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Ci voleva Dionisi...

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2016 20:57
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18/01/2016 09:10
 
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Credo che fossero anche le regole a rendere i ritmi partita piu' lenti.Tipo il retropassaggio che il portiere poteva prendere con le mani o il fatto stesso dei 2 punti a vittoria.
Ma nelle Coppe soprattutto, nelle partite da dentro o fuori o ai Mondiali era un calcio già piu' di movimento e ripartenza. Basta rivedersi l'Italia del 1982 e certe partite del 1986 seppur in altura.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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18/01/2016 09:20
 
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La Russia di Lobanovskij e l'Olanda campione del 1988 proprio da ferme non giocavano.
Il forcing delle squadre inglesi prima del bando degli hooligan era ossessivo.
Il Real degli anni Ottanta (quello di Butragueño, Santillana, poi Sánchez, Michel...) quando cominciava a martellarti non ti faceva uscire, hai voglia a fare retropassaggi.
Mi ricordo pure una finale di Coppa Uefa del 1987 o 88 in cui l'Español beccò tre gol in un tempo (andata 3-0).
Diciamo che coi retropassaggi l'Ascoli della situazione aveva qualche chance in più di uscire con un pareggio (che era una mezza vittoria, all'epoca).
E ripeto, la Roma di Eriksson era fenomenale, una squadra di assatanati tecnicamente fortissimi.
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18/01/2016 09:22
 
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Ma forse per me la vera differenza non è nelle squadre top, che proprio perchè top stavano avanti rispetto agli altri, ma piuttosto nel modo in cui giocavano quelle di medio-basso livello.
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Sono la rovina della Roma


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18/01/2016 09:31
 
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Re:
jandileida23, 18/01/2016 09:22:

Ma forse per me la vera differenza non è nelle squadre top, che proprio perchè top stavano avanti rispetto agli altri, ma piuttosto nel modo in cui giocavano quelle di medio-basso livello.




Si appunto in Serie A squadre come l'Avellino, l'Ascoli il Como te irritavano come poche. Vincere su quei campi era na prova di maturità. Se eri la Juve avevi mezzo gol di partenza per una quetione anche di timore reverenziale. Na roba che oggi al confronto il catenaccio de Samp-Roma è na difesa alta e aperta. Quelle melinavano a 5 in difesa, coprivano il campo corte e pronte a ripartire, ti portavano a giocare con ritmi bassi. Poi in campo c'erano quasi tutti italiani, le squadre avevano quasi tutte dei blocchi storici che reggevano 3-4 anni. Non esistevano DS come Sabatini, non te lo permetteva proprio il campionato.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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18/01/2016 09:33
 
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L'Avellino degli anni Ottanta il cartellino verde te lo faceva uscire dal culo a forza di cazzotti.
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18/01/2016 11:44
 
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Re:
Giacomo(fu Giacomo), 18-1-2016 9:33:

L'Avellino degli anni Ottanta il cartellino verde te lo faceva uscire dal culo a forza di cazzotti.




ahahaha. Ma non c'avevano pure il tocco di classe con Dirceu?
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18/01/2016 11:54
 
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Re: Re:
jandileida23, 18/01/2016 11:44:




ahahaha. Ma non c'avevano pure il tocco di classe con Dirceu?



Avoja..e pure Juary,Ramon Diaz..ma dietro randellavano come pochi..gente dai piedi educati come Cattaneo, Amodio, Di Somma [SM=g27991] certo, non se potevano permette l'afrotedesco. Se dovevano arrangià.
Io me ricordo sta cosa del giornale La Roma: che ad ogni giocatore della rosa chiedevano chi era avversario piu' simpatico e antipatico del campionato italiano e Voller aveva detto come antipatico Amodio perchè al primo anno di A se l'era marcato pure negli spogliatoi [SM=x2478856]

Ma per far capire la differenza...: in quel periodo un punto ad Avellino era un buon punto, oggi se pareggi a Palermo so 2 punti persi.
[Modificato da Sound72 18/01/2016 11:55]
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18/01/2016 11:58
 
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io ho rivisto Italia-brasile dell'82 e nonostante i 5 gol me so' fatto du' cojoni grossi come 'na casa...
secondo me il primo calcio "guardabile" è stato più o meno da quando ho avuto coscienza diretta io, quindi fine anni 80(soprattutto grazie a sacchi ovviamente).
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18/01/2016 12:05
 
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Credo sia dipeso piu' dal cambio di regole che dai moduli.
Squadre veloci c'erano pure prima di Sacchi, ma le rose erano molto piu' ristrette, potevi fa al massimo 2 sostituzioni in partita.
Era un calcio piu' ragionato ma io a vede' la Roma di Liedholm non me li so mai fatti 2 cojoni..anzi. [SM=x2478856]

La Roma di Eriksson 1985/86 giocava un calcio veloce e spettacolare.
Ma era dispendioso perchè tante squadre ti aspettyavano e ti facevano correre e alla lunga potevi pagare dazio, a prescinde poi dallo psicodramma di roma-lecce.
Ma voglio dì..pure il Verona di Bagnoli con Fanna, Briegel ed Elkjaer quando accelerava te spaccava la partita.
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18/01/2016 12:09
 
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Re:
Giacomo(fu Giacomo), 18/01/2016 09:20:

Diciamo che coi retropassaggi l'Ascoli della situazione aveva qualche chance in più di uscire con un pareggio (che era una mezza vittoria, all'epoca).



Beh in quel periodo le squadre di provincia ogni tanto facevano grandi campionati eh..l'Ascoli un paio di volte arrivo' quinto, il Perugia secondo, il Catanzaro e il Como a metà classifica, il Verona vinse lo scudetto dal nulla ed era na squadra da lotta salvezza.
Il divario vero è arrivato dopo con aumento stranieri, berlusconi e i diritti tv.


[Modificato da Sound72 18/01/2016 12:09]
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18/01/2016 12:17
 
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succede anche adesso più o meno.
quinta oggi ci arriva l'Udinese, il Sassuolo, l'Atalanta, la Samp...
forse un pò meno, ma più o meno...


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18/01/2016 19:32
 
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Quando ho visto qualche spezzone di match del passato ricordo x esempio che in difesa ci si passava la palla piano,no pressing,pero' in fase d'attacco quando bisognava costruire l'azione gol si accellerava.

Delle squadre del passato ho visto qualche filmato del flamengo di zico e mi hanno impressionato.Piu' indietro nel tempo,della famosa finale italia brasile del 70,che spesso passano mi rimasero impressi il gran gol di carlos alberto,lo stacco di pele' e se non sbaglio il loro terzino everaldo (che mori'pochi anni dopo).Noi con tutto che eravamo forti ci nascosero il pallone.
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18/01/2016 20:38
 
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Re:
giove(R), 18/01/2016 12:17:

succede anche adesso più o meno.
quinta oggi ci arriva l'Udinese, il Sassuolo, l'Atalanta, la Samp...
forse un pò meno, ma più o meno...



Un pò meno secondo me perchè allòra coi 2 punti a vittoria e campionati a 16 squadre le classifiche erano naturalmente piu' corte ..lo scudetto si vinceva a 43-45 punti e una squadra di metà classifica poteva fare piu' facilmente l'exploit.
Poi con 1-2 stranieri al massimo a squadra il dislivello tecnico era inevitabilmente meno marcato.
Certo, la Roma di Liedholm prima e il Napoli di Maradona dopo allargarono un pò la cerchia delle squadre d'alta classifica.
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18/01/2016 20:50
 
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Re:
Giacomo(fu Giacomo), 18/01/2016 09:20:


Mi ricordo pure una finale di Coppa Uefa del 1987 o 88 in cui l'Español beccò tre gol in un tempo (andata 3-0).



Avevano N'Kono in porta!
Della velocità delle squadre dell'Est invece si dicevano altre cose [SM=g11491], noi perdemmo con la Dynamo Dresda sotto la neve e non erano affatto male..Sammer, Kirsten.

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18/01/2016 20:57
 
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fuori casa la Roma in coppa andava male, all'epoca il fattore campo contava di più
Norimberga fu una delle poche eccezioni.
Però all'Olimpico rimonte importanti, tipo col Partizan.
Me la ricordo la partita di Dresda, neve alta così, pallone rosso, botte...si giocava il pomeriggio presto.
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