Bella sta cosa che Spalletti ce fa litigà ancora
Forse sono io che la vedo in modo troppo distaccato e "professionale". Per me, ha semplicemente toppato - ma non per via dell'onore, e chissà di che cosa, mica è tifoso daaa Roma - quando si è fatto prendere in castagna.
Come la storia di Scajola e della casa che non sapeva chi gliel'avesse regalata.
Cioè, statte zitto.
Errore professionale. Con le conseguenze che sappiamo.
Detto questo, io non credo - e qui infatti mi meraviglio che Giove stia dall'altra parte - che bisogni prendere parte a un gioco delle parti. Alla Sensi conveniva che lui se ne andasse, lui voleva andarsene, la squadra (squadra di infamelli, diciamolo) si è comportata proprio come un'orchestra: il direttore non ci dà il giorno di riposo in più, e noi facciamo il compitino, anzi meno.
Una fine mesta di un'avventura magnifica.
Responsabilità di tutti, e anche sue. Ma non perché ha tradito, ha fatto chissà che: no, si è dato la zappa sui piedi da solo, cercando di fare il furbo - e associandosi a gente, compresi i giornalistucoli romani, che poi lo ha lapidato.
Comunque in tanti posti di lavoro succede così. A me è capitato, sono stato tre anni a sgobbare come un cane in un posto dove mi sono divertito tanto. A un certo punto, boh, non ne potevo più, per vari motivi. Per farmi restare mi hanno più o meno detto "guarda che se te ne vai adesso ti facciamo una cattiva reputazione" - per dire insomma che lasciamo da parte il calcio, la vita lavorativa è così.
[Modificato da Giacomo(fu Giacomo) 17/12/2014 16:32]