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2010 Fifa World Cup South Africa

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2013 11:45
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12/07/2010 13:35
 
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Aggiungo: per quanto riguarda la Spagna, sono contento soprattutto per Casillas...lui sì che era un leader vero anche quando davanti a lui giocavano Helguera, De la Pena e Tristan invece che Piquè, Xavi e Villa
......
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Re:
ShearerWHC, 12/07/2010 12.08:

Giusto contro l'Olanda la Spagna poteva vincere una finale mondiale...hanno trovato quelli più perdenti di loro [SM=g27989]

Robben [SM=g28000]

Con tutto che la Spagna è molto più forte e s'è mangiata pure lei le sue belle occasioni, io quel tiro l'avevo visto dentro [SM=g27996]

Mi dispiace molto, una finale persa come ieri da tifoso oranje mi distruggerebbe, e da romanista un po' mi sono immedesimato.

La Spagna vince a fatica il Mondiale giocando molto peggio dell'Europeo, ed è tutto dire sul livello medio di questa manifestazione...comunque divertente, dai quarti in poi

Sarò di parte, ma per me MWCquellocheè è Muller (gli assenti hanno sempre ragione...), nella Spagna sopra gli altri metto solo Villa, che comunque ha steccato le ultime due importanti gare, Xavi meno incisivo del solito, Iniesta bene solo alla fine, difesa ballerina

Come rivelazione/simpatia metterei Arevalo Rios, un po' un Tofting 2.0




sono abbastanza d'accordo, ma come sai Iniesta era arrivato al mondiale ancora convalescente.
per forza ha fatto bene solo alla fine.
proprio per questo invece dovresti penalizzare Villa, che invece ha steccatgo, come dici anche tu, proprio sul più bello.

Robben sulla prima occasione doveva colpire sotto, Casillas era ormai andato giù. lui invece l'ha piazzata laterale (soluzione migliore quando invece il portiere è ancora mezzo in piedi). non credo doveva aggirare Casillas, considerando che ad aggirare una frazione di secondo la perdi e c'era dietro Puyol. lì era da colpo sotto, bello deciso, tutta la vita.
sulla seconda, Robben doveva semplicemente andare per terra. ma lui insieme a Van der Wiel e Van Bronkhorst e al massimo un altro paio è stato un olandese corretto.

su Mueller ovviamente non discuto. ci sta anche bene come migliore del mondiale.

ha una pecca, e l'ha confermata in parte: non è il massimo sotto porta.
ma Iniesta sono anni che vince tutto, con club e nazionale (cosa che a messi, solo per fare un esempio, non riesce con entrambi), non solo, proprio quando manca lui, in questi anni, si sono visti barcellona e spagna perdere colpi (e quindi capisci che molta della farina sta proprio nel suo sacco), che pur arrivando non ottimamente al mondiale, si è ripreso in fretta e proprio quando il gioco s'è fatto serio, è uscito alla grande con assist, gol, giocate e cartellini causati...
ha preso una pezza da Van Bommel pronti via, da amputazione, eppure 3 minuti dopo era già pronto e scattante, ha continauto prendere mille botte, eppure proprio dalla seconda metà del secondo tempo è salito in cattedra, facendo la differenza totale.

lo so che quando parlo di Iniesta sono pure di parte (però che parte !), ma onestamente se non lo si premia ora...

tra l'altro per me non vale nemmeno lo scrupolo di voler evitare di fare un nome scontato (dopo ieri sera tutti a osannarlo). da questo punto di vista sono inattaccabile.
la mia considerazione per Iniesta risale ad anni orsono e l'ho sempre portato sul palmo della mano.


tutto ciò naturalmente con la grande ammirazione per Mueller. chissà ... non avesse saltato la semi (per un cartellino anche eccessivo tra l'altro).


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12/07/2010 23:49
 
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sembra giunta l'ora delle statistiche curiose. eccone una sui gol.

se dipendesse dai gol, il campione del mondo si chiamerebbe bayern di monaco. nessun altro club ha più marcatori in squadra: müller con 5, klose con 4, robben con 2 e demichelis con 1 fanno 12 reti. il secondo posto nella statistica dei club va al barcellona con 10 reti, seguito dall'inter con 8. lo stade rennes, con il solo asamoah gyan, ha segnato tante reti quanto i giocatori di manchester united e chelsea: 3. mentre il colonia ha segnato più di juventus e milan.

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Re:
BeautifulLoser, 12/07/2010 23.49:

sembra giunta l'ora delle statistiche curiose. eccone una sui gol.

se dipendesse dai gol, il campione del mondo si chiamerebbe bayern di monaco. nessun altro club ha più marcatori in squadra: müller con 5, klose con 4, robben con 2 e demichelis con 1 fanno 12 reti. il secondo posto nella statistica dei club va al barcellona con 10 reti, seguito dall'inter con 8. lo stade rennes, con il solo asamoah gyan, ha segnato tante reti quanto i giocatori di manchester united e chelsea: 3. mentre il colonia ha segnato più di juventus e milan.




dovrebbero essere 8 anche per l'Atletico Madrid..: 5 forlan, 2 tiago, 1 simao..

la Roma 2 golletti..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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intanto la Nuova Zelanda potrà sempre dire di essere stata l'unica squadra imbattuta del Mondiale....
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13/07/2010 16:49
 
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per completare il discorso su germania-uruguay e su come menavano i sudamericani..bello il pari tedesco dopo assedio di un minuto..
Cmq nn capisco perchè 25 anni fa davano le formazioni con la foto del calciatore e oggi nn sono capaci di fare altrettanto..e anzi devono complicarsi la vita con lo schema tattico o i giocatori in ordine di numero di maglia..




e questo il rosso dopo 40 secondi da inizio partita...l'entrata da dietro era un must!

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13/07/2010 21:29
 
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Re:
Sound72, 13/07/2010 16.49:



per completare il discorso su germania-uruguay e su come menavano i sudamericani..bello il pari tedesco dopo assedio di un minuto..
Cmq nn capisco perchè 25 anni fa davano le formazioni con la foto del calciatore e oggi nn sono capaci di fare altrettanto..e anzi devono complicarsi la vita con lo schema tattico o i giocatori in ordine di numero di maglia..





briegel, brehme, karl-heinz förster, eder, berthold, augenthaler... aveva messo su una bella squadra di randellatori il kaiser franz! [SM=g27985]

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20/07/2010 18:05
 
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Repubblica.it-
STAMPA BRASILE: SARA' MENEZES NUOVO CT VERDEORO

Secondo la stampa brasiliana il dopo Dunga si chiama Mano Menezes. L'allenatore del Corinthians è oggi il candidato più forte ad assumere la guida della nazionale brasiliana di calcio. Secondo il quotidiano "O Globo", la "candidatura" di Menezes alla guida della "seleçao" si è fortificata davanti alle difficoltà della Confederazione Brasiliana di Calcio (CBF), per prendere Luiz Felipe Scolari, già alla guida del Brasile nei vittoriosi Mondiali di Corea/Giappone nel 2002, visto che ha da poco firmato un contratto con il Palmeiras.
Fonti della CBF assicurano che il nome del nuovo ct sarà annunciato al più tardi domenica per preparare già la squadra che giocherà nell'amichevole del 10 agosto con gli Stati Uniti, la prima che disputerà il Brasile dopo la sua sconfitta per 2-1 contro l'Olanda nei quarti di finale del Mondiale in Sudafrica. L'elenco dei convocati per quella partita - che includerà giocatori che militano in squadre brasiliane - sarà annunciato lunedì prossimo.



...............


Loew intanto è stato confermato alla guida della Germania fino al 2012




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20/07/2010 20:15
 
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Re:
Sound72, 20/07/2010 18.05:

Repubblica.it-
STAMPA BRASILE: SARA' MENEZES NUOVO CT VERDEORO

Secondo la stampa brasiliana il dopo Dunga si chiama Mano Menezes. L'allenatore del Corinthians è oggi il candidato più forte ad assumere la guida della nazionale brasiliana di calcio. Secondo il quotidiano "O Globo", la "candidatura" di Menezes alla guida della "seleçao" si è fortificata davanti alle difficoltà della Confederazione Brasiliana di Calcio (CBF), per prendere Luiz Felipe Scolari, già alla guida del Brasile nei vittoriosi Mondiali di Corea/Giappone nel 2002, visto che ha da poco firmato un contratto con il Palmeiras.
Fonti della CBF assicurano che il nome del nuovo ct sarà annunciato al più tardi domenica per preparare già la squadra che giocherà nell'amichevole del 10 agosto con gli Stati Uniti, la prima che disputerà il Brasile dopo la sua sconfitta per 2-1 contro l'Olanda nei quarti di finale del Mondiale in Sudafrica. L'elenco dei convocati per quella partita - che includerà giocatori che militano in squadre brasiliane - sarà annunciato lunedì prossimo.



...............


Loew intanto è stato confermato alla guida della Germania fino al 2012








bene, bene. il che significa che nel dfb, tuttora la federazione per un singolo sport più grande e più ricca al mondo, cambieranno alcune poltrone.
è da ricordare che questa "rivoluzione" nel calcio tedesco è partita con la nomina di klinsmann, voluto fortemente dal neopresidente theo zwanziger che, in occasione dell'imminente mondiale, lo dotò di strapoteri quasi assoluti, imponendosi sull'establishment e sull'apparato della federazione. zwanziger, del 1945, aveva passato la sua carriera ad occuparsi silenziosamente della contabilità della federazione, ma appena raggiunta la carica di presidente, si è scatenato e non ha più guardato in faccia a nessuno. tutti pensavano di aver messo un grigio burocrate al comando e invece dalla larva usci un farfallone progressista... [SM=g28002]

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23/07/2010 16:28
 
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I TOP 100 del Mondiale secondo il Guerin Sportivo


1. Iniesta
2. Forlan
3. Sneijder
4. Casillas
5. Muller
6. Villa
7. Robben
8. Xavi Hernandez
9. Ozil
10. Robinho
11. Piqué
12. Khedira
13. Podolski
14. Schweinsteiger
15. Kuyt
16. Van Bommel
17. Maicon
18. Stekelenburg
19. Samuel
20. Busquets
21. Asamoah Gyan
22. Klose
23. Suarez
24. Neuer
25. Tevez
26. Mascherano
27. Lahm
28. Messi
29. Higuain
30. Jerome Boateng
31. Sergio Ramos
32. Toulalan
33. Honda
34. Gilberto Silva
35. Eduardo
36. Elano
37. Paulo da Silva
38. Giovani Dos Santos
39. Inkoom
40. Vera
41. Diaby
42. Javier Hernandez
43. Park Ji Sung
44. Hector Moreno
45. Lugano
46. Kevin Prince Boateng
47. Fabio Coentrao
48. Donovan
49. Raul Meireles
50. Park Chu Yong
51. Bradley
52. Bastos
53. Mbia
54. Ramires
55. Salcido
56. Luis Fabiano
57. Barrera
58. André Ayew
59. Belhadj
60. Benaglio
61. Llorente
62. Bendtner
63. Efrain Juarez
64. Alexis Sanchez
65. Tzorvas
66. Rais Mbolhi
67. Matsui
68. Kucka
69. Annan
70. Tanaka
71. Jonathan Mensah
72. Figueroa
73. Kim Jung Woo
74. Muslera
75. Glen Johnson
76. Valdivia
77. Dempsey
78. Yaya Touré
79. Defoe
80. Lee Chung Yong
81. Enyeama
82. Mphela
83. Rommedhal
84. Gelson Fernandes
85. Carmona
86. Birsa
87. Beausejour
88. Smeltz
89. Holman
90. Alvarez
91. Jovanovic
92. Quagliarella
93. Arevalo
94. Vittek
95. Lukovic
96. Elia
97. Samaras
98. Paston
99. Jong Tae Se
100. Julio Cesar


...............

Classifica molto discutibile, Robinho al 10 posto, Juan neanche trai primi 100 giusto per rimanere al Brasile. O ancora Vittek 94mo e il Boateng tedesco davanti a quello ghanese..
Interessante comunque come flashback del Mondiale e di alcuni protagonisti.





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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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23/07/2010 19:20
 
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Ramalho alla 'Selecao', obiettivo mondiali 2014
Federazione va sul sicuro, per lui consenso e fiducia


ANSA- SAN PAOLO - Se c'e' un allenatore di calcio che per consenso generale potesse essere indicato come il migliore in Brasile, sarebbe quasi certamente Muricy Ramalho, il tecnico che la Federcalcio brasiliana (Cbf) ha scelto oggi come ct per portare la Selecao verso i mondiali del 2014, che giochera' in casa come favorito obbligato. Ramalho e' stato nominato oggi dal presidente della Cbf Ricardo Teixeira, che questa volta non ha voluto correre rischi con scelte azzardate, come era stata quella di Dunga, che non aveva mai allenato prima di guidare la squadra oroverde ai mondiali in Sudafrica. Questa volta, la scelta di Teixeira e' ricaduta su un commissario tecnico che - in Brasile - e' considerato una sicurezza: Ramalho e' stato nominato per quattro volte di seguito, dal 2005 al 2008, miglior allenatore brasiliano, il suo San Paolo ha vinto il campionato brasiliano per tre anni di seguito, dal 2006 al 2008, e ha conquistato titoli con quasi tutte le squadre che ha allenato nella sua quasi ventenne carriera. Teixeira aveva lasciato intendere che avrebbe nominato un tecnico che portasse avanti il rinnovamento e il ringiovanimento come priorita' assoluta (sul modello della Germania di Loew), qualcuno che avesse una grande esperienza con vivai e giocatori giovani. Ma dopo il tonfo di Dunga e l'insorgere delle prime contestazioni sui suoi metodi e scelte (persino il presidente Luiz Inacio Lula da Silva aveva chiesto un ricambio al vertice della federcalcio), l'inossidabile Teixeira ha preferito puntare sul nome piu' sicuro e incontestabile, quello che offrisse meno punti vulnerabili alle critiche. Non che Muricy non sia capace di dar spazio ai giovani: nel suo San Paolo hanno trovato spazio vari talentini e promesse, tra cui il mediano Hernanes, possibile futuro leader della 'nuova' Selecao. Il nuovo ct brasiliano ha un contratto con il Fluminense fino alla fine del 2010. Non e' ancora chiaro se i dirigenti del club carioca saranno disposti a cedere l'allenatore che ha portato la squadra - senza grandi talenti e stelle - in vetta al campionato brasiliano. Ma e' possibile che si arrivi senza grandi difficolta' ad una soluzione di consenso: Muricy rimarrebbe con il Fluminense fino alla fine del campionato brasiliano, perche' in ogni caso la Selecao quest'anno ha in programma solo due amichevoli, mentre prepara il gruppo che costituira' la Selecao rinnovata. Muricy Ramalho e' nato a San Paolo nel 1955. E' stato un mediano di talento, e doveva essere riserva di Zico ai mondiali del 1978 se non avesse subito una grave lesione che lo allontano' dai campi di calcio. Comincio' la carriera in panchina come assistente del grande Tele' Santana al San Paolo. E' stato tecnico del Puebla (1993), San Paolo (1994-96, Coppa Conmebol), Guarani' (1997), Shanghai Shenhua (Coppa di Cina, 1998), Nautico (campione del Pernambuco 2001-2002), Figueirense, Internacional (2003-2005, due volte campione del Rio Grande do Sul), Sao Paulo (2006-2009), Palmeiras e Fluminense.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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23/07/2010 19:49
 
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Re:
Sound72, 23/07/2010 16.28:

I TOP 100 del Mondiale secondo il Guerin Sportivo

Classifica molto discutibile, Robinho al 10 posto, Juan neanche trai primi 100 giusto per rimanere al Brasile. O ancora Vittek 94mo e il Boateng tedesco davanti a quello ghanese..
Interessante comunque come flashback del Mondiale e di alcuni protagonisti.





giustissime osservazioni...
a una prima scorsa ne avevo viste un'altra mezza dozzina 4:
Mueller troppo basso, come Sweinsteiger
Fucile non ce sta, van der wiel non ce sta (fuori praticamente i migliori due terzini, insieme a lahm)
Annan non ce sta
Julio Cesar 'ncarcato a spinta nei primi 100 (centesimo!) quando c'ha sulla coscienza l'eliminazione del Brasile, mica la corea del nord.


sò d'accordo giusto su Iniesta ma era troppo facile.
[Modificato da giove(R) 23/07/2010 19:50]


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Re: Re:
giove(R), 23/07/2010 19.49:




giustissime osservazioni...
a una prima scorsa ne avevo viste un'altra mezza dozzina 4:
Mueller troppo basso, come Sweinsteiger
Fucile non ce sta, van der wiel non ce sta (fuori praticamente i migliori due terzini, insieme a lahm)
Annan non ce sta
Julio Cesar 'ncarcato a spinta nei primi 100 (centesimo!) quando c'ha sulla coscienza l'eliminazione del Brasile, mica la corea del nord.


sò d'accordo giusto su Iniesta ma era troppo facile.



anche villa, sesto, secondo me è troppo basso.. è vero che s'è magnato quel gol in finale che grida vendetta (anche se è stato un po' jellato..), ma fino alla semifinale la spagna l'ha trascinata lui praticamente da solo...
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STAMPA ARGENTINE:´MARADONA NON È PIÙ IL CT DELLA SELECCIÒN´





"Diego Armando Maradona non è più il ct dell'Argentina". Lo scrive il quotidiano sportivo 'Ole, secondo il quale l'incontro di ieri fra il presidente della federcalcio (Afa) Julio Grondona e il 'Pibe de orò ha sancito la definitiva rottura fra le parti. Maradona ha presentato le sue condizioni per rimanere altri quattro anni alla guida della 'Seleccion', ovvero la conferma di tutto lo staff con cui il ct ha lavorato prima e durante i Mondiali di Sudafrica e la nomina di Oscar Ruggeri come vice, e Grondona avrebbe risposto 'picchè. Il n.1 della Afa si sarebbe detto disposto a rinnovare per altri quattro anni il contratto del ct, ma non dei suoi collaboratori. Per l'ufficialità, scrive ancora 'Ole", bisognerà attendere la riunione del Comitato esecutivo a cui Grondona riferirà la situazione. Fra i possibili sostituti si fa già il nome di Carlos Bianchi, mentre nell'amichevole dell'11 agosto contro l'Irlanda, l'Argentina potrebbe essere guidata da Sergio Batista.
(ADNKRONOS)
[SM=g28001]

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forza con sergio batista! si merita questa chance, ha fatto un lavorone con l'under20 in questi anni, ripartire con lui dai giovani...
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penso che in ogni caso, batista o bianchi,
l'argentina finalmente avrebbe un allenatore di calcio.
29/07/2010 09:52
 
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Disfatta al Mondiale,Giocatori alla gogna
Incredibile episodio in Corea de Nord, con i giocatori tenuti in piedi sei ore davanti ad una folla che li 'rimproverava' dopo la disfatta in Sud Africa. Peggio ancora per il ct, mandato a fare il manovale in cantiere
di LUIGI PANELLA


La disperazione della stella Jong Tae Se dopo la sconfitta con il Portogallo
ROMA - Una gogna raffinata, una tortura psicologica che non ha avuto bisogno di staffe di legno o di collari in ferro di ispirazione medievale. Una sosta interminabile, lunga sei ore: i giocatori della nazionale nordcoreana reduci dal Mondiale, fermi, in piedi su un palco allestito al Palazzo della Cultura popolare. Davanti a loro quattrocento persone che li insultano rinfacciando le debacle sudafricana. La notizia è riferita da "Radio Free Asia", protagonista ancora il regime di Pyongyang. Il 2 luglio, riporta l'emittente, scena partorita dalla macchina del tempo in Corea del Nord. Dopo il confortante esordio con il Brasile (sconfitta onorevole per 2-1), troppo pesanti i ko con Costa d'Avorio (3-0) e soprattutto con il Portogallo, un 7-0 che tra parentesi ha avuto l'aggravante di essere trasmessa in diretta televisiva. Gli unici a salvarsi Jong Tae-se (la stella, chi non ricorda il pianto a dirotto durante l'inno) e An Yong-hak, rientrati direttamente in Giappone. Ancora peggio per il tecnico il ct Kim Jong-Hun, mandato a lavorare in un cantiere edile della capitale Pyongyang. Povero ct, in fondo alla Corea del Nord non si poteva certo chiedere di entrare nelle prime quattro. E per fortuna che in occidente i metodi sono più morbidi, caso contrario Marcello Lippi sarebbe stato fortunato a cavarsela con qualche impiego nell'agricoltura.

Tornando all'oscura Nord Corea, eloquente il motivo della punizione. Aver tradito la fiducia del 'Caro leader' Kim Jong-Il, uno che non sembra avere grosso senso dell'umorismo. Non si rilassa con il calcio, ma nemmeno con l'atomica viste la continue sfide portate alla comunità internazionale. E l'epilogo del Mondiale è stato in linea con gli inizi. Già in partenza infatti tirava una brutta aria: i giocatori non potevano rilasciare interviste, allenamenti blindati almeno fino alla notizia sulla presunta fuga di quattro giocatori. Poi il cambio di rotta: tutti in campo davanti alla stampa con tanto di numerazione ufficiale, mentre funzionari non meglio identificati filmavano coloro ciò che girava intorno all'evento.

Quindi la disfatta ed il ritorno in patria. In quei giorni il Chosun Sinbo, quotidiano stampato a Tokyo dalla comunità nordcoreana in Giappone, dava questa interpretazione dell'immediato rientro in patria dei nordcoreani: "I funzionari hanno confortato i giocatori dicendo di aver apprezzato il loro lavoro. Il commento dominante è stato sui giocatori che daranno risultati positivi in futuro se faranno leva su fiducia ed esperienza acquisita con la partecipazione alla Coppa del mondo sudafricana". La carota prima del bastone, ma del resto non poteva certo finire diversamente visto il precedente.

La Corea del Nord infatti era alla seconda partecipazione, dopo quella del 1966. Allora Pak Do Ik spedì a casa gli azzurri (l'Italia solo quest'anno ha fatto peggio), gli asiatici entrarono nei quarti, si trovarono in vantaggio di tre reti sul Portogallo prima che un certo Eusebio ribaltasse la situazione rimandandoli a casa. Impresa eroica, sai che festa al rientro a Pyongyang? Macchè, neanche per sogno. I giocatori festeggiarono le loro gesta andando in un locale, alla maniera occidentale, ed al ritorno il 'premio' fu una deportazione nei campi di lavoro per curare l'atteggiamento da 'borghesi decadenti'. Si salvò solo l'autore del gol, Pak Do Ik, rimasto in albergo per un attacco di gastrite. Per la cronaca Kim Jong-Il non è responsabile dei fatti del '66, all'epoca era poco più di un bambino. I provvedimenti li prese Kim Il-Sung, suo padre. E' proprio il caso di dirlo, buon sangue non mente.


(28 luglio 2010)


Si .....sarà pure un'esagerazione.....ma certa gente che conosco, un pochetto de gogna je la farei provà....
Oggi sò poco democratico [SM=g27988]
29/07/2010 09:55
 
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Re:
Sound72, 23/07/2010 16.28:

I TOP 100 del Mondiale secondo il Guerin Sportivo


1. Iniesta
2. Forlan
3. Sneijder
4. Casillas
5. Muller
6. Villa
7. Robben
8. Xavi Hernandez
9. Ozil
10. Robinho
11. Piqué
12. Khedira
13. Podolski
14. Schweinsteiger
15. Kuyt
16. Van Bommel
17. Maicon
18. Stekelenburg
19. Samuel
20. Busquets
21. Asamoah Gyan
22. Klose
23. Suarez
24. Neuer
25. Tevez
26. Mascherano
27. Lahm
28. Messi
29. Higuain
30. Jerome Boateng
31. Sergio Ramos
32. Toulalan
33. Honda
34. Gilberto Silva
35. Eduardo
36. Elano
37. Paulo da Silva
38. Giovani Dos Santos
39. Inkoom
40. Vera
41. Diaby
42. Javier Hernandez
43. Park Ji Sung
44. Hector Moreno
45. Lugano
46. Kevin Prince Boateng
47. Fabio Coentrao
48. Donovan
49. Raul Meireles
50. Park Chu Yong
51. Bradley
52. Bastos
53. Mbia
54. Ramires
55. Salcido
56. Luis Fabiano
57. Barrera
58. André Ayew
59. Belhadj
60. Benaglio
61. Llorente
62. Bendtner
63. Efrain Juarez
64. Alexis Sanchez
65. Tzorvas
66. Rais Mbolhi
67. Matsui
68. Kucka
69. Annan
70. Tanaka
71. Jonathan Mensah
72. Figueroa
73. Kim Jung Woo
74. Muslera
75. Glen Johnson
76. Valdivia
77. Dempsey
78. Yaya Touré
79. Defoe
80. Lee Chung Yong
81. Enyeama
82. Mphela
83. Rommedhal
84. Gelson Fernandes
85. Carmona
86. Birsa
87. Beausejour
88. Smeltz
89. Holman
90. Alvarez
91. Jovanovic
92. Quagliarella
93. Arevalo
94. Vittek
95. Lukovic
96. Elia
97. Samaras
98. Paston
99. Jong Tae Se
100. Julio Cesar


...............

Classifica molto discutibile, Robinho al 10 posto, Juan neanche trai primi 100 giusto per rimanere al Brasile. O ancora Vittek 94mo e il Boateng tedesco davanti a quello ghanese..
Interessante comunque come flashback del Mondiale e di alcuni protagonisti.









Per me le prime 13 posizioni sarebbero dovute essere:


1. Iniesta
2. Forlan
3. Villa
4. Schweinsteiger
5. Xavi Hernandez
6. Sneijder
7. Casillas
8. Muller
9. Robben
10. Ozil
11. Piqué
12. Khedira
13. Podolski
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29/07/2010 10:31
 
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Disfatta al Mondiale
Giocatori alla gogna
Incredibile episodio in Corea de Nord, con i giocatori tenuti in piedi sei ore davanti ad una folla che li 'rimproverava' dopo la disfatta in Sud Africa. Peggio ancora per il ct, mandato a fare il manovale in cantiere




ROMA - Una gogna raffinata, una tortura psicologica che non ha avuto bisogno di staffe di legno o di collari in ferro di ispirazione medievale. Una sosta interminabile, lunga sei ore: i giocatori della nazionale nordcoreana reduci dal Mondiale, fermi, in piedi su un palco allestito al Palazzo della Cultura popolare. Davanti a loro quattrocento persone che li insultano rinfacciando le debacle sudafricana. La notizia è riferita da "Radio Free Asia", protagonista ancora il regime di Pyongyang. Il 2 luglio, riporta l'emittente, scena partorita dalla macchina del tempo in Corea del Nord. Dopo il confortante esordio con il Brasile (sconfitta onorevole per 2-1), troppo pesanti i ko con Costa d'Avorio (3-0) e soprattutto con il Portogallo, un 7-0 che tra parentesi ha avuto l'aggravante di essere trasmessa in diretta televisiva. Gli unici a salvarsi Jong Tae-se (la stella, chi non ricorda il pianto a dirotto durante l'inno) e An Yong-hak, rientrati direttamente in Giappone. Ancora peggio per il tecnico il ct Kim Jong-Hun, mandato a lavorare in un cantiere edile della capitale Pyongyang. Povero ct, in fondo alla Corea del Nord non si poteva certo chiedere di entrare nelle prime quattro. E per fortuna che in occidente i metodi sono più morbidi, caso contrario Marcello Lippi sarebbe stato fortunato a cavarsela con qualche impiego nell'agricoltura.

Tornando all'oscura Nord Corea, eloquente il motivo della punizione. Aver tradito la fiducia del 'Caro leader' Kim Jong-Il, uno che non sembra avere grosso senso dell'umorismo. Non si rilassa con il calcio, ma nemmeno con l'atomica viste la continue sfide portate alla comunità internazionale. E l'epilogo del Mondiale è stato in linea con gli inizi. Già in partenza infatti tirava una brutta aria: i giocatori non potevano rilasciare interviste, allenamenti blindati almeno fino alla notizia sulla presunta fuga di quattro giocatori. Poi il cambio di rotta: tutti in campo davanti alla stampa con tanto di numerazione ufficiale, mentre funzionari non meglio identificati filmavano coloro ciò che girava intorno all'evento.

Quindi la disfatta ed il ritorno in patria. In quei giorni il Chosun Sinbo, quotidiano stampato a Tokyo dalla comunità nordcoreana in Giappone, dava questa interpretazione dell'immediato rientro in patria dei nordcoreani: "I funzionari hanno confortato i giocatori dicendo di aver apprezzato il loro lavoro. Il commento dominante è stato sui giocatori che daranno risultati positivi in futuro se faranno leva su fiducia ed esperienza acquisita con la partecipazione alla Coppa del mondo sudafricana". La carota prima del bastone, ma del resto non poteva certo finire diversamente visto il precedente.

La Corea del Nord infatti era alla seconda partecipazione, dopo quella del 1966. Allora Pak Do Ik spedì a casa gli azzurri (l'Italia solo quest'anno ha fatto peggio), gli asiatici entrarono nei quarti, si trovarono in vantaggio di tre reti sul Portogallo prima che un certo Eusebio ribaltasse la situazione rimandandoli a casa. Impresa eroica, sai che festa al rientro a Pyongyang? Macchè, neanche per sogno. I giocatori festeggiarono le loro gesta andando in un locale, alla maniera occidentale, ed al ritorno il 'premio' fu una deportazione nei campi di lavoro per curare l'atteggiamento da 'borghesi decadenti'. Si salvò solo l'autore del gol, Pak Do Ik, rimasto in albergo per un attacco di gastrite. Per la cronaca Kim Jong-Il non è responsabile dei fatti del '66, all'epoca era poco più di un bambino. I provvedimenti li prese Kim Il-Sung, suo padre. E' proprio il caso di dirlo, buon sangue non mente.

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un corso a Cesano o Macomer sarebbe meglio di una vacanza premio pe sti ragazzi..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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29/07/2010 13:40
 
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Che bel paese,quasi quasi ci vado in vacanza.
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