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carte da cul

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2024 12:03
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22/10/2013 18:19
 
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È un poveraccio caduto in disgrazia che cerca di farsi notare
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22/10/2013 19:49
 
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Re:
giove(R), 22/10/2013 14:23:

veniva. fino alla scorsa stagione.


ah,pure vigliacco allora.
cmq si',un po' antiromanista un po' vuole farsi notare.
Ricordo che in passato è sempre stato cosi' odioso,poi si era dato una calmata,alla fine è uscito di nuovo fuori quello che è realmente.



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22/10/2013 20:49
 
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lo sto sentendo ora a sportitalia..."il tottismo è una malattia incurabile"..

mammamia
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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22/10/2013 22:35
 
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Chissà se lo considera almeno un buon giocatore o comunque degno di giocare in serie A.
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25/10/2013 00:22
 
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Francesco Repice su Totti: “Giancarlo Padovan, ecco perchè è un campione”

“Qualche piccolo rilievo alle parole del mio collega Giancarlo Padovan per il quale Francesco Totti non sarebbe nè un campione nè un fuoriclasse. Il pulpito mi sembra di indubbia autorevolezza, per questo motivo merita una risposta. Francesco Totti non solo è un campione, non solo è un fuoriclasse, ma è anche il più forte giocatore italiano di tutti i tempi. Se non bastassero i numeri a certificarlo, basterebbe analizzare quanto e come le sue prestazioni siano state decisive per le sole due squadre in cui ha militato: Roma e Nazionale. Nella prima ha alzato di un buon 50 per cento il tasso tecnico rappresentando il picco di un complesso in qualche stagione eccelso, in molte altre sicuramente non in grado di competere ai massimi livelli. Grazie a Francesco Totti quelle stagioni sono state comunque degne di essere ricordate, con riferimento particolare ai campionati delle due fallite rimonte all’Inter dei record.
Nella Roma in cui ha esordito, la Roma di Carlo Mazzone, è riuscito, a poco più di 17 anni, ad esaltare le doti di giocatori di indubbio valore come Balbo e Fonseca, ma anche quelle di giocatori che non passeranno alla storia di questo sport; nella Roma di Zeman è stato capace di inventarsi ala sinistra pura interpretando il ruolo in modo sublime; nella Roma di Capello è stato l’unico a non ruotare nel settore offensivo che pure annoverava campioni del calibro di Batistuta, Montella e Delvecchio; nella Roma di Spalletti e Ranieri, come ricordato, ha scandito i tempi di due rimonte incredibili; in quella di Luis Enrique, dopo un goffo tentativo di emarginazione ispirato da chissà quali segrete stanze, è tornato immediatamente protagonista a furor asturiano; nell’ultima Roma zemaniana è stato tra i pochi a salvarsi dal disastro palesando una condizione atletica di gran lunga superiore a giocatori con 20 anni di meno; in quella attuale guidata da Rudi Garcia sta letteralmente strabiliando, tanto da richiamare su di sè l’ovvia attenzione di Cesare Prandelli.
Nazionale: senza contare le prodezze nell’Under 21, Francesco Totti ha fatto parte di una squadra, quella del 2000, in cui sfiorò, da protagonista assoluto il titolo europeo ed in cui passò alla storia per un beffardo “cucchiaio” nella semifinale di Amsterdam contro l’Olanda. Nell’atto conclusivo e sfortunato di quella competizione, risultò, come in tutte le partite precedenti, il migliore in campo. Dopo aver letteralmente guidato la Nazionale di Trapattoni nelle qualificazioni al mondiale nippo-coreano, Francesco Totti riuscì, nonostante la sciagurata esperienza con il signor Moreno, ad incantare sfornando assist a ripetizione per i suoi compagni di squadra nelle partite contro Ecuador, Messico, Croazia (due pali con una sola punizione) e Corea del Sud.
Per verifica ci sono gli archivi. Dopo aver letteralmente portato gli azzurri all’europeo portoghese, cadde nel tranello tesogli premeditatamente grazie ad un cameraman compiacente ed alla volgari provocazioni di tale Polvsen. Vale la pena ricordare come la Nazionale di Lippi conquistò la qualificazione ai mondiali di Germania? Per chi dovesse rispondere si, ricordiamo che in tutte quelle partite Francesco Totti non scese mai sotto il 7 nei voti di tutti gli inviati al seguito degli azzurri. La storia di quel mondiale fu segnata dal tremendo infortunio del febbraio 2006.
Ciononostante, Francesco Totti risulta, per le statistiche Fifa, il secondo miglior assist man del torneo dietro all’argentino Saviola, considerando che la seleccion segnò 7 reti alla Serbia- Montenegro. Tutto questo ovviamente rigore anti-Australia a parte. Io spero che Francesco Totti possa tornare a vestirsi d’azzurro in Brasile. E ti assicuro Giancarlo che non sono il solo a pensarla così e credo, a buona ragione. che in molti nello spogliatoio dell’Italia la vedano come il sottoscritto. Per molte ragioni.
Detto questo: quattro ruoli ricoperti ed interpretati al massimo livello nazionale ed internazionale: trequartista, seconda punta, prima punta e centrocampista puro.
Tecnica individuale, destro, sinistro, colpo di testa, forza fisica; calci piazzati. Non esiste un fondamentale in cui Francesco Totti non rasenti ed in qualche caso superi l’eccellenza. Con il trascurabile particolare di 280 gol a corredo del tutto…..
Comportamento: anche qui bisognerà sfatare qualche malizioso luogo comune. Dello sputo a tale Polvsen abbiamo detto, del calcione a Balotelli (che credimi Giancarlo è ancora molto lontano dall’essere forte come Totti) pochi hanno ricordato il modo (comunque sbagliato) in cui si perpetrò il misfatto; Balotelli insulta, Totti lo insegue e lo scalcia senza sotterfugi mostrando platealmente le sue intenzioni. Ripeto, grave errore, ma evidente, palese, alla luce del sole, come solare è il carattere del numero 10 della Roma, mai incline agli “zeroazero” e alle leccate nei confronti di giornalisti-allenatori-potenti. Altrettanti sputi (Van Basten) o passeggiate sul corpo degli avversari con annesse testate (Zidane) non hanno impedito l’assegnazione di sacrosanti Palloni d’Oro.
Il cittadino Francesco Totti per giunta ha avuto slanci concreti per la sua città e le persone bisognose della sua città che in pochi conoscono per sua stessa richiesta
Ma queste, Giancarlo, sono cose che poco attengono al gioco del pallone. Un gioco che in Italia non ha mai avuto un protagonista come Francesco Totti, criticato persino in virtù della sua voglia di rimanere sempre con una maglia indosso. Bandiera, oltre tutto. Come se questo fosse un limite e non un merito.
Con immutata stima FRANCESCO REPICE”.

[SM=g10633]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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28/10/2013 11:14
 
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eh ma repice è romanista.

io di Padovano non ho letto nulla. di solito qualcosa di chi non la pensa come me, o fa parte di schieramenti o scuole o idee diverse, non solo me lo leggo, ma me lo vado anche a cercare. così per capire, conoscere "il tuo nemico"...
ma in questo caso non si tratta di gente stimabile, ma di ...Padovan...
Padovan è un isterico palesemente in equilibrio precario con la sua anima border.
l'ho sentito e letto più volte trasformarsi, travestirsi, dare di matto, partire per filippiche spropositate.. so benissimo com'è fatto.
lo conosco dai tempi di radio radio e contemporanee farse al Processo (quello dei tempi d'oro, quello telecomandato da Moggi), l'ho "apprezzato" da direttore di Tuttosport vomitare sulla Roma e poi, trasportato su retesport, addolcirsi e "prestarsi" alla sponda imbonitrice.

ne conosco per filo e per segno ogni piega della sua doppiezza e falsità. non solo del suo bipolarismo.

un altro emblema che non merita risposte e dettagli, perchè e percome?
"Totti non è un Fuoriclasse" potrei pure arrivare a concepirlo che nella testa di un ipercritico incallito, purista, altolocato calcisticamente il titolo di "Fuoriclasse" vnega centellinato a tal punto...
finire però a "Totti non è nemmeno un Campione" .... credo che sia più eloquente di mille parole.


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01/11/2013 13:22
 
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www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Roma/31-10-2013/roma-primato-serie-unica-ma-lazio-arrivo-14-2014819210...

che pena la Gazzetta...

il record del torneo Acli hanno tirato fuori..manca solo il Dopolavoro Cotral in quel girone..

ma poi record di vittorie ...superando due volte la Roma nel 1913/14??
ma quale Roma se è stata fondata nel 1927?

ma un pò di vergogna prima de scrive ste stronzate non la provano?
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01/11/2013 15:15
 
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SI dice pure che nel 1487 la squadra de Lorenzo il Magnifico, il Sei Palle Audax, non perse manco una partita nel campionato regionale di calcio fiorentino contro il Pisa, il Pontremoli, il San Gimignano e il Figline Valdarno...mortacci loro, non sanno proprio più a che attaccasse. Io gli consiglierei di provare con un bel cazzo, che garantisce sempre un certo grip.
[Modificato da jandileida23 01/11/2013 15:16]
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Sono la rovina della Roma


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01/11/2013 17:54
 
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nemmeno guido de angelis arriverebbe a tanto.
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21/01/2014 17:02
 
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tra Ferretti e Torri non si sa chi è più medioman.
è un testa a testa ogni volta che si parla di riferimenti ...artistici, citazioni ...dotte.
vanno a parare puntualmente nel più trito, ritrito e inflazionato.

ultimo esempio, l'articolo di oggi di Mimmetto ha come titolo: "la grande bellezza"...

e in coppia Grande Pochezza.
[Modificato da giove(R) 21/01/2014 17:03]


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21/01/2014 19:05
 
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Re:
giove(R), 21/01/2014 17:02:

tra Ferretti e Torri non si sa chi è più medioman.
è un testa a testa ogni volta che si parla di riferimenti ...artistici, citazioni ...dotte.
vanno a parare puntualmente nel più trito, ritrito e inflazionato.

ultimo esempio, l'articolo di oggi di Mimmetto ha come titolo: "la grande bellezza"...

e in coppia Grande Pochezza.



ah si'?Nisii ha detto che titolava cosi' tuttosport (e a lui piaceva)...

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22/01/2014 13:47
 
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Ferretti poi grande intenditore di calcio e di partite..ieri 7 benatia 6.5 torosidis..
de sanctis s.v. perchè non fa parate del resto uscita sbagliata su peluso e 3 rinvii con palla agli avversari non fanno pagella.

Vabbè ma in fondo il derby di Coppa Italia lo hai perso per colpa di Lobont. E' l'nnica cosa che sa dire e ripetere.
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22/01/2014 16:04
 
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che gente de guano ed esperti calcistici demmerda.
ieri tra l'altro ...hai l'occasione... ehehe di dare un'insufficenza a Benatia, forse l'unica o al massimo la seconda in stagione.. e DAJELA SU! E NAMO CO STI CAZZO DE FIII E FIJASTRI MORTACCI VOSTRI E DE STI LECCACULO PREZZOLATI SCHIFOSI!

miracolato dalla vita, se tanto me da tanto visto che s'atteggia ma de pallone non ce capisce un cazzo ma de quelli ridotti a pelle de daino... figurate come fa la carbonara.

sarà na cosa che la lavanda gastrica degli ospedali je fa un pippone!
[Modificato da giove(R) 22/01/2014 16:05]


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31/01/2014 11:12
 
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Gazzetta dello Sport oggi:

OSVALDO C'E . JUVE E ADESSO CHI TI FERMA?


Mortacci loro..quando stava qua l'hanno sfondato un giorno sì e l'altro pure..no, ma ce l'avevamo in casa sto fenomeno e l'abbiamo lasciato andare via così?I tifosi del Southampton sono disperati per questa grande perdita..

Comunque è iniziata la riabilitazione di Osvaldo.Alla grande proprio.

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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31/01/2014 11:25
 
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Osvaldo: donne, tweet, capolavori e chitarra. E al telefono ha già sfidato Totti

Ritratto dell'attaccante che rinforza la Juventus: talento cristallino, fa impazzire le donne e ha molti interessi fuori dal calcio

La prima volta che vide l’Italia scoprì due cose: la neve e le lacrime di nostalgia. Era il 2006: Pablo Daniel Osvaldo aveva 20 anni, arrivava da Buenos Aires e il freddo di Bergamo, sponda Atalanta, all’inizio parve gelare le sue ambizioni. «Piangevo sempre - avrebbe raccontato anni dopo - e mi venne voglia di tornare a casa». Il caldo di Lecce lo curò quasi subito. Scherzi del destino, nel Salento andò a prendere il posto proprio di Vucinic. Quanto basta per mettersi in vetrina e sbarcare a Firenze, dove il suo momento più alto probabilmente lo raggiunse col il gol in rovesciata al Torino nel 2008, che regalò alla Fiorentina la qualificazione in Champions. Quanto basta, in quel periodo, per regalarsi una Ferrari gialla che fece arrabbiare persino un allenatore quieto come Prandelli. A Firenze, però, la concorrenza era tanta e così la tappa successiva fu Bologna con cui il feeling non sbocciò. Questo lo convinse al divorzio dall’Italia. Lo accolse l’Espanyol, dove si rilanciò così tanto da meritarsi la Roma americana
Pugni, pupe e pepite Due stagioni intense, che gli sono valse l’approdo nella Nazionale azzurra grazie ai suoi avi di Filottrano, nelle Marche, e un rosario di gol bellissimi e turbolenze che hanno rafforzato la sua fama di giocatore «difficile». Gli episodi più eclatanti sono già leggenda. Si va dalla manata a Lamela (reo di non avergli passato la palla) nel dopo partita di Udinese-Roma del 2011, al mancato ritiro della medaglia dopo il k.o. nella finale dell’ultima Coppa Italia - cosa che gli è costata la Confederations causa codice etico - fino al tweet in cui accusava di incapacità l’allenatore Andreazzoli. Twitter, tra l’altro, a Roma non l’ha mai aiutato, perché ha postato foto che hanno fatto rumore: birra in mano a Praga e festa di Capodanno a Baires, da «ammalato», mentre la squadra si allenava. Ma qui entriamo in un’altra sfera: quella sentimentale. Osvaldo infatti (look alla Johnny Depp) piace alle donne. Tanto. Ora sta aspettando il 4° figlio dall’attrice argentina di soap Jimena Baron. Gli altri tre gli ha avuti dalla prima moglie Ana (Gianluca) e dalla ex compagna fiorentina Elena Braccini (Victoria e Maria Helena), che non gli hanno risparmiato critiche come padre.

Chitarre & sfide In un mondo timoroso verso gli ultrà, Osvaldo non ha mai avuto paura di sfidarli, ma l’approdo al Southampton sembrava averlo rasserenato per il modo in cui in Inghilterra si vive il calcio. Sembrava, fino alla testata a Fonte che gli ha chiuso le porte del paradiso. A Torino si consolerà con le sue chitarre, con cui ci sa fare, spaziando dai Rolling Stones ai Pink Floyd. D’altronde, Osvaldo ama la vita rock. Per questo nei giorni scorsi ha già sentito al telefono i suoi amici Totti e De Rossi lanciando la sfida: «Vado alla Juve. E lo scudetto lo vinco io...».


Massimo Cecchini...

No ma a parte sto ritratto da bello e dannato è forte il passaggio in cui dice che "l’approdo al Southampton sembrava averlo rasserenato per il modo in cui in Inghilterra si vive il calcio"..e certo..mica lo dice però che faceva la panchina a Lambert..nonostante l'avesse voluto là Pochettino.
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31/01/2014 11:43
 
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Re:
Sound72, 31/01/2014 11:25:

Osvaldo: donne, tweet, capolavori e chitarra. E al telefono ha già sfidato Totti

Ritratto dell'attaccante che rinforza la Juventus: talento cristallino, fa impazzire le donne e ha molti interessi fuori dal calcio

La prima volta che vide l’Italia scoprì due cose: la neve e le lacrime di nostalgia. Era il 2006: Pablo Daniel Osvaldo aveva 20 anni, arrivava da Buenos Aires e il freddo di Bergamo, sponda Atalanta, all’inizio parve gelare le sue ambizioni. «Piangevo sempre - avrebbe raccontato anni dopo - e mi venne voglia di tornare a casa». Il caldo di Lecce lo curò quasi subito. Scherzi del destino, nel Salento andò a prendere il posto proprio di Vucinic. Quanto basta per mettersi in vetrina e sbarcare a Firenze, dove il suo momento più alto probabilmente lo raggiunse col il gol in rovesciata al Torino nel 2008, che regalò alla Fiorentina la qualificazione in Champions. Quanto basta, in quel periodo, per regalarsi una Ferrari gialla che fece arrabbiare persino un allenatore quieto come Prandelli. A Firenze, però, la concorrenza era tanta e così la tappa successiva fu Bologna con cui il feeling non sbocciò. Questo lo convinse al divorzio dall’Italia. Lo accolse l’Espanyol, dove si rilanciò così tanto da meritarsi la Roma americana
Pugni, pupe e pepite Due stagioni intense, che gli sono valse l’approdo nella Nazionale azzurra grazie ai suoi avi di Filottrano, nelle Marche, e un rosario di gol bellissimi e turbolenze che hanno rafforzato la sua fama di giocatore «difficile». Gli episodi più eclatanti sono già leggenda. Si va dalla manata a Lamela (reo di non avergli passato la palla) nel dopo partita di Udinese-Roma del 2011, al mancato ritiro della medaglia dopo il k.o. nella finale dell’ultima Coppa Italia - cosa che gli è costata la Confederations causa codice etico - fino al tweet in cui accusava di incapacità l’allenatore Andreazzoli. Twitter, tra l’altro, a Roma non l’ha mai aiutato, perché ha postato foto che hanno fatto rumore: birra in mano a Praga e festa di Capodanno a Baires, da «ammalato», mentre la squadra si allenava. Ma qui entriamo in un’altra sfera: quella sentimentale. Osvaldo infatti (look alla Johnny Depp) piace alle donne. Tanto. Ora sta aspettando il 4° figlio dall’attrice argentina di soap Jimena Baron. Gli altri tre gli ha avuti dalla prima moglie Ana (Gianluca) e dalla ex compagna fiorentina Elena Braccini (Victoria e Maria Helena), che non gli hanno risparmiato critiche come padre.

Chitarre & sfide In un mondo timoroso verso gli ultrà, Osvaldo non ha mai avuto paura di sfidarli, ma l’approdo al Southampton sembrava averlo rasserenato per il modo in cui in Inghilterra si vive il calcio. Sembrava, fino alla testata a Fonte che gli ha chiuso le porte del paradiso. A Torino si consolerà con le sue chitarre, con cui ci sa fare, spaziando dai Rolling Stones ai Pink Floyd. D’altronde, Osvaldo ama la vita rock. Per questo nei giorni scorsi ha già sentito al telefono i suoi amici Totti e De Rossi lanciando la sfida: «Vado alla Juve. E lo scudetto lo vinco io...».


Massimo Cecchini...

No ma a parte sto ritratto da bello e dannato è forte il passaggio in cui dice che "l’approdo al Southampton sembrava averlo rasserenato per il modo in cui in Inghilterra si vive il calcio"..e certo..mica lo dice però che faceva la panchina a Lambert..nonostante l'avesse voluto là Pochettino.




secondo me er primo a cui piace è proprio Massimo "Frì Frì" Cecchini.
sto articolo alla "binocolo al contrario" praticamente è un coming out.
raccontano gole profonde (evidentemente lì c'è predisposizione) della redazione della "rosea" (daje...) che dalla frase "piace alle donne. tanto" hanno dovuto cancellargli "brutte puttanelle a me di piùùùùùùùùùù!!!!"

cosa non si fa per amore, c' gente che ti da persino il [SM=g7400]


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m'ha fatto ammazzà l'evoluzione di Balzani di Leggo (e già t'ho detto tutto...) sulla questione del centrale.
4 giorni fa: "Roma, Garcia ha scelto Heitinga".
3 giorni fa non si quagliava ancora: Balzani prende tempo...
2 giorni fa Balzani capisce che ha preso na cantonata, che la Roma su Heitinga non c'è mai andat convinta e le pisete calde sono altre, ma lui: "Roma, sfuma Heitinga" [SM=x2478856]
oggi: fa er vago Roma, ecco Toloi e bla bla bla.
[Modificato da giove(R) 31/01/2014 11:59]


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non so cosa possa trovare la gente di affascinante in personaggi come osvaldo o balotelli.
Capisco stare a parlare di cantona,maradona,ecc...insomma vere personalità...ma osvaldo chi è?
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31/01/2014 13:31
 
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Che merda d'articolo, un frullatone de luoghi comuni e storie strasentite su Osvaldo dipinto tra l'altro come un fascinoso "zingaro" del calcio e non come l'enorme testa di cazzo che è: come altro andrebbe descritto uno che è stato acquistato sei mesi fa a 18 milioni ed adesso se ne va in prestito dopo aver sfondato la porta la bellezza de quante volte, 2/3? è un professionista? Eh ma, aho, sona la chitarra e scopa 'na cifra...adesso ovviamente a Torino diventerà un lord inglese perché la Juve è una società seria: pure la FIAT è serissima che dopo anni attaccata alla zinna di Mamma Stato, adesso che non ce sta più niente da pija ma che anzi forse ce sarebbe qualcosa da dà visto che con Chrysler farà qualche utile sposta la sede fiscale in Olanda. Stile Juventus proprio...

Ma infatti io non capisco proprio che cazzo ci sia da glorificare Osvaldo e Balotelli, trasformarli in icone: quelli che ha citato Luca, oltre ad averci due palle sotto e un cervello sopra (totalmente assente altrove), sono stati pure gente che ha segnato un'era del calcio. Osvaldo e Balotelli che hanno segnato? Che dopo uno/due anni che giocano in posto li cacciano perché ne hanno tutti le palle piene dei loro atteggiamenti da prime donne. Ma d'altronde che cazzo ci si dovrebbe aspettare se le prime pagine dei giornali c'hanno la foto de Justin Bieber (La Stampa, settimana scorsa)?

Sembrano discorsi da "eh signora mia" ma purtroppo mi sembra proprio l'ineluttabilità della realtà
[Modificato da jandileida23 31/01/2014 13:41]
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no ma poi " fa impazzire le donne"..come se lui ce sa fa, il resto della serie A se scopa i cassonetti dell'Ama
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