Lo stadio

per non farglielo aprire devono trovare il cimitero azteco sotto l'ippodromo, stavolta.

Spero di diventare ricco quando partiremo col nuovo stadio,un biglietto per la curva costera' 100 euro.

Oggi Magliaro sembra più ottimista sui trasporti pubblici.
Ricostruiamo il perché:
- la Roma Lido ha uno stanziamento di 180 milioni (preesistente alla faccenda stadio) della Regione in accordo con lo Stato. La linea però la gestisce ATAC (ossia il Comune) cui è impossibile fare bandi per via del concordato fallimentare
- esisterebbe un accordo con trenitalia per aumentare i treni sulla Orte-Fiumicino (la fermata Magliana servirebbe lo stadio).

Se aggiungiamo il ponte di Traiano che dovrebbe essere a carico dello stato (non si capisce bene di chi, in teoria di stato e città metropolitana, ma qui non ho le idee chiare) è tutto un condizionale.
Mi sembra comunque temibile l'idea della cosiddetta rottura di ca...rico a Piramide, se ventimila persone dovessero davvero scegliere la Lido per tornare dallo stadio. Vedremo.

Dopo st'ondata di arresti penso se possa chiudere per un pò il topic.

LMESSAGGERO.IT (L. DE CICCO) - Nove arresti (6 in carcere e tre ai domiliari) per il nuovo stadio della Roma a Tor Di Valle. Tra le persone arrestate ci sono anche l'imprenditore Luca Parnasi (in carcere), il vicepresidente del
Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi) e il presidente dell'Acea Luca Lanzalone (ai domiciliari) che ha seguito, in veste di avvocato per il Comune, il dossier sulla struttura. Dalle prime luci dell’alba, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma stanno dando esecuzione alla misura cautelare emessa dal gip di Roma nell’ambito dell’indagine coordinata dalla procura della Repubblica capitolina, su un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione, nell'ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma[...]
...............

E Caltagirone è un Sant'uomo, diciamolo.

Sono sorpreso che siano arrivati così presto gli arresti...

Comunque a me, in attesa di conoscerne di più (a quanto "mi" pare stamattina alle 8 era MAFIA CAPITALE 2, ma al momento si parla di "promesse di consulenze, promesse qui, promesse lì" e ancora non si sa "in cambio di che"), una cosa mi sento di dire, ed è sui giornalisti.

Inviati, Inviati "dedicati", Inviati che "sanno tutto", Inviati Ispettore Barnaby, Colombo, TJ Hooker, Starsky e Hutch..... Inviati che "sapevano tutto del coclo vitale dei girini, della salubrità delle anse fluviali, della composizione chimica dell'asfalto del ponte, del peso specifico della lega di metallo del ponte pedonale....." hanno preso STO BUCO DA NIENTE!
Bravi oh! Ammazza Magliaro quanto era informato oh! E DI CICCO e "l'ecomostro", ammazza che professionista minuzioso.

BUCO TOTALE. Però amo parlato pe due anni de girini, de gru, de ragni acquatici, della pulce d'acqua che il tempo ti rubòòòòòò........

lo metto qui ma potrebbe stare in "governo italia" e "governo roma"

LA REPUBBLICA (M. MENSURATI / F. TONACCI / M. E. VINCENZI) - L’abbraccio di governo tra i 5 Stelle e la Lega è nato a casa di un palazzinaro romano, otto giorni dopo il 4 marzo. Quando Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Matteo Salvini, e Luca Lanzalone, il “mister Wolf” fedelissimo di Luigi di Maio, si siedono alla tavola di Luca Parnasi, l’immobiliarista in carcere accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. A ben vedere, il primo a fiutare il vento gialloverde che avrebbe portato, 89 giorni dopo le elezioni, al governo di Giuseppe Conte.

Il patto del mattone La lettura delle 387 pagine dell’informativa del nucleo investigativo dei Carabinieri di Roma, allegata agli atti dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti per ungere Campidoglio e Regione Lazio e accelerare il progetto del nuovo stadio della Roma, riporta a quei giorni lì, immediatamente successivi all’esito delle urne. I giorni della grande incertezza. L’Italia in sospeso. Gli italiani che scommettevano sul nome a cui il presidente della Repubblica avrebbe conferito il mandato esplorativo. Di Maio che non chiudeva le porte a nessuno, Salvini che si professava incollato allo schieramento del centrodestra e a Berlusconi. In realtà, però, il piano era già avviato, nel modo in cui a Roma si fanno gli affari e si stringono patti. Una cena, a casa di amici.

È l’intuizione geniale di Parnasi. Ci comincia a lavorare dal 9 marzo, quando riferisce a Lanzalone — il consulente inviato al Campidoglio da Beppe Grillo per commissariare la sindaca Raggi sulla questione stadio — che la cena con Giorgetti si farà. «A casa mia», dice. «Il 12 marzo». Con un paio di regole di ingaggio per Lanzalone. La prima, riservatezza assoluta. «Dobbiamo essere super parati perché se ci vedono siamo fatti». La seconda, sullo scopo comune. «Oggi decidiamo una cosa… dobbiamo fare di tutto perché ci sia un governo». Mentre parlano, Parnasi contatta Giorgetti con un messaggio vocale su Whatsapp: «Ci vediamo in aeroporto alle 18.15 e ti porto in tv… e vai in tv ma io non mi faccio vedere».

Nel cerchio di Di Maio Il palazzinaro Luca Parnasi è un uomo che non fa mai niente per niente. Il prezzo del suo impegno per fare da taxi a Giorgetti e organizzare la cena lo mette subito in chiaro. «Voglio che mi presenti Di Maio». Per Lanzalone, non è un problema. «Vedo Luigi tutti i giorni, lo sento tre volte al giorno, l’ho visto due ore fa... lo risento domani mattina però in giro non lo dico. Luigi è un po’ come Salvini, cioè molto chiuso il cerchio... io, due tre persone, punto». Dunque, due tre persone al massimo nel cerchio magico di Di Maio, nel quale dice di sguazzare anche Lanzalone. Proprio lo stesso Lanzalone da cui oggi il leader 5 Stelle prende frettolosamente le distanze, ottenendone le dimissioni da presidente di Acea (la multiutility di Roma) dove loro stessi lo avevano messo. «Perché da noi chi sbaglia paga», dice Di Maio. Sorvolando però sul fatto che Lanzalone, poche ore prima di finire ai domiciliari, era con Davide Casaleggio a discutere di nomine in un ristorante di Corso Vittorio a Roma.

“Lanzalone Premier” Che la cena a casa Parnasi del 12 marzo sia uno snodo cruciale dell’inchiesta “Rinascimento”, coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e dalla pm Barbara Zuin, lo dimostrano le cinque pagine di omissis per coprire le intercettazioni. Dopo quella cena, c’è stato un pranzo, il 16 maggio scorso. Parnasi è a tavola con un prete di nome Don Liberio. «Tra poco avrai una sorpresa», annuncia al sacerdote. La sorpresa è l’arrivo di Giorgetti. Trattandosi di un parlamentare, gli investigatori non annotano quello che si dicono. Seguono però con attenzione ciò che accade dopo.

Parnasi rientra di corsa nella sede della sua azienda, la Ampersand, e riferisce alla sorella Flaminia e alla madre che a breve passerà a trovarlo «un avvocato dei 5 Stelle che potrebbe essere nominato Primo ministro». Si tratta proprio di Lanzalone. Anche in questo caso gli inquirenti omissano il contenuto di quella conversazione negli uffici della Ampersand. Ne indicano però l’oggetto: la formazione del nuovo governo. «Parnasi — scrivono i carabinieri — seguita a dispensare consigli a Lanzalone su come proporsi a Spadafora e agli altri esponenti dei 5 Stelle per proporre il suo nome». Davvero Giorgetti ipotizzò con Parnasi di proporre mister Wolf Luca Lanzalone come presidente del consiglio del governo Lega-5 Stelle? Di fatto si sa che il nome di Giuseppe Conte è stato avanzato pubblicamente da Luigi Di Maio il 21 maggio. Cinque giorni dopo.

“Salvini è un fratello” Del resto, se Lanzalone è l’emanazione Di Maio, Parnasi lo è di Salvini. «Con Matteo ci parlo direttamente», dice l’imprenditore. Una vicinanza sigillata con i 250 mila euro versati nel 2015 alla fondazione “Più Voci”. «Era vicina alla Lega. Con Matteo sono amico fraterno, si fa campagna con me, siamo fuori.Siamo proprio amici!». Un’amicizia coltivata per anni e di cui Parnasi, annusando il nuovo corso politico, intende raccoglierne i frutti. «C’è un rischio altissimo che questi facciano il governo, magari con Matteo Salvini... e quindi noi potremmo pure avere... incrociamo le dita, silenziosamente, senza sbandierarlo, un grande rapporto!». Già, Salvini è il cavallo vincente su cui puntare il massimo della posta. Ma senza dimenticare di spargere briciole su chi potrebbe, prima o poi, essere utile. «Dieci tavoli da 50 l’uno», ordina in codice alla sua segretaria Elisa Melegari, un mese prima del voto del 4 marzo, snocciolandole una lista di nomi di politici e i soldi da versare per la campagna elettorale: «Ferro 5.000 euro, Minnucci 5.000 euro, Agostini 15.000 euro, Mancini 5.000 euro, Polverini 10.000 euro, Francesco Giro 5.000 euro, Ciocchetti 10.000 euro, Buonasorte 5.000 euro...».

Le pr gratis per la Lombardi Ovunque apre “tavoli”. In Campidoglio e alla Regione Lazio. Su richiesta del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito e del consigliere Paolo Ferrara, Parnasi mette a disposizione della candidata Roberta Lombardi il responsabile della comunicazione della sua Eurnova, Giulio Mangosi. Il primo febbraio 2018, Mangosi racconta ad un amico: «Ieri sono salito a bordo dalla Lombardi, non da interno ma in coordinamento con Augusto Rubei (attuale portavoce della ministra Trenta, ndr) che è il suo capo campagna e che è stato il capo campagna della Raggi. Sta lavorando per Di Maio pure a livello nazionale. Augusto è un ragazzo bravissimo che già conoscevo prima. Non è un Cinque Stelle, è uno molto intelligente e molto furbo... ha creato lui la Raggi a livello mediatico, ora sta aiutando la Lombardi, io gli sto dando supporto su tutto... gli darò supporto su tutti i giornali locali… Lei non vincerà mai però magari poi a livello nazionale semmai ce la fanno e quindi magari...»

Il generone di Malagò L’indagine scopre che Parnasi è “amico fraterno” anche di Giovanni Malagò, il presidente del Coni. L’11 marzo i due si incontrano al Circolo Aniene e Malagò ha una richiesta. «Dopo arriva Gregorio (il fidanzato della figlia, ndr), te lo volevo presentare. Se giù si fa qualcosa sono contento! Se non si fa, problemi per me non esistono!». Qualcosa si fa: il 23 marzo alla sede di Eurnova si presenta Gregorio. Parnasi gli chiede se sia intenzionato a trasferirsi a Roma a parità di stipendio, quello gli risponde di sì. E negli atti è ricostruito come pochi mesi prima, nel novembre 2017, il Coni abbia improvvisamente cambiato opinione — da non conforme a conforme — circa il progetto dello stadio della Roma in merito a una questione di parcheggi su cui era competente.

magari non si configura nessun reato ma permettere che sti personaggetti pasturano per poi un domani essere ammanicati mi fa vomitare
Non cambierà mai un cazzo è nella natura deviata dell'italiano fa gli impicci

evidentemente però so tempi de magra pure pe politici e costruttori perché se parla de liste con mazzettine de 5mila euro.
O ce so gli omissis sugli zeri ma sembrano intrallazzi da Toto'truffa.

Qua se parla de farsi amico il politico col biglietto omaggio de roma-genoa..

Mmmmmmm...luco.... spero che leggi pure qualcos’altro oltre sta carta da culo che ieri ha titolato “Sistema Raggi” (il cui coinvolgimento è stato ESCLUSO dallo stesso Gip Ielo....).
Hai letto per caso che Parnasi era ammanicatissimo con Sala sindaco di Milano?
Hai letto che Sala diceva “se non era per Luca non ci sarei riuscito”? Repubblica ora TITOLERÀ “Sistema Sala”?
Comunque...la storia non è bella, ci sono ancora carte ed intercettazioni e sviluppi da venire, perciò parliamo sul provvisorio.
Ad oggi, a dispetto di Repubblica e di tutta l’informazione, i 5 Stelle coinvolti sono uno tecnicamente esterno (Lanzalone) e uno Nterno, Ferrara, che però è solo INDAGATO...
Ci sono nvece ARRESTATI DINALTRI PARTITI... ma si sta puntando l’indice solo da una parte....
A Milano è coinvolto direttamente il sindaco PD. ARoma il sindaco M5S è stato escluso dai sospetti dalla viva voce del GIP.
Di chi si parla però.
Oh intendiamoci, io sto a lancia i missili verso i “miei”, stamattina ho scritto a Bonafde che stava a una presentazione : “Lanzalone c’è lo hai portato te mirtacci tua, mettici la faccia, altro che presentazione, che fai metti la bimba e mo scappi?”.
Per carità c’e Da dare un giro di vite pure da noi ma occhio a non casca nel trappolone co tutte le scarpe. Qui, come bene ha detto Conte, c’ un Sistema Italia altro che.

Inizia così un "articolo" ospitato da LaRoma24.
"Articolo" (virgolette di dovere) di tal "diario romano".

Ho letto questo inizio poi ho smesso.
Per me VA ARRESTATA questa gente qui che scrive cose del genere. nella totale impunità.

"La gestione del caso Stadio della Roma da parte della giunta Raggi non finisce di stupire. (pronti via, e già entriamo a piè pari nell'agone) Dopo gli arresti (occhio eh???), l’inchiesta su Lanzalone – incaricato appositamente dalla Sindaca di seguire il dossier e poi premiato con la presidenza dell’Acea – ci si sarebbe aspettati una svolta nel senso della trasparenza. In pratica…… tu Raggi hai stravolto il progetto della precedente amministrazione, l’hai messo a rischio di realizzazione, i tuoi sono stati arrestati , adesso cambi registro e metti tutte le carte sul tavolo! (...)".

Caro Diario Romano, andrebbero arrestati i TUOI e chi vi dirige, chi scrive, chi respira, dentro sta merda de (non so nemmeno cosa sia) giornale, rubrica, opuscolo che è è.

"Arrestati"... i "suoi" (della Raggi)... CHI.
C-H-I?
CI-ACCA-I???

Ve lo dico IO: TUTTI, DI QUALUNQUE PARTITO, sono stati "ARRESTATI". Nessuno del Movimento 5 Stelle.
Lanzalone compreso che NON E' Movimento 5 Stelle, ma un collaboratore (che aveva fatto IMMENSAMENTE BENE a Livorno).
TUTTI, TI-U-DOPPIATI-I, MA DI ALTRI (TUTTI GLI ALTRI) PARTITI.
Altro che "Virginia I TUOI sono stati arrestati"..........
Forse i VOSTRI, cari infami di Diario Romano.

Delinquenti, Diario romano probabilmente in mano, di proprietà, gestito, da gente collusa e complice con chi ha distrutto la città in questi decenni di MAFIA.
Ah..perchè alla fine, che era MAFIA... è stato accertato.

Magari grazie a qualche pentito di Diario romano.

E’ un articolo di tal Filippo Guardascione. Cliccando sul suo nome su quel sito escono i suoi articoli, mi sembra ultras antigrillino e in generale contro il governo. Su google ho letto che lavora nella redazione del tg5. Non lo conoscevo.

Guardascione figlio di Bagascione

Guardascione figlio di Bagascione

comunque guarda qui. Avevo scritto che:

giove(R), 15/10/2018 16.25:

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Caro Diario Romano, andrebbero arrestati i TUOI e chi vi dirige, chi scrive, chi respira, dentro sta merda de (non so nemmeno cosa sia) giornale, rubrica, opuscolo che è è.

Altro che "Virginia I TUOI sono stati arrestati"..........
Forse i VOSTRI, cari infami di Diario Romano.

Delinquenti, Diario romano probabilmente in mano, di proprietà, gestito, da gente collusa e complice con chi ha distrutto la città in questi decenni di MAFIA.
Ah..perchè alla fine, che era MAFIA... è stato accertato.

Magari grazie a qualche pentito di Diario romano.

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poi tu mi scrivi che hai trovato che il Guardone delle Bagascione lavora al TG5 e allora me pare che più o meno tutto torni.

lucaDM82, 15/10/2018 23.56:

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E’ un articolo di tal Filippo Guardascione. Cliccando sul suo nome su quel sito escono i suoi articoli, mi sembra ultras antigrillino e in generale contro il governo. Su google ho letto che lavora nella redazione del tg5. Non lo conoscevo.

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Stessi ambienti, CERTI ambienti. Proprietari ed editori probabilmente incrociati. E avevo parlato di MAFIA.... e infatti chissà QUAL'E' il partito FONDATO DAI MAFIOSI.......... e a chi fa capo, a quale proprietario, quale editore, il TG5........

Probabilmente tra TG5 e ...il Diario Romano c'è anche qualche collegamento, consigli d'amministrazione, azionisti, correnti.
Insomma non è un caso che uno che alvora alla redazione di un TG controllato da persone di cui è stata accertata la collusione MAFIOSA, si metta a sparare a vanvera su PRESUNTI "arresti".
Arresti "di quelli della Raggi"......

Ecco qui, questa è solo un goccia infinitesima del quadro all'interno del quale ci muoviamo. Politicamente e quanto alla "informazione".

Pare no stronzo qualunque, e sicuramente Bagascione lo è. Uno che si vota CULO E ANIMA a mestare nel torbido, con un articolo così PALESEMENTE E SPUDORATAMENTE FALSO.... capite fino a che punto, le pieghe, le pieghette, ci sia una guerra in atto.
E la gente (ignara e ignava) legge, da dx da sx, da un cazzo di Diario Romano qualunque, ospitato in una LaRoma24 di gente che magari chissà chi cazzo è a sto punto.
Dato che nel mondo dell'informazione hanno girato i MARIONE CORSI.... gli ZAPPAVIGNA.... e quant'altro di coinvolti PERSINO IN OMICIDI.....
Gente che lavora ancora oggi, ancora oggi ha un nome, e uno stuolo che applaude....
e se anni fa fu solo l'insufficienza di prove a garantirgli impunità.... oggi sappiamo che al GABBIO PER MAFIA c'è un VECCHIO AMICO DI CERTI CEFFI.
CARMINATI.

E poi i Diari ROmani e i Bagascioni scrivono di arresti 5 Stelle.
"Arresti". badate bene "arresti" scritto di un partito che NON HA NEMMENO UN MEZZO FERMATO!!!!!!

Ecco, in questo senso QUI DENTRO mi sono imbattuto in facce di tolla simili. E ho fatto bene a comportarmi come ho fatto.
Gente DISPOSTA A TUTTO, pur di falsificare.
Stesse paste: chi equipara la designazione di un presidente del Senato a decenni di MAFIA è sullo stesso piano di Bagascione che "appioppa" ARRESTI a un partito che per ora è più pulito de tutte le docce che sta gentaglia avrà fatto in vita sua (sempre se se lava e per certa sporcizia non c'è sapone che tenga).
Questa è la gente, questa è l'informazione, questa è la VERGOGNA DAVANTI A NIENTE.
Questa è la falsità di coloro disposti a tutto, persino al vergognosamente falso e artefatto, tranne che alla verità e all'onestà.

visto ieri servizio di report..

Bel momento quando Salvini in soccorso dell'amico Parnasi se la prende con le procedure farraginose del codice degli appalti...degni di nota anche la nomina "a posteriori " dell'avvocato Lanzalone che lavorava per il Comune già da 2 mesi e il parere dell'Avvocatura per l'ok allo stadio che non c'è.

Certo, per i parcheggi del palazzo Eni al Casalaccio il problema del fosso di Vallerano non c'è stato evidentemente.
Anche se poi ho forti dubbi sul fatto che siano agibili...la nuova sede però è sicuramente operativa dal 1 settembre.

l parere del Politecnico di Torino bloccherà lo Stadio della Roma? «No, assolutamente». Così risponde la sindaca di Roma. «Non farei allarmismi. Ho chiesto e fortemente voluto una due diligence per riesaminare gli esiti della conferenza dei servizi cui hanno partecipato tutte le istituzioni. Al momento è stato rilasciato un primo draft su cui ci sono delle integrazioni in corso. Con la relazione finale capiremo come andare avanti con tutte le istituzioni che si stanno interessando», spiega.

Stadio, Pallotta accelera: 100 milioni per il progetto ma resta lo scoglio dei trasporti

La sindaca si riferisce alla relazione preliminare del Politecnico di Torino sui flussi di traffico del progetto di Tor di Valle che è arrivata in Campidoglio e, come anticipato dal quotidiano 'il Tempò, evidenzia alcune considerazioni di carattere generale. Una trentina di pagine in cui si analizza e valuta il tema viabilità legato al nuovo stadio della Roma e i metodi adottati dai proponenti.

Nel documento inviato dal dipartimento trasporti dell'ateneo si sottolinea come le analisi effettuate nel progetto sono state condotte in modo professionale dalle società esterne incaricate e in modo sempre professionale sono state effettuate le verifiche da RSM (Roma Servizi per la Mobilità), ma ci sono delle carenze che riguardano le aree esterne e il servizio ferroviario supposto. L'analisi del Politecnico ha portato quest'ultimo a ritenere che le previsioni effettuate sono troppo ottimistiche, e che lo scenario in presenza di evento sportivo restituisce un quadro «catastrofico».

Sorvolo sulla due diligence dopo 5 anni de progetti , controprogetti e conferenze.
Ma qua se parla de quadro catastrofico per la viabilità.

Che zozzoni a dirlo qua all'indomani dei brindisi in Campidoglio per il 2.0. Ce sta ancora l'eco degli insulti.

L'edizione odierna de Il Tempo fornisce ulteriori dettagli riguardo la trattativa che porterebbe il presidente giallorosso James Pallotta a rilevare i terreni di Tor di Valle. È già stato fissato un prezzo di massima che difficilmente potrebbe superare i 100 milioni di euro con i quali il patron americano entrerebbe in possesso non della societá Eurnova vera e propria ma solo dei suoi asset legati al progetto Tor di Valle. In poche parole, Pallotta, per un controvalore stimato fra 90 e 110 milioni di euro, comprerebbe da Eurnova i terreni e il progetto Stadio. Al momento, i legali delle due parti avrebbero iniziato i colloqui per stendere i contratti di compravendita la cui firma, peró, potrebbe essere “spacchettata” in due momenti: innanzitutto, una sorta di pre-accordo, di impegno alla compravendita che si perfezionerà al momento dell’approvazione finale del progetto, più precisamente all’approvazione da parte del Consiglio comunale delle delibere di variante e convenzione urbanistica. A quel punto, il numero uo giallorosso rileverebbe Eurnova azzerando i problemi con il Campidoglio: i debiti di Eurnova con il curatore fallimentare della Sais di Papalia ereditando direttamente le obbligazioni con il Comune assunte dalla stessa società.

Praticamente , al di là delle cacate che da ieri leggo e sento ,mi pare di aver capito che semmai riusciranno a portare a termine la costruzione dello stadio passeranno comunque una decina d'anni...😂😂😂😂

Sarà un disastro e il parere del Politecnico rende la toppa peggiore del buco.
"se fate questo...".. "se fate quello..."
grazie al cazzo.
Il punto è che il potenziamento che auspica il Politecnico sulla ROma-Lido sarà impossibile, perché è una tratta che già è a mezzi tra l provincia e il comune, quindi prima che si sblocchi la decisione, la competenza, chi rinuncia a cosa ...
In pratica, tutto il potenziale "dirimente" del parere esterno e tecnico si va a fare fottere perché il Polit4cnico ha parlato del Sesso degli angeli "se... se ..se..." senza tararsi sul concreto, né affondando il colpo enfatizzando le note negative.

Il MEGA BUG è che "se non fai certe cose (E STE COSE NON LE FANNO; NON CERTO NELLA MISURA CHE AUSPICHEREBBE IL POLITECNICO) andrà male, MA SE LE FAI.."
Eh ma non le fai, eh ma non le fai MAI così, nella misura NECESSARIA.

..Ma del resto... se spegni TUTTE LE FABBRICHE OGGI.. l'ambiente migliora...
E' ma se oggi muoiono tutti gli uomini sulla faccia della terra tranne me.... poi me scopo Belen... Se tutti da domani non prendono più l'auto, la qualità dell'aria migliora...
embè certo