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Tattica Roma

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2023 14:53
07/12/2011 11:36
 
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Sacchi, Pep e il gioco della Roma
CORSPORT (A. POLVEROSI) - Anni Ottanta: Arrigo Sacchi ha rivoluzionato il calcio italiano, europeo e mondiale col 4-4-2 di intensità (la sua parola chiave) e qualità. Primo decennio del 2000: Pep Guardiola ha illuminato il calcio spagnolo, europeo e mondiale col possesso palla. Sono i due tecnici che hanno entusiasmato con le loro idee. Il problema è nato quando il movimento calcistico internazionale ha pensato che dalla mente di Sacchi potesse nascere il sacchismo e dalla mente di Guardiola il guardiolismo, che si potessero generare delle vere e proprie scuole di pensiero dove l’integralismo prendeva il sopravvento su ogni altra forma di gioco. Esisteva solo quello, punto e basta. Nessuna apertura, nessun contagio, fede cieca e assoluta in quel tipo di calcio. Sacchi maturò la sua idea di calcio atletico e con un dogma (il 4-4-2) a Parma e lo esaltò al Milan dove aveva interpreti come Ancelotti e Rijkaard, fra i migliori centrocampisti d’Europa di quel periodo. Il ritmo e l’intensità erano alla base del suo credo, ma senza la qualità di quei giocatori non avrebbe ottenuto i risultati (parliamo di spettacolo, non di vittorie) che ha ottenuto. Chi ha cercato di seguire la sua strada, non avendo giocatori di quel livello tecnico, ha dovuto spingere al massimo il senso atletico della propria squadra, imponendo l’atletismo sulla tecnica e sulla fantasia. (...) Il senso è che Sacchi non si poteva replicare perchè non era un maestro, ma un vertice irraggiungibile e irripetibile. Sta succedendo la stessa cosa con Guardiola. Il possesso palla del Barcellona è di un fascino indescrivibile, ti incatena al seggiolino del Camp Nou, ti inchioda davanti allo schermo e rinunceresti a tutto per godere di tanto spettacolo.

Ma chi lo può fare in quel modo se non Iniesta, Fabregas e Xavi? E quando le avversarie si chiudono con tre linee (attacco, centrocampo e difesa) in 20 metri davanti alla propria area perchè spinte indietro da quell’onda blaugrana che fa surf col pallone, chi le può saltare se non Messi che dribbla due giocatori in mezzo metro quadrato e spalanca a tutti delle vere praterie? Quando, a inizio stagione (vedi la partita col Milan) il Barcellona ha abusato della sua qualità, compiacendosi, ha perso il senso del suo calcio. E’ successo anche alla nazionale azzurra alle Far Oer (...). Quando Prandelli ha chiesto alla squadra di farsi contagiare anche dal calcio italiano (se c’è da tirare, si tira), la Nazionale ha trovato la sua linea e, proprio come dice Sacchi, è diventata il riferimento tecnico di questa stagione.

La Roma, almeno quella vista a Firenze, è il frutto di un guardiolismo esasperato, inefficace e soprattutto senza senso. E’ un’idea che non ha le basi del Barcellona, non può averle, perchè se Gago, Pjanic, De Rossi e Lamela sono ottimi giocatori non raggiungono in nessun modo il livello di Xavi, Iniesta e Messi. Come succedeva a molti seguaci del sacchismo (non a tutti, sia chiaro), ha preso solo una parte del concetto-base: in quel caso la forza atletica, in questo la qualità del palleggio ma fine a se stesso. Ranieri a Valencia scommetteva su un dato: anche se tengo palla meno degli avversari, riesco a concludere più degli altri. Basterebbe guardare quanto segna il Barcellona per capire che se Luis Enrique, pur senza annullare la sua linea di pensiero, non accetta di aprirsi a un altro tipo di calcio, non può avere successo.
Se il calcio non si inventa, nemmeno si copia.
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07/12/2011 11:55
 
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aridaje co sta storia....
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07/12/2011 18:45
 
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Iniesta e Xavi sono diventati quello che sono ma non sono "nati forti" come invece messi,che è un talento.Xavi mica è un ragazzino,all'età di Pjanic era cosi' forte?Il gioco bello lo fai con i giocatori forti e quelli del barcellona sono sicuramente meglio dei nostri ma noi cresceremo perchè abbiamo giovani di talento che non possono far altro che crescere.Tipo Lamela e Pjanic.Ovviamente non è che la Roma in due mesi adesso diventa una grande squadra,questi giornalisti che già stanno facendo il funerale sono i primi che saliranno sul carro.
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09/12/2011 11:31
 
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ma quell'articolo qui sopra è destituito di ogni fondamento.

Barcellona (B)- Bate Borisov ne è la dimostrazione.

il problema non è avere solo e solotanto fuoriclasse.
il problema è "saper" fare questo gioco, che è cosa che non passa solo attraverso "i piedi", ma anche nell'ordine: tranquillità, lucidità, fiducia in quello che fai.

come mai i ragazzini del Barça, che in fondo potrevano essere emozionatissimi e insicuri, perchè comunque era la prima volta o quasi per molti di loro, e poi in Champions', stadio pieno, poche (o nessuna) chiocce in campo ad "accompagnarli", ecc, sono riusciti a giocare da Barcellona-ugaule a se stesso?

la risposta che mi do io, è che lì la fiducia che ti fa superare ogni emozione risiede nel fatto di conoscere quel gioco a menadito, di "sapere" che funziona (altro che) se fatto bene, e che come loro stessi possono consatatare ducrante tutta la trafila delle giovanili, è un gioco che si riproducce (al netto delle eccellenze di Messi Xavi Iniesta, ecc.) uguale a se stesso.

questo permette a 11 ragazzini di andare inc ampo davanti a 100.000 persone che comuqnue mica vogliono perdere 5-0 "tanto sò regazzini", ma anzi pretendono che i ragazzini si facciano già vedere per ciò che potrà essere il futuro, permette loro di sentire meno negativamente il peso della maglia, della platea, dell'impegno (comuqnue una partita di Champions dove non vuoi certo essere ricordato per quelli che "quella volta con i ragazzini abbiamo preso 3 gol dal Bate Borisov, te la ricordi?").

la Roma per ora non funziona prima cosa perchè i giocaoptri stessi si sono sentiti dire centomilioni di volte che "eeee... ma tatno il modello Barcellona non è esportabile, nè replciabile: ci vuole Messi"
e quelli, che già di loro evidentemente sono dei "tendenti al remo in barca", ci si sono assuefatti con tutte le scarpe.

ecco perchè io punto molto il dito sui giocatori.
perchè bisogna essere idiota per non capire che quel gioco lo puoi fare anche tu. e che non sono i piedi che mancano, ma una testa determinata e fiduciosa nella sua determinazione.


poi... si può discutere di un'altra differenza tra la Roma e il Barcellona B della sera scorsa:
Guardiola è un tecnico già formato e mette i giocatori nel loro ruolo e fa il passo lungo quanto la gamba gli permette.
Luis Enrique invece è ancora abbastanza ineperto da ..."mianre" a volte la potenziale fiducia, spiazzandoli, dei giocatori.


ma se c'è una cosa dimostrata ormai per tutti è proprio che quel gioco si può fare.
lo potrebbe fare, naturlamente con meno frizzi, lazzi e cotillon, persino una squadra di B.
persino di C.

per fare quella ragnatela bastano i piedi (ottimi) di un giocatore anche di categoria inferiore (nons o se ci avete mai giocato con o contro, ma sono gente dia ltra categoraia, anche giocando la C).

quello che serve veramente è la "forma mentis", la fiducia, l'applicazione, il movimento costante.
bisogna entrarci dentro bene, poi non farai lo champagne del Barcellona titolare, ma ti ci avvicini fossi pure l'Afragolese.
[Modificato da giove(R) 09/12/2011 11:32]


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09/12/2011 13:14
 
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secondo me..

1. si può fare quel gioco?
certo, si può provare a farlo , come si può provare a fare il 4-3-3 di zeman,il 3-4-3, il rombo, la difesa a 3, il wm e via dicendo..Ma io cambierei la domanda visto che parliamo di questa Roma..: è ciò che sta provando a fare Luis Enrique?riprodurre il gioco del Barcellona?allora se questo è un punto assodato allora si può ragionare sul resto...perchè io sta certezza ancora nn l'ho maturata.
Io fino ad oggi ho visto un'impronta, in'idea ripresa, uno sviluppo simile..ma nn mi pare che la Roma si alleni proprio a rifare quel gioco..
2.problema di testa dei calciatori?
Ora anche se si dice ok, stiamo lavorando a rifare quel gioco, per me fino ad oggi il limite è nel manico , nn nei calciatori.
I calciatori il tecnico lo hanno seguito, almeno fino a roma-milan io ho visto un'applicazione fin troppo scolastica, tanto che a volte pareva un allenamento in partita. Il possesso palla esasperato di certe partite x me lo dimostra. Basta ripensare a genoa-roma dove abbiamo tenuto palla tutta la partita e segnato quando erano saltati schemi , su un'azione cercata piu' che costruita.
3. l'allenatore.
Nn è questione di poco conto..x me è anzi fondamentale..
Se tuoi vuoi fare un certo tipo di gioco, metterlo in testa ai calciatori devi x forza di cose fare una scrematura. E sceglierti i 20 con cui vai avanti quest'anno e possibilmente l'anno prossimo. Tu nel " nuovo gioco " intanto nn ci puoi buttare in mezzo gente nn funzionale, al capolinea, destinata ad essere ceduta.
Cade ogni discorso di gioco da riproporre se tu butti in mezzo cicinho, borriello, simplicio, greco, cassetti.
Questi al max fanno i tappabuchi in caso di emergenze.
Se invece tu non stai riproponendo quel gioco allora mi va piu' che bene borriello per dire..ma è chiaro che a quel punto ti chiedo pure di metterlo in condizione di esprimere al meglio le sue caratteristiche .Non di fare la spalla ad osvaldo, per di piu' lontano dalla porta.
Questo nn può essere considerato un dettaglio se si fa un discorso di apprendistato.
Lo stesso discorso di provare taddei e soprattutto perrotta esterni bassi in un ragionamento di gioco barca non c'entra proprio niente.
A prescindere proprio dalle caratteristiche dei calciatori.
4. Giocatori adatti al gioco.
La Roma negli 11 titolari spesso nn ha schierato gente adatta a sto gioco "barca". Anche perchè non ce l'ha. Questo è un limite enorme. Basti pensare a quanto era ingolfato il barca con Ibrahimovic pur avendo una struttura già forte e funzionante.
Prova ad infilare un perrotta a centrocampo in una squadra che di funzionante in quell'ottica di gioco ha poco o nulla.
Noi nn abbiamo centrali in grado di impostare o salire palla al piede, abbiamo 2-3 centrocampisti al massimo in grado di fraseggiare,
gli esterni bassi li abbiamo ma sono così tecnicamente inferiori a quelli del barca che ti rendono tutto molto scolastico. E gli esterni bassi sono fondamentali x quel gioco.
E'chiaro che i risultati sono modesti.

Ed ecco perchè per me, se si sta parlando di una squadra che vuole giocare come il barca, fino ad oggi nn vedo nell'applicazione dei calciatori un limite.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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09/12/2011 15:12
 
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molte tue critiche all'allenatore le condivido.

ti dico solo che (seguendo il mio ragionamento) se io fossi stato l'allenatore della Roma è già da un pò che avrei preso per il bavero il mio gruppo: "ok vi applicate, si tutto precisino, però non basta! ci vuole determinazione in aprtita! ci vuole ricerca della porta! ora va bene che per i primi tempi siete stati preoccupati in primis a "rifare per benino" quello che vi ho insegnato. ok, va bene. però adesso ci vuole da parte vostra la capacità di essere agonisti. bisogna che uscite dal loop di "rifare perbenino il compitino" e torniate a ricordarvi che il calcio è fatto di una squadra. l'altra sono "gli avversari". gente da battere. da superare. cercando la porta, metendoci fisico, determinazione, oltre al "perbenismo". ci vuole da parte vostra che saliate di livello dalla "semplice riproduzione" alla ricerca del risultato attraverso questo gioco. altrimenti finirà presto tutto. almeno io e i mesi, a quel punto buttati, di lavoro. avrete fatto il compitino ma non vi sarete mai convinti appieno e vi resterà (per chi vorrà e ha questo nelle corde) il perenne dubbio mai fugato che forse con più qui, con più lì...".

è chairo che io per fare un discorso del genere, devo essere sereno con me stesso di aver proposto roba fattibile e di essermi reso conto che "ora manca la concretezza", "il reale", per non fermarsi alla ..poesiola imparata a memoria ma recitata senza un minimo di enfasi.


ti dico una cosa da intenditore di mussica quale sei, probabilmente avrai suonato con qualche gruppo, avrai preparato un concertino, avrai suonato delle ore una scaletta che magari nona vrai mai portato davanti al pubblico, ma che hai suonato "con l'idea di farlo".

beh... lo sai quante volte proponevo una canzone (o lo facevano gli altri) e giù commenti tipo: ma io mica sò Roger Waters, ma io mica sò Flea, ma io mica sò Stewart Copeland, ma per fare sto suono serve il Fender Thunderbird, oh qui servono 5 Tom, no qua ce vò l'effetto adatto, ecc...

"ma dai, fallo però! "mettetici", poi tiriamo le somme, proviamo con la convinzione di portarlo sul palco, non così già sconfitti, scazzati, o sfiduciati "tanto nons e pò fa". E metticelo il ditino, dajela na "pezza" su sta bateria, "METTICELO ER CORE!", e "calatici dentro" sul serio, come se "lo dovessi fare assolutamente"! prova con grinta cazzo, non cò la manina! se ce metti la manina er ditino er piedino che cazzo pò venì forì? n'aborto viene!"...

ecco, poi capitava che a quelli proprio non gli andava, tanta era la "preconcetta" sfiducia, anche ins e stessi probabilmente.

e le volte che fatto un bel respiro e messoci "er còre" la cosa veniva.

sai quante volte?
non si trattava mica di fare Do-Re-Mi scazzato o senza fiducia, ma di metterci la mano, il piede, le dita, la voce.

si ha il dovere, per essre tranquilli cons e stessi, di aver provato "VERAMENTE".

e nello sport è uguale. paro paro. identico.

io nella Roma rivedo questo parallelo.

poi sarà pure una questione di allenatore.
vorrei capire molte cose, ad esempio se "gli schemi offensivi" del Barcellona siano semplicemente (si fa per dire) "giriamo palla finchè non c'è il movimento giusto nello spazio" oppure se poi arrivati a una certa altezza di campo, ci siano dei veri e propri schemi, che questa "semianarchia" innestata nell'intelaiatura "comunista".

Luis Enrique NON PUO' già aver convinto appieno, credo nessuno.

io però, tornando all'esempio, ho la sensazione che "il pezzo" non venga provato e riproposto con la "CONVINZIONE" di chi prova non per provare ma per DETERMINARE.
vedo il ditino, la manina, il piedino.
vedo un basso appeso alle spalle di uno con la faccia non convinta, la tastiera sotto le mani "appoggiate" di chi non ci crede, delle pelli "sfiorate" e non sbattute, una chitarra accudita e non stuprata.

[Modificato da giove(R) 09/12/2011 15:14]


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15/02/2012 09:51
 
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a me pare che diverse volte le nostre partite prendano già nei primi minuti una determinata piega..vedo la squadra partire subito sciolta col suo modo di giocare, anche a siena nei primi minuti è stato così,poi se trova il gol o prende il controllo della partita bene,magari giochi pure sul velluto, altrimenti progressivamente va in sofferenza, perde ritmo, s'incarta e comincia a concedere occasioni agli avversari.E a quel punto magari dopo essere andata sotto o aver compromesso il risultato riprova a fare la partita. Il dubbio è capire se sia solo una questione di uomini o magari di poca elasticità di soluzioni offensive.
L'altra sera ad esempio con tutto che alla fine avevamo i saltatori la squadra continuava a fare sempre lo stesso tipo di gioco...passaggi,passaggi ma zero inserimenti, sovrapposizioni, verticalizzazioni, cross..
[Modificato da Sound72 15/02/2012 09:52]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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29/10/2012 19:27
 
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bradley---de rossi---florenzi?
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02/11/2012 17:15
 
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Se lo schema funziona... per gli avversari

CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Approfondire. Per non sprofondare. Ad esempio: non è vero che la Roma non riesce a giocare zemaniana. Chiedere agli avversari: vanno in gol spesso e volentieri utilizzando... gli schemi difensivi di Zeman. E’ la dura realtà e vale la pena, per il bene della squadra giallorossa, non attaccarsi ad alibi troppo facili per essere plausibili come ad esempio una pozzanghera che favorisce l’avversario e ti punisce oltremisura(...)


MOVIMENTI A PERDERE - Nella stagione scorsa la Roma prendeva gol perdendo palla nella metà campo avversaria, con tutto l’organico sbilanciato in avanti: contropiede veloce e giocatore solo davanti a Stekelenburg o chi per lui. Con il cambio Luis Enrique-Zeman la situazione è migliorata nell’attacco alla porta avversaria ma è molto peggiorata nella fase difensiva. Il problema è che il saldo (leggi risultati e punti in classifica) resta negativo. In particolare la fase difensiva giallorossa è davvero preoccupante. I movimenti senza palla dell’intera squadra fanno la fortuna degli allenatori avversari. Gli attaccanti (tranne forse Lamela) non fanno sufficiente pressing su chi imposta dall’altra parte. Idem i mediani. (...)

AGGRAVANTE - A questo punto la Roma collabora alla felice conclusione dell’azione avversaria. Perchè la difesa sale anche a palla scoperta. E questo è un vero e proprio suicidio. Puoi mettere anche i più forti difensori del mondo nei quattro dietro, ma se salgono a palla scoperta prendono puntualmente un’azione da gol da qualsiasi avversario appena appena competitivo. Anche perchè puoi salire fino alla linea di centrocampo e non oltre per ovvii motivi di fuorigioco. Così l’altra sera a Parma Valdes poteva sventagliare tranquillamente alle spalle di Dodò (battezzato giustamente “punto debole” da Donadoni) mentre la difesa giallorossa saliva senza mettere nessuno in fuorigioco. Il Parma trovava così un giocatore in grado di procedere beatamente verso Stek. E’ la fotografia del secondo gol preso dalla Roma. Un’azione da manuale al paragrafo “tutto quello che non si deve fare quando si difende”. Nell’ennesima palla persa sulla trequarti alla ricerca di tagli e schemi offensivi, Belfodil viene pescato alle spalle di Dodò mentre in zona centrale Castan e Marquinhos corrono avanti verso la linea di centrocampo. A quel punto scattano in avanti i due del Parma con Marquinhos e anche Piris (Castan va verso Belfodil ma è già in ritardo e fuori posizione) che devono sterzare e correre precipitosamente all’indietro perchè battuti sul tempo dal contropiede. Ma nel calcio quello è un ritardo decisivo. Belfodil mette al centro e trova Parolo (ma c’è anche Biabiany) solo solo all’appuntamento. Altro che pozzanghera! Il parmigiano ha il tempo di sbagliare il primo impatto, recuperare la coordinazione e battere ancora a rete per il 2-1 mentre i giallorossi stanno ancora correndo all’indietro. (...)
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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21/12/2012 16:08
 
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Rispondo qui a Giove (Nico Lopez) come indicato da Sound

Ci devo pensare un attimo, ma ad occhio e croce direi nessuna perchè un sistema del genere non lo reggi: e come faceva osservare giustamente Patric il ruolo della punta che sta lì fissa e aspetta i palloni non esiste quasi più e le squadre che la usano ne mettono in campo al massimo una per il box-to-box ma anche a quella sono richiesti compiti di copertura, pressing e rientro. Con tre che non tornano è impossibile.

Comunque Totti e Lamela un contributo in fase difensiva lo danno: con quel tridente più Pjanic diventa quasi un 4- 1- 2- 2- 1

Go
Piris - Castan - Marquinhos- Balzaretti
Bradley
Totti - Pjanic
Florenzi - Lamela
Osvaldo

Non so se mi spiego
[Modificato da jandileida23 21/12/2012 16:19]
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Sono la rovina della Roma


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21/12/2012 16:15
 
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tutti tirano Zeman per la giacchetta "Totti-Lamela-Osvaldo(o Destro) PIU' Pjanic a centrocampo.

volevo chiedere a voi che vedete più calcio internazionale:
quante squadre in Europa giocano con 3 Punte-Che-Non-Tornano/Coprono (almeno per il momento) più un Trequartista leggero?


all'estero non lo so..ma 3 punte col trequartista forse lo faceva Glerean..l'ultimo Spalletti azzardò un 4-2-4..e Conte ci provò vanamente un paio di mesi alla Juventus..
Io ultimamente non ho sentito invocare pjanic trequartista a ridosso di 3 punte ma..Pjanic a centrocampo da intermedio con de rossi e florenzi o bradley.
Io penso si possa fare una sorta di 4-2-3-1 con due esterni di qualità che sappiano anche dare un minimo di copertura ( magari destro e lamela ) .
In realtà sugli esterni puoi metterci pure Totti piuttosto che da centravanti visto che con Zeman la copertura mi pare sempre abbastanza corta pure col 4-3-3 classico..in questo momento c'un ibrido di 4-3-1-2 che con totti e pjanic esterni è stato quasi un 4-3-2-1.
Vedo un pò piu' di copertura quando c'è bradley centrale o al limite de rossi e piu' impostazione e possesso palla con tachtidis.
Cmq resto dell'idea che questa squadra con totti e pjanic in campo abbia piu' imprevedibilità, specie se hanno un centravanti di movimento come Destro.
Con Lamela si potrebbe provare qualcosa di piu' simile ad un 4-2-3-1.
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05/01/2013 00:29
 
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Re:
Sound72, 02/11/2012 17:15:

Se lo schema funziona... per gli avversari

CORSPORT (R. BOCCARDELLI) - Approfondire. Per non sprofondare. Ad esempio: non è vero che la Roma non riesce a giocare zemaniana. Chiedere agli avversari: vanno in gol spesso e volentieri utilizzando... gli schemi difensivi di Zeman. E’ la dura realtà e vale la pena, per il bene della squadra giallorossa, non attaccarsi ad alibi troppo facili per essere plausibili come ad esempio una pozzanghera che favorisce l’avversario e ti punisce oltremisura(...)


MOVIMENTI A PERDERE - Nella stagione scorsa la Roma prendeva gol perdendo palla nella metà campo avversaria, con tutto l’organico sbilanciato in avanti: contropiede veloce e giocatore solo davanti a Stekelenburg o chi per lui. Con il cambio Luis Enrique-Zeman la situazione è migliorata nell’attacco alla porta avversaria ma è molto peggiorata nella fase difensiva. Il problema è che il saldo (leggi risultati e punti in classifica) resta negativo. In particolare la fase difensiva giallorossa è davvero preoccupante. I movimenti senza palla dell’intera squadra fanno la fortuna degli allenatori avversari. Gli attaccanti (tranne forse Lamela) non fanno sufficiente pressing su chi imposta dall’altra parte. Idem i mediani. (...)

AGGRAVANTE - A questo punto la Roma collabora alla felice conclusione dell’azione avversaria. Perchè la difesa sale anche a palla scoperta. E questo è un vero e proprio suicidio. Puoi mettere anche i più forti difensori del mondo nei quattro dietro, ma se salgono a palla scoperta prendono puntualmente un’azione da gol da qualsiasi avversario appena appena competitivo. Anche perchè puoi salire fino alla linea di centrocampo e non oltre per ovvii motivi di fuorigioco. Così l’altra sera a Parma Valdes poteva sventagliare tranquillamente alle spalle di Dodò (battezzato giustamente “punto debole” da Donadoni) mentre la difesa giallorossa saliva senza mettere nessuno in fuorigioco. Il Parma trovava così un giocatore in grado di procedere beatamente verso Stek. E’ la fotografia del secondo gol preso dalla Roma. Un’azione da manuale al paragrafo “tutto quello che non si deve fare quando si difende”. Nell’ennesima palla persa sulla trequarti alla ricerca di tagli e schemi offensivi, Belfodil viene pescato alle spalle di Dodò mentre in zona centrale Castan e Marquinhos corrono avanti verso la linea di centrocampo. A quel punto scattano in avanti i due del Parma con Marquinhos e anche Piris (Castan va verso Belfodil ma è già in ritardo e fuori posizione) che devono sterzare e correre precipitosamente all’indietro perchè battuti sul tempo dal contropiede. Ma nel calcio quello è un ritardo decisivo. Belfodil mette al centro e trova Parolo (ma c’è anche Biabiany) solo solo all’appuntamento. Altro che pozzanghera! Il parmigiano ha il tempo di sbagliare il primo impatto, recuperare la coordinazione e battere ancora a rete per il 2-1 mentre i giallorossi stanno ancora correndo all’indietro. (...)




Sulla fase difensiva di Zeman rispondo qui..questo pezzo di Boccardelli è scritto all'indomani di parma e probabilmente è troppo sfascista considerando quel momento...però come spunto non lo trovo sballato.
La fase difensiva c'è ma almeno per quello che vedo io specie in casa a campo aperto i rischi li corri coi movimenti della difesa a salire ( tipo parma appunto ) o quando questi movimenti non ci sono e piuttosto rinculi male ( tipo al derby sul gol di klose ).
La difesa alta non è trascurare la fase difensiva ma un rischio sistematico contro attaccanti veloci se poco poco cala il pressing davanti o perdi palla sulla trequarti avversaria. E se uno si va a rivedere i gol presi col bologna,col genoa, con l'udinese o l'azione del rosso a marquinhos certi limiti si vedono.
Poi sulla difesa a zona sui calci piazzati avversari sarebbe da fare un discorso a parte. A me convince molto poco perchè non hai mai la misura di quanti uomini ti porta l'avversario e soprattutto dei movimenti che ti possono fare.
Questo a prescindere dalla qualità e dei famosi errori individuali degli interpreti che schieri, a meno che nn sia un taddei prepensione.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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07/01/2013 12:48
 
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jandi ed ennio:

però continuiamo a non capirci.

è ovvio che "la punta che non torna più" non esite ormai.
ma insomma ridurre il mio "3 punte che non tornano", con tutte le precisazioni con cui ho condito il concetto...

avevo pure scritto, Si lo so che oggi un lavoro di copertura chi più chi meno, chi ci è più portato chi meno, è richiesto a tutti... MA non mi ora non mi fate passare Osvaldo-Lamela-Totti per ...Del Piero-Vialli-Ravanelli (pure dopati?)...

è chiaro (almeno io pensavo) che intendessi dire che Totti-Lamela-Osvaldo sono 3 giocatori che tornano "meno di tanti altri" e che giocano "tuti e tre iniseme".
e quindi intendevo 3 punte tutte insieme che non sono nemmeno i "prototipi" dell'attaccante di sacrificio.

oh ma è chiaro? riusciamo a capirci o proprio non c'è niente da fa?
no perchè io più di questo a livello descrittivo... cioè dateme na mano a capisse sennò avoglia a rigirarci intorno...

anche Spalletti aveva nel modulo "4 giocatori offensivi" ma... a fronte di un Totti e un Vucinic che "tornavano poco e niente rispetto a ...Rooney e Kuyt" (per parlare di due contemporanei dei quali tra l'altro si dieva pure che "sarebbero degli attaccanti perfetti per il modulo spallettiano"), c'erano pure Taddei (un centrocampista esterno) e Perrotta!!! beh cazzo c'è differenza.

Totti Vucinic Perrotta Taddei VS. Totti Osvlado Lamela Pjanic....
ci stiamo capendo?
si capisce quelo che voglio dire o bisogna trasformare ogni discussione anche sull'ovvio-intuitivo-immediato in qeustioni da Accademia della Crusca sui termini?

faccio un esempio più recente. il Borussia? Lewandoski-Goetze-Reus-Grosskreutz VS Totti Osvaldo Lamela Pjanic... dai ci sono un Lewandoski pressatutto e Grosskreuts supertattico che fanno un pò di differenza...

appunto vi sto chiedendo... CHI è così sbilanciato rispetto alla Roma, tra le squadre di unc erto livello?

A T T E N Z I O N E - A T T E N T I O N - A C H T U N G - A T T E N C A O!!!

NON ho detto che con l'addestramento non si reisca a "modernizzare" dei giocatori, il loro bagaglio e le loro attitudini...
si può fare tutto.

MA... ci voleva del tempo.

quando ho fatto quella domanda provocatoria volevo dire:

visto che alla fine (dove fine era l'ultima partita utile sotto gli occhi, cioè Roma-Milan NON tutto il percorso precedente!!!) "ci siamo arrivati"?

SOLO CHE ci voleva del tempo. O NO?
oppure 1° settembre subito tutti bene, in campo, e funzionanti, squadra armonica, compatta, corta, distanze, gol a grappoli e cerniera dietro... ????????????

volevo SOLO dire che 4 giocatori così, pur assemblabili insieme (MA NON DIMENTCANDO MAI E TENENDO A MENTE SEMPRE che sono 4 giocatori dalle caratteristiche, per storia, formazione, attitudine, SPICCATAMENTE offensivi e POCO di sacrificio ALMENO ATTITUDINALMENTE), richiedevano un pò di tempo per essere assemblati.

dopodichè se uno più chiarisce più andiamo in modalità sbidiguda come se fosse antani ... buonanotte...

cioè se me devo trovà la gente che me insegna che Pruzzo, Rossi, Palanca e Savoldi erano attaccanti di altri tempi allora alzo le mani...

c'è qualcuno che mi vuole avvertire che oggi il portiere sul retropassaggio con i piedi non può più prenderla con le mani?


chiedo eh?


[Modificato da giove(R) 07/01/2013 12:50]


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Giovà avevi chiesto se esistevano squadre che giocavano con tre punte (hai cominciato con un "non tornano" per poi assestarti su un "tornicchiano") ed un trequartista, senza tutti gli altri chiarimenti, che hai dato successivamente.

Io t'ho risposto de no, che una cosa del genere non la fanno da nessuna parte almeno sulla terra perchè è impossibile. T'ho pure detto che ci sono squadre che propongono un gioco con 4 giocatori offensivi (e pure li t'ho chiarito i tempi in cui è stato possibile arrivare a quel modulo) e t'ho specificato che per me la Roma comunque NON gioca come dici tu, con quattro giocatori offensivi che "tornicchiano": per me gioca con un modulo in cui gli esterni d'attacco, per quanto a volte lo facciano a cazzo, un contributo in fase difensiva lo danno.

Certo se me fai il paragone Taddei/Lamela è logico che il primo è più portato in fase di copertura ma questo non significa mica che, nel modulo zemaniano, Lamela non faccia una sega e si stia grattando le palle tutto il tempo senza fare manco un ripiegamento



[Modificato da jandileida23 07/01/2013 13:17]
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si Jandi solo che sta cosa l'avevo chiarita già da prima de Natale...

il "Non tornano" lo ribadisco, era un concetto lato.
pure di Vucinic con Spalletti avrei detto che "non torna", anche se naturalmente "tornicchiava".

in senso lato Vucinic "non tornava", a fronte di un Kuyt che "tornava".

la risposta a Patric (Beautifuloser) sul "tornicchiano" era condita in quello stesso post con il chiarimento. sui termini:

"(Totti-Lamela-Osvaldo-Pjanic) non me li vorrete mica far passare come Perrotta-Taddei-Ravanelli ecc"

non si era capito il senso "lato" del mio "non tornano". ecco perchè dico che qua "famo a nun capisse".

ora, posto che oggi con Pruzzo-Savoldi-Rossi-Edy Bivi non ci gioca più nessuno...

riformulo la domanda: quante squadre conoscete con 4 giocatori dai connotati così offensiivi come Lamela-Pjanic-Totti-Osvaldo?

dando dei ...coefficenti di offensività (o "scarsa propensione naturale al sacrificio tattico", date il nome che volete a questo concetto "lato") quante squadre hanno gente come i nostri 4?

ribadisco anche il "dove volevo andare a parare":

NON: "è impossibile IN ASSOLUTO metterli in campo e avere una squadra che funziona", ma molto più semplicemente "ci voleva il tempo suo".
il tutto con la chiosa "e quell'antico di Zeman, che molti a settembre già lo pretendevano atteggiandosi loro a offensivisti più offensivisti di Zeman Guru del calcio sparagnino.

"ci voleva il tempo suo e quando il tempo è stato maturo NON SOLO li avete visti, ma non erano nemmeno 4 alla Kuyt-Ravanelli-Rooney-Cavani, ma molto più semplicemente (e offensivamente) Totti-Lamela-Osvaldo-Pjanic


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Re:
jandileida23, 07/01/2013 13:14:


Certo se me fai il paragone Taddei/Lamela è logico che il primo è più portato in fase di copertura ma questo non significa mica che, nel modulo zemaniano, Lamela non faccia una sega e si stia grattando le palle tutto il tempo senza fare manco un ripiegamento





ecco appunto io ho sempre scritto abbastanza chiaramente che Taddei (per dire) è una cosa... un certo tipo di "punta che torna" (quindi "sempre e costantemente in maniera proprio acquisita, naturale, automatica) e Lamela è un'altra...

e NON ho mai scritto, a meno di non aver interpretato in senso letterale il mio intuitivo "non tornano" benchè lo abbia precistao e riprecisato, che Lamela "non faccia una sega e si gratti le palle tutto il tempo senza fare manco un ripiegamento".

che poi come vedi è una forztura del mio "non tornano" che più estrema non si può.


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Vabbè hai aggiunto pezzi strada facendo al tuo ragionamento come è giusto che sia: peroò non mi dire che faccio le supercazzole quando rispondo se ad ogni post aggiungi un pezzo di domanda o considerazioni ulteriori. "Non tornano" resta un concetto poco interpretabile, comunque. E Vucinic, che considero comunque un grande calciatore, spesso non tornava proprio, aspettava li

Comunque, tornando sul punto, no, così al volo non mi vengono squadre che giocano con quattro giocatori del genere in campo. L'operazione è comunque difficilissima e trovare l'equilibrio tattico è un esercizio da alchimisti medievali e infatti, stando alla Roma, si vedono dei miglioramenti, si intuisce la strada, ma siamo ben lontani dal poter dire che l'esperimento è riuscito.
[Modificato da jandileida23 07/01/2013 14:04]
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pena che io scrivo post lunghi proprio per cercare di spiegare il meglio e il più dettagliatamente le mie posizioni!

allora ieri ho visto un attaccante che avrei definito "uno che torna", aggiungendo pure "na cifra". Cavani.
la Roma attaccanti "che tornano" (nel senso di QUI sopra, che intendevo fin dall'inizio) non ce li ha.

con l'ultimo tuo post mi hai risposto, avendo io meglio eslicitato il senso del mio quesito con l'esempio "taddei-perrotta-ecc VS Pjanic-Osvaldo-ecc.").

ed è quello che dicevo fin dall'inizio.
infatti o non lo fa nessuno, o magari lo farà pure qualcuno (sennò poi faccio la figura de quello che "solo aaaaa Riommmaaaaa") ma sono così pochi che uno ci deve pensare e pure tanto!

COME TE, penso che lo spartito non sia ancora perfetto, balbetti ancora e che NON SO (l'ho scritto!) se contro il Milan è stato solo culo, se ci saranno progressi, cadute, si ci arriverà, o si fallirà...

ma intanto, e questo è dove volevo andare a parare, lo schiaffo ai "mettitori di fuoco al culo del boemo" (Su Rieducational Channel!!) hanno fatto una figura da peracottari nel volere questo assetto GIA' a settembre, quando la Roma e i suoi giocatori, dovevano ancora capire bene il gioco e il suo Spirito, oltre che vedere i frutti della preparazione fisica.

chiedevano il "forcone" già a settembre e lo chiedevano con tanta e tale veemenza e prosopopea che un marziano sceso a Roma avrebbe pensato che Zeman fosse un catenacciaro alle prese con Tifosi Precusori e Rivoluzionari...
era una situazione grottesca che forse solo io ho notato (fin da settembre) ma io ho il bernoccolo per il grottesco. è una cosa mia. mi appare con la stessa evidenza di una patacca di sugo su un abito da sposa, il grottesco....

si chiedeva (e si bastonava Zeman dipingendolo come un pavido [SM=g7405] ) un assetto da subbuteo. e Tutto e Subbbbbito naturalmente.

quanto sto cercando di far presente, che poi è condiviso anche da te, che rispondi: "non ricordo adesso squadre con 4 giocatori così", e che aggiungi (e io sono d'accordo) "comunque ancora non funziona"... è esattamente questo.

che non è una cosa per tutti, che qua tutti vorrebbero le figurine e che se ci si arriverà ci vorrà T-E-M-P-O.


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ma..l'obiettivo finale quale è mica ho capito.
Far coesistere 4 giocatori così altamente offensivi o trovare il modo migliore per rendere vincente questa squadra?
Io posso pure rispondere che a fronte di tutto questo tempo da spendere alla ricerca di questa formula magica da una parte hai sicuramente valorizzato dei giocatori ( osvaldo, lamela, marquinhos ) ma dall'altra hai pure preso 33 gol in 16 partite e sempre sesto in classifica rimani.

Tu ritieni che prima o poi vedremo un ciclo vincente con 4 giocatori altamente offensivi?

Francamente non capisco il senso di questo discorso perchè partite alla mano vedo ancora discontinuità di prestazioni di singoli e di squadra al punto che mi incarto pure io a dire doveva mettere quello, an zi no, con totti e pjanic è meglio destro, però se gioca lamela, deve far entrare osvaldo e via dicendo
In modo molto crudo si può dire che la Roma ai primi di gennaio non ha ancora un'identità di squadra ben definita? La Roma ha lo spirito, la preparazione fisica, ha buone individualità..ma l'organizzazione si può stentare a riconoscere di partita in partita??Boh, a me questo continua a sembrare un grosso limite.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Re:
Sound72, 07/01/2013 15:50:

ma..l'obiettivo finale quale è mica ho capito.




è questo:

giove(R), 07/01/2013 15:07:



ma intanto, e questo è dove volevo andare a parare, lo schiaffo ai "mettitori di fuoco al culo del boemo" (Su Rieducational Channel!!) hanno fatto una figura da peracottari nel volere questo assetto GIA' a settembre, quando la Roma e i suoi giocatori, dovevano ancora capire bene il gioco e il suo Spirito, oltre che vedere i frutti della preparazione fisica.

chiedevano il "forcone" già a settembre e lo chiedevano con tanta e tale veemenza e prosopopea che un marziano sceso a Roma avrebbe pensato che Zeman fosse un catenacciaro alle prese con Tifosi Precusori e Rivoluzionari...
era una situazione grottesca che forse solo io ho notato (fin da settembre) ma io ho il bernoccolo per il grottesco. è una cosa mia. mi appare con la stessa evidenza di una patacca di sugo su un abito da sposa, il grottesco....

si chiedeva (e si bastonava Zeman dipingendolo come un pavido [SM=g7405] ) un assetto da subbuteo. e Tutto e Subbbbbito naturalmente.

quanto sto cercando di far presente, che poi è condiviso anche da te, che rispondi: "non ricordo adesso squadre con 4 giocatori così", e che aggiungi (e io sono d'accordo) "comunque ancora non funziona"... è esattamente questo.

che non è una cosa per tutti, che qua tutti vorrebbero le figurine e che se ci si arriverà ci vorrà T-E-M-P-O.



io le scrivo le cose. poi se non le leggete che devo fà...

non ho scritto da nessuna parte che la Roma riuscirà, vincerà, dominerà...
al massimo lo strillavo allo stadio: "SI! SI! VINCERA'! QUESTA ROMA VINCERA'!"


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