Claudio Ranieri 2.0

13 marzo 2019... le sonde su Marte... la scoperta delle onde gravitazionali... e qui sulla piccola Roma della piccola Terra, ancora si parla di "culo"..... mmmah....

Poi fa specie che al tempo stesso si tiri fuori il concetto del calcio dell'età della pietra, anticaglie e Petrella, ecc......
Eh certo perché invece analizzare la realtà imperniando la disamina di concetti tra gli ultimissimi ritrovati della tecnica moderna come... il culo...

vabbè...

Detto ciò, su Ranieri tutti sanno tutto, ha fatto bene in tantissimi posti e situazioni, quasi mai ha vinto, spesso perché chiamato a riparare danni epocali, e in altra parte perché è un tecnico con dei limiti. Non certo un novizio dal punto di vista tattico, perché da Cagliari (mi pare), Napoli ecc.. fu anche produttore di un bel gioco.
Ma è chiaro che è calcio di altri tempi, e che Ranieri condisce un po' il tutto con ingredienti "simbolici". la grinta, la "caparbietà" il carattere, la voglia... (concetti che poi... non è che Guardiola, Sacchi, Hiddink e Conte tralascino....), ma senza una parte (decisiva) di sagacia, di creatività, di "altro".

Chi è e com'è lo sappiamo. E' sicuramente un "non integralista", e si vede subito da "ho detto ai ragazzi che è inutile uscire giocando la palla se sbagliano mille passaggi, se giocano con la tremarella, a sto punto palla via, e si gioca uscendo SOLO in situazioni tranquille.

Chi è lo sappiamo (e la cosa che adesso dico, la dico con al più estrema consapevolezza a prova di bomba, grimaldello, diatriba scientifica filosofica pratica) e la cosa "curiosa" è che spesso tutti noi quando parliamo, lo facciamo con una supponenza, una superficialità che fanno spavento.... ma io "ho questa pretesa di essere convinto che nessuno di chi fa le boccucce, arriccia il nasino, piazza la battuta "riduttiva".. avrebbe avuto un spicchio di palle, pari a un arcosecondo per cambiare Totti e De Rossi nell'intervallo di un derby. Mossa poi risultata pure vincente.

Insomma le sue qualità le ha.
Insomma, se la Roma fosse stata condotta, costruita un milligrammo meglio, non avremmo il Ranieri bis, che è sintomo di un palese fallimento totale.
Insomma, parlare di calcio antico, di "si ma lo sappiamo che tanto quello è", e addirittura tirare fuori il "culo", è roba da Petrucci, pariolino dell'etere.
Fa tanto nobiltà decaduta, o mai raggiunta, fate voi.

Che poi lo trovo pure poco acuto. Focalizzare su Ranieri, che è NON il protgonista di quanto accade e soprattutto, è accaduto, lui che è una conseguenza, assolutamente non l'artefice, che è l'ultimo arrivato, dopo uno stuolo di personaggi tritati da un macinino perenne che questa società disorganizzata e dagli "obiettivi NON sportivi", è quantomeno miope.

Aldilà del poco che potrà dare a una situazione allo sfascio, nemmeno allo sbando, ma allo sfascio, c'è la possibilità (in questo deserto dei tartari che è la Roma, dal punto dio vista della "conoscenza" del calcio) che una figura come lui, che è seria, professionale, "attaccata", almeno quel minimo che si può pensare per un Professionista, che ha fatto e lungamente, anche l'esperienza del Manager, avendo allenato anni ed anni in Premier, e che quindi HA (nel deserto dei tartari che c'è nel nostro panorama attuale, con i dirigenti attuali) delle "conoscenze" e un'"esperienza", potrebbe essere un primo tassello nella costruzione di un Staff dirigenziale all'altezza.
O quanto minimo: che capisce di calcio.

Detto che il tecnico "ideale" per la Roma è più uno alla Ranieri (non dogmatico, capace con molti moduli, uno che si adatta agli uomini a disposizione) che uno alla Di Francesco, perché al secondo devi dare uomini adatti a lui e quindi ""devi avere la PRETESA di scegliere" (sia chi comprare sia chi vendere), mentre con "un Ranieri" (o Mazzarri, o Gasperini) "prendi quasi a caso e loro adattano", e quindi per il modo di fare mercato della Roma, che non si può permettere di scegliere, di selezionare, di scremare, ma va di "occasioni", il tecnico adatto è un "tuttofare".
Detto ciò, magari non Ranieri, magari uno un po' più "moderno", un po' più "così o cosà", ma uno "tipo".

Ma sarei moderatamente contento se Ranieri diventasse un dirigente della Roma. Uno che ci tiene, che ha fatto di queste esperienze, uno serio, attaccato, uno che aggiunga un po' di fattore "fottuta conoscenza di calcio", in modo che "come in una società di software trovi si le segretarie e il portinaio, ma la maggior parte dei dipendenti è ESPERTA DI COMPUTER, INFORMATICA, e non è certo composta di avvocati, infermieri, muratori, medici... ma di INFORMATICI...
Così la Roma, che è una società di calcio, andrebbe attrezzata non con eserciti di avvocati, esperti marketing, esegeti del bon ton, figure di rappresentanza, ma di "ESPERTI DI CALCIO".

Ben venga, sotto questo aspetto, un Ranieri dirigente. Insieme ad altri, si intende, evitiamo altri Deus ex Machina o l'Uomo Solo.
Altri come lui, ma ok lui.