29 luglio scorso, appena arrivato in ritiro, ecco le parole di chi ci mette un attimo a chiacchierare e promettere, ma poi, SUL CAMPO, quando si tratta di essere lucidi e maturi e davvero vogliosi di "vincerle tutte", beh, avete visto tutti cos'ha fatto ieri:
"Scetticismo? A me piacciono queste cose, quando parti da vincente e poi fai un pareggio ti uccidono. Dovremo essere bravi noi a fare rimangiare le parole che ci vengono dette. Far rimangiare tutto quello che dicono giornalisti e tifosi in malafede. Poche parole, tanti fatti e tanto lavoro. Nel calcio la memoria è corta, è così da sempre. Dovremo fare tesoro e non pensare mai alla partita precedente anche se l'hai vinta. Arrivare alla partita dopo con l'atteggiamento giusto, per provarle a vincere tutte le partite"
POI VA IN CAMPO E FA QUELLE CACATE DI CHI PENSA CHE STA GIOCANDO AL PARCHETTO!
LE CHIACCHIERE... E POI ECCO I FATTI. ECCOLO L'ATTEGGIAMENTO GIUSTO!!!
E QUALE SAREBBE, BELLO "DE STO CAZZO"? LA SUPERFICIALITA' CON CUI GIOCHI?
Le ricorderete queste parole, o magari no.
Io sono fatto a modo mio, io certe cose me le segno, me le ricordo. E siccome non sono il CLASSICO ROMANISTA COJONE ORGOJONE DEMMERDA, poi ci fondo i miei giudizi e le mie ponderazioni.
Sapendo bene che a Roma DI CHIACCHIERE siamo CAMPIONI DEL MONDO, altro che i 5 scudetti di fila della Juve...
SAPENDO BENE che: "TANTE CHIACCHIERE E POCHI FATTI" E' DA SEMPRE IL MOTTO DELLA ROMA.
Ricorderete come questa estate, a Florenzi, come a molti altri giocatori della Roma, veniva rivolta la stessa domanda: Juve troppo forte, voi rassegnati?
Ecco come rispose lui. DA ogni parola TRASPARE MODESTIA come vedrete.
Come rispondere a un fatto oggettivo? Semplice, se ti rivolgi a gente talmente COGLIONA come i tifosi della Roma: CON LE CHIACCHIERE E LE VUOTE PROMESSE. Tanto poi non te le rinfaccia nessuno.
Come il rosicone, bullo di quartiere da quattro soldi, finto uomo, ma VERO PUPO ARROGANTE, Alessandro Florenzi: Alla realtà oggettiva si risponde RILANCIANDO ALTRE CHIACCHIERE.
(Ma poi... la vedete tutta la bontà, l'umiltà, la modestia, che escono da queste parole? Guardate i vocaboli che usa:
Uccidono...
Rimangiare...
Mala fede....
Notate IL LIVORE, NOTATE (cazzo se ce l'avete uno straccio di spirito di osservazione) la CATTIVERIA che rivela nella REALTA', questo ennesimo ologramma, che ci viene dipinto come "il ragazzo della porta accanto".
Notate, la vera natura.
Ed ecco un altro PALLONE GONFIATO, già "imparato" su come si sta al mondo, a Roma.
E così, "punito" De Rossi (e TE LA RACCOMANDO CHE PUNIZIONE ESEMPLARE!!!) e "trovato" un nuovo capitano, abbiamo GIA' la certezza che abbiamo trovato un altro COATTO DI MERDA.
Un chiacchierone buono solo a farsi bello a parole.
Un altro che ha CAPITO PERFETTAMENTE come ti INCARTI IL COGLIONE TIFOSO DELLA ROMA.
Anche lui, il tifoso medio(cre) della Roma, buono solo a chiacchierare. Per poi bersi tutto il piscio che gli versano dall'alto.
E gridargli "bravo, bello de nonna, ragazzo umile e modesto, che è rimasto lo stesso del ragazzetto del bar di Vitinia!".
Ormai è così. E più continuerà a essere IL COATTO CHE è, più ci sarà gente che lo difenderà, esattamente come è accaduto a De Rossi.
In un circlo vizioso che NON PORTERA' nessun migioramento.
Come per De Rossi. Che quindici anni dopo è ancora quello delle gmitate, delle espulsioni, e degli incontrollati raptus di follia.
ECCOLA LA ROMA.
Non è solo questione di Florenzi.
E' COME FUNZIONA LA ROMA.
COME
FUNZIONA
LA
ROMA.
ma la gente non lo capirà mai. Ed è per questo che alla fine il tifoso della Roma se lo merita.
Che bella quell'ultima volta in cui i tifosi della Roma FECERO I TIFOSI DELLA ROMA.
Quando non tollerarono. Quando non perdonarono. Quando decisero di dare un segnale che per una volta, una, forse l'ultima, andarono a Trigoria a dire: BASTA CHIACCHIERE, ORA FATTI O SONO GUAI. NON TOLLERIAMO PIU' LE VOSTRE PRESE IN GIRO.
Era l'inizio della stagione 2000-2001.
La Roma parti e non si fermò più.
Una rosa fatta di campioni, e allenata da un ottimo tecnico (vincente), NON AVREBBE COMBINATO NULLA.
Senza quell'ultimo GRANDE, momento di romanistismo. Ultimo brandello di un CARATTERE che fu.
E che ora non c'è più, avendo lasciato spazio all'assuefazione alla chiacchiera e al nulla.
PRESI PER IL CULO A VITA, dalla Roma e chi la incarna.
[Modificato da giove(R) 29/08/2016 11:11]