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Zdeněk Zeman

Ultimo Aggiornamento: 13/12/2023 15:08
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05/06/2012 12:00
 
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Visto che ormai è ufficiale ed in attesa della conferenza stampa di oggi mi sembra opportuno aprire un topic dedicato al nostro nuovo allenatore.


[Modificato da jandileida23 05/06/2012 12:00]
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Sono la rovina della Roma


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05/06/2012 14:50
 
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a che ora c'è la presentazione?
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05/06/2012 15:17
 
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ho sentito alle 17
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05/06/2012 15:21
 
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anch'io ho letto casualmente da qualche parte che è alle 17..
però che cazzo, sul sito ufficiale non c'è scritto,
grave pecca questa.
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05/06/2012 16:02
 
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Boh, io sulla pagina fb ho visto scritto vi aspettiamo alle 1927 ma non si capisce se è per le maglio o per Zdengo

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05/06/2012 16:58
 
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sta iniziando ora.
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05/06/2012 18:27
 
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praticamente ha detto che parlerà degli arbitri [SM=x2478856]

il ritiro ci sarà dal 5 al 17..ed evidentemente hanno garanzie sul posto in Europa League..
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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05/06/2012 19:47
 
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Che fantasia le domande [SM=g27993] ...gli hanno chiesto sempre le stesse cose,a un certo punto era imbarazzante...gli inviati a trigoria si fanno sempre riconoscere,che mediocrità!

Cmq ho trovato zeman più sicuro di sè,consapevole di poter far bene.Si meritava questa opportunità,era ingiusto che uno come lui non avesse una panchina in A,dove allenano porci e cani.
Questo ritorno al passato comincia a piacermi,ho voglia di rivedere l'olimpico pieno come ai vecchi tempi.
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05/06/2012 20:11
 
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infatti averlo risentito parlare da romanista mi ha fatto un effetto strano, cmq positivo.

Spero riesca a lavorare in sintonia con Baldini e Sabatini, su sta cosa degli arbitri ha già praticamente fatto fare un passo indietro a Baldini e sui giovani ha detto chiaramente che prima di andarli a cercare all'estero vuole valorizzare quelli che ci sono in casa.
Cmq i mezzi e le possibilità di fare bene con lui ci sono.
[Modificato da Sound72 05/06/2012 20:12]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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06/06/2012 09:47
 
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certo che gli potevano pure domandare se è cambiato in questi 13 anni [SM=x2478856]

doveva avere proprio tanta voglia di tornare per aver fatto un biennale, su questo nella sua carriera era irremovibile, e turarsi il naso per fare una preparazione a mozzichi e bocconi
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06/06/2012 17:07
 
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si ma piàmo i giocatori!!!
ma che sò sti nomi che girano? poi avoglia a dire "er Boemo, daje cor Boemo!"...
Sabatini e Baldini dateve na svejata oppure evitate de pià per culo la gente.
che poi vedi come si passa da "daje cor Boemo" a "sto fallito perdente".

si facesse valere pure lui.

aldilà di questo mi ritorna su, come se avessi mangiato cibi scaduti e sopra ci avessi messo 8 whisky, 12 martini e 3 capiroske, tutta quella serie di riferimenti retorici, molto "perdentemente romanisti", alle battaglie, all'onestà, alla probità, ecc.

negli articoli letti oggi, ho letto citare Impastato, la mafia, la camorra, la battaglia tra bene e male, i nativi indiani e tutta una serie di cose che riempiono la bocca ai perdenti e le pagine di giornale di nuova, anzi vecchia immondizia.

sono le solite zaganelle a 2 mani del peggior romanista orgoglione, che poi, dopo averti portato alle stelle cavalcando valori e princìpi, ti scaraventerà nella polvere per un paio di infilate in contropiede.

quindi direi più ciccia e meno zagane.
già me lo vedo il voltafaccia. ce l'ho davanti agli occhi.
[Modificato da giove(R) 06/06/2012 17:08]


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06/06/2012 18:58
 
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A beh senza giocatori nemmeno Gesù Cristo himself potrebbe fa girà una squadra.

Comunque, anche visto gli acquisti dell'anno scorso, non penso che veramente ci crocifiggano le palle per tutta una stagione con Rosi e Josè Angel terzini, non ci credo manco se lo vedo. Per far passare una cosa del genere non ci dovevano mettere Zeman in panchina ma Bar Refaeli...senza vestiti.

Urgono interventi in difesa al più prestissimo, gente con un minimo di esperienza e sana (Giuseppe Rossi???)

Comunque si, bisognerebbe smetterla di far diventare Zeman un tizio con la soluzione per la fame nel mondo e per la crisi economica: è un allenatore di calcio molto ironico che propone un gioco affascinante, direi che potrebbe pure bastare




[Modificato da jandileida23 06/06/2012 19:02]
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Sono la rovina della Roma


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08/06/2012 19:01
 
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ROMA CHANNEL - Il tecnico della Roma Zdenek Zeman è intervenuto ai microfoni del canale tematico giallorosso. Queste le sue parole:

Bentornato Mister, le sue sensazioni al ritorno a Roma?

"Sono contento di essere tornato in un ambiente ache mi ha dato soddifazioni ai tempi. E' importante che la gente ci segue, speriamo di toglierci qualche soddisfazione"

Ha detto che non è una rivincita, allora cos'è?

"E' un ritorno, nei due anni che sono stato qui pensavo di poter dare qualcosa di più ai tifosi. Ho incontrato tanta gente a Roma in questi 13 anni, mi hanno sempre chiesto di tornare, spero di regalargli quello che non ho potuto regalare nei primi due anni"

Quanto aspetta il ritorno della sqaudra?

"Ho finito da poco di festeggiare, dovrei staccare un po' la spina. Quando si ricomincia vorrei vedere la sqaudra e spero di cominicare un lavoro che mi divertirà e divertira i tifosi

La rosa è adatta a lei?

"Spero si adatteranno a me, da allenatore penso che dovrei guidare e dare degli indirizzi tecnici e tattici alla squadra. Ci sono tanti giocatori di talento"

Il suo Pescara ha destato impressione, mi hanno riferito che si arrabbiava se vedeva due passaggi orizzontali in una stessa azione

"Vabbè, arrabiare... Nel calcio non sempre si riesce a fare quello che si vuole. Nel mio calcio cerco di eliminare le cose inutili, e per me il passaggio orizzontale, se non c' èun avversario che ti copre, è inutile. Cerco di fare sempre qualcosa con un significato

Le idee interessanti di Luis Enrique?

"E' normale, uscendo dalla scuola del Barcellona, dove si gioca solo sul possesso. Questo implica preparare a lungo l'azione che ti porta alla conclusione. Io sono più veloce. Facendo tanto possesso si da tempo all'avversario di chiudersi in difesa, e contro una squadra chiusa è più difficile rispetto a una difesa imprepartata, la differenza è li. Anche se poi dipende anche dai giocatori che si hanno in squadra"

E' importante il tiro dalla distanza?

"Li chiamo sempre 'i tiri della disperazione', si fanno quando non si ha un passaggio dentro ed è un tentativo giusto in questo caso. Ma nel mio tipo di gioco ci deve sempre essere un attaccante in area da servire, non sempre è possibile. Poi dipende anche dai giocatori, al Pescara non avevo tiratori da fuori, preferivamo finire nell'area piccola per fare gol"

I complimenti di Guardiola?

"Fanno piacere i complimenti da tutti, non solo da Guardiola ma da ogni persona che incontro per strada, meglio di prendere le pietre in testa. Da gente che fa calcio e fa tanti risultati, che per me oggi è l'espressione del calcio mondiale, fa piacere il doppio"

Il Barcellona secondo lei è la squadra più forte di tutti i tempi

"Difficile fare paragoni, quando era piccolo c'era il Real Madrid che aveva vinto 5 Coppe Campioni di fila, poi si confrontavano con altri tipi di squadre. Per quello che ha fatto il Barcellona oggi ci sono poche squadre che lo hanno fatto nella loro storia"

45 gol in casa e in trasferta, un dato significativo

"Si, ha giocato sempre nello stesso modo, in casa come in trasferta senza grossi accorgimenti"

Altro argomento, il centrocampo e le sue opinioni su De Rossi, che forse non si sono capite bene. Quali sono le caratteristiche del centrale di Zeman

"C'è un grande equivoco, si è detto che De Rossi non può giocare mediano con me. Per me non è un regista, alla Pirlo, è un mediano che dà equilibiro alla squadra. Il fatto che possa giocare in tutti i ruoli è un altro discorso, dipende da quello che esige la squadra"

Lo scorso anno Cascione era il giocatroe più utilizzato. I due interni devono essere dinamici, come lo erano Tommasi e Di Francesco?

"Dipende dal mediano, se è un giocatore di equilibrio e più bravo in fase difensiva può avere al suo fianco giocatori tecnici. Ai tempi del Foggia avevo Barone e Shalimov che erano giocatori tecnici e in mezzo un mediano che era più di rottura"

Pjanic può ricoprire quel ruolo?

"Mediano basso non lo vedo, come interno si. Sono tutte supposizioni, quando avrò la squadra in mano lo provo può finire anche terzino, ma ho i miei dubbi. Devo basrmi su quello che vedo in campo, non su quello che ho sentito dire"

Come è cambiato Francesco Totti?

"Cambiato... Per me resta il giocatore più forte che ho visto, avendolo a disposzione. E' cresciuto, io l'avevo che era un bambino, faceva il militare quando c'ero io. Ha fatto vedere il suo talento. Il fatto che ha cambiato ruolo, passando ad essere un centravanti e più suscettibile a subire falli, penso che i due infortuni che ha subito sono stati importanti

Avete gia parlato?

"Lui adesso è in America, è lontano..."

Il ruolo dei terzini nella sua idea di calcio?

"Ne ho già parlato, ci sono due fasi e devono partecipare tutti. Visto che gli attaccanti devono fare gol, i terzini quando hanno spazio devono coprire quella zona"

Il pallone che non si butta mai...

"Si cerca di giocare sempre, capisco i momenti in cui non hai possibilità di passaggio e sei pressato, ma i giocatori devono trovare le soluzioni giuste e mettersi a disposizione dei compagni in diffoicoltà, se ci si riesce il problema di buttare la palla non c'è"

Ha visto la semifinale della Primavera? Ha parlato con Alberto De Rossi?

"Si, ho visto anche la partita. contro il Varese. Non è una sorporesa, il vivaio della Roma è da sempre prolifico. Dipende sempre dalle scelte che si fanno, ai miei tempi ho dato la possibiltà a Conti, Quadrini, Ferri, De Vezze. Tanti ragazzi hanno esordito, poi non hanno fatto la carriera nella Roma ma giocano ancora"

Abbiamo notato una tendenza a far sparire il fondo nelle preparazioni. Qual è la sua opinione?

"Mi hanno detto che sono antico, ora tutti tornano a fare più fondo. Non ho mai smesso di farlo, per me è un discorso di base, e il fondo fa parte di questa base. Se non si può fare durante il cmapionato è normale farlo prima

Abbiamo letto di cellule fotoelettriche, di salto in lungo... Ci aspetteremo un ritiro diverso?

"Ci serviranno per i test e per quando faremo la velocità. Molti la fanno 'lenta', se dai i tempi i giocatori sono più stimolati. Spero di lavorare secondo i miei programmi e di presentarci al campionato in discreta forma"

Torneranno le doppie sedute?

"Torneranno, bisogna lavorare e per chi vuole migliorare più lavora più si espirme al meglio"

I ritiri aboliti il giorno prima della partita. Cosa ne pensa?

Alla Lazio non ho mai fatto ritiri, anche a Licata e Foggia, alla Roma è utile farli

La possibile Europa League?

A me piace competere, se la facciamo sono contento e felice

Il calcioscommesse?

Mi auguro si risolva il problema il prima possibile, non si può andare avanti così




Interessanti gli spunti tattici sul centrocampo...toglie subito di mezzo diversi equivoci che erano nati...

ottima pure la cosa dei ritiri, è ora che i signorini tornino a rigare dritto e a farsi il culo, dopo anni di festicciole...
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11/06/2012 11:09
 
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Altro argomento, il centrocampo e le sue opinioni su De Rossi, che forse non si sono capite bene. Quali sono le caratteristiche del centrale di Zeman

"C'è un grande equivoco, si è detto che De Rossi non può giocare mediano con me. Per me non è un regista, alla Pirlo, è un mediano che dà equilibiro alla squadra. Il fatto che possa giocare in tutti i ruoli è un altro discorso, dipende da quello che esige la squadra"


io sinceramente avevo capito benissimo cosa aveva detto. non poteva essere più chiaro.
i problemi di questo fraintendimento sono tre:

1) la gente ha difficoltà con la lingua italiana e, cosa grave, questi giornalisti di oggi con il diploma di terza media preso con i punti della Miralanza, sono di livello poco più elevato dell'analfabetismo.

2) la gente vuole capire solo quello che vuole capire.

3) la "novità" Verratti poteva e doveva dire molte cose a chi si è incartato con raffronti e paralleli sulla questione del centrocampo della Roma. con Verratti, un regista di formazione trequartista, e non, come per gli altri avuti in passato, con una formazione da centrocampista di sostanze, contenimento e contrasto, Zeman ha dimostrato che il suo centrocampo può avere una composizione ..."inversa" rispetto a come lo si era ormai "battezzato". ha dimostrato che se ha uno dai piedi davvero buoni, la sostanza dla delega agli interni. se invece non ah questo grande regista dl lancio millimetrico il passaggio preciso ecc... e allora va bene anche un "non regista ma più mediano con unminimo di geometria e tecnica".
ed ecco De Rossi. la qualità la faranno gli interni.
non aveva detto "De Rossi al centro non può stare" ma aveva detto "ho lui, mi farà diga al centro e la qualità la metteranno quelli ai lati".


era superchiaro. ma ci si è dovuto parlare per una settimana.
comico e ridicolo al tempo stesso il dietrofront ...come se nulla 'nfusse, dei giornalisti di Retesport (quelli che ascolto io). per dieci giorni a dire che con Zeman "visto che lui gioca con uno alla Verratti (e invece ripeto è la prima volta che l'uomo di vera qualità al centro), De Rossi deve fare l'interno, li ci va uno alla Pjanic.

e invece Zeman ha detto "pijanic lì proprio no".
tempo di mandare la pubblicità dopo l'intervista e già si erano adeguati.
e facevano pure quelli che mai e poi mai avevano pensato che Pjanic possa giocare lì....

...che gentucola finta, persino incapace di ammissioni e rivolta solo a passare da Oracolo infallibile.
[Modificato da giove(R) 11/06/2012 11:10]


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18/06/2012 11:23
 
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beh bisogna dire che solo un top player o un allenatore di caratura mondiale avrebbe potuto smuovere e stimolare tutti questi abbonamenti.
Da questo punto di vista indubbiamente è stata una scelta azzeccata, vincente.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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13/08/2012 11:34
 
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Zeman torna da Irdning con le idee chiare

Nell'ultima conferenza stampa dal ritiro, il tecnico parla di una formazione titolare già più o meno definita.Con la prima squadra rimarranno alcuni giovani, come Romagnoli e Nico Lopez, che potranno essere lanciati dal boemo. Poi si parla di Scommessopoli e delle sanzioni per gli allenatori

La Roma chiude il ritiro di Irdning e Zeman appare soddisfatto del lavoro svolto. Solita maschera nella conferenza stampa di commiato dalla località austriaca. Risposte dirette, senza tanti giri di parole.

Si spazia da considerazioni tecnico-tattiche inerenti la Roma a questioni più varie, come le sentenze di Scommessopoli e le Olimpiadi di Londra.

Il primo nodo che si chiedeva di scioglere a Zeman, riguarda ila coppia centrale di difesa, che con le partenze di Heinze e Juan è oggi composta "solo"a Burdisso e Castan. Unico rincalzo Romagnoli, tenuto in grande considerazione dal boemo: "Oggi considero come terzo centrale Romagnoli, che ha grosse qualità. Poi se arriva qualcuno che da terzo diventerà primo, è meglio per noi."

Si torna poi sulle considerazioni tattiche che riguardano De Rossi, schierato da interno di centrocampo nell'ultima amichevole: "E' difficile valutare la prtita di ieri perchè per me non era partita. Eravamo troppo stanchi per poter giocare. Per un giocatore che anche in Nazionale gioca sulla mediana destra o sinistra, lo può fare. Secondo me dipende anche dall'avversario che di volta in volta incontriamo."

Davanti invece, Lamela e Lopez sembrano in ballottaggio:

"Attualmente dovrei avere due giocatori per ruolo, quindi. Poi c'è chi sta meglio o chi serve di più alla squadra. Spero di fare delle scelte giuste. Hanno tutti e due la stessa possibilità di giocare."

Sempre tornando alla tattica e allo schieramento, stavolta si parla di Pjanic e del suo ruolo con Totti in campo a sinistra. La posizione del bosniaco cambierà in funzione della presenza del Capitano e Zeman è molto contento della duttilità del centrocampista: "Si, è differente. Con Totti deve andare più dentro, perchè Totti comincia più fuori rispetto a Destro. Ieri andavano tutti e due dentro, mentre per me deve essere uno si e uno no. Pjanic può giocare anche lui a destra. Però penso che sia un ragazzo che capisce. Ci si riesce a lavorare benissimo."

Soddisfatto del cambio Destro-Borini? Zeman è secco nella risposta:

"Si, noi lo abbiamo fatto più sul piano tecnico e penso che Destro è più tecnico di Borini". Un reparto, quello d'attacco, che al momento sembra soddisfare pienamente Zeman, al punto che poi dice: "Bisogna ancora valutare. Soprattutto la situazione di Tallo. Per me sei attaccanti sono anche troppi."

Nei sei c'è Nico Lopez, che evidentemente ha rubato l'occhio a Zeman. Sul suo impiego dice: "Dipende da lui. E' uno che sa giocare. E uno che sa giocare, piccolo o grande che sia, deve giocare."

Al termine della preparazione, Zeman ha in mente la formazione titolare?

"C'è un'idea iniziale. Ho una rosa con ruoli coperti da più giocatori. Dipende anche dalla mia pazzia ad utilizzarli."

Gli viene chiesto della condizione fisica di Dodo e Bradley: "Per me Bradley è già a posto e Dodò ha ancora tanto lavoro da fare."

Il giovane terzino brasiliano, a dire il vero, ha in gran parte risolto i problemi con il ginocchio. Il suo problema, ora, è completare la fase di recupero dall'infortunio e metteri in pari con quella di preparazione atletica, che in sostanza non ha svolto.

Si chiude toccando argomenti estranei alla Roma. Anzitutto su scommessopoli che idea s'è fatto Zeman?
abbastanza chiara la risposta del tecnico romanista: "Non lo so. Se si vuole debellare questa cosa bisogna essere più decisi." Ovvio che si finisca a parlare, indirettamente, di Conte e della Juve, con le considerazioni riguardo alle squalifiche che colpiscono gli allenatori ma in sostanza non fermano la loro attività, mentre un giocatore non gioca la partita, e quindi la sua attività è sospesa."Anche un giocatore squalificato si allena. Se squalificato per molto tempo, non mi sembra giusto però"

Si chiude con le Olimpiadi di Londra: qual è l'atleta che l'ha colpita di più alle Olimpiadi?
"Dico Phelps, è un atleta straordinario"

( rsnews.it )

un boemo aziendalista, ma si sapeva..oggi "considera Romagnoli terzo centrale"..beh..non è che ce ne siano altri a disposizione..
quanto a Destro/Borini sta diventando una barzelletta..ogni volta una motivazione/scusa diversa..
tra un pò qualcuno dirà che hanno scelto così perchè lo scorso anno Destro ha segnato 11 gol e Borini 9.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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15/09/2012 09:21
 
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ETTE, V. ZINCONE - ven. 14 settembre - La tanto chiacchierata intervista rilasciata da mister Zeman dove attacca Abete e il sistema del calcio.

ROMA - Roma, Trigoria. casa madre dei giallorossi. Intervista di profilo Zdenek Zeman, 65 anni, è seduto accanto a me ma guarda di fronte a sé. Quando una domanda gli interessa in modo particolare, resta in silenzio qualche secondo, si gira lentamente, muove qualche muscolo del volto per formare una specie di sorriso e spara la risposta. Lapidaria. Solo in due occasioni abbandona questo “schema sfinge”: quando affrontiamo l’esonero del figlio Karel dalla panchina del Fano (“C’è molta invidia in giro. E troppi dirigenti impreparati”) e quando Catia Augelli. portavoce dell’AS Roma, fa capolino per comunicargli che riceve dozzine di richieste di persone che vogliono giocare a golf con lui: “Sono un avversario pericolosissimo”.

Zeman lo Jedi del calcio. Zeman il fustigatore del malcostume. Zeman l’incubo delle difese. Zeman categoria dello spirito. Il coro: “Zeman perchè no!?!”. Antonello Venditti gli ha dedicato una canzone: La coscenza di Zeman. Il Wall Street Journal un lungo reportage : He’s both bohemian an Bohemian. All’inizio del più austero dei campionati a trazione bianconero, è bastato che la sua Roma strapazzasse l’Inter alla seconda giornata per farlo riapparire sulle prime pagine dei quotidiani a caratteri cubitali.

Dopo anni di esilio dalla Serie A, dopo che le sue denunce sul doping, sulla GEA di Luciano Moggi e sull’invasione della finanza gli avevano inimicato il “sistema calcio”, Zeman è tornato. Con tutto l’armamentario di dichiarazioni ustionanti. Già, perchè da Zeman ci si aspettano verticalizzazioni fulminee in campo e bastonate dialettiche davanti ai microfoni. Anche con Sette non delude le aspettative. Chiedo “A cena col nemico?”. Replica “Perchè dovrei cenare con un nemico?”. Insisto “Andrebbe a cena con Giancarlo Abete, presidente di Federcalcio?”. E lui, dopo aver inserito la modalità sfinge: “perchè no? Abete non è nemico mio. E’ nemico del calcio, non mio”. Bang. I tifosi dell’Inter lo hanno accolto allo stadio con uno striscione Onore a Zeman icona del calcio pulito. Gli ricordo mentre lo vedo sfogliare le prime pagine del Manuale del calcio (edizioni Fandango) scritto da Agostino Di Bartolomei (leggendario capitano della Roma anni Ottanta, morto suicida nel 1994) che sta per uscire in libreria e che è dedicato proprio alla pulizia del calcio giovanile. Nel libro c’è anche un decalogo. L’ultimo punto è decisamente zemaniano: “Il calcio è semplicità”. Partiamo da quì.

Il calcio è semplicità?
“Dovrebbe essere semplicità”

Non lo è?
“Molti giocatori si complicano la vita. Si vogliono mettere in mostra e far vedere che sanno fare qualche cosa in più”

Succede anche tra i suoi?
“Chi sa di più dovrebbe aiutare chi sa di meno”

Invece?
“Il calcio è sempre di più uno sport individuale. I giocatori pensano: faccio più gol, divento più famoso, guadagno più soldi. Ci sono giocatori che hanno bonus legati alla quantità di rigori che ottengono durante la stagione”


Anche Totti & Co.?
“Non credo. Contratti simili spingono a simulare cadute in area, no?”

“Ago” Di Bartolomei diceva: “Talento e serietà valgono allo stesso modo”
“Ho visto giocatori con talento perdersi e non giocatori diventare giocatori dopo anni di allenamento”

La sua priorità qual’è? La serietà o il talento?
“Serietà e impegno”


Lei ha la fama di essere molto duro con i suoi giocatori se non si comportano in maniera corretta.
“Ci sono giocatori di cui si dice che hanno carattere perchè non si contengono nelle proteste. Il carattere in realtà non c’entra. Devono imparare a dominarsi e a rispettare l’avversario e gli arbitri”

Avrebbe strigliato Totti quando diede un calcione gratuito da dietro a Balotelli?
«Certo. Un allenatore deve cercare di eliminare questi atteggiamenti
negativi».

Atteggiamenti negativi. Si è mai pentito di averli denunciati? Lei è stato il primo a parlare di doping, dello strapotere della Gea...
«Se un giornalista mi fa una domanda io rispondo quello che penso. Mi dispiace che certe volte le mie dichiarazioni vengano strumentalizzate».

Quando sarebbe successo?
«Con Antonio Conte, per esempio».

Be’, lei quest’estate ha detto che se un allenatore è squalificato per tanti mesi, non dovrebbe allenare.
«Parlavo in generale».

Passare dal generale al particolare non era complicatissimo.
«Ci siete passati voi giornalisti. Non io».

Stampa e giornalisti hanno influenzato la sua carriera?
«Soprattutto tra il 1998 e il 2006. In modo negativo».

Tra il 1998 e il 2006 lei è stato un po’ isolato.
«Un po’ tanto».

In quel periodo ha allenato molte squadre cosiddette minori. È finito pure in Turchia, al Fenerbahçe. Ora è tornato. Osannato. Gianni Petrucci, presidente del Coni, ha dichiarato: «Zeman dice spesso cose che la gente pensa ma non ha il coraggio di dire».
«Sono contento che Petrucci si accorga che la gente la pensa in maniera diversa da quello che sostengono i vertici».

I tifosi credono che sia meglio vincere che giocare bene. Lei ha sempre detto il contrario.
«Per me è meglio vincere dimostrandosi superiori sul campo e non fuori dal campo».


Sta parlando di intrighi di palazzo e farmacie?
«Sì, di tutto questo».

Gli scandali contribuiscono a fare pulizia? Doping, calcioscommesse...
«C’è qualche miglioramento. Ma temo che sia più per paura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi».

Bisogna partire educando i giovani dalle scuole calcio?
«Ho sempre spiegato ai miei giocatori il concetto del collaborare, del recuperare un risultato uniti. La mia “zona” è questo: il contrario di un calcio in cui i giocatori pensano solo al proprio spazietto».

La “sua” Roma è questo?
«Ci sto lavorando».

C’è chi dice: «Zeman è cambiato. Non è più quello ultra-offensivista della zemanlandia foggiana e del ferreo 4-3-3».
«Il mio pensiero sul calcio non è cambiato. Possono essere cambiati gli interpreti».

E il suo modo di percepire i derby è cambiato? Disse: «Per me è una partita come un’altra». E i tifosi giallorossi non le perdonarono i quattro derby di fila persi con la Lazio alla fine degli anni Novanta.
«Distinguiamo tra tifosi e accecati. La Lazio era una grande squadra che aveva comprato tanti campioni».

Lei ha sempre ottenuto risultati migliori alla Lazio (un secondo e un terzo posto) che alla Roma.
«La Lazio era penalizzata, ma meno della Roma».

In che senso?
«Nel mio secondo anno alla Roma (’98/99) la squadra perse 20 punti. Non sul campo».

Ha detto più volte che eravate sfavoriti dal cosiddetto “sistema”. Il “sistema” non esiste più?
«È quello che mi auguro».

Ora ha l’occasione di rifarsi. È per questo che sembra così felice di essere tornato a Roma?
«Sono felice perché sono tifoso della Roma. Quando allenavo il Licata a inizio Anni 80 e già facevo giocare un bel 4-3-3, un amico romanista mi ossessionava con le imprese dei giallorossi. Non capivo perché. Quando sono arrivato qui è stato tutto chiaro. La squadra è nei cuori di molti romani».

Dopo solo due giornate, anche i suoi detrattori più accaniti sembrano rinsaviti.
«Un’esagerazione. Ma non mi stupisce. A Roma è facile esaltarsi. Ma anche deprimersi. Serve equilibrio. E io ce l’ho».

Massimo Moratti ha detto che negli ultimi anni lei è stato vicino a un accordo con l’Inter.
«Molte parole. Ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare».

È più facile che un giocatore nasca zemaniano o che lo diventi?
«Sono più quelli che lo sono diventati».

Baiano, Rambaudi, Vucinic, Immobile, Insigne...
«Ne aggiunga un’altra ventina».

Beppe Signori... Ora indagato per il calcioscommesse.
«L’ho sentito più di una volta. E mi dispiace per quel che è successo. Lui era un esempio positivo. Si è sempre comportato bene. A fine carriera, parecchi giocatori che hanno guadagnato molto, finiscono in mezzo a gente che li vuole sfruttare».

Sfruttamenti sportivi. Il giorno dopo la vittoria della Roma sull’Inter il titolo giallorosso è schizzato in Borsa del 5% e passa.
«Penso che le società di calcio non dovrebbero essere quotate in borsa. I risultati mi danno ragione. Il calcio deve stare fuori dalla finanza e dalla politica».

Le hanno mai proposto di fare politica?
«Sì, certo. Ho avuto tante offerte».

Da destra o da sinistra?
«Io non ho mai dichiarato le mie preferenze, ma le proposte sono arrivate da tutti gli schieramenti. È normale: siamo in Italia».

Lei ha un gruppo ristretto di amici?
«Molto ristretto».

Un nome?
«Gastone, pescivendolo laziale, da cui non ho mai comprato neanche una sardina».

Qual è la scelta che le ha cambiato la vita?
«Decidere di fare l’allenatore di calcio».

Ricorda il momento della decisione?
«Nel 1974. Ero già stato allenatore di pallavolo, nuoto, ginnastica… Quell’anno sono entrato nel settore giovanile del Palermo. Guidavo quattro squadre. Non ho più smesso».

Chi è venuto fuori da quel settore giovanile?
«Tanti nazionali».

L’errore più grande che ha fatto?
«...Non ho fatto grandi errori!».

È vero che lei non urla mai con i suoi giocatori?
«Non c’è bisogno di urlare. Se urli non si capisce. Basta spiegare, anche a voce bassa».

Che cosa guarda in tv?
«Lo sport. E quando non c’è niente che mi interessa, qualche film, di cui il giorno dopo non ricordo nulla».

Il film preferito?
«Qualcuno volò sul nido del cuculo con Jack Nicholson».

La canzone?
«La donna cannone di Francesco De Gregori».

Il libro?
«Ora leggo poco. Mi piace Alexandre Dumas».

Lo scrittore della vendetta. Chi ha scritto: “La prima minuscola ingiustizia commessa nell’interesse della giustizia… significa inequivocabilmente l’inizio della fine”?
«Non lo so».

Vaclav Havel, il leggendario presidente cecoslavacco. Condivide?
«No. La vita ti insegna che non è così».

Quanto costa un pacco di pasta?
«Dipende. Circa un euro».

Conosce l’articolo 21 della Costituzione?
«Non lo conosco».

È quello sulla libertà di espressione e di stampa.
«Ma la stampa non è libera: è prigioniera della politica e della finanza».
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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17/09/2012 10:37
 
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il gioco quando c'è è sempre spettacolare, veloce, efficace..spesso e volentieri grazie a Totti aggiungo, ma cmq i movimenti si vedono.
Quello che non immaginavo o forse non ricordavo è la sua difficoltà nelle scelte individuali, prima e durante la partita.
Coi cambi o sono io che non ci arrivo oppure faccio proprio fatica a capirlo. Pjanic intanto non può giocare come un " esperimento "..a sinistra, poi a destra perchè di là c'è totti,poi entra marquinho e florenzi va a destra..e poi il doppio cambio sul 2-0 ricambiando il centrocampo...
Ma poi perchè esce lamela?abbiamo finito con una fascia destra con marquinhos e nico lopez..2 bambini..
anche togliere piris dopo che fa 2 cazzate di fila che senso ha??praticamente lo hai fatto fuori a partita in corso..allora lo tu sapevi che prima poi ti avrebbe combinato casini..
Nel bene e nel male pure lui ci mette del suo, anche limiti tecnici secondo me.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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28/09/2012 14:57
 
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purtroppo dopo i commenti di Zeman, quelli dopo il pari con la Samp, c'ho avuto un flashback e mi sono ricordato una cosa che avevo rimosso.

Zeman ..c'ha sempre ragione lui, gli fai osservare cose inopinabili, impossibili da negare e lui: "non è vero non è vero non è vero non è vero non è vero non è vero"

un monolite che non ha mai fatto un'autocritica.

brutti deja vù... mano mano che passano queste settimane mi sta risalendo una cifra di roba che avevo rimosso di questo signore.


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28/09/2012 15:07
 
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a me pare molto ingabbiato..
e non accetta però di sentirsi messo al centro di critiche come se ci fosse un compromesso di mezzo coi dirigenti.
oggi però praticamente ha smentito 2 volte, se non 3 Baldini e ha " salutato " Dodò..non lo considera neanche tra quelli fuori per infortunio ormai.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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