Quarti di finale playoff JuveCaserta - Virtus Roma

Lottomatica-Pepsi, le interviste post-partita

Matteo Boniciolli (coach Lottomatica Roma): Credo che in questo momento il mio compito sia quello di fare i complimenti a Caserta e di augurargli un lungo destino nei playoff, e poi di ringraziare tutte le persone che ho conosciuto in questa mia esperienza romana: collaboratori, assistenti, medici, fisioterapisti, i giocatori – che hanno dato tutto quello che avevano – il presidente e il pubblico, che anche in questa partita ci ha sostenuto.

È stata per me un'esperienza fantastica, che vedremo con calma se continuerà o no. Ho cercato di onorare l'impegno che mi era stato chiesto quando sono arrivato qui, cioè mantenere la licenza triennale di Eurolega. Porto a casa una amarezza bestiale. Ho disputato diversi playoff, ma questo è il primo nella mia carriera che mi lascia questa amarezza, perché pensavo questa squadra potesse produrre qualcosa di più. Con l'assenza di Hutson ci è mancato un elemento importante anche emotivamente, come può essere Jones per Caserta. Ieri guardando Treviso-Siena facevo un ragionamento: che il coraggio di presidenti come Toti e Benetton sia stato quello di dimostrare quanto l'investire nel basket in Italia sia un enorme rischio; hanno investito su un programma basato sui giovani. La base dei grandi successi spesso sono state le grandi delusioni: la bellezza di questo progetto credo possa nascere dalla continuità tecnica. Credo non sia un caso che sia noi che Treviso abbiamo perso 3-0, ma se qualcuno qui a Roma tra qualche anno vincerà lo scudetto sarà anche merito di questa sconfitta. Da domani si scateneranno sputtanamenti di ogni genere ma è sbagliato: questa è stata una stagione che nel prossimo futuro si rivelerà come un investimento; la caccia ai colpevoli sarà sbagliata. Logico che siano stati commessi degli errori, da me per primo, ma non va dimenticata mai la prospettiva; alcune squadre l'anno prossimo si sfalderanno, qui invece c'è un programma, si investe sugli italiani e sul settore giovanile, i 5 giocatori italiani di Roma l'anno prossimo trarranno vantaggio da questa esperienza. Cerchiamo quindi di guardare il lato positivo, perché c'è una base dalla quale partire.




Claudio Toti (presidente Lottomatica Roma): Fare discorsi dopo aver perso ai quarti è abbastanza difficile, il risultato fa male, ma il coach ha detto delle cose giuste. Ad inizio stagione sono state fatte delle scelte, puntando su dei giocatori con poca esperienza e facendo una scelta, quella iniziale di Gentile, coerente, così come la scelta di Boniciolli è stata giusta nonostante il risultato finale. Stasera, nella delusione, ho avuto una gioia: vedere il pubblico consapevole del fatto che la squadra ha dato tutto. Sono entrato nello spogliatoio guardando le facce dei giocatori; molti di loro avevano la faccia distrutta, anche se non tutti. E aver visto chi non aveva lo sguardo affranto mi aiuterà nelle future scelte tecniche. Le critiche sono accettabili, ma se le critiche devono portare a cambiare i programmi e le decisioni prese, allora io sarei incoerente. Ritengo che in questa squadra c'è qualcosa da rivedere, non c'è molto da buttare. Nel corso dell'anno abbiamo avuto alcune vicissitudini abbastanza sfortunate, con infortuni, soprattutto quello recente di Hutson, e questo ci ha un po' condizionato. Quando dall'altra parte c'è un giocatore incontenibile come Jones che stasera ha fatto cose incredibili, non si può dare la responsabilità al giocatore che lo ha marcato. Se noi vogliamo andare avanti per la strada intrapresa, passando anche delusioni di questo tipo, si può parlare di progetto. Per tutta questa serie abbiamo fatto dei capovolgimenti di fronte spaventosi, in due occasioni anche stasera: oggi Winston, il nostro miglior giocatore nella serie, ha sbagliato 4 liberi in un momento decisivo e loro invece hanno tirato in maniera perfetta. Nel basket sto mettendo passione e investimenti; la scelta che dovrò e vorrò fare è quella di affiancare ai giovani degli elementi di esperienza, sia nella squadra che nell'organico della società. Le scelte però non nascono da tre sconfitte nei playoff, ma da una serie di considerazioni. Capisco la delusione del pubblico, la gente vuole vincere e gli importa poco del progetto, rispetto ma non condivido le opinioni più estreme; se vogliamo dare una fisionomia a questa squadra, dobbiamo necessariamente passare attraverso questo. Non ho niente da rimproverare al pubblico presente stasera, la mia soddisfazione però sarebbe quella di avere un giorno un campo così caldo come quello di Caserta o di Siena. Dovrò fare alcune considerazioni al termine di questa stagione, ma non dimentichiamoci che abbiamo una immagine da difendere anche in Europa.