tanto a gennaio nn ce stanno soldi da spende
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16/11/2020 09:10
 
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Sì al di là di quello che uno può pensare di Petrachi (per me andrebbe pure bene, sempre detto) penso che dentro la Roma un po' di terra bruciata attorno se la sia fatta.

La sfilata dei papabili: penso se siano fatti tutti i nomi conosciuti ormai, ce manca il DS dei The New Saints poi li abbiamo visti tutti.
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Fonseca alla Ferguson non l'hanno ancora detto, però.
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Ancora un paio di vittorie e ci siamo. Comincerà Mimmetto, che d'altronde j'ha sempre voluto bene (qualche volta un po' meno)
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non ho detto che sia fattibile, ma che sia la cosa più intelligente e a portata di mano.
Certo non conosco i tempi che si sono dati i Friedkin.


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Vogliamo chiarire una volta per tutte la sua storia con la Roma di Pallotta. Hanno fatto di tutto per strapparti al Torino.
“Cairo non voleva farmi andare via. Non ha mai accettato le mie dimissioni”.

Dopo nemmeno un anno tutto frana nel peggiore dei modi. Sospeso e poi licenziato. Gli hai fatto causa.
“Alla radice c’è una mancata comunicazione tra me e Pallotta. L’ho visto due volte in tutto. Al telefono non parlavamo mai, io non parlo inglese. Sono pigro e poi non ho un bel ricordo della mia parentesi inglese (da calciatore al Nottingham Forrest, ndr)”.

Franco Baldini?
“Fu lui il primo a chiamarmi, ci conoscevamo da quando facevamo i calciatori. La preistoria. Io estroso, ma potente. Lui un po’ fighetta. Franco ha molto apprezzato il mio lavoro come direttore sportivo”.

Il mandato che ti affidano Pallotta e Baldini.
“Ringiovanire la squadra, abbassare i costi e creare premesse per le plusvalenze. Ho fatto molte operazioni low cost. A Torino mi chiamavano Mister Parametro Zero. Altra priorità ricreare un ambiente sano. L’ultimo scudetto era di vent’anni prima. Evidentemente c’erano delle problematiche”.

Smalling, Mancini, Ibanez: l’apprezzatissima difesa a tre della Roma di oggi è tutta farina del tuo sacco.
“Quando presi Ibanez a gennaio io fui massacrato in società. Tutti incazzati, a cominciare da Pallotta. Un’operazione a nove milioni più uno di bonus con pagherò a due anni”.

Parlasti di Spinazzola con il tuo amico Antonio Conte?
“Con Antonio ci lega una profonda amicizia, ma avevo già questionato con lui su Dzeko, che lui voleva portare all’Inter. “Non mi rompere i coglioni con Dzeko, non te lo do. Inutile che sbatti la testa al muro”, gli dissi.

Come arriva Fonseca alla Roma?
“Ho letto tante chiacchiere sul tema. Alla Roma erano davvero convinti di chiudere con Conte. Veniva da un anno difficile, le beghe legali con il Chelsea. Era voglioso di sfide nuove”.

Cos’è mancato per chiudere?
“È una trattativa che non ho seguito. Non ero ancora alla Roma. Posso immaginare che Antonio non si sia sentito abbastanza rassicurato. Forse, se avesse parlato direttamente con Pallotta le cose sarebbero andate diversamente. Antonio è diverso da me, io sono un sentimentale, lui è più razionale. Non ha visto, credo, una forte società alle spalle”.

Pentito della scelta di Fonseca?
“No. L’unica cosa per cui ci sono rimasto un po’ male è che non ha speso una parola per me dopo il mio allontanamento”.

Si parlava di rottura con lui dopo la tua irruzione nello spogliatoio tra il primo e il secondo tempo di Sassuolo-Roma.
“Un’invenzione. Da gennaio in poi è partita una strana campagna contro di me, hanno cominciato a scrivere che litigavo con tutti, giocatori e allenatore”.

Cos’è successo nel tuo allontanamento? “Mi hanno scavato la fossa”, hai detto.
“Succede che non sono un diplomatico. Non ci so fare nelle relazioni. Non telefono ai direttore, non mi concedo. Non è nelle mie corde. Così scrivono che attaccavo Zaniolo perché avevo già deciso di venderlo”.

Non era così?
“Non lo era al punto che Zaniolo è ancora con la Roma ed è un patrimonio della società. Ho avuto tutti i giornali contro. Sono uno che non dà la notizia, sono più da storta che da dritta. Non ce la faccio a essere finto”.

Sei stato brusco con Zaniolo.
“Gli ho detto che doveva tirare fuori la sua anima guerriera, non quella mondana”.

Tu e la Roma. Nessuna autocritica? Hanno detto che eri inadeguato nella comunicazione. Troppo ruspante.
“Uno come me si odia o si ama. Avrei potuto essere più morbido nei modi, cercare di farmi conoscere meglio. La verità è che provai ad allontanare qualche gola profonda da Trigoria e fu subito la guerra. A cominciare da certi giornalisti”.

Pallotta a un certo punto sa che non sei più la persona giusta.
“Pallotta è un uomo intelligente. Un visionario. Ma il calcio è un mondo a sé. Si è fidato troppo di persone sbagliate. Pallotta oggi si è forse reso conto di quante menzogne gli hanno detto su Petrachi”.

Vogliamo svelare il famoso messaggio che ha scatenato l’ira di Pallotta.
“Pallotta, in un’intervista, cita e ringrazia tutti tranne me. Una provocazione. Da lì, il mio messaggio: una protesta, ma anche un grido d’aiuto. Volevo un chiarimento da uomo a uomo”.

Ti sei confidato con qualcuno dentro Trigoria?
“Sono molto orgoglioso, non ho più sentito nessuno. Mi dissero anche che, se fosse cambiata proprietà, sarei tornato. Non è andata così”.

Nel frattempo sono arrivati i Friedkin.
“Un pranzo di cortesia a dicembre, niente più. Mi sembrarono entusiasti di comprarsi la Roma. Trovo molto positiva la loro presenza. Per un calciatore conta molto vedere il capo che ti ha scelto e ti paga”.

L’assenza di Pallotta, al contrario…
“Mi chiese una volta: cosa posso fare per aiutarti? Si faccia vedere più spesso dai ragazzi, gli risposi”.

Se ti richiamassero per riprendere il discorso interrotto?
“Non mi piace essere finito, mio malgrado, in tribunale. Non avevo scelta. Leggo messaggi scorretti in proposito. I cinque milioni che chiedo sono lordi e sono il corrispettivo dei due anni di contratto che ancora mi restavano alla Roma. Non un centesimo in più”.

Non hai risposto. Se ti richiamassero?
“Spiegherei alla nuova proprietà le mie ragioni. Dovessi rientrare sarei felice ma, devo essere sincero, non lo farei a qualunque condizione. Io non cambio. Petrachi deve fare Petrachi”.


al solito un elefante in una cristalleria , ma non mi è mai dispiaciuto.
Se facesse solo il lavoro di campo ma qui ora i DS sono diventati personaggi in primo piano ; mi sembra che sia cominciato con Sabatini ,prima non ricordo che fossero così in primo piano.

Comunque Trigoria tipo Scampia se qualcuno prova a rompere il cazzo/fare pulizia lo fanno fuori
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«Al telefono non parlavamo mai, io non parlo inglese. Sono pigro e poi non ho un bel ricordo della mia parentesi inglese »

Stamo nel 2020, eh.
Uno che doveva stare zitto dietro le quinte e fare il suo lavoro è stato lanciato a fare la primadonna e si è creduto stocazzo. Parla ancora in terza persona. Dev'essere la Puglia.
Doveva stare a fare il suo lavoro e lì ha sbagliato pochissimo, ma davvero poco.
La colpa non è sua, della società che non gli ha messo un dg davanti, ma capace.
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Re:
lucolas999, 17/11/2020 10:49:

Vogliamo chiarire una volta per tutte la sua storia con la Roma di Pallotta. Hanno fatto di tutto per strapparti al Torino.
“Cairo non voleva farmi andare via. Non ha mai accettato le mie dimissioni”.

Dopo nemmeno un anno tutto frana nel peggiore dei modi. Sospeso e poi licenziato. Gli hai fatto causa.
“Alla radice c’è una mancata comunicazione tra me e Pallotta. L’ho visto due volte in tutto. Al telefono non parlavamo mai, io non parlo inglese. Sono pigro e poi non ho un bel ricordo della mia parentesi inglese (da calciatore al Nottingham Forrest, ndr)”.

per dire..... inefficiente societarie o no? Tu prendi uno che non parla inglese, ma vuoi affiancarlo con un interprete quando ci parli? ma che è st'arronzamento? Messo non nelle condizioni ottimali, anzi, in modo non da smorzare, ma da accentuare il limite. Che poi passa per suo limite invece è una inefficienza societaria, ma proprio da idioti.
La parentesi inglese di Petrachi, la sua boutade, lascia il tempo che trova, conta la sostanza: prendi uno che non parla la tua lingua, metti un interprete.


Franco Baldini?
“Fu lui il primo a chiamarmi, ci conoscevamo da quando facevamo i calciatori. La preistoria. Io estroso, ma potente. Lui un po’ fighetta. Franco ha molto apprezzato il mio lavoro come direttore sportivo”.

Come si vede, si esprime in modo diretto, fichetta ecc.... ma all'atto pratico sti cazzi quando mi prendi tutta la roba che mi hai preso..... ripeto "la forma è sostanza" è na mezza cazzata, non vale sempre.

Il mandato che ti affidano Pallotta e Baldini.
“Ringiovanire la squadra, abbassare i costi e creare premesse per le plusvalenze. Ho fatto molte operazioni low cost. A Torino mi chiamavano Mister Parametro Zero. Altra priorità ricreare un ambiente sano. L’ultimo scudetto era di vent’anni prima. Evidentemente c’erano delle problematiche”.

La prima parte non fa una piega, la seconda fa rifermento all'Orgojonismo Antimateria, che alla fine, decenni a VEDE VINCE L'ARTRI, poi te incazzi, sfondi tutto, sotto a chi tocca, avanti nastro, vieni avanti cretino, ecc. e va in culo al primo che capita al posto sbagliato nel momento sbagliato....

Smalling, Mancini, Ibanez: l’apprezzatissima difesa a tre della Roma di oggi è tutta farina del tuo sacco.
“Quando presi Ibanez a gennaio io fui massacrato in società. Tutti incazzati, a cominciare da Pallotta. Un’operazione a nove milioni più uno di bonus con pagherò a due anni”.

mettici na pezza....

Parlasti di Spinazzola con il tuo amico Antonio Conte?
“Con Antonio ci lega una profonda amicizia, ma avevo già questionato con lui su Dzeko, che lui voleva portare all’Inter. “Non mi rompere i coglioni con Dzeko, non te lo do. Inutile che sbatti la testa al muro”, gli dissi.

E che uno parli in modo pure umano è un grande problema, SE METTI LE STRUTTURE, GLI UOMINI, ai posti giusti che compra e vende, chi comunica, chi fa il portavoce....
E' uno problema? un problemone? load Roma va male perchè Petrachi parla in modo confidenziale e racconta qualche retroscena???? Ripetiamo sempre insieme: Ibanez, Smalling, Mancini, Veretout, Villar, Djawara, Spinazzola..........


Come arriva Fonseca alla Roma?
“Ho letto tante chiacchiere sul tema. Alla Roma erano davvero convinti di chiudere con Conte. Veniva da un anno difficile, le beghe legali con il Chelsea. Era voglioso di sfide nuove”.

Cos’è mancato per chiudere?
“È una trattativa che non ho seguito. Non ero ancora alla Roma. Posso immaginare che Antonio non si sia sentito abbastanza rassicurato. Forse, se avesse parlato direttamente con Pallotta le cose sarebbero andate diversamente. Antonio è diverso da me, io sono un sentimentale, lui è più razionale. Non ha visto, credo, una forte società alle spalle”.

E ARImettece na pezza.... Però di fronte alle reiterate ed evidenti e manifeste inefficienze, incapacità societarie qui quasi tutti se sò fatti abbindolare che c'era sto problema Petrachi ( un problemone epocale poi, mica un dettaglio, pure fastidioso, qualche volta, da smarcare e poi però me tengo il tanto di buono.. no era na cosa che la Roma "n poteva sta" se c'era Petrachi....)

Pentito della scelta di Fonseca?
“No. L’unica cosa per cui ci sono rimasto un po’ male è che non ha speso una parola per me dopo il mio allontanamento”.

Qui non so quindi non dico nulla, registro solo che comunque Fonseca non ha detto "a".

Si parlava di rottura con lui dopo la tua irruzione nello spogliatoio tra il primo e il secondo tempo di Sassuolo-Roma.
“Un’invenzione. Da gennaio in poi è partita una strana campagna contro di me, hanno cominciato a scrivere che litigavo con tutti, giocatori e allenatore”.

ARIDANGHETEmettice na pezza....

Cos’è successo nel tuo allontanamento? “Mi hanno scavato la fossa”, hai detto.
“Succede che non sono un diplomatico. Non ci so fare nelle relazioni. Non telefono ai direttore, non mi concedo. Non è nelle mie corde. Così scrivono che attaccavo Zaniolo perché avevo già deciso di venderlo”.

naturalmente con tutti i soloni delle radio e giornali ad alzare polveroni e tre quarti daaa piazza a daje spago che Petrachi parlava male, non se radeva, se metteva er dopobarba de mi nonno...

Non era così?
“Non lo era al punto che Zaniolo è ancora con la Roma ed è un patrimonio della società. Ho avuto tutti i giornali contro. Sono uno che non dà la notizia, sono più da storta che da dritta. Non ce la faccio a essere finto”.

Sei stato brusco con Zaniolo.
“Gli ho detto che doveva tirare fuori la sua anima guerriera, non quella mondana”.

Roba che alla Juve li prendono come dirigenti, vedi Nedved ecc. con la qualifica di "Rompitore di culi"..... qua se lamentamo perché te toccano er pupo... semmai a Perachi direi che se li doveva insulare tutti popola ripresa di Natale.... Ecco je direi che lì davvero doveva "fare Petrachi"... con tutti. Comunque alla Juve se nel curriculum non c'hai na ventina de culi spaccati a pisellate forti, non te piano manco come magazziniere, e qui famo i problemi pe na frasetta.
per dire che quanno nasci tonno nun mori quadrato.


Tu e la Roma. Nessuna autocritica? Hanno detto che eri inadeguato nella comunicazione. Troppo ruspante.
“Uno come me si odia o si ama. Avrei potuto essere più morbido nei modi, cercare di farmi conoscere meglio. La verità è che provai ad allontanare qualche gola profonda da Trigoria e fu subito la guerra. A cominciare da certi giornalisti”.

vabbè lo dice che è materiale da maneggiare con cura (e comunque ripeto, all'atto pratico, se te sei una società con QUADRI DEFINITI, tu di Petrachi ti prendi il buono e rendi quasi invisibile lo sconveniente... ma la gente si fa trascinare in queste cose da trogloditi del dagli all'untore, avanti nastro, facce ride, vieni avanti cretino e il malcapitato di turno.
Si sa.


Pallotta a un certo punto sa che non sei più la persona giusta.
“Pallotta è un uomo intelligente. Un visionario. Ma il calcio è un mondo a sé. Si è fidato troppo di persone sbagliate. Pallotta oggi si è forse reso conto di quante menzogne gli hanno detto su Petrachi”.

Questo lo dice lui... comunque non affonda il colpo su Pallotta. Poi, in fondo, un minimo di eleganza si rinviene pure, sempre nei fatti non nella forma.

Vogliamo svelare il famoso messaggio che ha scatenato l’ira di Pallotta.
“Pallotta, in un’intervista, cita e ringrazia tutti tranne me. Una provocazione. Da lì, il mio messaggio: una protesta, ma anche un grido d’aiuto. Volevo un chiarimento da uomo a uomo”.

Cioè rendite conto... sei l'unico referente sul fore business della tua azienda, manco je parli... questo deve mandare messaggi per vie traverse, altro che gestione all'amatrociana de Rosella e Maria... ma rendesse conto... e noi oggi 17 novembre 2020 STAMA SENZA DS, A CERCA', A SBATTE LA CPOCCIA; che c'avevi, ripetiamo insieme: Ibanez, Mancini, Smalling, Spinazzola, Villar, Veretout, Djawara.....
MA RENNETEVE CONTO CRISTO.


Ti sei confidato con qualcuno dentro Trigoria?
“Sono molto orgoglioso, non ho più sentito nessuno. Mi dissero anche che, se fosse cambiata proprietà, sarei tornato. Non è andata così”.

ci sta, anche io e molti avremmo atto così, che fai ti metti ad allisciarti, a giustificart, a pietirei... ci sta.

Nel frattempo sono arrivati i Friedkin.
“Un pranzo di cortesia a dicembre, niente più. Mi sembrarono entusiasti di comprarsi la Roma. Trovo molto positiva la loro presenza. Per un calciatore conta molto vedere il capo che ti ha scelto e ti paga”.

ARIIII ARIIII (cit.) mettece na pezza...

L’assenza di Pallotta, al contrario…
“Mi chiese una volta: cosa posso fare per aiutarti? Si faccia vedere più spesso dai ragazzi, gli risposi”.

Ariiiii Brasì sta liii Italia aquiiii Ariiiiiiiiidanghete rimettece na pezza e speriamo che domenica vuoi segnarrr magaaar magiara ci cos ci cos Canos Canos

Se ti richiamassero per riprendere il discorso interrotto?
“Non mi piace essere finito, mio malgrado, in tribunale. Non avevo scelta. Leggo messaggi scorretti in proposito. I cinque milioni che chiedo sono lordi e sono il corrispettivo dei due anni di contratto che ancora mi restavano alla Roma. Non un centesimo in più”.

Non hai risposto. Se ti richiamassero?
“Spiegherei alla nuova proprietà le mie ragioni. Dovessi rientrare sarei felice ma, devo essere sincero, non lo farei a qualunque condizione. Io non cambio. Petrachi deve fare Petrachi”.


Magari. Io per carità sono aperto.. quello dello Shaktar, Arnesen che ha scoperto Ronaldo e Van Nistelrooy e la Madonna incoronata, Boniek, Voeller, CHI CAZZO TE PARE SE E' BRAVO ME VA BENE....

Ma intanto sto al 17 novembre 2020 e io a quest'ora invece de sta a sbatte, stavo co, ripetiamo sempre insieme; Ibanez, Mancini, Smalling, Veretout, Djawara, Villar, Spinazzola........

Ma Cristo dimme te...



al solito un elefante in una cristalleria , ma non mi è mai dispiaciuto.
Se facesse solo il lavoro di campo ma qui ora i DS sono diventati personaggi in primo piano ; mi sembra che sia cominciato con Sabatini ,prima non ricordo che fossero così in primo piano.

Comunque Trigoria tipo Scampia se qualcuno prova a rompere il cazzo/fare pulizia lo fanno fuori




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Petrachi stara' cosi'
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Lo spiegone di Austini


Sms, stipendi e bugie: così Gianluca Petrachi ha vinto la causa contro la Roma

Un antipasto della verità processuale. Nelle pieghe della causa vinta dall’ex direttore sportivo Gianluca Petrachi, che ha visto accogliere dal Tribunale Ordinario di Roma - Sezione Controversie di Lavoro il suo ricorso contro il licenziamento per giusta causa subìto dal club giallorosso nell’estate 2020, emergono retroscena su quanto accaduto a Trigoria e dintorni in quei mesi complicati.

SMS INCRIMINATO

In attesa di scoprire le motivazioni della sentenza di primo grado letta in aula lo scorso 12 febbraio, che ha condannato la Roma a pagare un risarcimento danni di 5 milioni di euro a Petrachi, emergono alcune fonti di prova ammesse dal giudice Paolo Mormile nell’ordinanza istruttoria da lui stesso firmata, tra cui alcuni sms. Da ricordare che la Roma - aggiungendo un’altra serie di accuse - ha deciso di licenziare il dirigente dopo che lo stesso inviò all’allora presidente James Pallotta due messaggi. Nel primo scrisse testualmente: «Buonasera Presidente, mi dispiace constatare che lei è un piccolo uomo... Ho sperato tanto di poterla rappresentare qui a Roma per poterle far fare bella figura e non farle rubare i soldi che hanno fatto in tanti. Evidentemente non mi sono fatto capire ed apprezzare abbastanza. Ora le conviene mandarmi via perché dopo quello che ha voluto fare maniera vile non potrò più esserle d’aiuto».

Dall’ordinanza emergono particolari interessanti. Il giudice ricorda innanzitutto che la reazione di Petrachi fu scatenata da un’intervista di Pallotta al sito ufficiale del club. Non sentendosi nominato tra coloro che avevano meriti per il lavoro che stava svolgendo la Roma, il diesse perse le staffe. «Nella primavera del 2020 - scrive Mormile descrivendo il contesto di quei fatti - si rincorrevano le voci di una mancata conferma del ricorrente (Petrachi, ndr) nel ruolo di Direttore Sportivo di AS Roma, nonostante il contratto di lavoro terminasse nel 2022. La società non si è mai preoccupata di metterle a tacere, anzi, alla prima occasione utile il Presidente lo ha ignorato apertamente. (...) Né può avere valore alcuno il tentativo – contenuto nella lettera di licenziamento - di sminuire la portata lesiva dell’intervista di Pallotta (...) giacché è del tutto evidente che l’intenzionale omissione del Presidente ha avuto l’effetto - immediatamente recepito dai media - di isolare e danneggiare il ricorrente».

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Letta quell’intervista, secondo la ricostruzione fatta dal giudice, Petrachi ha espresso il suo malcontento all’amministratore delegato Guido Fienga, «il quale - si legge ancora nell’atto - gli ha manifestato dispiacere per l’accaduto mostrando piena consapevolezza della portata lesiva della condotta del presidente Pallotta. Inoltre il ricorrente ha anticipato al dr. Fienga il testo del messaggio che avrebbe inviato al Presidente, senza ricevere alcun appunto nel merito. È, quindi, del tutto contraddittorio che lo stesso AD ritenga a posteriori il messaggio offensivo». Poi Pallotta «ha capito immediatamente il motivo del rammarico mostrato dal ricorrente nel suo messaggio, come dimostra la sua risposta. Dopo il secondo messaggio del sig. Petrachi, con cui ha chiesto al Presidente un incontro per programmare l’attività, lo stesso James Pallotta ha chiuso la vicenda con un messaggio» inviato a Petrachi, «con cui ha negato vi fossero attriti, trattandosi di “fake news”».

IL CASO STIPENDI

Il giudice ricorda che «la Società lamenta il fatto che durante il cd. Lockdown il ricorrente sia rimasto presso la propria residenza in Puglia con la famiglia, disinteressandosi dei calciatori e dei collaboratori del settore tecnico». Ma a questa accusa Petrachi si oppone ricordando un suo intervento nella spinosa vicenda degli stipendi che la Roma, come altre società, ha chiesto di posticipare e in parte decurtare ai calciatori durante la sospensione del campionato per la pandemia. Detto che lo stesso diesse ha accettato di rinunciare a 100mila euro netti, il dirigente è «intervenuto sui giocatori per persuaderli ad accettare la riduzione di stipendio richiesta (...). Il ricorrente, infatti, è stato contattato dall’AD Guido Fienga il quale oltre a chiedergli di rinunciare alla retribuzione del mese di marzo 2020 gli ha chiesto anche di occuparsi dei cinque calciatori sudamericani restii ad acconsentire alla richiesta del club intervenendo sul giocatore Fazio che aveva influenza sugli altri quattro. Il ricorrente, pur non essendo affatto tenuto a svolgere tale compito, è intervenuto convincendo Federico Fazio, tramite il suo agente Salvador Sanchez, ad accettare la riduzione richiesta e a persuadere i compagni che, infine, hanno acconsentito».

I SALUTI DEI GIOCATORI

La difesa di Petrachi ha inoltre allegato i testi di una serie di sms di calciatori e dipendenti che hanno salutato con parole affettuose il direttore sportivo dopo il suo licenziamento. «Caro direttore - gli scrisse Veretout secondo l’ordinanza - sono molto dispiaciuto della situazione che si è venuta a creare. Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me e ti sarò sempre riconoscente. Spero che al più presto esci da questa brutta situazione che non meriti e possa ritornare a fare al meglio il tuo lavoro e magari ci rincontriamo, perché come ho sempre detto a Mario (il suo agente Giuffredi, ndr) ti reputo una persona vera». E tra i saluti di Mkhitaryan, Diawara, l’autista Fabrizio spuntano anche quelli dell’attuale team manager Valerio Cardini («Mi hai dato modo di crescere e confrontarmi con un professionista come te») e dell’allora head of production Juma Qaddourah: «Caro direttore mi è dispiaciuto davvero tanto per come è andata a finire…hai comunque messo le basi per cambiare la mentalità che c’è qui!! Sei una gran bella persona e sono sicuro che farai bene ovunque tu andrai».


A Petrachi vengono inoltre contestate alcune dichiarazioni pubbliche. La società si è ad esempio lamentata di quando Petrachi, al termini di Roma-Cagliari, dichiarò a proposito di un fallo fischiato dall’arbitro a Kalinic: «È un gioco di calcio, non è un gioco di signorine». Ma il giudice sottolinea che il diesse «non ha inventato nulla, poiché “Il calcio non è uno sport per signorine” è un famoso modo di dire detto coniato nel 1909». C’è poi il caso dell’intervista concessa a Sky a giugno 2020, ma andata in onda dopo quattro giorni utilizzati, a detta di Petrachi, dall’ufficio comunicazione della Roma e dai giornalisti di Sky «per valutare quali parti mandare in onda. La società, ad esempio, ha deciso di tagliare le parole con cui il ricorrente ha manifestamente sostenuto il Presidente Pallotta». Da ricordare che in quell’intervista l’ex diesse accusava la squadra di scarso impegno negli allenamenti post-lockdown.

Nell’ordinanza si parla inoltre delle due inchieste della procura federale poi archiviate riguardo al passaggio di Petrachi alla Roma quando era ancora un tesserato del Torino. «Non si comprende quindi come il club - sostiene il giudice - possa contestare tale fatto al ricorrente, tanto più che, nel caso in cui i fatti fossero stati accertati, AS Roma sarebbe stata responsabile al pari del ricorrente per aver usufruito dell’attività di un dipendente del Torino». Ma non finisce qui.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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07/04/2021 11:18
 
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insomma in culo a Fienga, dai.
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07/04/2021 18:41
 
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della vicenda Petrachi quello che stupisce (ma anche no, per niente) di più è il modo in cui le radio romane stanno facendo i dietrofront alla velocità con cui la cometa di Halley viaggia nel suo punto di massima accelerazione "vicino" al Sole.

Ve li ricordate i Lord dalle metafore pregiate, tipo puzzapiedi, fiatella, ascella pezzata tutti piccati in punta di lessico, di bon ton?
Le Zucchelli, i Magni, ma PURE I PERACOTTARI DEL VOCABOLARIo tipo Galoperia, tipo Trani, tipo Torri, TUTTI.... erano "infastiditi", "imbarazzati", e bi bi e bi ba?

Ve li ricorderete certo.. perché anche qui qualche ...sfiammata, oh no opsss.... qualche vellutata pennellata di savoir faire, di aplomb, di tartufòn....

Ecco a me quello che più stupisce (e al tempo stesso MI CONFORTA SAPERE che in uno dei tanti mondi paralleli, DOVE LA LOGICA CONTA DAVVERO, dove SI RAGIONA, dove si cerca di andare OLTRE, il mio "altro" STA PROPRIO UNA FAVOLA: AAAAAAAHHH!) è come, IO, che non sono un genio -o almeno non credo, e ovviamente da morto non potrò accertarmene dai libri di storia - al CUORE del discorso Roma ci sono ARRIVATO DA VENTI ANNI MINIMO.

Sono SEMPRE le STESSE cose.
Poi una volta ci sono i Cazzi di distrazione di massa, una volta l'arbitro, una volta il TAS di Losanna, una volta i doppi tripli scrociamenti Florenzi, Strootman, Zaniolo, una volta è morto Sensi, una volta qui una volta lì.... e uno si DISTRAE dal CUORE del problema.
Che è sempre lo stesso o una multimanifestazione nella pratica dello stesso.


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24/10/2021 13:19
 
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“Il turnover in una squadra come la Roma è una necessità, anche se non trovo corretto qualificare i calciatori come di primo o secondo livello. La Roma ha giovani interessanti, come Villar, Calafiori e Darboe. Villar è un nuovo Jorginho, se lo fai giocare nel centrocampo a tre diventa fortissimo.”

Mi sento di condividere..talmente evidente come ragionamento..su Villar poi nn so se sarebbe fortissimo ma lo scorso anno è stato detto e ridetto che andava visto in un centrocampo a 3 con due a protezione e supporto.
Ma oggi ormai è na sega inservibile che nn giocherebbe manco nel Bodo.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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