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Violenza negli stadi

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2024 10:45
24/08/2010 13:41
 
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Re:
giove(R), 24/08/2010 13.16:

Non sarà mai troppo presto quando ci avrete tolto dallo scroto questa feccia schifosa.
Ma quand'è che li mandano per sempre in posti tipo la Kolyma?


SUPERCOPPA, PIOGGIA DI DASPO PER GLI ULTRAS

pubblicata martedì 24 agosto 2010

Il Messaggero - Sono 275 le persone identificate dalla polizia nell’area di servizio “Chianti Est”. Sono uomini e donne, tifosi romanisti che erano a bordo di pullman per andare a vedere sabato sera la partita di Supercoppa Inter-Roma allo stadio Meazza. La polizia non ha dubbi: fra loro ci sarebbero gli ultrà (una trentina) che poco prima avevano danneggiato e saccheggiato l’autogrill “Giove Est” nei pressi di Orte. Si tratterebbe, quindi di qualche giorno, il tempo necessario per visionare i filmati interni dell’area di servizio, perché scattino le denunce per furto e vengano emessi i “daspo” ovvero il divieto ordinato dal questore che vieta al tifoso a non andare più allo stadio e lo obbliga a firmare al commissariato dove risiede. Il neo questore Francesco Tagliente ha fatto scendere in campo gli uomini della Digos romana che si stanno raccordando con i colleghi di Milano e Firenze insieme anche alla polizia stradale. Un lavoro di sinergia che dovrebbe dare presto importanti risultati. Una situazione tutt’altro che tranquilla alla vigilia del campionato. Basta pensare che proprio in questi giorni sono scattati Daspo per dodici tifosi giallorossi che sono stati giudicati responsabili dei gravi scontri accaduti i primi di agosto in occasione dell’amichevole Pescara-Roma. Tornado, invece, agli scontri dentro lo stadio e lungo l’autostrada per la partita di Supercoppa c’è già una certezza. Coloro che hanno rubato generi alimentari e danneggiato l’area di servizio non avrebbero nulla a che fare con un altro gruppo di facinorosi che si è reso responsabile di lanci di oggetti contundenti sulle gradinate dei tifosi interisti durante il match. Già questa considerazione indica che la polizia sta identificando varie persone e quindi sta lavorando in più direzione e in prospettiva i risultati, l’individuazione dei due gruppi, dovrebbero arrivare presto. Da indiscrezioni sembra che fra i 275 tifosi identificati nell’area di servizio ve ne sarebbero almeno una decina colpiti da “daspo” per fatti passati. Un’altra trentina sarebbero persone conosciute dalla polizia come facenti parte della tifoseria più accesa della Roma. Per analizzare le immagini a circuito chiuso sequestrate all’autogrill sono a lavoro gli esperti di via San Vitale. Basterà individuare coloro che hanno rubato e danneggiato fra i 275 tifosi fermati e identificati subito dopo dalla polizia stradale. La Digos di Milano, invece, sta lavorando sul lancio di oggetti da parte di alcuni tifosi della Roma all’interno e fuori dallo stadio. Dagli spalti dello stadio sarebbero stati lanciati addirittura dei water sradicati all’interno. Anche in questo caso si riveleranno preziose le registrazioni del sistema di telecamere digitali del Meazza. Gli investigatori le stanno passando sotto la lente di ingrandimento. Per ora a farne le spese è solo la società sportiva giallorossa. Il Giudice Sportivo ha comminato un’ammenda di 20mila euro alla Roma perché i suoi tifosi «al 20° del primo ed al 19° del secondo tempo, hanno lanciato numerose bottiglie in plastica nel settore occupato dalla tifoseria avversaria; al 26° del secondo tempo, lanciato sul terreno di gioco alcune bottiglie e alcuni bengala e fumogeni, determinando, per il venir meno delle condizioni di visibilità, l’interruzione della gara per circa quattro minuti; al 19° del secondo tempo, lanciato nel settore avversario un petardo ad alto potenziale». L’entità della sanzione è stata comunque attenuata perché la società giallorossa ha concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza.





Sinceramente mi sono strastufato di vedere certe cose allo stadio o fuori e che si venga additati come tifoseria solamente per questi eventi.
Sia chiaro, ciò che è stato deciso con la tessera del tifoso, non ritengo che risolva il problema e sono contrario a qualunque forma di prescrizione e monitoraggio occulto che dopo racchiudo subdoli fini commerciali...compresa tale tessera.
Ma non se ne può più....io sogno di vedere un giorno una partita della mia squadra in Italia...così come le ho viste all'Allianz Arena, o al Camp Nou o al Emirates Stadium di Londra...con la stessa tranquillità e la stessa gioia che un individuo deve avere per la visione di uno spettacolo calcistico.
sarà una questione di stadi di proprietà, di cultura sportiva assente nel nostro paese, o di altro....non mi interessa....voglio vedere uno spettacolo e voglio andarci con lo stesso spirito a cui posso assistere agli internazionali di tennis, a un opera alle terme di caracalla...uno spettatore appasionato che assiste ad uno spettacolo.
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