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Lega A: Toti: Tifosi, parliamo ma...
Data: 01/12/2009
Fonte: Corriere dello Sport
La contestazione di domenica scorsa nella sfida contro Cantù è stata uno dei punti più bassi della storia della Virtus Roma. Una parte della tifoseria, gli Warriors84, si è scagliata contro il presidente Toti, il coach Gentile e tutta la dirigenza della Lotto-matica. Ieri però tra le due parti si sono fatti passi in avanti, avviando un importante disgelo.
Intervenuti a Rete Sport, tifosi e presidente sembrano essersi riavvicinati. «Contestiamo perché manca la progettualità e la comunicazione, così come ci sono dirìgenti andati via e richiamati. Siamo stanchi di essere presi in giro, vogliamo serietà - ha spiegato
Lorenzo, un esponente degli Warriors84 -. Abbiamo chiesto un chiarimento nei mesi scorsi ma ci è stato sempre negato».
La risposta del numero uno capitolino Toti è arrivata rispondendo punto su punto: «Accetto la contestazione, ma non gli insulti personali e le offese che non fanno parte dello sport. Non è vero che non c'è progettualità, credo anzi che sia stato fatto un investimento serio su un nucleo di italiani che sono convinto possa dare dei frutti. In questa stagione abbiamo provato a far passare dall'inizio un messaggio che facesse capire che non eravamo da subito pronti a lottare per i primi posti; avevamo bisogno di crescere col tempo per arrivare a certi livelli, ma evidentemente non ci siamo riusciti». AVVICINAMENTO - Poi l'apertura importante verso i tifosi che lamentano una mancanza di comunicazione fra società e tifoseria: «Non ho mai chiuso la porta in faccia a nessuno. Se ci sono dei discorsi da fare, allora facciamoli purché si torni su binari di correttezza e lealtà. Se c'è una mancanza di comunicazione fra me e loro allora proviamo a parlarne, ma visto che tutti hanno amore verso la squadra mi sento di dire che questa non è la maniera giusta di approcciare al problema. Posso aver sbagliato alcune scelte e non aver portato altissimi risultati a Roma, ma non credo di aver mai offeso nessuno. Non escludo che in seno alla società sia stato fatto qualche errore, però anche i tifosi ne hanno commessi». L'importante è che le due parti si possano a breve riavvicinare e trovare un punto d'incontro, perché continuare con questa situazione non giova certo alla Virtus. GENTILE - Argomento di discussione è stato ovviamente coach Gentile, duramente bersagliato e insultato. «Contestiamo l'uomo e l'allenatore - spiegano gli W84 -. Si è comportato male nei confronti di Repesa verso il quale ha dichiarato fraterna amicizia e come allenatore ha grossi limiti». Il presidente su questo punto è stato chiaro: «Questa contestazione contro Gentile credo sia esasperata e soprattutto non di tutta la tifoseria. Nando ha accettato l'incarico perché io ho insistito affinché lo facesse. Siamo in un momento di difficoltà, non giochiamo bene, però non dimentichiamo che questi sono gli stessi uomini che hanno portato a casa vittorie significative in Coppa come CSKA e Caja La-boral. Non siamo riusciti ad esprimerci così bene in campionato, questo è il dazio che una squadra giovane come la nostra deve pagare. Dobbiamo crescere e migliorare». Per questo Toti ha voluto dare una iniezione di fiducia al gruppo ed allo stesso coach: «Fiducia a chi sta lavorando, all'allenatore ed al gruppo che si è formato che ritengo in grado di tirarci fuori da questa situazione e farci occupare le posizioni che meritiamo, non quelle che abbiamo in questo momento. Se non si riesce a capire che questo è un cammino che deve portarci ad avere una nostra dignità e dei nostri risultati puntando su delle scelte fatte, mi chiedo come si possa programmare». Alla fine si lascia andare ad una promessa: «Amo le sfide, ho messo sempre alla base della mia vita le conquiste e spero che fra qualche tempo potremmo riparlare in altri termini di tutto questo». Pace fatta? Non ancora, ma la strada ci auspichiamo sia quella giusta. Francesco Carotti/infopress