giove(R), 19/06/2014 12:13:
bella o rovinosa tutto ha una fine. sia per le cose belle che per quell brutte.
come tutti gli amanti del calcio sono cresicuto sentendo e leggendo storie di Leggende come la Honved e la Aranicsapat ungherese, il Brasile '60, l'Olanda '70. ascoltavo e leggevo e pensavo "chissà com'è una Leggenda".
beh ora lo so perchè la Spagna (e il Barcellona che ne ha segnato i destini, nascita, vita e morte) sarà nei libri e negli almanacchi dei prossimi decenni.
ed è un pò come quando guardavo le immagini dei concerti di Doors, Hendrix, Janis, le foto di Sid Vicious ecc.
pensavo "ma quando ricapiterà mai una leggenda così", finchè ho vissuto Kurt Cobain.
spesso si pensa che è già successo tutto ma non è sempre così.
e non credo che la Spagna(/Barcellona) di Iniesta, Xavi e Puyol sia stata da meno dei Puskas-Koczis-Hidegkuti o Cruijjf-Rep-Rensenbrink e via dicendo.
che dire..hasta la vista y muchas gracias
è una fine che però se si sono andati a cercare con grande presunzione..un pò come fece la Francia nel 2002 dopo aver vinto mondiale ed europeo.
I club spagnoli dominano in europa...tra Cl e EL alla fine c'erano solo spagnole...e non solo grazie agli stranieri..il miglior movimento è ancora il loro.
E come rosa la Spagna oggi è ancora superiore a Olanda e Cile. Non è l'Italia del 2010 che era inguardabile di suo e per forza di cose doveva uscì al primo turno.
Stavolta gli spagnoli se so presentati come se avessero già vinto.
E sono stati umiliati.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola