Io credo sia una questione sociologica, (pluri)generazionale.
Secondo me, posto per CERTO che verranno invasi dal calcio, questo accadrà (per inerzia a un certo punto), con la progressione e sopratutto l’integrazione vera, ad alti livelli (li la formazione sportiva passa necessariamente dalle scuole e università, non ci sono come noto, le giovanili) della popolazione ispanica, specie di nuova generazione/ondata. Quelli ispanici di antiche generazioni si integrarono nel baseball, troppo distanti per vari motivi (fisici per basket e footbal, ambientali/inconsueti per l’hockey) da tutti gli altri sport.
L’immaginario Americano-Americano bianco e Afroamericano quindi nero è per ora troppo ma troppo radicato e cresciuto con i loro sport classici. Quello che cambierà, sarà la nuova ondata latinoamericana. Quelli vogliono calcio, bene o male alimenteranno sempre più il business proprio a livello di numeri, aumenteranno domanda e offerta e solo allora il Movimento si radicalizzerà attraendo anche gli americanoni e i negroni e permetterà agli Stati Uniti di essere autorevoli anche a livello calcistico.
Ispanici ce ne sono da tempo, ma basta guardare cnn, tv per ragazzi, ecc per constatare che sono in piena (nuova) ondata non più tanto “ispanica” cioè Cuba, Portorico,senza tradizione calcistica, ma quella propriamente (ma anche calcisticamente) “latinoamericana”.
[Modificato da giove(R) 11/10/2017 23:30]