beh Giove certamente non è nel giorno della memoria che puoi sperare una lettura diversa della questione palestinese..anzi..direi che ogni volta che c'è il giorno della memoria si da ossigeno ad una ulteriore " forma comunicativa " per isolare a livello internazionale la Palestina.
Trovo difficile, per l'enormità di quella tragedia, in un giorno del genere legare un evento del genere, epocale, a qualcosa di presente, attuale, per quanto proprio a quel disastro si debba guardare per trovare le origini del conflitto in medioriente.
Ecco, oggi, il giorno dopo, dovrebbe essere creata luce sui 60 anni successivi.
Non c'è mai stato un giorno dopo da 60 anni a questa parte. E questo secondo me ha portato precarietà, creato il diritto a tutto e generato di riflesso, il diritto a difendersi in ogni modo, con mezzi leciti ma anche clandestino, terrorista, stragista.La religione in questo per me è solo uno strumento che va ad esaltare o accentuare. Viene dopo.
Io in realtà quando ci sono queste celebrazioni sono sempre un pò perplesso sul silenzio nei confronti della Germania. A volte mi sembra che lo sterminio nazista sia qualcosa da ascrivere a Hitler, qualcosa di fuori dal tempo, non riconducibile ad un popolo e ad una cultura. Come se quei responsabili non avessero eredi da interrogare o semplicemente ascoltare per capire. Un pò come Hiroshima o Nagasaki. Chi è stato? Non intendo dire che ad ogni celebrazione bisogna ripuntare il dito sull'autore, ma mi piacerebbe inserire nella valutazione storica passata e successiva, anche cosa e quali semi ha lasciato quell'evento nei responsabili.
Per quanto riguarda Hamas, non so se sia il Kgb di Israele, ritengo tuttavia gravemente responsabile di questo isolamento palestinese la Lega Araba, che una volta terminati negli anni 60/70 i conflitti per la spartizione dei confini con Israele, ha " mollato il Libano " si è letteralmente scrollata di dosso il peso Palestina accollandolo ad Arafat, salvo poi rifarsi viva nei momenti, rari, di maggiore debolezza internazionale di Israele.
[Modificato da Sound72 28/01/2010 11:14]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola