Penso che la qualità che più di tutte definisce il campione è la capacità, indipendentemente dal fisico o dalla situazione, di vedere il gioco più e prima degli altri. Poi il fisico ti aiuta a sopperire a quel secondo di lag mentale, e sicuramente la tecnica ti aiuta a velocizzare la trasmissione dell'idea in gesto, ma senza quel senso di supervisione puoi essere forte, veloce e tecnico quanto vuoi, ma non sarai mai un campione.
Jordan dominava anche con 40 di febbre e incapace di mangiare, semplicemente perché in campo sapeva dove fosse meglio per lui muoversi. Totti a 40 anni da fermo illuminava il campo, Pirlo ha fatto a lungo lo stesso.
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"In my 23 years working in England there is not a person I would put an inch above Bobby Robson."
Sir Alex Ferguson.