la figura de...l general manager....

BONIEK: ´SE LA ROMA CHIAMA IO SONO PRONTO´

pubblicata sabato 10 ottobre 2009

L'intervista rilasciata da Zibì Boniek a Il Corriere dello Sport.

Boniek torna alla Roma, da dirigente. Vero?
"No"
Eppure si parla di ripetuti contatti che lei avrebbe avuto con la Sensi.
"Non posso nascondere di averla incontrata in tempi recenti..."
Che cosa le è stato proposto?
"Questo lo dovete domandare alla proprietà".
E' vero che le è stato offerto un ruolo di ambasciatore per la Roma?
"Potrebbe essere così".
Però a Boniek quel ruolo piace poco.
"Io proprio per carattere non sono adatto a un ruolo di immagine e basta. Io se devo lavorare per la Roma, voglio fare per migliorare la società, la squadra, i conti...".
Insomma saresti a disposizione per un ruolo operativo?
"Si, e questo la dottoressa Sensi lo sa benissimo, come sa che a me non interessa un ruolo solo di immagine. Cosa che tra l'altro in qualche maniera già faccio perchè ogni volta che ho dei contatti con un personaggio del calcio, sia dirigenti che allenatori o giocatori, la Roma è sempre un motivo di dialogo".
Che impressione le ha fatto la Sensi?
"Diversa da quella che ho visto rapportarsi con la stampa, cioè un po' troppo timida. In realtà è una persona che non ha paura di nulla, ha le idee chiare ed una grandissima voglia di fare".
Nella Roma ci sarebbe tantissimo da fare,
"E' vero, si può fare tantisimo basta avere delle idee e metterle in pratica. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un marchio come quello della Roma, non ha rivali al mondo. Si può migliorare il fatturato e, quindi, pure a squadra che tra l'altro è già buona. Faccio un esempio: il marchio Roma è conosciuto in tutto il mondo. Allora perchè non acquistare il miglior giocatore giapponese e cinese? Avete presente che tipi di mercato sono quelli? E, quindi, quante maglie giallorosse si potrebbero vendere da quelle parti?".
Non c'è il rischio che, entrando nella Roma, si scontri con i dirigenti che ci sono già?
"Non credo. Io sono per il lavoro di gruppo, se si lavora insieme si possono fare grandi cose".
Secondo lei l'attuale struttura societaria è ridotta?
"Nella Roma c'è un direttore generale?".
La questione stadio?
"Era ora che qualcosa si muovesse in questo senso. La Roma fa benissimo ad operare in questa direzione. In Premier le prime 4 squadre fatturano 500 milioni di Euro rispetto alle prime quattro del nostro campionato proprio per lo stadio di proprietà".
La Roma quest'anno dove può arrivare?
"Dal secondo al quarto posto. Ha tutto per riprendersi un posto in Champions. L'Inter è la più forte di tutte".
Da dirigente farebbe il nuovo contratto a Totti?
"Totti è la Roma di ieri, di oggi e di domani. Non può mai essere un problema il rinovo contrattuale del capitano. Magari si potrebbe pensare ad una formula che dopo 2-3 anni preveda una verifica, perchè fatico ad immaginare un Totti ancora al top a 38 anni. Per un attaccante è più dura. In ogni caso deve diventare un dirigente della squadra. Lascerà la fascia a De Rossi, un giocatore straordinario, intelligente, agonista. Un capitale inestimabile della Roma".
Ranieri?
"E' un bravo allenatore, razionale ed esperto. Ha una qualità che amo nelle persone: quando ti parla ti guarda sempre in faccia".
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Molto buono con la Sensi,anche dopo l'offerta bizzarra di fare l'ambasciatore...si vede che se li vuole tenere buoni per entrare e sistemare la situazione.Molto diplomatico.Io,che coi Sensi sono estremista,avrei aspettato che la barca affondasse per entrare con una nuova proprietà.
NB-ma ci vuole un fenomeno per capire che acquistare un giapponese è redditizio?