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Aurelio Andreazzoli

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2017 15:02
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07/02/2013 15:03
 
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Non lo so, manco da troppo tempo da Roma per lanciarmi in analisi troppo approfondite.

L'unica cosa che so è che tutte le volte che torno, dopo l'iniziale sensazione di "farfalle nello stomaco" che sempre colpisce chi rivede qualcosa di amato, non ci vuole tantissimo prima che mi caschino le palle oppure che prenda la macchina e venga minacciato di morte violenta perchè non parto subito appena scatta il verde (ormai sono un rimbambito nordeuropeo). Comunque, la visione di un certo tifo giallorosso fatta da Giove mi sembra abbastanza puntuale, tra l'altro basta sentire Rossi per farsene un'idea: come dicevo, megafono del tifo più becero che con il calcio ha poco a cui spartire. MA pure Bersani quando parte con il suo "noooo quelli occasionali nun ce deveno venì" è un bell'esempio: come se ci fosse bisogno della patente per tifare e andare allo stadio quando cazzo mi pare.
[Modificato da jandileida23 07/02/2013 15:05]
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a proposito di kaiser e imperatori... si respira aria di "back to the future". torniamo indietro per andare avanti. a livello di dinamiche questo fenomeno si presenta così: l'oggettività dei fatti ti spinge avanti perché i tempi hanno quella brutta abitudine di cambiare. contro questo moto ti impunti, fai reazione (nel classico senso politico della parola) per regredire.

i temi degli ultimi giorni sono a) il ritorno al 4-2-3-1 di spalletti (e le vedove di spalletti sono improvvisamente diventate legione) e b) quanto incide il tecnico sulla squadra: dice che in linea di principio non conta nulla, il nostro aurelius, l'allenatore "buono". "cari figlioli, tornando a casa, troverete i bambini: date una carezza ai vostri bambini e dite: 'questa è la carezza dell'allenatore!'"

santo subito!

[SM=g10770]

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osvaldo-famiglia fa ridere [SM=g7520]
chi ha la famiglia di quelli più importanti?Castan,Totti,Stek,Burdisso,Bradley...poi?Che poi mi sembrano dei professionisti seri,non ce li vedo per esempio bradley e burdisso che vanno a protestare perchè si allenano troppo,anzi..
ma anche di quelli ancora giovani per esempio marquinhos e florenzi mi sembrano due tipi seri.
Cmq Zeman aveva fatto due nomi precisi prima del match con l'atalanta e scoppiò il casino (erano le avvisaglie),cioè osvaldo e de rossi...io penso che alla fine,come diceva anche lazotti,è il gruppetto dei veterani che trasmette il messaggio negativo ai giovani.E penso che sul banco degli imputati ci siano proprio loro due.Non dimentichiamo neanche il caso osvaldo che ha saltato il ritiro invernale.
Leggo da giove pure taddei,non me l'aspettavo...
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07/02/2013 16:31
 
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sempre restando nel contesto storico.
è risaputo che nell'interpretazione degli eventi si installano determinate "narrative". queste servono a collegare gli eventi disseminati e ne rendono più semplice la divulgazione come se, appunto, fosse una storia. ogni narrativa funziona in base a regole ben specifiche che però hanno poco o niente che vedere con la complessa relazione dei fatti e delle persone coinvolte perché queste regole non hanno una funzione descrittiva bensì drammaturgica. anzi, le narrative tendono a creare causalità dove non ce ne sono, o a celarle o sopprimerle dove ci sono ma non rientrano nel flusso previsto dalla narrativa. i fatti vengono inclusi selettivamente, causalità vengono negate.

questo mi è venuto in mente mentre sentivo varie telefonate dal tenore "lo sapevo che con zeman sarebbe finita così". zeman viene dipinto come un incrocio tra attila, re degli unni, e una banda di lanzichenecchi, mentre il nostro aurelio acquista sempre più le sembianze di leone i che ferma attila sulle rive del mincio.

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Re:
BeautifulLoser, 07/02/2013 16:31:

sempre restando nel contesto storico.
è risaputo che nell'interpretazione degli eventi si installano determinate "narrative". queste servono a collegare gli eventi disseminati e ne rendono più semplice la divulgazione come se, appunto, fosse una storia. ogni narrativa funziona in base a regole ben specifiche che però hanno poco o niente che vedere con la complessa relazione dei fatti e delle persone coinvolte perché queste regole non hanno una funzione descrittiva bensì drammaturgica. anzi, le narrative tendono a creare causalità dove non ce ne sono, o a celarle o sopprimerle dove ci sono ma non rientrano nel flusso previsto dalla narrativa. i fatti vengono inclusi selettivamente, causalità vengono negate.




Non c'entra un cazzo con la Roma: ma questo è ciò che i simpatici nazionalisti fiamminghi fanno da almeno 50 anni con la battaglia degli Speroni d'oro del 1302. Ma è solo un esempio tra i tanti


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Re: Re:
BeautifulLoser, 07/02/2013 13:11:




andreazzolen è il mio führer: credere, obbedire, dormire!




[SM=x2478856] [SM=x2478856] [SM=x2478856]


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Re:
BeautifulLoser, 07/02/2013 15:25:



il nostro aurelius, l'allenatore "buono". "cari figlioli, tornando a casa, troverete i bambini: date una carezza ai vostri bambini e dite: 'questa è la carezza dell'allenatore!'"

santo subito!

[SM=g10770]




e qui ti sei superato.
Genio! [SM=x2478842]


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Re:
BeautifulLoser, 07/02/2013 16:31:

leone i che ferma attila sulle rive del mincio.




MincHio ... nel nostro caso [SM=g8950]


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Re: Re:
jandileida23, 2/7/2013 4:45 PM:



Non c'entra un cazzo con la Roma: ma questo è ciò che i simpatici nazionalisti fiamminghi fanno da almeno 50 anni con la battaglia degli Speroni d'oro del 1302. Ma è solo un esempio tra i tanti






in fondo è una strategia di quasi tutta la storiografia borghese (e quindi nazionalista).
che il racconto della storia segua più le regole del racconto che quelle della storia lo dimostrano anche pietre miliari come michelet che racconta la rivoluzione francese come un poema romantico o tocqueville che la racconta come una tragedia del fallimento.

nel suo uso pubblico la storia viene sempre costretta a fungere da arma ideologica e da mezzo di legittimazione per interessi particolari che vengono spacciati per interessi comuni (o nazionali) o derivati, appunto, dalla storia stessa diventando di conseguenza quasi dei diritti naturali.
per questo si usano deformazioni, falsi storici, omissioni, mitizzazioni, banalizzazioni.

come punto d'appoggio per approfondire la tematica della storia come forma narrativa ti consiglio "metastoria. l'immaginazione storica nel diciannovesimo secolo in europa" del grandissimo hayden white.

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Re: Re:
giove(R), 2/7/2013 4:57 PM:




e qui ti sei superato.
Genio! [SM=x2478842]




[SM=g8861]

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07/02/2013 17:24
 
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Re: Re: Re:
BeautifulLoser, 07/02/2013 17:15:




in fondo è una strategia di quasi tutta la storiografia borghese (e quindi nazionalista).
che il racconto della storia segua più le regole del racconto che quelle della storia lo dimostrano anche pietre miliari come michelet che racconta la rivoluzione francese come un poema romantico o tocqueville che la racconta come una tragedia del fallimento.

nel suo uso pubblico la storia viene sempre costretta a fungere da arma ideologica e da mezzo di legittimazione per interessi particolari che vengono spacciati per interessi comuni (o nazionali) o derivati, appunto, dalla storia stessa diventando di conseguenza quasi dei diritti naturali.
per questo si usano deformazioni, falsi storici, omissioni, mitizzazioni, banalizzazioni.

come punto d'appoggio per approfondire la tematica della storia come forma narrativa ti consiglio "metastoria. l'immaginazione storica nel diciannovesimo secolo in europa" del grandissimo hayden white.



diciamo che sono abbastanza ferrato nell'ambito storiografico. Metstoria me lo sono già pappato.

Sono temi molto interessanti che illustrano bene il bisogno di una ricostruzione storica che derivi da un impianto scientifico rigoroso e scevro da categorizzazioni preconcette sopratutto quando ci si confronta con le fonti. ma tra un po' non ci saranno più soldi per farlo e quindi tutti si costruiranno in casa una storia su misura, la storia prêt-à-porter.
[Modificato da jandileida23 07/02/2013 17:25]
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07/02/2013 17:40
 
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Re: Re: Re: Re:
jandileida23, 2/7/2013 5:24 PM:



diciamo che sono abbastanza ferrato nell'ambito storiografico. Metstoria me lo sono già pappato.

Sono temi molto interessanti che illustrano bene il bisogno di una ricostruzione storica che derivi da un impianto scientifico rigoroso e scevro da categorizzazioni preconcette sopratutto quando ci si confronta con le fonti. ma tra un po' non ci saranno più soldi per farlo e quindi tutti si costruiranno in casa una storia su misura, la storia prêt-à-porter.




oh, ottimo! [SM=x2478842]

la storia prêt-à-porter esiste già da più di sessant'anni.
nel dopoguerra serviva da arma ideologica. si trattava di ripulire l'establishment e di far fronte contro il comunismo. in germania a causa della divisione ideologica e geografica della "nazione" aveva addirittura una doppia funzione (essere arma ma tenere vivo il pensiero di nazione) che forse, e paradossalmente, l'ha resa allo stesso tempo efficiente e inconsistente. sulla linea di separazione ideologica si svolgevano regolarmente battaglie di trincea, le cosiddette "historikerdebatten".
in italia l'uso ideologico della storia mi sembra ancora più spudorato. ha un qualcosa di grottesco perché fa riferimento a un'entità che in realtà non è mai stata costruita.

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07/02/2013 17:53
 
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Certo, certo, anche da più di sessant'anni se è per questo: la maggior parte dei lavori di inizio novecento sono stati scritti all'interno di un preciso quadro ideologico finalizzato al rafforzamento dell'identità nazionale, dello Stato-nazione insomma con tutte le conseguenze del caso a livello di rigore scientifico. D'altronde la storia la fanno uomini che vivono in società, non è un laboratorio asettico dove si fanno esperimenti.

Intendevo che tra un po', finiti i finanziamenti, ognuno si farà la sua storia da solo dentro casa dicendo quello che gli pare. Comunque stiamo esagerando, torniamo ad Andreazzoli!
[Modificato da jandileida23 07/02/2013 17:57]
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Re:
jandileida23, 2/7/2013 5:53 PM:

Certo, certo, anche da più di sessant'anni se è per questo: la maggior parte dei lavori di inizio novecento sono stati scritti all'interno di un preciso quadro ideologico finalizzato al rafforzamento dell'identità nazionale, dello Stato-nazione insomma.

Intendevo che tra un po', finiti i finanziamenti, ognuno si farà la sua storia da solo dentro casa dicendo quello che gli pare




nel senso di tagli ai fondi di ricerca universitari?
sinceramente non so nulla sullo stato attuale dei finanziamenti della disciplina nel contesto europeo. in italia me lo posso immaginare.

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07/02/2013 18:46
 
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In effetti quando ho sentito il suo discorso pià che altro dal tono della voce sembrava un sacerdote durante la predica (tra l'altro la voce rimbombava).Ha parlato anche di colloqui individuali con i giocatori (confessioni?).Poi ha detto che dopo la doccia è rimasto un'ora e mezza a meditare negli spogliatoi.Siamo alla presenza di un prete mancato?
Don Aurelio [SM=g8463]
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07/02/2013 19:25
 
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ecco un'altra narrativa possibile: don aurelio e peppone zeman [SM=x2478856]

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07/02/2013 20:29
 
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AD 325. Concilio di Nicea.
non solo la storia viene riscritta, anche la religione. da secoli.
e innumerevoli volte.


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07/02/2013 20:33
 
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Taddei: "Andreazzoli farà sentire tutti importanti"

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07/02/2013 23:09
 
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della serie miti romanisti.

andreazzoli ha inventato il 4-2-3-1 con spalletti.

in realtà il 4-2-3-1 inizia a diventare un modulo dominante verso la fine degli anni 90 in spagna. i primi successi li raccoglie con il deportivo de la coruña di irureta (vince la liga nel 2000) e con il valencia di benitez (vince la liga nel 2002 e nel 2004).

giusto per mettere i puntini sulle i già da subito.

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08/02/2013 00:03
 
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Non si sopportano più.Prima "rivogliamo spalletti",adesso (dato che hanno capito che spalletti non tornerà) "rivogliamo il modulo di spalletti".Io non escludo che qualcuno chiederà a fine stagione anche la conferma di andreazzoli (il surrogato di lucio).
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