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Campionato Italiano

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2024 12:21
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28/07/2018 10:05
 
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Ecco come si vedrà la Serie A tra tv e web
di Marco Iaria
Benvenuti nel campionato-spezzatino, in onda tre giorni su sette, in otto finestre orarie, e consacrato alle nuove tecnologie. Sì perché un pezzo della Serie A si vedrà per la prima volta solo su Internet, rompendo antiche abitudini, mandando in confusione i meno tecnologici e, allo stesso tempo, offrendo la più ampia flessibilità di fruizione a chi non si accontenta di vedere la partita di calcio nel salotto di casa. Ecco, allora, le istruzioni per l’uso al campionato 2018-19.
Quando andrà in scena il campionato?
Le finestre orarie sono otto: sabato alle 15, alle 18 e alle 20.30; domenica alle 12.30, alle 15 (tre partite), alle 18 e alle 20.30; lunedì alle 20.30. I primi tre turni (19 agosto, 26 agosto e 2 settembre) avranno un format particolare, «estivo», con meno finestre e gare tra le 18 e le 20.30. La terza giornata non avrà il lunedì sera ma il venerdì sera: questo avverrà nei turni che precedono gli impegni della Nazionale e le infrasettimanali e, in circostanze molto limitate, le sfide di Champions.
Chi ha acquistato i diritti tv della Serie A?
Per il ciclo 2018-21 la Lega ha venduto i diritti per prodotto e non per piattaforma, uniformandosi agli altri tornei europei e suddividendo la giornata di campionato in blocchi di partite in esclusiva. Sette partite sono state acquistate da Sky: il sabato alle ore 15 e alle 18, la domenica alle 15 (due gare), alle 18 e alle 20.30 e il lunedì alle 20.30. Tre da Perform: il sabato alle 20.30, la domenica alle 12.30 e alle 15.
Dove si vedranno le partite?
Le sette partite di Sky saranno visibili sul satellite e sul digitale terrestre, visto che con il disimpegno di Mediaset dal settore a pagamento si è materializzato di fatto un monopolio di Murdoch nel campo delle pay tv tradizionali. Così Sky ha replicato la sua offerta a canone sul digitale terrestre, con un pacchetto ad hoc sulla Serie A, ed è operativa anche via fibra, attraverso uno degli operatori Internet abilitati al servizio. Le tre partite di Perform si vedranno sulla piattaforma web Dazn, una sorta di Netflix dello sport, che sbarca in Italia dopo le esperienze in Canada, Giappone, Germania, Austria: offrirà contenuti sportivi in streaming, non solo le 114 gare stagionali di A ma anche tutta la Serie B, la Liga e altri eventi da definire.
Come si vedranno le partite?
Accanto ai mezzi tradizionali, cioè satellite e digitale terrestre, dove si potranno seguire i sette incontri a giornata di Sky, sarà indispensabile dotarsi di una connessione a Internet per vedere le tre partite di Dazn. La piattaforma Dazn, infatti, è disponibile su tutti quei dispositivi che forniscono la visione di contenuti audiovisivi, in questo caso le partite di calcio, con un collegamento al web: smart tv (cioè i televisori di ultima generazione), tablet, smartphone, computer, console per videogiochi. Il vantaggio è che per l’installazione non servono né cavo né parabola satellitare, lo svantaggio è che ci si dovrà appoggiare alla Rete attivando, se non lo si ha già, un contratto con un operatore Internet.
Quali sono i costi?
Per le sette partite di Sky la promozione di 12 mesi costa 45,10 euro al mese (poi 63,80) su satellite e fibra e 34,90 euro per i primi 6 mesi (poi 44,90) sul digitale terrestre: compresi nel pacchetto Champions ed Europa League. Per le tre gare di Dazn si paga 9,99 euro al mese, con il primo mese gratuito e la possibilità di rescindere in qualsiasi momento. Occhio agli sconti su Dazn: gli abbonati di Sky da almeno un anno, utilizzando un codice a loro disposizione, potranno pagare 7,99 euro; i vecchi clienti di Mediaset Premium si vedranno incluso l’accesso alla piattaforma nel pacchetto calcio da 19,90 euro (che non ha altro calcio, a parte i contenuti di Dazn). Per vedere tutto il campionato il tifoso dovrà pagare 55,09 al mese, 53,09 se si è già abbonati a Sky.


Serviranno due abbonamenti per l’intera Serie A?
Sì, a Sky e a Dazn. Gli sconti per chi è già cliente della pay tv non gli eviteranno l’attivazione alla piattaforma web, che ha costi aggiuntivi e necessita della connessione a Internet. I disagi saranno minimi per i possessori del decoder di ultima generazione Sky Q che già si appoggia alla Rete e funziona attraverso gli strumenti di cui parlavamo prima (dalla tv intelligente al cellulare). La app di Dazn verrà integrata su Sky Q: si pagherà un sovrapprezzo per accedervi, direttamente dalla home di Sky Q.
Quindi costerà di più vedere il calcio?
Sì, ma questo limitatamente alla Serie A e facendo un confronto con i prezzi a listino. La differenza è di circa 10 euro. L’anno scorso per vedere la Serie A e la Serie B, entrambe su Sky, si pagava 39,90 euro al mese. Quest’anno per gli stessi contenuti il prezzo combinato a listino sarebbe di 49,49 euro (41,50 Sky e 7,99 Dazn con lo sconto per gli abbonati Sky), ma attualmente ci sono promozioni che includono le coppe europee a un costo leggermente maggiorato. E infatti, facendo un paragone relativo all’intera offerta calcistica (Serie A, Serie B, Champions ed Europa League), l’esborso sarebbe inferiore quest’anno: 71,79 euro (Sky+Dazn) contro 89,90 (Sky+Mediaset) del passato.
È vero che saranno Sky e Perform a decidere gli orari delle partite?
Sì, in particolare i 20 big match. Come previsto dal bando, martedì si terrà una riunione in cui i due licenziatari dei diritti selezioneranno le 20 partite che ritengono più importanti (16 Sky e 4 Perform) e decideranno per ciascuna l’orario d’inizio, aderendo a una serie di condizioni previste dalla Lega e comunicando, in alcuni casi, un orario alternativo nel caso di possibili concomitanze con impegni nelle coppe europee. Si tratta dei cosiddetti «pick», la facoltà di scelta introdotta per questo ciclo allo scopo di valorizzare i diritti della Serie A (la Lega incassa da Sky e Perform 973 milioni annui più 150 di bonus contro i 945 del triennio precedente). Vale la regola che tra una partita e l’altra debbano esserci 2 giorni pieni di riposo: se si gioca il mercoledì in Champions si può giocare la domenica precedente (prima si tendeva ad anticipare al sabato); chi va in scena il giovedì in Europa League potrebbe tornare in campo anche a mezzogiorno della domenica. Ci vorrà tanta diplomazia per conciliare le esigenze delle tv con quelle delle squadre.



A me è venuto mal di testa solo a leggere l'articolo.
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