giove(R), 15/09/2014 12:31:
sono d'accordo con Ennio in larga parte della sua disamina e qui Ennio ti voglio proporre una riflessione e riportarti a qualche polemica dell'anno scorso mentre eravamo sul finire della striscia delle 10 vittorie iniziali.
q auando a un certo punto di quella striscia, precisamente dopo Inter-Roma, "iniziai a denunciare" che stavamo pericolosamente innamorandoci della sensazione che eravamo così solidi in difesa, così coperti dal centrocampo, e così produttivi davanti, che iniziò a prendere piede e farsi sempre più spazio (prima sui media, poi in città, infine evidentemente per quel classico processo osmotico che fa si che le sensazioni di piazza si trasferiscono alla squadra) l'idea che "la Roma gioca con la sicurezza di chi sa che gol non ne prende e che prima o poi uno te lo fa".
io già l'anno scorso cominciai a porre all'attenzione che tutto questo stava rischiando di diventare un DIFETTO.
ti/vi ricorderai/ete quanto ho battuto su quel famoso Torino-Roma, quando macinammo gioco (anche se in modo più compassato del solito perchè il nostro grande pregio di cui si diceva, pian piano lo avevamo talmente esasperato da trasformarlo nel suo aspetto più deteriore), trovammo il gol, e fin qui tutto secondo copione.... ma poi staccammo completamente la spina per tornare a sveglairci e cercare la vittoria SOLO DOPO il pareggio del Torino.
da Inter-Roma, partita in cui la Roma vinse in modo "leggermente" diverso dalle precedenti, e cioè invece che facendo pressione costante, baricentro in avanti, ecc.. qui la Roma trovò a San Siro la vittoria "in contropiede" e in quel modo tra l'altro brilalnte e categorico (vi ricorderete: 3 gol nel primo tempo..).
quell'idea "la Roma sta scoprendo di essere così forte che non prende gol e almeno uno te lo segna" (che poi SE VEDE che valenza hanno queste sentenze categoriche... infatti poi durante il campionato per caso la Roma le ha vinte tutte e senza mai subire un gol? non mi pare giusto? questo tanto per dire, ridire e sottolineare, quanto sta sete di sentenze, di verità definitive, di "regole" matematiche, nel calcio danno proprio la dimensione di quanto si possa essere incompetenti volendo passare da scienziati per giunta... fatto sta che la Roma NON le ha vinte tutte subendo zero gol, E QUINDI sentenziare, "è squadra che nessuno ne pia e uno almeno lo segna" equivale a dire le CAZATE...).
Sì, sono d'accordo. Un anno fa era una tendenza che però potevi inquadrare in tanti modi soprattutto all'inizio.
Io ricordo che ti dicevo pure..sì,è vero si siedono un pò ma considera che mancano questo e quell'altro..cche i ricambi sono burdisso, bradley, marquinho e caprari, che non le puoi vincere tutte, che è una squadra in evoluzione, che de ve crescere etc..
Poi alla distanza il difetto s'è visto..perchè partite come bologna o reggio col sassuolo ma anche napoli per dire hai giocato in punta piedi risicando il risultato.
Per me in questo incide pure il..gioco. E qua ti parlavo di " spallettizzazione " pericolosa perchè mi sembrava che poi a forza di dirsi " come giochiamo bene e siamo bravi " si tendeva ad essere meno concreti ( mi ricordo proprio un empoli-roma 2-2 con gol in serie falliti per supponenza e il pari di giovinco preso al 93') . Solo che con Spalletti si diceva che era Vucinic quello svogliato e qualche volta si aggirava il problema.Poi Spalletti lo vedeva..ma certo..parlando pubblicamente di tacco e punta , riducendo il problema al capitano nn faceva molto per risolverlo quel problema di atteggiamento..anzi.
E cmq ..il farsi belli col gioco a catena però ti presenta un altro interrogativo che è quello della finalizzazione: nella Roma per me ci sono pochi giocatori che vedono la porta. Quello che la vede di piu' è Destro che però tanto a suo agio con questo modo di giocare non c'è.
Ho i miei dubbi sulle capacità realizzative di Iturbe, di Gervinho ormai sappiamo molto ..gli altri la sensibilità con la porta ce l'hanno poco. E questo quando si alza il livello di difficoltà delle partite può essere un limite.
Tornando al discorso del difetto del sentirsi sicuri e di portarsela a casa col minimo ..è chiaramente pericoloso , soprattutto con questo impegno di Champions che mi potrebbe essere un pò un boomerang pure per Garcia perchè co sta cazzo di storia della bella figura rischia di incartarsi pure lui.
Anche perchè è l'allenatore che deve mettere in testa ai giocatori che la partita delle partite è quella che fai in campionato.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola