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Ultimo Aggiornamento: 04/02/2024 13:49
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10/02/2016 11:44
 
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Palermo, non arriva il patentino Uefa: Schelotto si dimette

Guillermo Barros Schelotto ha deciso di lasciare la guida del Palermo. Troppi i problemi per avere il patentino di allenatore e potere agire da tecnico in tutte le situazioni. La decisione è stata presa dallo stesso Schelotto stanotte, poi la comunicazione al presidente Maurizio Zamparini che si dice "amareggiato" dalla situazione.


e bravo E'cceloto
ecco un uomo come mi piace ( [SM=g8109] ) a me.

pochi cazzi, poche fregne, le cose o se fanno o non se fanno.
sennò ciao.


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10/02/2016 11:53
 
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Zamparini è veramente il peggio. Non per nulla ha lavorato con Walterino.
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10/02/2016 12:09
 
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beh ecco... in questo caso l'accento mi è andato istintivamente sull'esempio positivo.
non so se Zamparini ha sbagliato qualcosa.
Ricordo che ai tempi di Eriksson, Viola adottò lo stratagemma di lui Direttore Tecnico e Clagluna allenatore "ufficiale" (ma di facciata).

Mò non so se Zamparini è il peggio e perchè Viola era bravo...
ma come detto mi veniva più il commento sulla parte sana della vicenda.

con tutti quei giocatori, allenatori, direttori, amministratori, politici, ecc. ecc. che pur di restare in sella si piegano a ogni limitazione, depotenziamento, basta che portano a casa la pagnott(on)a.

questo ha storto invece subito quando ha capito che certe cose che fannoparte della vita dell'allenatore gli erano precluse.
e allora ha detto ciao.

mi piace sta gente qua, come per altri versi ha fatto Conte.
Non i Cole, i Garcia che s'è prostrato a ogni umiliazione ma non si è dimesso. Ma non è certo il solo.

Qui a me m'è piaciuto Schelotto.


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10/02/2016 12:25
 
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Ah beh Schelotto è stato tutto d'un pezzo, almeno sembra.
Prendevo lo spunto per confermare la cialtroneria di un presidente che caccia un allenatore che ha salvato la squadra, ne prende uno chiaramente in difficoltà, ricambia allenatore cercando il vecchio che però si rifiuta (e qui Iachini ha dato prova di orgoglio), ne sceglie uno senza patentino (e le pratiche le devi sbrigare tu società, non puoi permetterti di sperare nello stellone)...
fossi un tifoso del Palermo sarei furioso.

Anche perché io con il Palermo con Bombardini e D'Alessandro ho vinto il campionato a Scudetto 4
[Modificato da Giacomo(fu Giacomo) 10/02/2016 12:26]
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Post: 28.134
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10/02/2016 13:14
 
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ah ma allora hai "affetti" palermitani! [SM=x2478856]
ecco perchè! [SM=x2478856] [SM=x2478856] [SM=x2478856]


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10/02/2016 13:22
 
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all'epoca Sensi aveva appena venduto la squadra, vinsi campionato di B e poi scudetto l'anno successivo con un 4-5-1 e Bogdani punta centrale, che manco Mourinho a Barcellona-Inter. [SM=x2478856]
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25/03/2016 11:02
 
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Luca Bargiggia, figlio del noto giornalista Mediaset Paolo Bargiggia è stato squalificato per 10 giornate dal giudice sportivo. Bargiggia, dopo l’esperienza nel Delta Porto Tolle, milita attualmente nella Clodiense, nel girone D del campionato di Serie D. Nell’ultima partita vinta sul campo della Virtus Castelfranco per 1-0, Bargiggia è entrato a cinque minuti dalla fine, riuscendo nell’impresa di farsi espellere dall’arbitro, beccandosi poi 10 giornate di squalifica. Il giudice sportivo, nel comunicato settimanale, spiega che Bargiggia ha «rivolto ad un calciatore avversario un’offesa per motivi di colore ed origine etnica». Si tratta dell’attaccante della Virtus Castelfranco, Hamza Oubakent, italiano di origine marocchina.



ce mancava il figlio de Bargiggia
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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25/03/2016 13:42
 
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pure il padre non è che fosse st'aquila d'acume.
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Post: 20.835
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25/03/2016 14:02
 
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bargiggia pietà,è uno dei peggio.A differenza di altri "ci è".
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Post: 29.553
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31/03/2016 08:35
 
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Dopo Mancini è scomparso anche List, un altro pezzo storico del primo Foggia di Zeman. Sla [SM=g27991]

Mancini, List, Codispoti..era tipo Zoff Gentile Cabrini. [SM=g27992]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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01/04/2016 08:52
 
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mi dispiace,cmq mi sfugge proprio,non lo ricordo.Il foggia che ricordo è quello di A ma lui ho letto che dopo la promozione era andato via.

da quello che ho letto in giro,pare che ci sia una connessione tra i colpi di testa (non quelli frontali ma verticali) e la sla,cmq penso che debba esserci anche una predisposizione genetica.
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Post: 29.553
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05/05/2016 19:42
 
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si ritira Toni.

Quel via Toni dentro Adriano è stata la fine di Ranieri qui.
Anche se nel vuoto societario avrebbe potuto fare comunque poco.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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05/05/2016 20:26
 
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Grande Toni,resta l'amarezza perche' qua ce lo siamo goduto pochissimo.

Quando sembrava in calo ha avuto questo colpo di coda al Verona,solo un poraccio come delneri poteva avere problemi con lui e rovinarne gli ultimi mesi di carriera.

Aumenta la nostalgia per un calcio che sta finendo.
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Post: 15.803
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06/05/2016 02:05
 
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mi viene in mente soprattutto Roma-Chievo, espulsione di Julio Sergio (se non sbaglio) e Roma in dieci per tutta la partita. Da solo a fare reparto, sembrava largo quanto il campo, le prendeva tutte. Eroico.
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06/05/2016 09:00
 
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Sognavo un'estate con Luca Toni pepperoni come colonna sonora

Davvero il prototipo dell'attaccante che fa reparto, quasi una divinità, sembrava uno e trino [SM=x2478856]
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Post: 29.553
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14/06/2016 10:39
 
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Addio a Vincenzo Matarrese..

io mi ricordo sempre quel siparietto co Gaucci..Gaucci noi siamo di serie A!
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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14/06/2016 10:54
 
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«vaffanculo te e tuo fratello», se non mi sbaglio, fu la risposta sobria di Gaucci. [SM=x2478856]
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Post: 20.835
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11/10/2016 17:46
 
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“Il Milan è sempre stato per me un affare di cuore e passione, la mia storia, quella di mio padre e quella dei miei figli lo dimostrano e nessuno potrà cancellare questo nostro legame con i colori rossoneri. Proprio questo forte legame mi impone di essere attento, preciso e professionale nell’accettare l’incarico che mi è stato offerto; certo, sarebbe molto più facile seguire l’emozione della proposta e dire di si, senza pensare alle possibili conseguenze e partire a testa bassa in questa nuova avventura. Invece no, non posso, devo rispettare i valori che mi hanno accompagnato durante tutta la mia vita, devo rispettare i tanti tifosi che si sono negli anni identificati in me per passione, volontà e serietà, devo rispettare il Milan e me stesso.

Vorrei chiarire alcuni concetti ai tifosi milanisti e a parte della stampa, che ha raccolto e raccontato delle notizie che spostano la sostanza della questione sull’aspetto economico, dimenticando l’importanza che io e la mia famiglia abbiamo dato al senso di appartenenza al Milan: la retribuzione è sempre stata una conseguenza dell’accordo, mai la causa. Queste notizie, tra l’altro, sono state suggerite da fonti “anonime” attraverso canali e persone che conosco da 30 anni, che mirano a screditare la mia persona per giustificare il mancato accordo. Non sono stato certo io a rompere il nostro patto di riservatezza.

Non ho avanzato richieste economiche, ho ribadito fin dal primo incontro che la definizione del ruolo fosse la chiave basilare di una possibile collaborazione. Come potrei quantificare una proposta quando non sono stabilite con chiarezza le responsabilità? Ho fatto presente che avrei dato tutto me stesso per un progetto serio che mi avesse visto in un ruolo importante, che non avrei mai accettato per essere utilizzato come “la semplice bandiera”. Lo ribadisco: il Milan per me è una scelta di cuore.

Non ho mai chiesto un ruolo “alla Galliani”, ovvero di Amministratore Delegato con pieni poteri. So quali sono le mie virtù, ma conosco ancora meglio i miei limiti; l’area di mia competenza deve essere quella sportiva.

Mi è stato proposto il ruolo di Direttore Tecnico, prima di me è stato ingaggiato un Direttore Sportivo di fiducia dell’Amministratore Delegato, quindi, secondo l’organigramma societario che mi è stato presentato, avrei dovuto condividere qualsiasi progetto, acquisto o cessione di calciatore con il mio parigrado DS. A mia precisa domanda su cosa sarebbe successo in caso di disaccordo, mi è stato detto dal Sig. Fassone che avrebbe deciso lui. Detto questo, non credo ci fossero le premesse per un team vincente. Io ho fatto parte di Squadre che hanno fatto la storia del calcio e so che per arrivare a quei risultati ci deve essere una grandissima sinergia tra tutte le componenti societarie, investimenti importanti e ruoli ben definiti. Le ultime stagioni del Milan con il doppio Amministratore Delegato e ruoli sovrapposti dovrebbero essere d’insegnamento. Naturalmente mi sarei dovuto prendere, agli occhi dei tifosi, della stampa e della proprietà, tutta la responsabilità della parte sportiva, con la possibilità di essere escluso da ogni potere esecutivo.

Non ho mai chiesto di avere un contatto diretto con la proprietà per bypassare l’Amministratore Delegato; ho espresso la volontà di sentire dal Sig. David Han Li, Direttore Esecutivo della Sino Europe Sports, che ho incontrato solo per pochi minuti, cosa si aspettassero da me; avrei voluto ascoltare dalla sua voce quali obiettivi si fossero prefissati e quali investimenti avessero intenzione di fare. Credo che questa sia una richiesta seria che ogni professionista abbia diritto di formulare al proprio datore di lavoro, specialmente quando si ha alle spalle un passato come il mio con il club, fatto di appartenenza e di credibilità.

Spero con queste poche righe di avere chiarito la mia posizione. Rimane l’amarezza di questi giorni per un sogno che è svanito e rimangono le polemiche strumentali che non mi hanno certo fatto piacere.

Io difendo il diritto delle persone a capo di Società importanti come il Milan di poter scegliere i propri collaboratori in base ai criteri a loro più idonei, anch’io farei la stessa cosa nella loro posizione, ma ribadisco anche che i miei valori e la mia indipendenza di pensiero saranno per me sempre più importanti di qualsiasi impiego”.

Paolo Maldini
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10/11/2016 11:58
 
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Dalla Lega Pro a un futuro da dentista, l'addio a 26 anni senza rimpianti di Riccardo Perpetuini


Fra il 2008 e il 2009 debuttò in A ed Europa League con la maglia della Lazio, sette anni dopo 5 interventi al ginocchio e una carriera che lo ha visto giocare in B e Lega Pro con le maglie di Crotone, Foggia e Salernitana ha scelto di ritirarsi per dedicarsi alla carriera di dentista: "Se avessi avuto in mente solo il calcio avrei continuato: ai ragazzi dico non fissatevi solo sul campo".

Circa un anno e mezzo fa uno studio di Infostrada Sports, una delle agenzie di numeri e statistiche applicati allo sport più quotate e conosciute del mondo, svelava come il momento migliore nella carriera di un calciatore fosse attorno all’età di 26 anni. Il calcio però non è una scienza esatta e può accadere che Riccardo Perpetuini un giovane centrocampista, che ha debuttato in Serie A ed Europa League all’età di 18-19 anni, e ha maturato una significativa esperienza fra i professionisti vestendo fra le altre le maglie di Crotone, Salernitana e Foggia proprio a 26 anni decida di lasciare tutto ed intraprendere una carriera completamente differente.


Perpetuini, a cavallo fra il 2008 ed il 2011, è stato uno dei giovani prodotti più promettenti del settore giovanile della Lazio. Centrocampista di personalità, di quelli poco appariscenti ma capaci di giocare semplice, badare al sodo e ricoprire tantissimi ruoli in mediana ed in difesa, Perpetuini, quest’estate, dopo un’annata da 26 presenze in Lega Pro con le maglie di Cremonese e Mantova, si è guardato allo specchio ed ha realizzato che i sacrifici e i panni del calciatore professionista non gli calzavano più a pennello. Molto meglio concentrarsi sullo studio, ultimare gli esami alla facoltà di odontotecnica e iniziare una nuova vita in uno studio medico con il camice bianco di dentista.

(Eurosport)
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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10/11/2016 12:16
 
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vi segnalo come trend topic oggi EICMA
che cazz'è EICMA??
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