Il ritorno della Moto Morini
Risorge la Moto Morini. A maggio del 2010 il fallimento della storica casa di Casalecchio di Reno. Ad aprile scorso la prima asta al tribunale fallimentare di Bologna, base 2,6 milioni, era andata deserta. Al secondo tentativo la cifra è scesa e per un milione e 960 mila euro l’azienda Morini se la sono aggiudicata gli imprenditori milanesi Sandro Capotosti, ex presidente di Banca Profilo, e Ruggero Massimo Jannuzzelli, ex vicepresidente e amministratore delegato del gruppo Camuzzi. Nessun’altra offerta è stata presentata. Capotosti commenta: «Dopo un intenso lavoro durato tre mesi siamo contenti di aver concluso l’operazione. Un’operazione così, in questo momento economico, deve essere fatta con il cuore. Io da ragazzo ho avuto prima il Corsarino, poi lo Scrambler. E ancora me li ricordo».
Dici Moto Morini e non puoi non pensare che molti degli attuali cinquantenni hanno imparato a guidare le due amate ruote sul mitico Corsarino, la più piccola cilindrata (50 cc) della gloriosa casa nata, nella metà degli Anni Trenta, dal genio e dalla passione di Alfonso Morini. Un prestigio tutto italiano, un marchio che ha conquistato campionati mondiali fin dagli Anni Cinquanta, un’ascesa che sembrava inarrestabile. E che raggiunse l’apice, soprattutto alla fine degli Anni Settanta, con la più amata moto Morini: la 3 1/2. Bellissima, forte, veloce, agile, spesso guidata anche dalle donne, con o senza cupolino e con l’aggiunta di borse o baule in caso di viaggi. Perché partire con quella moto era un evento di assoluta piacevolezza, ascoltando quel rombo di motore come se fosse musica.
Dici Morini, icona piantata nel cuore di tanta gente, e pensi al piacere pericoloso di andare in moto quando il casco non era ancora un saggio obbligo ma solo una libera facoltà che i più ignoravano. Il valore dei modelli Morini non si è estinto con il tracollo dell’azienda. Sono diventate moto d’epoca, che spesso fanno ammattire gli appassionati che le possiedono perché i pezzi di ricambio sono piuttosto difficili da trovare. E ora bisogna sperare che Morini non sia solo questione di amarcord, ma che abbia un futuro degno del suo nome.
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c'era pure una canzone famosa sulla Moto Morini..
[Modificato da Sound72 20/07/2011 11:33]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola