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pensiero del giorno....

Ultimo Aggiornamento: 11/04/2023 11:14
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30/11/2010 20:17
 
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«In Italia, l’unica vera rivoluzione sarebbe una legge uguale per tutti». «All’Italia, servirebbe quello che non c’è mai stato: una bella rivoluzione». «Pur di lavorare, pur di campare, molti di noi dicono sempre tengo famiglia. Ma alla propria famiglia, quella da mantenere, non si possono dire bugie: le si deve raccontare con coraggio la verità». «Nutre la mente solo ciò che la rallegra». «La speranza è una trappola inventata dai padroni». «Dove c’è mercato, non c’è spazio per bontà e sentimenti». «Oggi chi ha tre figli può andare dalla Carrà come fenomeno da baraccone». «Non riesco a girare scene d’amore, se non c’è un po’ di grottesco». «Non ho mai detto ”ti amo”». «Io sono un provinciale, solo i provinciali sono internazionali». «Giovani, ribellatevi!». «Ragionieri, geometri, agrari, educatori, ricercatori, tutti sulla stessa barca, anzi, tutti parte di una nuova Armata Brancaleone».


Pensieri sparsi di Mario Monicelli
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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05/12/2010 18:13
 
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Strage a Lamezia.
Marocchino drogato travolge e uccide 8 ciclisti
Due feriti in gravi condizioni. L'incidente alle 12 sulla statale 18 durante un sorpasso. Feriti anche l'autista dell'auto, positivo alla cannabis e senza patente, e il nipote di 8 anni, con lui su una Mercedes. L'uomo è in ospedale in stato di arresto per omicidio colposo plurimo.
L'INCIDENTE. Secondo le prime ricostruzioni l'autista della Mercedes stava effettuando una manovra di sorpasso a velocità elevata, quando al chilometro 372 della Statale 18, in direzione Gizzeria, ha incrociato un gruppo di ciclisti che viaggiavano in direzione opposta, senza riuscire a frenare Le conseguenze dell'impatto sono state devastanti. Le persone travolte facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra "Atlas". I nomi delle vittime sono Vinicio Poppin, Fortunato Bernardi, Pasqualino De Luca, Domenico Palazzo, Rosario Perri, Giovanni Cannizzaro e Franco Strangis. Tre di loro erano avvocati; uno era il proprietario del centro sportivo Atlas. Non è ancora noto il nome dell'ottava persona morta. Parenti e amici del gruppo di ciclisti sono accorsi sul luogo dell'incidente in attesa di notizie. Davanti ai corpi coperti da teli bianchi scene di sconforto e tante lacrime.
..........

Omicidio colposo plurimo per uno drogato senza patente che fa fuori 8 persone??
Da 5 a 15 anni..??
E visto che nn è cumulativa 2 annetti x ogni morto nella migliore delle ipotesi..
Questa è una strage e basta.

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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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17/12/2010 12:19
 
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stamattina a un semaforo sulla Laurentina mi è venuto sto dubbio..
ma perchè le macchine della polizia penitenziaria sulla fiancata hanno la scritta dell'indirizzo internet?? [SM=g27985]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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26/01/2011 16:40
 
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Deceduta giorni fa la conduttrice del tg1 Laura Mambelli

E' morta prematuramente, dopo una breve malattia, a soli 50 anni e proprio nel giorno del suo compleanno, Laura Mambelli, inviata e conduttrice del tg1.
E' stata la stessa testata per cui lavorava a dare l'annuncio del suo decesso, nel telegiornale delle 13,30 di sabato.
Noi Laura la ricorderemo per il suo volto e per il suo condurre il telegiornale in modo garbato, chiaro, pacato e sobrio.
La Mambelli lavorava al Tg1 dal 1990. Aveva seguito la vicenda del rapimento di Guliana Sgrena in Iraq, il terremoto a San Giuliano in Molise e l’alluvione del 2009 nel Messinese.

www.youtube.com/watch?v=51TXoWgD6Nk

L'ho scoperto solo oggi e mi è dispiaciuto molto, anche perchè la ricordavo spesso nel tg della notte, carina e mi sembrava anche preparata...RIP..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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09/02/2011 14:18
 
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i 16 sms di Sara T.:" Silvio krepa con tutte le tue troie "
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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09/02/2011 14:32
 
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Re:
Sound72, 09/02/2011 14.18:

i 16 sms di Sara T.:" Silvio krepa con tutte le tue troie "




una poesia più minimalista di un haiku. sarà difficile trovare un'altra frase che sintetizzi in meno di 35 caratteri quello che tutti noi desideriamo. molto bella anche la consonanza delle "t" che richiamano onomatopeicamente il suono di una mitragliatrice.

[SM=g9598]


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Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
(Samuel Beckett, Worstward Ho)
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08/03/2011 16:09
 
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Napolitano: "Basta donne oggetto"

[SM=g27992]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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16/03/2011 16:53
 
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Matsushima: l'Eden degli Haiku che non c'è piu'


«Lasciar cadere gocce di rugiada / E’ il suo compito sferzante, bruciante / All’Isola dei Pini / E la fornace delle sue lacrime / Brucia inesauribile tutto l’anno. / Abitante della baia / Alle maniche ampie che / Raccolgono la rugiada / Prova a paragonare questo: / Un indumento notturno nascosto / Da dove possono raggiungerlo le vie delle onde».

Murasaki Shikibu (973-1014 o 1025), la grande scrittrice medievale autrice della Storia di Genji, compose delle poesie dedicate a Matsushima, l’isola dei pini, con parole affrante che oggi risuonano in qualche modo profetiche.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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09/06/2011 18:31
 
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[SM=x2478856]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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16/06/2011 15:22
 
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Un calcio da playstation


Nel 1982, dopo la vittoria dell'Italia ai Mondiali di Spagna e la decisione di introdurre il 'terzo straniero', scrissi per il Giorno un articolo in cui dicevo che il calcio andava a morire. Ma, data la sua fortissima struttura pensavo che l'erosione sarebbe avvenuta molto lentamente e non mi sarei mai aspettato che ne avrei visto la fine, o quasi, nell'arco della mia vita.

Non mi riferisco qui agli scandali che hanno recentemente coinvolto società di B e anche di A, che sono solo un epifenomeno, oltretutto abbastanza circoscritto se paragonato a quanto avviene di analogo in altri settori della società (politica, finanza) della ben più profonda corruzione che negli ultimi decenni ha corroso il mondo del calcio e il suo significato più autentico. Il calcio (come altri sport minori, rugby per esempio, che questo significato hanno conservato) prima di essere spettacolo, prima di essere gioco, prima di essere sport è (o per essere più precisi: era) un rito collettivo. Una liturgia. Era l'ultimo spazio rimasto al sacro in una società che sotto la spinta della razionalizzazione economica si è completamente secolarizzata. Perchè è basato su un elemento del tutto gratuito, la passione del tifoso il quale gioisce come un bambino se la sua squadra vince o si dispera se perde, senza che questo abbia per lui, nell'uno o nell'altro caso, alcun significato economico.

Una liturgia (un mito) è per sua natura tendenzialmente immutabile, come sapevano bene i Greci e anche la Chiesa cattolica prima che, col papato di Wojtyla, perdesse la sua sapienza. Se qualche cambiamento deve essere apportato lo si deve fare con estrema cautela. Son come le fiabe che racconti ai tuoi bambini i quali vogliono che tu le ripeta ogni volta come gliele hai narrate la prima, immutate in ogni particolare. I tifosi sono come quei bambini.

Il business, l'astrazione del denaro, ha svuotato il calcio di tutti i suoi contenuti rituali, mitici, simbolici, magici, irrazionali, identitari. Addio alla Messa domenicale. Oggi, per il business televisivo, le partite sono spalmate su quattro giorni, dal venerdì al lunedì, e se è turno di Coppa dei Campioni (io preferisco chiamarla ancora così, anche se ormai, sempre per esigenze di business, è un'altra cosa) e di Uefa su tutta la settimana. Un'overdose che ammazzerebbe anche un toro. Fine anche del subrito del sabato, della schedina giocata al bar con gli amici. I calciatori cambiano squadra ogni anno per essere sostituiti da 'novità' ritenute più stuzzicanti o durante lo stesso campionato (con buona pace della regolarità della competizione), non esistono più giocatori-simbolo, campioni che hanno fatto tutta la loro carriera in una sola squadra (Totti è stato, e sarà, l'ultimo, un'eccezione comunque rispetto all'epoca dei Rivera, dei Mazzola, degli Antognoni, dei Riva, dei Bulgarelli), persino le maglie, per interesse degli sponsor, non sono più quelle, ci sono squadre, in Italia e in Europa (che sono il centro del business) che giocano con undici stranieri. Il processo di identificazione, il riconoscersi in una squadra, nella sua storia, nella sua tradizione, nelle sue maglie, nei suoi colori, nel suo carattere la cui continuità era assicurata dal passaggio di testimone, di generazione in generazione, fra gli 'anziani' e i giovani dei vivai (oggi semidistrutti dalla sentenza Bosman che ha portato nel calcio, cioè anche nella sfera del sacro, le ferree leggi del mercato) è diventato quasi impossibile. Ci vuole un grande sforzo di immaginazione, un voler illudersi a tutti i costi che il calcio, così come lo abbiamo vissuto per un secolo, esista ancora. Non per nulla qualche anno fa gli ultras, i terribili ultras, i demonizzati ultras, in rappresentanza di 78 società di A, di B, di C e delle serie minori, organizzarono a Milano, davanti alla Figc, in una domenica canicolare di giugno, una civilissima e composta manifestazione al grido di "Ridateci il calcio di una volta!". Ma non furono ascoltati. Non se ne dette quasi notizia, nemmeno sulla Gazzetta dello Sport. Disturbavano il manovratore.

Il calcio da stadio, l'unico, vero, calcio ha perso, dal 1982, anno simbolicamente della svolta, il 40% degli spettatori. E ha perso anche la sua caratteristica di evento nazionalpopolare, di 'festa di tutti', interclassista, con un'importante funzione sociale: sulle gradinate sedevano fianco a fianco, uniti dalla stessa passione, il piccolo e il medio imprenditore e il suo operaio. La politica degli abbonamenti (denaro fresco da incassare a prescindere) e dei prezzi ha distrutto il senso di ritrovarsi insieme in modo comunitario, la suburra va dietro le porte, gli altri, a secondo del proprio status, nelle diverse tribune. Chi può permetterselo guarda la partita su Sky, dove l'implacabile moviola va a cercare i labiali dei giocatori, gli sputi, le sacrosante bestemmie, gli scazzottamenti alla spalle dell'arbitro e insomma una parte importante del calcio (divenuta proibitissima, vietatissima, sanzionatissima) che è una metafora della guerra e come tale viene vissuta dai tifosi. Uno sfogo di aggressività salutare, se circoscritto e incanalato nelle due ore della partita, ad evitare guai peggiori, i 'delitti delle villette a schiera' come li chiama Guido Ceronetti.

Questo calcio pulitino, televisivo, asettico è certamente 'politically correct' e, sopratutto 'economically correct', ma il risultato è che quanto in esso vi è di più concretamente umano, e cioè i valori rituali, mitici, simbolici, sociali di cui parlavo, è stato sacrificato all'astrazione-denaro. Al loro posto resta la vuota forma della partita che domani potrebbe anche diventare, come tutto il resto, virtuale. Una playstation. Una perfetta simulazione, senza possibilità di errore, sull'iPad.

Ad ogni buon conto il calcio va a ridursi progressivamente a un qualunque spettacolo televisivo, ad una 'Domenica in', da fruirsi solipsisticamente a casa, fra una telefonata al cellulare e una visitina al frigo. Perdendo tutti i suoi connotati specifici susciterà un interesse sempre più generico, vago, intercambiabile che, come tale, prima o poi svanirà. Così gli apprendisti stregoni, a furia di spremerla, avranno ucciso 'la gallina dalle uova d'oro' e il razionalismo nella forma del denaro avrà realizzato, è il caso di dirlo, l'ennesimo autogol.

Massimo Fini
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18/01/2013 16:18
 
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"Non ho niente contro i vietcong, nessuno di loro mi ha mai chiamato negro".

riscoperta leggendo un articolo sul compleanno di Muhammad Alì
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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10/07/2014 15:22
 
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Claudio Lotito : Mi piacerebbe fare il sindaco di Roma
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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28/02/2015 11:15
 
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È allo stesso tempo Illogico e Interessante che per onorare il suo ultimo teletrasporto, Signor Spock, quello nella Leggenda, metta questo.
Troppo forte. RIP.

www.youtube.com/watch?v=GFiqofcHrUQ&feature=youtube_gdat...
[Modificato da giove(R) 28/02/2015 11:18]


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28/02/2015 11:30
 
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Re:
giove(R), 28/02/2015 11:15:

È allo stesso tempo Illogico e Interessante che per onorare il suo ultimo teletrasporto, Signor Spock, quello nella Leggenda, metta questo.
Troppo forte. RIP.

www.youtube.com/watch?v=GFiqofcHrUQ&feature=youtube_gdat...



Grande Spock..ho postato poco fa ..Un mito, davvero.


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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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09/05/2016 14:51
 
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Rizzoli: Mai avuto sudditanza psicologica
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12/07/2016 22:16
 
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no ma.. sto scontro tra i due treni tra gli uliveti..

deceduto pure un contadino che lavarava la terra nei dintorni colpito dai rottami [SM=g27991] .


Al sud binario unico nel 70% dei casi..in Puglia bassa la percentuale dei sistemi di telecomando della circolazione: là si scambiavano il fax i capostazione per dare l'ok.

Magra consolazione..in Europa le cose nn vanno molto meglio.

www.repubblica.it/cronaca/2016/07/12/news/treni_italiani_rete_ferroviaria_italia_nelle_regioni_del_sud_binario_unico_nel_70_dei_casi-14...

Poi dici che per fare uno stadio ci vuole un decennio..là avevano i finanziamenti Ue dal 2012 per il doppio binario..un altro anno per gli espropri..e poi le gare d'appalto..e poi inizio lavori..
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13/07/2016 10:59
 
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ma fanno pure ride quelli (Tutti) che da ogni TV e giornale cadono dal pero.
Tutti hanno i loro corrispondenti sul luogo, sui luoghi, E LORO SONO giornalisti.
Volete che un'informazione sui malfunzionamenti, sui monitoraggi, ecc. non ci sia mai stata? non gli sia mai pervenuta?

Vogliamo che MAI NESSUN giornalista locale abbia fatto un'inchiesta?
E che non sia arrivata nelle redazioni di questo o quel TG o giornale?

e dove c'è mai stato il risalto?
mai.

Quindi, sia chiaro che le principali responsabilità dell'incidente attengono a chi amministra.
Ma io, personalmente, sono stanco di questa informazione ipocrita fatta da ipocriti.

In tutto questo, tendo più a premiare che certe cose (o cose simili) le dice da prima, le ha sempre dette.
Come ad esempio chi da tempo lotta contro la TAV, milioni di Euro sprecati per BADARE AL TRASPORTO MERCI.

E la sicurezza delle PERSONE? Eppure come potete ben vedere gran parte delle Istituzioni e dell'Informazione, quando dovevano fare e dire qualcosa, non lo hanno fatto.

DOPO... sono TUTTI lì a chiedere interrogarsi cercare responsabilità...


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13/07/2016 14:38
 
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Beh peró oh tra Roma e Milano ce metti 2 ore.

Adesso non sono sicuro ma penso che il 90% delle linee ferroviarie al Sud ma anche al centro quelle che vanno da costa a costa sono le stesse che hanno messo i Piemontesi verso il 1860. Magari ammodernate qua e là ma poco me sa.
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Sono la rovina della Roma


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Post: 29.605
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13/07/2016 16:57
 
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ma alla fine il binario unico ce l'hanno pure in Germania Olanda e Francia..e ne trovi tanti de tratti pure in Lombardia e Emilia..

Quello cheè deprimente è che in tante zone stanno ancora col blocco telefonico, il fax e il messaggino e non hanno il sistema de controllo che blocca i treni.
Della serie..se un giorno te sbagli devi sperà che sia tutto un rettilineo altrimenti se prendono.

Che poi pure qua..possibile che in due stazioni nessuno se sia fatto veni il dubbio..e abbia chiamato per tempo i macchinisti?

Verde de qua..verde de là e tutti tranquilli.
A Tenerife 40 anni fa si scontrarono due aerei in decollo sulla pista avvolta dalla nebbia perchè uno dei 2 piloti, olandese mi pare, capi' male le comunicazioni in spagnolo...ecco mi sa che qua è andata in modo molto simile.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Post: 15.981
Età: 41
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13/07/2016 18:47
 
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Sì intendevo quello: cioè le infrastrutture tutte sono rimaste le stesse del 1860 con qualche piccolo aggiornamento.
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Sono la rovina della Roma


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