lucaDM82, 29/09/2017 23.21:
Settore Giovanile
Parla Bianchini: «Io, ex bomber ora lavoro in fisioterapia. In poco tempo ho perso tutto»
«Alla Roma tutto perfetto. A Pistoia capii: avrei fatto una carriera mediocre. Non puoi andare a 300 km per due lire»
Hai rimpianti?
«Assolutamente sì. Non avevo le qualità per arrivare chissà dove, ma messo in altri contesti qualcosa di più avrei sicuramente potuto fare. Il mio errore più grande è stato quello, a 17/18 anni , di non andare via dalla Roma, lì non c'era spazio. Il calcio che conta è quello dei grandi. Il problema è che a quell'età ero distratto dal contorno, da Roma, da Totti. Poi il tempo è passato e mi sono reso conto che il calcio giovanile in Italia conta ben poco. Si tende spesso a mitizzare gente che deve star lì per volontà superiori, ma ci sono tantissimi giovani italiani che avrebbero meritato molto di più,, e sono finiti in categorie bassissime o hanno smesso».
Distratto da Totti?
Con lui giocava Brosco che all'epoca pareva un misto tra Nesta e Aldair e poi ha fatto carriera in B e C.
Tanti fanno questo percorso a calare anche perchè del resto crescere nel settore giovanile di una squadra di serie A non equivale ad essere poi giocatore di serie A.
Questo forse è equivoco/illusione di fondo.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola