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Matematica

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2022 08:39
16/04/2010 08:54
 
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Re: Re: Re: Re: La legge dei grandi numeri
Sound72, 15/04/2010 16.40:




ah beh seguendo il calendario certo, io mi basavo sull'ordine alfabetico delle squadre.
E'chiaro che poi bisognerebbe dare un'interpretazione logica e non casuale alle variabili e scindere tra legge e casualità tipo l'ultima su morganti e roma-inter che finisce sempre 2-1




Allora si. Quella di Morganti è forse una 'causalità forzata'.
16/04/2010 08:56
 
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Re:
lucaDM82, 15/04/2010 19.47:

Plastino ha detto che per la legge dei grandi numeri la Roma perderà.




Plastino è un esempio di pseudo esperto, che non sà neanche che cazzo vuol dire la lalegge dei grandi numeri.......perchè leggendola e interpretandola, sarebbe esattamente il contrario.
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Re: Re:
faberhood, 16/04/2010 8.56:




Plastino è un esempio di pseudo esperto, che non sà neanche che cazzo vuol dire la lalegge dei grandi numeri.......perchè leggendola e interpretandola, sarebbe esattamente il contrario.




ieri.. di questa legge dei grandi numeri ne hanno parlato in skysport24..!!!

mostrando la pagina di wikipedia che la descrive...

comunque.. ha ragione il chief.. siamo spiati fino agli "alti" vertici del giornalismo italiano...

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Re: Re:
faberhood, 16/04/2010 8.56:




Plastino è un esempio di pseudo esperto, che non sà neanche che cazzo vuol dire la lalegge dei grandi numeri.......perchè leggendola e interpretandola, sarebbe esattamente il contrario.




si è fissato col numero 23..e adesso ci sta riscirivendo sopra quest'altra favola..
una volta ricordo che la lazio segno' al 23' minuto alla prima di campionato, credo fosse con zeman, e lui disse che quello era il segno del destino che avrebbero vinto il titolo.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Sul forum retesport ci spiavano quelli del romanista...e quelli di RS ovviamente.
Plastino è convintissimo,eh...sto guru del nulla
[Modificato da lucaDM82 16/04/2010 12:33]
16/04/2010 13:51
 
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Re: Re: Re:
E_Dantes, 16/04/2010 9.10:




ieri.. di questa legge dei grandi numeri ne hanno parlato in skysport24..!!!

mostrando la pagina di wikipedia che la descrive...

comunque.. ha ragione il chief.. siamo spiati fino agli "alti" vertici del giornalismo italiano...




Leo,
Si me lo hanno riferito....ma anche da altre parti, non solo Skysport.
E niente! nonostante avessero la pagina di wikipedia davanti...il nulla...possibile che non capiscono che le cose che dicono sono in antitesi?
La legge dice che se tirando due dadi esce 7 per 6 volte su 10...allora la media ponderata è 10...aumentando il numero di volte che lanci il dado il valore che esce seguirà quello della media ponderata...quindi lanciando il dado 100 volte uscirà più volte 7.
Non dice che se non si verifica un risultato allora dopo n volte esce quel risultato......ovvero non dice che esce 5 perchè sono 46 volte che non esce!
Speriamo veramente che ce spiano così se fanno 'na cultura. [SM=g27994] [SM=g27994] [SM=g27994]
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Il pronostico di Plastiko sul Derby non è andato a buon fine. [SM=g27989] La sua "legge dei grandi numeri" non ha funzionato.
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Lo dice la matematica:
"Il Mondiale alla Germania"


Secondo i calcoli del professore tedesco Mertin Tolan, la nazionale di Loew sarebbe la candidata numero uno al trionfo in Sudafrica. Ma aveva fatto la stessa previsione anche nel 2006...

LONDRA, 22 aprile 2010 - E’ matematico: la Germania vincerà i Mondiali. E a dirlo non è una previsione del “mago” di turno, bensì un eminente fisico, che sostiene di aver sviluppato una formula trigonometrica a sostegno della sua tesi. Certo, il fatto che lo studioso in questione sia un professore dell’Università di Dortmund – quindi tedesco che più tedesco non si può - un pochino puzza di convenienza, ma, come si dice, la matematica non è un’opinione, quindi prendete carta e penna e fate anche voi due calcoli. Per giungere al risultato sperato, ovvero vedere Michael Ballack sollevare la Coppa del Mondo in Sudafrica il prossimo 11 luglio, il professor Metin Tolan ha analizzato i precedenti risultati della Germania ai Mondiali e avrebbe così avuto la prova provata che questa volta toccherà a loro: tutto parte dal fatto che i tedeschi, essendosi aggiudicati tre edizioni (1954, 1974 e 1990), hanno una media di vittoria finale di 3.7. Ecco perché il 2010 sarà il loro anno.

PRONOSTICO SICURO — “I miei calcoli sono molto semplici – ha spiegato Tolan al magazine tedesco Zeit Wissen – e provano tutti la stessa cosa. L’ultima volta che abbiamo vinto la Coppa del Mondo era il 1990 e, da allora, ci sono state altre quattro edizioni. La media della Germania è di 3.7, il che significa che vinciamo il titolo ogni quattro o cinque tornei. Di conseguenza, nessuno potrà batterci questa volta e potete già cominciare a mettere lo champagne in frigorifero”. Peccato che Tolan avesse predetto la stessa cosa anche nel 2006, ma i suoi calcoli di allora si scontrarono con la corazzata Italia il 4 luglio: una data che in Germania nessuno ha dimenticato, perché quel giorno sancì la fine dei sogni mondiali dei panzer e, fra l’altro, pure in casa loro. E proprio a Dortmund. “La mia formula è garantita per la Coppa del Mondo successiva – si è giustificato il professore – e perciò questa volta funzionerà di sicuro”. Qualcuno, però, spieghi al simpatico fisico tedesco che nel caso in cui la Germania dovesse vincere il proprio girone (che è il D, dove ci sono anche Australia, Serbia e Ghana) incontrerebbe la seconda del gruppo C (dove c’è anche l’Inghilterra) e, passasse pure questa, rischierebbe di incrociare nuovamente l’Italia in semifinale (sempre che gli azzurri finiscano primi nel loro girone e vincano contro la seconda del gruppo E). E visto com’è andata l’ultima volta, stai a vedere che Tolan ci azzecca di nuovo. Ma ancora per l’Italia…

..............


e allora non lo vincono di sicuro
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
01/07/2010 14:37
 
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Paradosso di Fermi, 50 soluzioni La provocazione di Stephen Webb

Era già in edicola un mese fa, ma credo che sia ancora reperibile in questo periodo e nelle prossime settimane. Se avete occasione di farlo, dunque, investite una dozzina di euro e acquistate il volume che la rivista scientifica "Focus" mette in vendita come iniziativa collaterale nell'ambito della collana "I saggi". Si tratta del volume di Stephen Webb, finalista all'Aventis Prize nel 2003 (titolo originale inglese: If the Universe is Teeming with Aliens...Where is everybody?), che si prende la briga di affrontare il famoso "paradosso di Fermi". E di suggerire 49 soluzioni di vario tipo: tradizionali, inedite, curiose, bislacche, seriose, simpatiche. Per tutti i gusti, insomma. La cinquantesima, invece, la offre l'autore stesso con una riflessione conclusiva particolarmente articolata. Ho appena cominciato a leggerlo e vi assicuro che è un libro molto accattivante, che cattura l'attenzione. Ma che cos'è il paradosso di Fermi? Lo ripetiamo per coloro che non lo conoscessero. La considerazione di partenza, riportata da Focus anche nella seconda di copertina, prende le mosse da un'analisi semplice: se ci sono 400 milioni di stelle solo nella Via Lattea, e forse 400 milioni di galassie nell'Universo, è ragionevole che là fuori, in un cosmo che ha 14 miliardi di anni, esista - o sia esistita - una civiltà avanzata almeno quanto la nostra: è l'enormità dei numeri a pretendere che sia così. Ma un bel giorno del 1950, chiacchierando in mensa con i colleghi fisici a Los Alamos, Enrico Fermi, pose il famoso quesito: "Dove sono tutti quanti?..."
Tutti quanti, ovviamente, nel senso degli Alieni. Il paradosso di Fermi da 60 anni strega schiere di scienziati di primo piano, ma anche filosofi, storici e autori di fantascienza. Stephen Webb, fisico teorico e appassionato collezionista delle soluzioni del paradosso, è uno di questi "avventurieri" del quesito. Le 49 ipotesi sono raggruppati in tre maxi-categorie: 1) Sono qui; 2) Esistono, ma non hanno ancora comunicato; 3) Non esistono. In ciascuna sezione, quindi, si procede con le singole proposte. Tanto per dire: a) sono qui e si fanno chiamare "ungheresi" (chissa poi perché non bulgari, ndr...); b) sono qui e si fanno gli affari nostri; c) sono stati qui e hanno lasciato prove della loro presenza; d) esistono e... siamo noi gli alieni!; e) lo scenario dello zoo; f) lo scenario dell'interdizione; g) l'ipotesi del planetario; h) Dio esiste. Non meno carini e interessanti i punti dello scenario numero 2. Tra questi: le stelle sono lontane...; non hanno avuto il tempo di raggiungerci...; siamo degli sciovinisti solari...; se ne stanno a casa... e navigano in rete...; sbagliamo strategia di ricerca...; non nutrono alcun desiderio di comunicare...; non abbiamo ascoltato abbastanza a lungo...; sono da qualche parte: l'Universo è più strano di quanto immaginiamo...; i cieli nuvolosi sono un fatto comune...; raggiungono la singolarità...; ci stanno chiamando ma noi non riconosciamo il segnale...; usano un matematica diversa...; tutti ascoltano e nessuno trasmette...
E il capitolo numero 3? Eccovi serviti con gli high lights: noi siamo i primi...; l'Universo è tutto per noi...; la vita può essersi sviluppata solo in tempi recenti...; l'intelligenza umana è fuori dal comune... (mio pensiero: mah...); la Galassia è un posto pericoloso... Va bene, avete capito che adesso vi sto chiedendo una cosa semplice: dite la vostra. Ve la sentite di aggiungere almeno la soluzione numero 51? Vi saluto con una frase proprio di Fermi, a mio avviso molto bella: "E' inutile cercare di arrestare il progresso della conoscenza. L'ignoranza non è mai migliore della conoscenza".
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01/07/2010 15:38
 
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per tirarne fuori una originale ammesso che possa farlo, dovrei conoscere tutte le 50 già formulate.
bisogna comprare il libro o basta wikipedia?

comunque io escludo la tesi n. 3 che non esista nessun altro che noi.

dato poi che noi siamo una parte relativamente nuova dell'universo, è molto presumibile che altre forme di vita siano in giro già da prima di noi, a volte da moltissimo prima.

da qui in poi non saprei più dare certezze, solo ipotesi.

una è che certe tecnologie esistono solo nella fantascienza (tipo possibilità di viaggaire alla velocità della luce o comunque a velocità tali da rendere "abbordabile" un viaggio così lungo, o possibilità di ibernarsi e quindi viaggiare con il navigatore per secoli per poi essere sveglaiti, ecc..), che vuol dire che nessuno ha mai comunicato con nessuno.

oppure sono già qui, e sono "relativamente" buoni.
perchès e sono qui devono esser buoni. sappiamo tutti com'è andata nell'esperiuenza umana, l'incontro tra civiltà avanzate e civiltà inferiori... le prime hanno annientato le seconde, e senza chiedere permesso.
quindi se sono qui vuol dire che sono buoni.
magari sono i nostri padri.
magari ci difendono (in una sorta di lotta intergalattica rtra buoni e cattivi) evitando di farci scoprire.

comunque se sono qui sono buoni altrimenti luomo sarebbe già sottomesso.

magari se becco le 50 ipotesi mi viene l'ispirazione per la 51.

che poi già m'è venuta: fanno il mercato della Roma!


01/07/2010 16:29
 
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Re:
giove(R), 01/07/2010 15.38:

per tirarne fuori una originale ammesso che possa farlo, dovrei conoscere tutte le 50 già formulate.
bisogna comprare il libro o basta wikipedia?




Meglio comprarsi il libro
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01/07/2010 19:06
 
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la matematica dei Kraftkerk a discoring.. [SM=g27989]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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02/07/2010 00:03
 
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I Kraftwerk sono una pietra miliare.
"Stiamo talmente avanti che se ci guardiamo indietro vediamo il futuro"
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interessante e sicuramente non sono un genio come Fermi e non sapevo del paradosso ma la stessa domanda me la faccio io da quando avevo circa 10 anni e in montagna passavo ore a guardare le stelle . Non conosco ancora le 50 ipotesi ma che sono tra noi mi lascia perplesso , che non esistano lo escludo .
Ci sono alcuni ,graffiti ,iscrizioni ecc . di diverse civiltà del passato che mostrano oggetti che noi oggi definiremmo UFo quindi direi che vale tutto anche perchè mi chiedo come società avanzatissime all'epoca come gli egizi oggi si so ridotti a pizzettari [SM=g27993] qualcosa non quadra ,c'era qualcuno che li aiutava ?
Chissà che in futuro diventeremo dei veri viaggiatori dello spazio in fondo come Verne ha anticipato il sommergibile , magari gli sceneggiatori di Star TRek hanno guardato in avanti e i motori a curvatura li avremo.
A proposito seganlo un libro "la fisica di Star Trek" in cui spiega secondo le leggi attuali della fisica se tutti i cazzetti che hanno (motori a curvatura, teletrasporto,stanze di ologrammi e tutto il resto)sono cose impossibili da realizzare o se c'è qualcosa di attuabile
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io ho letto mesi fa la fisica dei supereroi, più o meno con l'identico meccanismo di partire dall'immaginario per spiegare il reale.


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Re:
lucolas999, 02/07/2010 9.56:

interessante e sicuramente non sono un genio come Fermi e non sapevo del paradosso ma la stessa domanda me la faccio io da quando avevo circa 10 anni e in montagna passavo ore a guardare le stelle . Non conosco ancora le 50 ipotesi ma che sono tra noi mi lascia perplesso , che non esistano lo escludo .
Ci sono alcuni ,graffiti ,iscrizioni ecc . di diverse civiltà del passato che mostrano oggetti che noi oggi definiremmo UFo quindi direi che vale tutto anche perchè mi chiedo come società avanzatissime all'epoca come gli egizi oggi si so ridotti a pizzettari [SM=g27993] qualcosa non quadra ,c'era qualcuno che li aiutava ?Chissà che in futuro diventeremo dei veri viaggiatori dello spazio in fondo come Verne ha anticipato il sommergibile , magari gli sceneggiatori di Star TRek hanno guardato in avanti e i motori a curvatura li avremo.
A proposito seganlo un libro "la fisica di Star Trek" in cui spiega secondo le leggi attuali della fisica se tutti i cazzetti che hanno (motori a curvatura, teletrasporto,stanze di ologrammi e tutto il resto)sono cose impossibili da realizzare o se c'è qualcosa di attuabile




...o forse c'era qualcuno che li spingeva?
scopritelo su.. rieducational channel!
[SM=g27987]
(scusate se come al solito rovino quest'angolo culturale con le mie solite cazzate...)
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Re:
Sound72, 22/04/2010 13.35:

Lo dice la matematica:
"Il Mondiale alla Germania"


Secondo i calcoli del professore tedesco Mertin Tolan, la nazionale di Loew sarebbe la candidata numero uno al trionfo in Sudafrica. Ma aveva fatto la stessa previsione anche nel 2006...

LONDRA, 22 aprile 2010 - E’ matematico: la Germania vincerà i Mondiali. E a dirlo non è una previsione del “mago” di turno, bensì un eminente fisico, che sostiene di aver sviluppato una formula trigonometrica a sostegno della sua tesi. Certo, il fatto che lo studioso in questione sia un professore dell’Università di Dortmund – quindi tedesco che più tedesco non si può - un pochino puzza di convenienza, ma, come si dice, la matematica non è un’opinione, quindi prendete carta e penna e fate anche voi due calcoli. Per giungere al risultato sperato, ovvero vedere Michael Ballack sollevare la Coppa del Mondo in Sudafrica il prossimo 11 luglio, il professor Metin Tolan ha analizzato i precedenti risultati della Germania ai Mondiali e avrebbe così avuto la prova provata che questa volta toccherà a loro: tutto parte dal fatto che i tedeschi, essendosi aggiudicati tre edizioni (1954, 1974 e 1990), hanno una media di vittoria finale di 3.7. Ecco perché il 2010 sarà il loro anno.

PRONOSTICO SICURO — “I miei calcoli sono molto semplici – ha spiegato Tolan al magazine tedesco Zeit Wissen – e provano tutti la stessa cosa. L’ultima volta che abbiamo vinto la Coppa del Mondo era il 1990 e, da allora, ci sono state altre quattro edizioni. La media della Germania è di 3.7, il che significa che vinciamo il titolo ogni quattro o cinque tornei. Di conseguenza, nessuno potrà batterci questa volta e potete già cominciare a mettere lo champagne in frigorifero”. Peccato che Tolan avesse predetto la stessa cosa anche nel 2006, ma i suoi calcoli di allora si scontrarono con la corazzata Italia il 4 luglio: una data che in Germania nessuno ha dimenticato, perché quel giorno sancì la fine dei sogni mondiali dei panzer e, fra l’altro, pure in casa loro. E proprio a Dortmund. “La mia formula è garantita per la Coppa del Mondo successiva – si è giustificato il professore – e perciò questa volta funzionerà di sicuro”. Qualcuno, però, spieghi al simpatico fisico tedesco che nel caso in cui la Germania dovesse vincere il proprio girone (che è il D, dove ci sono anche Australia, Serbia e Ghana) incontrerebbe la seconda del gruppo C (dove c’è anche l’Inghilterra) e, passasse pure questa, rischierebbe di incrociare nuovamente l’Italia in semifinale (sempre che gli azzurri finiscano primi nel loro girone e vincano contro la seconda del gruppo E). E visto com’è andata l’ultima volta, stai a vedere che Tolan ci azzecca di nuovo. Ma ancora per l’Italia…

..............


e allora non lo vincono di sicuro




occhio ai calcoli di Tolan [SM=g27987]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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13/07/2010 13:52
 
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Re: Re:
Sound72, 05/07/2010 13.31:




occhio ai calcoli di Tolan [SM=g27987]



Tolan s'è bruciato definitivamente.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
04/08/2010 14:22
 
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La funzione base-13 di Conway di Maurizio Codogno
La funzione base-13 di Conway3 agosto 2010Questa volta ci avventuriamo nei meandri dell’analisi matematica; vedremo come la nostra intuizione non sia sempre così brava a intuire le cose. Il tema è un po’ più complicato di quanto scrivo di solito, ma garantisco che non ci sono dimostrazioni da seguire, e che il trucchetto usato è molto interessante, oltre a essere utile anche per altre dimostrazioni sicuramente molto più note.
Il tutto parte dallo studio delle funzioni di variabile reale. Generalmente una funzione è vista come una bella curva disegnata su un foglio di carta quadrettata dove sono stati aggiunti gli assi cartesiani; l’unica cosa a cui bisogna stare attenti è che la curva “non torni mai indietro”, altrimenti ci sarebbe un numero per cui la funzione assume due valori, e Ciò è Male. Questa definizione va benissimo per gli esempi che ci capitano nella vita di tutti i giorni; se ad esempio disegniamo la funzione della velocità della nostra auto rispetto al tempo durante il percorso casa-ufficio, otterremo una di queste curve, dove spesso saremo fermi e a volte magari avremo una velocità negativa perché stavamo facendo manovra. Tale funzione ha una caratteristica fondamentale: possiamo essere certi che in un qualche momento abbiamo toccato la velocità compresa tra la minima e la massima che siamo riusciti a fare. In matematica questo fatto ha il nome pomposo di Teorema dei valori intermedi, e viene insegnato all’inizio del corso di Analisi 1.
Il teorema funziona perché non è ancora stato inventato il teletrasporto, e quindi la velocità è una funzione continua. Anche se ti schianti di colpo contro un lampione – speriamo di no – non è vero che passi in tempo zero dai 130 all’ora a velocità zero; ci metterai magari un decimo di secondo, il che significa che un decimillesimo di secondo dopo l’urto tu stai ancora viaggiando a quasi 130 all’ora. I matematici, essendo persone che amano vedere le cose da un altro punto di vista, si sono chiesti “Ma vale anche il viceversa?” Detto in termini rigorosi: se abbiamo una funzione f tale che presi due suoi punti a caso a e b sappiamo che nell’intervallo [a,b] essa assume tutti i valori compresi tra f(a) e f(b), possiamo dire che f è continua? La risposta putrtoppo, o per fortuna, è no. John Conway ha trovato un bellissimo controesempio; ora ve lo illustro, vediamo se vi accorgete da dove lui ha preso l’idea.
Conway costruisce una funzione dall’intervallo ]0,1[ (senza gli estremi, dunque) a valori in R in questo modo. Preso un numero qualunque, lo scrive in base 13. Anche se non lo si vede fatto spesso, non c’è nessuna ragione perché i numeri in base diversa da 10 debbano essere interi; si può tranquillamente proseguire dopo la virgola, con la regola classica per la divisione. L’unica cosa che ci occorre è avere tredici cifre invece che dieci; Conway usa 0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,v,m,p. Per evitare di avere due rappresentazioni dello stesso numero, come succede in base 10 dove 0,49999999… è la stessa cosa che 0,5000000…, si decide di non usare le rappresentazioni che finiscono in ppppp… Conway guarda poi questi numeri, e chiama “ben formati” quelli con le seguenti caratteristiche:
da un certo punto in poi usano solo le cifre 0,1,2,3,4,5,6,7,8,9
subito prima di quel punto c’è la cifra v
prima ancora c’è un numero a piacere (ma almeno una) di cifre nell’insieme {0,1,2,3,4,5,6,7,8,9}
subito prima c’è la cifra p oppure la cifra m
non importa cosa ci sia prima ancora
Per esempio, 0,12m34pp1p2m34vv11111111111… non è un numero ben formato (ci sono due v di fila), mentre 0,12m34pp1p2m34v11111111111… lo è.
Ora ci siamo: la funzione di Conway vale 0 per i punti che scritti in base 13 non sono ben formati. E per gli altri? Semplice. Si butta via la “parte prima ancora” indicata sopra, e si rilegge la stringa restante sostituendo a m il simbolo “-”, a p il simbolo “+” e a v il simbolo “,”. Tanto sono solo simboli, no? Così il numero tredecimale 0,12m34pp1p2m34v11111111111… diventa prima m34v11111111111… e poi -34,11111111… Questo, letto come fosse un usuale numero decimale, è il valore della funzione nel punto (tredecimale) 0,12m34pp1p2m34v11111111111…
È impossibile disegnare questa funzione patologica: i suoi valori oscillano spazzando tutti i numeri reali in un qualunque intervallo piccolo a piacere. Ma questa è proprio la nostra ipotesi del teorema inverso, e la funzione non è continua; ecco dunque il controesempio cercato.
Il trucco per tirare fuori questa funzione è naturalmente quello di leggere la stessa stringa di caratteri in due modi diversi; procedimento che venne usato per la prima volta nel 1931, come i più attenti di voi avranno intuito. Però forse in questo caso la doppia lettura è più facile da capire. L’unica cosa che posso aggiungere è che per un matematico l’idea di definire una funzione in questo modo è semplicemente favolosa; se lo è anche per voi, potete fregiarvi del titolo di “matematico dentro”!


14/09/2010 11:55
 
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Matematico folle in fuga in Svizzera tiene in scacco 300 poliziotti
Caccia all'uomo a Berna. Pensionato, spara e scappa lo cercano da mercoledì.
BERNA
Un matematico folle è in fuga nelle campagne svizzere armato di un fucile, e 300 agenti delle truppe speciali gli sono alle calcagna dalla metà della scorsa settimana. Si chiama Peter-Hans Kneubühl, è un ingegnere matematico in pensione di 67 anni e mercoledì s'è barricato nella sua casa, che si trova in un quartiere residenziale di Berna ed è stata messa all'asta per decisione di un giudice.

Come riporta il sito del quotidiano Le Monde, per il matematico, che s'è sempre opposto, la sentenza è stata una dichiarazione di guerra. Il primo giorno di visite, ha messo un cartello davanti alla porta: «Questa casa non è in vendita». All'arrivo della polizia, ha risposto sparando. Secondo un responsable della polizia di Berna citato da Le Parisien, «s'è preparato per anni a un conflitto armato con la polizia».

All'una di notte è scappato da una finestra ferendo un poliziotto. La notte seguente è tornato, ha sparato di nuovo sui poliziotti, ed è scappato di nuovo. Così, da 5 giorni 300 agenti delle truppe speciali sono accorsi da ogni parte della Svizzera per acchiapparlo, e la stampa s'è appassionata alla storia del matematico pazzo.

Laureato alla prestigiosa «Ecole polytéchnique fédérale de Zurich», era stato cacciato dal lavoro perché rifiutava di adattarsi alle evoluzioni dell'informatica, e s'era ritirato nella casa dei genitori che riteneva intoccabile. Viveva solo e isolato dal mondo, e usciva solo di notte, con una torcia in mano. Ha scritto lettere chilometriche e folli alle autorità. E, per quanto matto sia, non l'hanno ancora preso.


Bisogna stare attenti ai Matematici...sopratutto quando je parte la brocca! [SM=g27988]
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